Silenzio del Ministero della Giustizia sull’accesso agli atti: Confintesa FP ricorre alla Commissione
Roma – A un mese dalla formale richiesta di accesso agli atti relativi all’iter di approvazione dell’Ipotesi di Accordo sul Fondo Risorse Decentrate 2023, presentata al Ministero della Giustizia, Confintesa Funzione Pubblica passa all’azione legale. L’organizzazione sindacale, guidata dal Segretario Generale Avv. Claudia Ratti, ha infatti depositato un ricorso presso la Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi, denunciando il “silenzio-rifiuto” dell’Amministrazione.
L’istanza, protocollata il 1° aprile scorso, mirava ad ottenere la documentazione completa del procedimento, inclusi verbali, pareri, relazioni tecniche e atti preparatori. L’obiettivo dichiarato era quello di verificare la correttezza e la trasparenza dell’iter amministrativo, tutelando gli interessi dei lavoratori rappresentati da Confintesa FP.
Il sindacato evidenzia come il diritto di accesso sia un prerogativa riconosciuta alle organizzazioni sindacali per la tutela dei diritti collettivi e individuali dei propri iscritti, richiamando precedenti giurisprudenziali del Consiglio di Stato. Confintesa FP sottolinea inoltre come la richiesta non configuri un controllo generalizzato sull’attività amministrativa, ma sia specificamente mirata a documenti pertinenti all’accordo sul FRD 2023, sottoscritto lo scorso ottobre ma la cui firma definitiva da parte dell’Amministrazione ancora inspiegabilmente non avviene.
“Nonostante le somme da pagare siano già accreditate, i lavoratori non percepiscono alcun salario accessorio a causa di questo colpevole ritardo,” si legge nel ricorso. Di qui la decisione di adire la Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi, chiedendo l’accertamento dell’illegittimità del silenzio-rifiuto e l’ordine al Ministero della Giustizia di fornire la documentazione entro 15 giorni, nel rispetto del principio di trasparenza amministrativa.