25 NOVEMBRE, SEGNALE FORTE E CHIARO
Il CCNL 2022-24 del Comparto Funzioni Centrali ha prorogato al 30 giugno 2026 la scadenza prevista al 31 dicembre 2024 per i passaggi in deroga; dunque, nessuno giustifica più la fretta per un contratto integrativo che CGIL e UIL avrebbero sottoscritto già il 4 novembre, in perdita per la stragrande maggioranza dei lavoratori. Confintesa FP, ancora una volta, cerca di coinvolgere la classe politica per un’azione organica e concreta sul personale del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, non potendo più tollerare scelte politiche miopi che hanno portato il personale in una situazione insostenibile. In breve, Confintesa FP chiede:
- La revisione del PIAO per il Dipartimento Organizzazione Giudiziaria, con la creazione di una IV Area e l’ampliamento del numero del personale da collocare in Area III.
- L’applicazione dell’accordo sottoscritto il 26 aprile 2017 per il passaggio dei Funzionari nel profilo di Direttori, degli Assistenti a Cancellieri e degli Operatori ad Assistenti.
- La stabilizzazione di tutto il personale precario, in particolare quello acquisito con le risorse del PNRR e degli operatori giudiziari assunti part-time a tempo determinato.
- La riduzione o l’azzeramento dell’Area I, permettendo il passaggio all’Area immediatamente superiore.
Confintesa FP ribadisce l’importanza di proteggere ogni lavoratore nel suo diritto di ottenere il giusto riconoscimento della propria professionalità, competenza ed esperienza, senza cedere alla tentazione di intraprendere inutili e dannose lotte di categoria che finiscono per indebolire tutti ed evitando contratti firmati frettolosamente da rappresentanti di una minoranza.
È fin troppo semplice assumere nuovo personale dimenticando chi già lavora, è troppo semplice “accontentare” qualche categoria dimenticando tutti gli altri, sono tecniche usate ed abusate che hanno prodotto effetti fallimentari, è ora di cambiare ed occorre uno sforzo di tutti per gestire una situazione che va ben oltre i confini del Ministero della Giustizia e che deve essere, una volta per tutti, risolta.
L’appuntamento è davanti la Corte di cassazione il 25 novembre 2024, dalle ore 12.00 alle ore 14.30, per un fermo totale del lavoro e una forte manifestazione di dissenso. Chi non potrà partecipare alla manifestazione deve in ogni caso scioperare perché il successo di questo sciopero sarà un segnale forte e chiaro della credibilità di quello che chiediamo ed è arrivato il momento che tutti facciano quello che è utile ed indispensabile al di là dell’iscrizione, o della non iscrizione, a questo o quel sindacato:
SCIOPERO