DOG DAP DGMC PARI NON SONO… CHI LO DICE AL MEF?

Non Attivo

Prot.119 INQUADRAMENTO ASSISTENTI TRIBUNALE PER I MINORENNI

Al Direttore Generale dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi
Dr.ssa Maria Isabella Gandini
dgpersonale.dog@giustizia.it

Al Capo del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria
dott. Gaetano Campo
capodipartimento.dog@giustiziacert.it

Al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria
dott. Giovanni Russo
capodipartimento.dap@giustizia.it
prot.dap@giustiziacert.it

Al Capo del Dipartimento della giustizia minorile e di comunità
dott. Antonio Sangermano
dgmc@giustizia.it
prot.dgmc@giustiziacert.it

Al Direttore dell’ RTS Napoli
dott. Salvatore Riccio
rts-na.rgs@pec.mef.gov.it

 

Oggetto: ERRONEO INQUADRAMENTO IN DAP-DGMC DEL PERSONALE DEL TRIBUNALE PER I MINORENNI DI NAPOLI.

 

La scrivente O.S. è stata investita di una questione che concerne 10 dipendenti (di varie qualifiche) del Tribunale per i Minorenni di Napoli che dopo la firma del CCNL 2019-2021 sono stati inseriti correttamente nell’Area Assistenti ma del Dipartimento sbagliato, la questione avrebbe poca rilevanza e non sarebbe urgente se l’immediata conseguenza non fosse quella economica.
Immaginiamo che l’errore sia imputabile al Ministero dell’Economia e delle Finanze, RTS Napoli, che ha erroneamente ritenuto che chi presta servizio presso il Tribunale per i Minorenni si occupi a 360° dei minori, anche per la fase esecutiva.
Dal cedolino di dicembre 2022 risulta che i 10 colleghi siano inseriti a vario titolo nell’area Assistenti del dipartimento DAP – DGMC e non più DOG (cfr. All.1).
Ricordo a me stessa che il Ministero della Giustizia si articola in cinque differenti Dipartimenti, precisamente:
1. Organizzazione giudiziaria
2. Amministrazione penitenziaria
3. Giustizia minorile e di comunità
4. Affari di giustizia
5. Transizione digitale della giustizia, l’analisi statistica e le politiche di coesione
Tra le indennità dei Dipartimenti ci sono delle differenze economiche che emergono chiaramente dalla lettura della Tabella ricognitiva indennità di amministrazione – dichiarazione congiunta 10 CCNL FC 9-5-22, (cfr. All.2) ove appare facilmente comprensibile la differenza economica tra l’indennità DOG (euro 302,98) e quella DAP-DGMC (euro 270,34).
Si sottolinea che la ricognizione della tabella è stata effettuata congiuntamente da Aran, Dipartimento della Funzione pubblica e Ragioneria generale dello stato – IGOP per dare seguito a quanto previsto dalla dichiarazione congiunta n. 10 del CCNL del comparto Funzioni centrali sottoscritto il 9/5/202.
Ora, è noto, che il Tribunale per i Minorenni è giudice ordinario collegiale e si differenzia dagli altri organi per essere “specializzato” nell’occuparsi di minori. I dipendenti del Tribunale per i Minorenni appartengono al Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria e si occupano dell’organizzazione e dei servizi della giustizia fino alla fase esecutiva dei provvedimenti emessi dall’Autorità giudiziaria. Differenti per compiti, funzione e dipartimento sono i Centri di giustizia minorile, disciplinati dall’art. 7 del d.lgs. 272/1989 e dal D.M. del 20 novembre 2019 “Individuazione dei Centri per la Giustizia Minorile e Servizi minorili”, che garantiscono attraverso i Servizi minorili dipendenti l’attuazione dei provvedimenti penali dell’Autorità giudiziaria nei confronti dei minori e giovani adulti di età compresa tra i 14 e i 25 anni che hanno commesso un reato durante la minore età.
Il Centro di giustizia minorile di Napoli è competente per l’intera Regione Campania e si trova nello stesso edificio in cui è collocato il Tribunale per i Minorenni, ma sono due uffici che fanno capo a Dipartimenti differenti.
Nel caso di specie l’errore di aver confuso il Tribunale per i minorenni con i Centri di giustizia minorile sarebbe/stato facilmente risolvibile, considerandolo una semplice svista se i 10 Assistenti non avessero avuto oltre il danno economico anche la beffa perché dal mese di dicembre 2022 e per qualche mese successivo l’RTS ha accreditato sia l’indennità DOG che l’indennità DAP-DPMG (cfr. all.3).
I colleghi hanno correttamente ed immediatamente comunicato l’accaduto sia alla RTS territorialmente competente che al Ministero chiedendo di correggere l’errore ma nel mese di maggio (cfr. all. 4), senza una alcuna comunicazione per quanto stava per accadere sul loro cedolino stipendiale, si sono visti:
• eliminare l’indennità DOG,
• riconoscere l’indennità DAP-DGMC,
• decurtare quanto erroneamente ricevuto dallo stipendio con rate mensili pari a 337,00 euro fino al mese di settembre 2023.
Di fronte a un tale comportamento, alcuni colleghi hanno nuovamente chiesto all’RTS di:
• correggere l’errore;
• restituire l’indennità DOG a loro spettante al posto di quella DAP-DGMC;
• dilazionare la restituzione di quanto erroneamente ricevuto con rate mensili.
Sottolineo, ove ce ne fosse bisogno, che per la maggior parte dei dipendenti pubblici una decurtazione improvvisa di 337 euro sullo stipendio rischia di non garantire il pagamento dell’affitto o del mutuo.
Il cedolino di luglio 2023, infatti, continua a prevedere l’inserimento dei 10 colleghi nell’area Assistenti DAP-DGMC con il riconoscimento dell’erronea indennità, senza ricevere ancora quella DOG.
L’unico “leggero sollievo” sta nell’aver prolungato il periodo previsto per la restituzione dell’erroneo accredito (da settembre 2023 a febbraio 2024) con proporzionale riduzione delle rate mensili (cfr. all. 5) ma di fatto da un lato si continua a riconoscere un’indennità che non spetta e dall’altro si continua a far pagare a rate, quello che erroneamente si è dato e si continua a dare.
Una riflessione poi nasce spontanea: i 10 colleghi penalizzati potranno d’altro canto fruire di tutti i benefici che spettano al personale del DAP? Mi riferisco, in particolare alla pensionabilità dell’indennità di amministrazione ed alla possibilità di essere iscritti all’Ente di Assistenza per il personale dell’Amministrazione Penitenziaria? In caso positivo i colleghi potranno seriamente valutare di accettare l’attuale inquadramento (pur ritenendo assurdo che nello stesso Ministero ci siano tali differenze), in caso contrario, riservandoci di adire le vie legali nelle sedi opportune, si
CHIEDE
un intervento immediato e risolutore per definire la situazione, correggendo l’inquadramento, restituendo l’indennità DOG spettante ed intervenendo, ciascuno per quanto di propria competenza, al fine di evitare che una situazione di questo tipo possa ripetersi nuovamente.
Si precisa altresì che con i mezzi, limitati, della scrivente O.S. siamo venuti a conoscenza di un caso analogo presso il Tribunale per i Minorenni di Siracusa; pertanto, riteniamo opportuno che si provveda ad una verifica su tutto il territorio nazionale.
Cordiali saluti

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

Claudia Ratti
Coordinatore Nazionale Ministero della Giustizia

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