Richiesta di immediata pubblicazione del bando per la stabilizzazione del personale ex art.23-bis addendum del 22/03/2022 all’accordo di mobilità del 15/07/2020

Non Attivo

Roma, 16/06/2024 prot. 51

Ministero della Giustizia

Al Capo del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria

Dott. Gaetano Campo

Al Direttore Generale Organizzazione Giudiziaria

Dr.ssa Maria Isabella Gandini

PEC: prot.dog@giustiziacert.it

Con la presente la scrivente O.S., firmataria degli atti in oggetto, rappresenta quanto segue.

Nell’art.23 bis dell’addendum del 22/03/2022 è stato previsto che l’interpello straordinario riservato ai dipendenti in posizione di distacco venisse pubblicato entro il 1° luglio 2023 e, comunque,  successivamente all’interpello ordinario nazionale previsto entro il 1° dicembre 2020.

D’altro canto, ricordo a me stessa che l’accordo di mobilità prevede interpelli nazionali e di sede, a cadenza biennale alternata, stabilendo (art.22 co.2) la pubblicazione del primo nazionale.

A tal proposito occorre ricordare che in fase di trattativa sul punto l’Amministrazione era neutrale, le altre OO.SS. erano tutte favorevoli ad eccezione di Confintesa FP che, invece, riteneva che l’interpello di sede, liberando i posti nella stessa sede, sarebbe stato più veloce e non avrebbe scontentato nessuno.

Purtroppo, si è facilmente verificato che il timore si è trasformato in certezza perché i posti sono stati occupati dal personale proveniente da altre sedi che, non fidandosi del rispetto dei tempi e neanche  della stabilizzazione, ha partecipato all’interpello, vincendolo e precludendo al personale in sede la possibilità di cambiare ufficio dopo anni di immobilismo.

È noto che l’interpello nazionale si è concluso di recente per un ritardo dell’Amministrazione nella pubblicazione, dovuto sì ad un sottodimensionamento dello stesso personale Ministeriale occupato su più fronti ma è sempre ritardo!

Quel che è peggio è che, ad oggi, non si ha alcuna notizia della tempistica della pubblicazione dell’interpello straordinario previsto dall’art.23 bis: “Sono legittimati a partecipare all’interpello straordinario di cui al comma 1 i soli dipendenti in mobilità temporanea presso un altro Ufficio da almeno un anno alla data della firma dell’addendum all’accordo sulla mobilità del 15 luglio 2020 ovvero che risultino comunque in analoga posizione da almeno un anno alla data di pubblicazione dell’interpello medesimo, ad eccezione di coloro che, alla scadenza del termine per la presentazione della domanda, non abbiano ancora superato il periodo di permanenza quinquennale nella sede di prima destinazione ai sensi dell’articolo 35, comma 5-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.”

Conseguentemente l’Amministrazione sta prorogando i distacchi che avrebbero avuto diritto alla stabilizzazione al 1° luglio 2023, tutti quelli che hanno raggiunto l’anno di permanenza successivamente a tale data e dovranno parimenti essere prorogati tutti quelli che lo raggiungeranno fino alla pubblicazione del bando.

Ricordiamo che la ratio dell’addendum era di eliminare definitivamente l’istituto del distacco, (istituto inesistente presso le altre amministrazioni del Comparto) in quanto non si sarebbe reso necessario concedere nuovi distacchi se ci fossero pubblicati gli interpelli nazionali e di sede ogni anno e se si fosse proceduto al trasferimento nei casi previsti dalla legge.

Il ritardo nella pubblicazione dell’interpello straordinario (che solo apparentemente è a favore del personale) sostanzialmente sta creando problemi sia al personale che alla stessa Amministrazione perché il personale in posizione di distacco occupa due posti: uno nell’organico di provenienza e l’altro in quello di destinazione e conseguentemente:

  • il crescente numero dei distaccati rende impossibile destinare all’Ufficio di provenienza nuovo personale in quanto non viene effettuata la compensazione tra i distacchi in entrata e quelli in uscita; dunque, a breve sarà impossibile concedere nuovi distacchi (anche sussistendo condizioni di gravità e presupposti di legge) per posti formalmente indisponibili ma sostanzialmente esistenti;
  • in caso di nuove assunzioni non sarà possibile destinare il nuovo personale alle sedi su cui gravano dei distacchi in uscita.

Si osserva inoltre che il punto n. 4 dell’art. 23 bis dispone: “Dalla definizione della procedura non potranno derivare posizioni sovrannumerarie rispetto alla pianta organica vigente dei singoli Uffici, fermo restando quanto disposto dall’articolo 21-quater del decreto-legge 27 giugno 2015, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2015, n. 132, e dall’Accordo del 26 aprile 2017.”

Non si ravvisa al riguardo una problematica di carenza di posti in organico necessari a stabilizzare le persone in posizione di distacco in quanto l’Amministrazione non ha concesso e non concede l’assegnazione temporanea in assenza di posti liberi.

L’unico caso di sovrannumero può essere determinato dallo scorrimento dell’intera graduatoria degli idonei al 21 quater con ultima presa di possesso il 15/12/2022 ma si ritiene non possa ledere un diritto che era già stato acquisito in precedenza.

La revisione delle piante organiche (il 21 quater ha liberato posti da cancelliere esperto) ora più che mai è necessaria ma subordinata al nuovo CCNI, ancora in fase di contrattazione ed allo stato attuale rischia di determinare l’immobilismo e l’impossibilità di pubblicare qualsiasi interpello straordinario e ordinario.

Per quanto sopra, si

CHIEDE

l’immediata pubblicazione dell’interpello in oggetto con il diritto alla stabilizzazione di tutto il personale in distacco da almeno un anno alla data della pubblicazione anche in condizione di sovrannumero in modo da sbloccare l’immobilismo verificatosi. Nelle more della pubblicazione si chiede di considerare disponibili anche i posti negli organici di provenienza degli aventi diritto.

Si rinnova, inoltre, la richiesta di procedere ai trasferimenti nei casi previsti dalla legge e da accordi a prescindere dal vincolo dei cinque anni (che si ricorda essere una norma a garanzia dell’Amministrazione che si sta rivelando bloccante) come già accade in tante altre Amministrazioni dello stesso comparto.

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

Marta Martino

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