La triste beffa della graduatoria effimera
Ebbene sì, oggi abbiamo perso una prima battaglia al TAR Lazio, ma la guerra è ancora lunga.
Spiace constatare di essere stati costretti ad assumere questi “toni” con l’Amministrazione per far valere quelli che riteniamo essere diritti sacrosanti dei lavoratori, eppure … abbiamo affiancato i giovani e valenti colleghi, neo assistenti giudiziari, in una battaglia giudiziale per la scelta della sede e non ce ne pentiamo.
Non è stata una scelta di “convenienza”, una delle tante battaglie sindacali prive di spessore.
Noi nelle battaglie ci crediamo e le facciamo con passione.
Ci hanno detto… “questi valenti assistenti giudiziari hanno un posto di lavoro … perchè si lamentano?”
Perché hanno superato una dura selezione, perchè esiste una graduatoria, perchè i posti al centro e al sud (che, non nascondiamoci, sono i più ambiti) continuano ad uscire dal cilindro ad ogni nuovo scorrimento, perchè il Ministero della GIUSTIZIA prima firma gli accordi e poi non li rispetta, perchè il vincolo di 5 anni è solo l’inizio della storia, perchè l’immobilismo è tale che il pendolare potrebbe andare in pensione senza avere la possibilità di partecipare ad un interpello…!
Interpello, mobilità, accordi … il personale di tutte le qualifiche, in servizio da decenni, aspetta di avere la possibilità di avvicinarsi a casa eppure nel Ministero della GIUSTIZIA si assume nuovo personale senza aver “assestato” il vecchio e si assumono nel giro di pochi mesi lavoratori “a blocchi” (com’è giusto che sia, viste le ristrettezze di bilancio) ma senza una seria e giusta evidenza delle sedi disponibili.
Nel Ministero della GIUSTIZIA si lavora sulle urgenze e mai sull’ordinario quindi diventa tutto straordinariamente complicato, anche le attività che (se fatte con i tempi giusti) sarebbero semplici e tali da assicurare una giustizia sostanziale nel trattamento del personale.
Siamo mortificati nel non essere riusciti, finora, a scuotere la coscienza dell’Amministrazione, siamo delusi dal TAR, ma siamo certi che non ci arrenderemo finché non avremo provato tutte le strade possibili.
Crediamo nei Diritti e nella Giustizia … prima, durante e dopo le elezioni.
I nostri legali stanno valutando gli atti per procedere in appello, a breve gli interessati riceveranno nostre notizie.