Confintesa Funzione Pubblica: perplessità sullo sciopero dell’ANM – “Scioperate e vi paghiamo lo stesso”

Roma, 24 febbraio 2025 – Confintesa Funzione Pubblica, per voce del Segretario Generale Claudia Ratti, esprime forti perplessità in merito alle modalità di adesione allo sciopero indetto dall’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) per il prossimo 27 febbraio. Secondo quanto emerso da una comunicazione interna dell’ANM, sarebbe possibile risultare scioperanti senza subire trattenute in busta paga, anche continuando a lavorare nei servizi essenziali.

“Se confermato, questo meccanismo rappresenterebbe un escamotage per gonfiare artificialmente i numeri dello sciopero, senza che vi sia una reale adesione all’astensione lavorativa – dichiara Claudia Ratti –. Scioperare significa fare un sacrificio economico per sostenere una causa. Se manca questo presupposto, viene meno anche il valore stesso della protesta.”

Confintesa Funzione Pubblica evidenzia come questa modalità rischi di compromettere la credibilità dell’azione sindacale e invita l’ANM a fare chiarezza sulle modalità di adesione e di rilevazione statistica dei partecipanti allo sciopero.

“In un contesto così delicato, dove il confronto tra poteri dello Stato dovrebbe essere improntato alla massima trasparenza e correttezza, ci aspettiamo dall’ANM una presa di posizione chiara – conclude Claudia Ratti –. Se lo sciopero vuole essere uno strumento di lotta coerente con i valori costituzionali, allora va esercitato con serietà e responsabilità.”

Confintesa Funzione Pubblica continuerà a vigilare su quanto accadrà il 27 febbraio e ribadisce il proprio impegno a difesa dei diritti dei lavoratori, senza scorciatoie né compromessi.

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