LE NOSTRE OSSERVAZIONI SU…
Roma, 9 giugno ’21 prot. 56
Al Ministro per la Pubblica Amministrazione
Renato Brunetta
Al Ministro della Giustizia
Marta Cartabia
Oggetto: osservazioni sul piano di assunzione di 16.500 laureati per l’ufficio del processo, 5.410 figure di supporto tecnico informatico nel Ministero della Giustizia, di dirigenti e previsione dell’area alte professionalità.
“Ufficio del processo”
Leggiamo della previsione di un concorso per assumere, nel cosiddetto “ufficio del processo”, 16.500 laureati in legge, economia e commercio e scienze politiche da affiancare al giudice per un supporto nelle attività preparatorie del giudizio e per velocizzare la redazione dei provvedimenti. A loro si affiderebbe il “compito di collaborare allo studio della controversia e della giurisprudenza pertinente, di predisporre le bozze di provvedimenti, di collaborare alla raccolta della prova dichiarativa nel processo civile”. In particolare, il piano prevede il rafforzamento “dello staff del magistrato con professionalità in grado di collaborare in tutte le attività collaterali al giudicare (ricerca, studio, monitoraggio, gestione del ruolo, preparazione di bozze di provvedimenti)”.
Si tratterebbe di un lavoro a contratto determinato a conclusione del quale l’amministrazione potrà rilasciare un’attestazione di “lodevole servizio” nel caso in cui il dipendente avrà svolto il triennio di occupazione sempre nello stesso ufficio. Attestazione che, secondo il Recovery Plan, potrebbe essere “spesa” nelle successive procedure di selezione per il personale a tempo indeterminato quale titolo di preferenza a parità di merito nei concorsi indetti dal Ministero della Giustizia o da altre amministrazioni dello Stato o come titolo per l’accesso al concorso per magistrato ordinario.
Fatti due conti prevediamo che si vadano a perpetrare gli errori del passato ricreando sacche di precariato (vedasi i giudici onorari, i viceprocuratori onorari, i got), continuando ad alimentare nelle nuove generazioni incertezze sul futuro.
Non solo, è previsto che i nuovi assunti saranno affiancati e di supporto ai magistrati.
La domanda sorge spontanea: il supporto al personale non magistratuale è previsto?
Perché così impostata è evidente che ci si dimentica, ancora una volta, del fondamentale supporto alla giurisdizione e del ruolo di tutto il personale non magistratuale (dall’ausiliario al dirigente), ciascuno con propri compiti e funzioni ma tutti indispensabili. Compiti e funzioni che trovano origine dai codici di procedura civile e penale che portano a domandarci: chi esegue i provvedimenti dei magistrati?
Non certo (salvo modifiche normative) gli addetti all’Ufficio del processo.
Migliaia sono le sentenze irrevocabili che attendono di essere messe in esecuzione, i condannati che risultano incensurati in quanto nessuno inserisce nel casellario la sentenza irrevocabile, o che risultano assolti in quanto nessuno dichiara l’irrevocabilità della sentenza ed elimina dal sistema la pendenza, con conseguenze ai fini del rilascio del passaporto o anche per la partecipazione ad un concorso o per l’assunzione in un’azienda. Ed ancora pene pecuniarie, spese processuali anticipate dall’erario (dunque da tutti i contribuenti) che attendono di essere recuperate, restituzione di beni aziendali, confische, demolizioni da inviare per l’esecuzione…ecc. ecc.
Sul civile oltre alla verbalizzazione, il cancelliere ha una serie di altre competenze: il rilascio di copie ed estratti autentici dei documenti prodotti, l’iscrizione a ruolo della causa, la verifica della corresponsione del contributo unificato prescritto, la formazione del fascicolo d’ufficio e, nel processo civile, la conservazione dei fascicoli di parte, le comunicazioni e notificazioni prescritte dalla legge o dal giudice, ivi compresa la comunicazione alle parti dei provvedimenti del giudice, la pubblicazione della sentenza e gli adempimenti connessi, come la trascrizione presso la conservatoria dei registri immobiliari delle sentenze implicanti trasferimenti di proprietà immobiliare o iscrizioni di ipoteche giudiziali…
Vi sono poi una serie di funzioni amministrative svolte dalla cancelleria non come ufficio ausiliario del giudice, ma come articolazione locale del Ministero della Giustizia: redazione di atti notori , ricezione di giuramenti su perizie stragiudiziali e su traduzioni di atti e documenti, rilascio di copie autentiche di documenti e autenticazione di sottoscrizioni, tenuta del registro pubblico dei privilegi speciali, rinunzie alle eredità, accettazioni delle eredità con beneficio d’inventario, redazione dei relativi inventari, recupero dei crediti dello Stato nati nel corso dei procedimenti giudiziari, custodia dei corpi di reato, rilascio di certificazioni ecc.
L’elenco potrebbe essere ancora lungo ma inutile, perché tutti gli addetti del mestiere lo conoscono molto bene, a questo punto qualche altra domanda sorge spontanea:
- Si pensa veramente che per fare una riforma della giustizia effettiva ed efficiente occorre assumere a tempo determinato 16 mila laureati che supportano i magistrati nell’emettere sentenze, ordinanze o decreti che potrebbero rimanere lettera morta in quanto manca il personale di cancelleria? Che senso ha supportare in modo massiccio lo “staff dei giudici” se poi non funziona lo “staff delle cancellerie”? Certo non per colpa del personale in servizio!
- Si pensa, per caso, di attribuire delle funzioni anche agli addetti all’ufficio del processo, nella solita ottica del “tutti fanno tutto” che, in un bell’italiano, chiamiamo “interfungibilità delle funzioni”?
- Leggiamo che “il trattamento economico è quello previsto per l’Area III” ma al personale della seconda area che attende da anni il passaggio nella terza area possiamo consigliare di arrendersi o, potendo, di cambiare amministrazione abbandonando la matrigna giustizia?
- Si assume del personale da inserire nello staff dei giudici, il cui lavoro sarà organizzato dai magistrati, quale sarà il coordinamento con il personale delle cancellerie?
- Che ruolo avranno in tutto questo i dirigenti amministrativi? La doppia dirigenza colpisce ancora o forse no perché, in realtà, la dirigenza è unica e non è certo del personale amministrativo!
- Ed infine (non per importanza), perché non stanziare delle risorse per consentire al personale interno (disponibile a farlo) di protrarre il proprio orario di lavoro smaltendo l’arretrato? Confintesa FP da un decennio (cfr. all.1) ha proposto ai vari Governi succedutisi nel tempo di istituire l’“indennità per il miglioramento dell’efficienza organizzativa”, già prevista per il personale del Consiglio di Stato e TAR, e giustificata nel seguente modo: “In considerazione della situazione di particolare criticità della giustizia amministrativa, come descritto in premessa , a causa della insufficienza della dotazione organica del personale amministrativo della giustizia amministrativa e delle consistenti vacanze in organico, che costituiscono ostacolo ad ogni processo di riorganizzazione delle strutture nonché rendono di difficile gestione i processi lavorativi istituzionali, anche a fronte delle notevoli complessità che i recenti interventi normativi (da ultimo il codice del processo amministrativo d.lgs.104/2010) comportano sull’organizzazione nella sua interezza, si rende necessario ed opportuno utilizzare strumenti contrattuali diretti a stimolare una maggiore partecipazione e coinvolgimento dei dipendenti che garantisca in chiave ottimale lo standard dei servizi pubblici affidati alla giustizia amministrativa. In tale ottica è stata istituita per l’anno 2011 l’indennità per il miglioramento dell’efficienza organizzativa, delineata con l’Ipotesi di contratto collettivo integrativo”.
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“5.410 figure di supporto tecnico informatico”
Confintesa FP sostiene, da molti anni, che la DGSIA ed i CISIA (dorsale informatica del Ministero della Giustizia) debbano essere rinnovati, procedendo ad una rivisitazione dei profili informatici, alla previsione di nuovi profili (più bassi degli esistenti), all’assunzione di personale specializzato eliminando o, quanto
meno dimensionando fortemente, il ricorso a Società esterne riportando nell’alveo del personale del Ministero della Giustizia i lavoratori che da anni sono al servizio di società esterne.
Abbiamo idea dell’importo dei contratti che, ogni anno da molti anni, il Ministero della Giustizia paga per l’assistenza dei sistemi informativi? Circa 49 milioni di euro!
Con molto meno si potrebbero assumere a tempo indeterminato dei giovani (o forse non più tali) “assistenti informatici” (figura da prevedere) con esperienza nel settore e riservare, eventualmente, ad appalti esterni la gestione altamente specializzata dei sistemi.
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“Assunzione di dirigenti”
Condivisa la previsione della possibilità di accesso alla dirigenza di seconda fascia riservando al personale interno una quota del 30% attraverso (riportiamo testualmente) “progressioni interne basate sulla valutazione del merito e delle competenze”.
Ci pregiamo di evidenziare che la scrivente O.S. ha chiesto circa un anno fa (cfr.all.2 e 3) all’Amministrazione giudiziaria di indire un “concorso riservato “per titoli e colloquio” per coprire i posti di dirigente amministrativo attualmente vacanti, riconoscendo un punteggio comunque diversificato in relazione all’anzianità di servizio, ai Direttori Amministrativi, ai Funzionari Giudiziari che hanno diretto le cancellerie ed ai Funzionari UNEP che hanno diretto gli Uffici NEP, a condizione che abbiano superato un concorso pubblico per l’accesso.
Un concorso riservato sarebbe legittimo e doveroso per riconoscere il merito, i sacrifici e l’abnegazione dei dipendenti e, sicuramente funzionale, al miglioramento della macchina della Giustizia”.
Ci auguriamo che la “previsione Brunetta” possa avere il dovuto seguito nel Ministero della Giustizia consentendo ai meritevoli di “far carriera” nell’amministrazione giudiziaria.
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“Previsione dell’area delle alte professionalità”
Nelle schede del Dipartimento della Funzione Pubblica, in materia di mobilità verticale, è espressamente previsto un percorso di crescita per il personale della Pubblica Amministrazione con la previsione (in sede di contrattazione collettiva nazionale) “di un’ulteriore area per l’inquadramento del personale di alta specializzazione che si aggiunge alle tre oggi previste. (…) le progressioni degli interni tra le aree avverranno con procedura comparativa basata sulla valutazione del dipendente, sull’assenza di procedimenti disciplinari, sul numero e tipologia degli incarichi rivestiti”.
Confintesa FP non può che accogliere con estremo favore una così chiara indicazione governativa che va nella direzione richiesta da decenni.
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Signori Ministri, Confintesa FP persegue gli stessi obiettivi dichiarati da Questo Governo, in alcuni casi riteniamo che i percorsi siano diversi da quelli finora intrapresi perché non vogliamo dimenticare eccellenze e sacrifici del personale già in servizio e non vogliamo illudere una nuova generazione ma vogliamo, anche noi, risolvere dalla base i reali problemi del Ministero della Giustizia ed in tal senso daremo ogni contributo.
Restiamo a disposizione per ogni confronto.
Cordiali saluti
Segretario Generale
(Claudia Ratti)
Prot. 56 osservazioni sul piano di assunzione con allegati