COLPO DI SCURE SUGLI UFFICI – Incontro al Ministero del 17 aprile
Si sono concluse le riunioni al Ministero risulta chiaro che:
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Il progetto che prevede la soppressione dei Giudici di Pace non circondariali è stato già trasmesso alle Commissioni Parlamentari di Camera e Senato, difficile quasi impossibile sarebbe fermarlo.
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La commissione ministeriale ha rilevato i dati, fissato i criteri per la soppressione delle sezioni distaccate di Tribunale, ne sopravviverebbero solo 28 (in tutta Italia) che superano i criteri medi degli uffici giudiziari.
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La stessa Commissione ha definito i criteri per gli accorpamenti e la soppressione dei Tribunali che in taluni casi potrebbero essere “declassati” a sezioni distaccate mantenendo il presidio.
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Saranno salvaguardati alcuni uffici che per la assenza/carenza di collegamenti con mezzi di linea e per le strade impervie oltre che gli uffici che si trovano sulle isole e sui monti non garantirebbero ai lavoratori ed ai cittadini la possibilità di raggiungere i nuovi uffici con facilità.
La proposta dell’Amministrazione è stata del tutto “parlata”, eccezion fatta per i prospetti che sono stati messi a disposizione (e da noi pubblicati) con i carichi di lavoro, il personale in servizio e gli abitanti (dati ISTAT risalenti al 2001 ma, dicono, che sono pressoché invariati). Non avendo ricevuto alcun progetto ci siamo limitati a sottoporre quanto richiesto dai colleghi, ribadendo dei principi generarli che riteniamo fondanti il nostro consenso. Nel precisare che riteniamo indispensabile razionalizzare la geografia giudiziaria, eliminando uffici inutili che rappresentano un problema sia per i lavoratori (spesso impossibilitati anche a fruire delle ferie e costretti a svolgere qs. attività per mancanza di personale) sia per l’Amministrazione, riteniamo che si debba procedere al taglio, non con un semplice colpo di scure gli uffici ma:
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GARANTENDO la volontarietà dei trasferimenti;
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DANDO la possibilità della mobilità in uscita in altre amministrazioni;
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FISSANDO una distanza (o un tempo di percorrenza) massimo tra l’attuale sede di servizio e la futura sede di assegnazione;
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PREVEDENDO delle indennità per il trasferimento. Solo per inciso va ricordato che al personale di magistratura vengono corrisposto, per il trasferimento in sede disagiata, circa €. 1650 netti mensili per quattro anni ed una “una tantum” di circa €. 5.000 netti se si sposta la famiglia o di €. 2.500 netti circa, se non si sposta la famiglia (o se non si ha famiglia).
Una riforma che non prenderà in considerazione queste 4 richieste non solo non ci vedrà soddisfatti ma ci vedrà profondamente contrari, ed in questa direzione ci muoveremo con ogni mezzo per ottenere quanto chiediamo giusto e doveroso verso i lavoratori. Prossimo appuntamento al Ministero fissato per il 10 maggio sulla mobilità, sperando di poter dare migliori novità.
A breve, grazie anche alla nostra firma, dovrebbero arrivare anche i soldi del FUA 2010 che consentirà di pagare lo straordinario e le indennità bloccate da tempo.
Paola SARACENI Claudia RATTI
347.0662930
Mettiamo a disposizione :
- dati statistici di base – Tribunali
- dati statistici di base – sez. distaccate
- il nostro comunicato Flash 2012 n. 94 – Colpo di scure sugli Uffici – incontro 17 aprile Ministero
Non mi sono chiari i criteri utilizzati dal ministero per la soppressione dei tribunali e delle procure. Per quanto riguarda gli uffici del giudice di pace, esiste una relazione del ministro Severino (schema di d.lgs., revisione delle circoscrizioni giudiziarie, uffici dei giudici di pace, relazione) che illustra il lavoro svolto ed i criteri direttivi seguiti. Per quanto riguarda gli altri uffici da sopprimere, dovrebbe esistere una relazione analoga (stando a quanto pubblicato dal sole 24 ore il 12 aprile). E’ possibile leggerla o quantomeno conoscere i criteri adottati?
ringrazio.