… stato di agitazione sia!

Non Attivo

Immaginiamo che, mai come in questo momento, tra le priorità del Ministro Bonafede non ci sono i lavoratori, purtroppo prendiamo atto che sono stati inutili gli accordi, le richieste e  le diffide, in cambio abbiamo ricevuto solo silenzi e fatti in direzione opposta alle nostre istanze.
Oggi, primo giorno delle selezioni del “fantaconcorso” per la selezione di direttori amministrativi, abbiamo dichiarato lo “stato di agitazione” dei dipendenti del Ministero della Giustizia.

Riteniamo che il Ministro Bonafede non solo non si sia fatto carico della soluzione ma ha anche contribuito ad accentuare i problemi attraverso una politica strabica protesa verso l’esterno e, di fatto, fallimentare per tutti.

Sta di fatto che il Ministro della Giustizia:

  1.  NON applica e, anzi, vìola gli accordi sottoscritti, in particolare (in ordine temporale):
  • l’Accordo FUA 2010 con il quale si prevedeva il passaggio degli Ausiliari dalla I alla II area;
  • l’Accordo sottoscritto il 26 aprile 2017 con il quale il Ministero della Giustizia ha assunto l’obbligo di “riprendere, entro il 30 maggio 2017, la contrattazione del Fondo Unico di Amministrazione, nell’ambito della quale individuare le modalità di progressione economica per il personale dell’Amministrazione giudiziaria e le risorse da destinare in prima attuazione per gli sviluppi economici”, impegnandosi a “concludere la prima fase degli sviluppi economici entro il 31 dicembre 2017” nonché a “proseguire nella programmazione degli sviluppi economici, anche nelle annualità successive, reperendo risorse complessive per gli anni 2017 e 2018 per non meno di 10.000 unità di personale entro il 2018” (cfr. all.1);
  • l’Accordo sulla mobilità sottoscritto il 15/7/2020 allorquando si prevede sia l’interpello annuale (per tutte le qualifiche) che un interpello di assestamento prima di procedere a nuove assunzioni di personale.

2. Ha dimostrato muto disinteresse alle istanze avanzate in favore dei direttori dalla scrivente O.S. per un riconoscimento (non economico ma morale e professionale), richiesto reiteratamente nel corso degli anni e, solo da ultimo, in data 13/01/2021 (all.2).

3. Sta consentendo il progressivo e veloce degrado della DGSIA (le cui ultime vicende sono riportate in all.3) con ripercussioni non solo tra il personale ma anche rivelatasi fallimentare poiché si rischia la paralisi totale dei servizi con disagi a cittadini, avvocati e magistrati con l’allungamento dei tempi dei processi e vanificando gli sforzi e le risorse economiche che sono state investite negli ultimi 20 anni.

4) Sta procedendo allo svolgimento di un concorso farsa per l’assunzione di 400 direttori amministrativi, di 150 funzionari giudiziari e 2700 cancellieri esperti, impedendo l’accesso sia al personale interno che conosce (e svolge) i servizi di cancelleria e che meriterebbero la possibilità di una riqualificazione professionale che ai giovani in possesso dei titoli di studio (cfr.all.4).

Tentativo di conciliazione gennaio 2021

all 1 Prot-72-2020-DIFFIDA-FUA

all 2 Prot. 2 2021 RICHIESTA INCONTRO PER DIRETTORI

all 3 Prot.5 DGSIA con allegato

all 4 Prot. 78 concorsi riservati

 

Claudia Ratti
Coordinatore Nazionale Ministero della Giustizia

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