FUMATA NERA PER LE PROGRESSIONI
Si è svolta, l’11 aprile ’22, la riunione per le progressioni economiche nel Ministero della Giustizia prima dell’imminente firma del nuovo CCNL, diciamo subito, conclusasi con un “rinvio a data da destinarsi” che, tradotto, vorrà dire … non si fa più nulla.
La posizione espressa da CONFINTESA FP è stata, come cerchiamo di fare sempre, molto chiara.
- La priorità deve essere quella di consentire ai lavoratori che non hanno mai beneficiato di una progressione di ottenere l’avanzamento che meritano.
- Eliminare lo sbarramento dei 5 anni (nel CCNL vigente è di 2 anni) e valorizzare adeguatamente l’esperienza maturata.
- Mettere a disposizione i posti da bandire per fasce economiche (e non per profili professionali), solo in tal modo si ha la certezza di poter soddisfare le attese prima degli “anziani”.
- Firmare l’accordo sulle progressioni economiche prima che il nuovo CCNL intervenga (quindi in questi giorni) con nuovi criteri e soprattutto con un tempo indefinito per far ripartire prima il nuovo Contratto Integrativo e poi le procedure per le progressioni economiche.
Diamo atto della disponibilità dell’Amministrazione ad accogliere alcune delle nostre richieste, tanto che la nuova bozza di accordo, trasmessa in serata durante il confronto, ha previsto:
- L’abbassamento del vincolo di permanenza nella fascia economica a 2 anni;
- La riduzione della forbice dei punteggi attribuiti in base alle valutazioni della performance;
- La valorizzazione di alcuni titoli di studio che non erano presenti nella bozza iniziale (scuola primaria, secondaria di 1° e istruzione professionale triennale).
Poiché siamo convinti che non esiste un accordo perfetto ma ritenendo la proposta accettabile e giusta perché avrebbe effettivamente premiato quei colleghi che non hanno mai beneficiato di alcuna progressione, abbiamo dato la nostra disponibilità alla firma ma non è bastato a fronte di condizioni e pregiudiziali inopportune e fuori luogo (nel senso vero del termine perché non era quello il contesto per porle) di alcune OO.SS. che, di fatto, con la mancata firma, hanno impedito che quasi 9.000 lavoratori del DOG potessero beneficiare di una progressione economica.
Grazie a loro, alla scarsa capacità di “vedere le cose in prospettiva”, e mettiamoci pure al tempo perso dall’Amministrazione per avviare i confronti, che quasi 10.000 dipendenti di tutto il Ministero della Giustizia la progressione economica resterà, per un tempo indefinito, un miraggio.
Segretario Generale
(Claudia Ratti)