PERMESSI STUDIO errare è umano, perseverare è diabolico

Non Attivo

Il Ministero della Giustizia ripete i propri errori anche sui permessi studio e integra un Accordo sindacale con delle disposizioni unilaterali. Ripercorriamo le tappe:

28 luglio 2003, viene sottoscritto l’ Accordo presso il Ministero della Giustizia che fissa i criteri generali per la concessione dei permessi studio retribuiti per i dipendenti del DOG dove testualmente si precisa: “L’amministrazione si riserva, altresì, di variare i termini sopra indicati qualora esigenze organizzative lo richiedano, previo accordo con le OO.SS.“.

21 ottobre 2011, il Ministero della Giustizia diffonde una circolare recependo i principi espressi in una sentenza della Cassazione e dell’Aran (del 2008) chiarisce che i permessi non possono essere concessi per attività di studio.

31 gennaio 2012, altro chiarimento del Ministero sulle attestazioni previste per le Università telematiche che mette in grossa difficoltà i lavoratori e che impedisce la piena fruizione del diritto allo studio.

Non abbiamo ritenuto opportuno intraprendere l’azione legale sperando (ops, illudendoci) che l’Amministrazione non ripetesse i medesimi errori ed infatti …

30 ottobre 2012, il Ministero comunica testualmente:”I criteri cui attenersi per la concessione dei permessi di studio retribuiti per l’anno 2013, sono contenuti nell’Accordo di Amministrazione del 28/7/2003 (…) così come integrato dalle direttive impartite dal Capo del Dipartimento nelle note circolari prot.n.117/10645/DGPF/I e prot.n.10030/DGPF/I, rispettivamente del 28/10/2011 e 31/01/2012 (…)”.

A questo punto riteniamo indispensabile un intervento forte per evitare di far consolidare il principio.

Abbiamo depositato una diffida e siamo pronti a proseguire in caso di silenzio.

 

Il coordinatore nazionale

Claudia Ratti

 Mettiamo a disposizione:

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