PERMESSI STUDIO BIS … senza richiesta
Il Ministero della Giustizia fa il bis sui permessi studio, spontaneamente, senza le richieste dei lavoratori e delle Organizzazioni Sindacali che, per la verità, chiedevano una direzione esattamente opposta.
Chi come noi non è abituato a tacere ed è abituato a parlare solo con documenti saprà seguire il nostro percorso.
CCNLI 16/05/2001 art. 13: riconosce, a tutela del diritto allo studio, speciali permessi retribuiti agli studenti lavoratori con rapporto di lavoro a tempo indeterminato nella misura massima di 150 ore individuali e detta anche i criteri e le modalità da osservarsi per la concessione dei permessi.
28 luglio 2003, viene sottoscritto l’ Accordo presso il Ministero della Giustizia che fissa i criteri generali per la concessione dei permessi studio retribuiti per i dipendenti del DOG dove testualmente si precisa: “L’amministrazione si riserva, altresì, di variare i termini sopra indicati qualora esigenze organizzative lo richiedano, previo accordo con le OO.SS.“.
2008, la Corte di Cassazione con sentenza n.10344 interpreta la norma contrattuale (del CCNL enti locali ma con la stessa formulazione di quella del CCNL Ministeri) nel senso che i permessi straordinari retribuiti possono essere concessi soltanto per frequentare i corsi indicati in orari coincidenti con quelli di servizio e non per le necessità connesse all’ esigenza di preparazione degli esami ovvero per altre attività complementari.
21 ottobre 2011, il Ministero della Giustizia diffonde una circolare recependo i principi espressi in una sentenza della Cassazione e dell’Aran (del 2008) chiarisce che i permessi non possono essere concessi per attività di studio. Non abbiamo ritenuto opportuno avviare nessuna azione legale.
31 gennaio 2012, altro chiarimento del Ministero sulle attestazioni previste per le Università telematiche che mette in grossa difficoltà i lavoratori e che impedisce la piena fruizione del diritto allo studio.
Non è il caso di finire di mettere in discussione, autonomamente, i diritti dei lavoratori?
Non è il caso di assumere iniziative come quella del Ministero della Pubblica Istruzione verso i lavoratori?
Abbiamo richiesto le revoche delle “circolare interpretative” ed un incontro per definire ogni aspetto.
Alleghiamo la nota mandata al Presidente Birritteri sui permessi studio, la 29_nota Ministero pubblica istruzione 150 ore ed il nostro flash 29 GIUSTIZIA_PERMESSI_STUDIO_BIS
apprezzo la vostra iniziativa. mi sono iscritta ad un master in diritto europeo presso l’Università di Roma Tor Vergata con modalità di fruizione telematica.
Putroppo la circolare svuota veramente di significato il diritto alla studio. infatti finora non ho fruito di lezioni in via telematica ma è stato fornito tantissimo materiale didattico; se i permessi vengono concessi limitatamente ai tempi di collegamento in rete e non comunque per mera attività di studio, credo che non potrò fruirne quasi per niente. ringrazio per l’attenzione.anna gulisano, catania
mi sembra che l’UGL trascuri un aspetto molto importante: l’amministrazione ha indicato delle condizioni tra cui LA POSSIBILITA’ DI RECARSI IN BIBLIOTECA PER LA PREPARAZIONE DELL’ELABORATO FINALE (come già previsto dall’accordo) Ebbene, sulla base di quelle indicazioni abbiamo scelto i corsi ( epagato le tasse!) Adesso ci dicono che si sono sbagliati. Io credo che l’amministrazione sia vincolata a quanto ha essa stessa stabilito con la prima circolare del 28/10/2011. Infatti, secondo L’ACCORDO SUI PERMESSI STUDIO non possiamo scegliere più un altro corso per il 2012, oltre alle tasse già pagate….Spero che in sede di incontro si spieghi energicamente questi dati…