RIQUALIFICAZIONI, SI PARTE?
Finalmente, dopo anni, grazie alle richieste di tutti (ma tutti) i Sindacati, dei Comitati, dei politici, dei lavoratori e di chi più ne ha ne metta si è ripresa la discussione sulla Riqualificazione e sul Contratto Integrativo.
Abbiamo evidenziato che il personale giudiziario è stato dimenticato e che la disattenzione ha provocato demotivazione e sfiducia ma che non di meno il personale continua a spendersi per il forte senso delle Istituzioni. Non solo: il personale giudiziario non ha mai avuto una reale riqualificazione indispensabile per valorizzare e premiare le professionalità e l’esperienza acquisita. L’ultimo (l’unico) passaggio economico per i lavoratori giudiziari è avvenuto con decorrenza gennaio 2010 ed è risultato insoddisfacente. Sentenze della magistratura hanno più volte censurato il CCNI dichiarando la nullità di alcuni articoli.
La nostra proposta, consegnata alla parte Pubblica, ha espresso numerosi spunti di riflessione sull’inquadramento del personale (si tratta di una panoramica non esaustiva) e sulle modalità che abbiamo da tempo individuato per finanziare le riqualificazioni.
L’Amministrazione, da parte sua, si è trincerata dietro l’impossibilità economica e normativa di procedere alle progressioni di carriera e riqualificazioni tranne la possibilità di una progressione economica all’interno delle aree come già previsto dal contratto vigente.
E’ stato pertanto chiesto un incontro con il Ministro per un impegno politico ai fini della riqualificazione del personale e successivamente si procederà all’apertura di gruppi di lavoro per l’elaborazione di soluzioni concrete da sottoporre all’Amministrazione.
Per quanto riguarda la mobilità, le graduatorie saranno pubblicate entro la fine di ottobre e si stanno completando le procedure di stabilizzazione previste dall’accordo 2012.
Il coordinatore nazionale
(Claudia Ratti)
Pubblichiamo:
Sono un ufficiale giudiziario. Ho letto e riletto le vostre proposte ,pensando ad un errore di impaginazione. Ho constatato, purtroppo, che a differenza dei cancellieri ex b3 non siamo nei vostri pensieri. La sottrazione delle esecuzioni dopo dieci anni, mantenute soltanto formalmente nel nuovo integrativo, non sono degne di menzione, così come la sentenza del Tribunale di Larino. Vi informo infine che al concorso da dirigente in quanto laureato partecipo in ogni caso da esterno.
A pagina 7 della nostra proposta si parla anche degli ufficiali giudiziari.
E’ evidente che ogni profilo meriterebbe non qualche riga ma un documento di approfondimento, purtroppo siamo costretti alla sintesi e non per disinteresse verso la specifica categoria. Se è questa l’impressione che è’ emersa, chiedo scusa.
Le scuse sono avvalorate dalla pubblicazione dal commento e ancor di più dalla risposta. Grazie e non dimentichiamoci che uniti si vince.
Grazie a te per la riflessione. Non è nostra abitudine censurare i commenti anche critici verso il nostro operato se sono costruttivi e composti nei toni.
Il tuo lo è stato. Purtroppo la divisione, sia tra il personale, sia tra sindacati, sia con l’Amministrazione, sono la vera causa di tutti i problemi.
Buon lavoro
Claudia Ratti
Sarebbe ora che il personale fosse riqualificazione , considerando che negli uffici giudici di pace prenderanno posto persone che si ritroveranno a occupare posti di rilievo .Noi personale giudiziario siamo da sempre considerati meno di niente pur svolgendo lavori importanti.
Come dice Renzi: Nella pubblica amministrazione c’è troppo grasso che cola. E quindi impossibilità economica per la riqualificazione.
Siamo sempre alle solite…..
Entrati come commessi al terzo livello….un solo livello ci separava dall’operatore giudiziario e dai “conducenti di automezzi speciali”…
Poi, con la qualifica di “Ausiliario A1”, sempre un solo livello ci separava dagli Operatori “B1” e dagli Ausiliari “B1” (gia Autisti)…
Ad un certo punto, come per incanto, con l’avvento delle aree, siamo stati gli unici segregati nella prima area che si è aperta a ben tre finte fasce di progressione economica trasformandoci, miracolosamente, in “Ausiliari Area 1-F2″…”il contentino”.
Peccato che nella prima area è stata creata anche la progressione economica “F3” che, per forza di cose, ci condannerà a restare gli unici lavoratori “multifunzione” bloccati inesorabilmente nella prima area…(la ruota di scorta).
Infatti, gli “operatori B1” oggi sono inquadrati nella seconda area, in progressione economica “F2”, insieme ai conducenti che, tra l’altro, non sono neanchè più inquadrati come ausiliari e, su espressa richiesta, possono fare il lavoro degli operatori senza aver mai lavorato all’interno di un Ufficio…
Siamo, pertanto, giunti ad una distanza di ben tre scatti di livello da loro con il baratro dell’area che, anche in questa circostanza, sembra essere un ostacolo insormontabile!!!
Pazienza…siamo ormai rassegnati…superati anche dai lavoratori socialmente utili, inquadrati in base al titolo di studio, mentre per noi, ausiliari, talvolta commessi e/o camminatori, non c’è nè diploma nè laurea che conti nè, tanto meno, le competenze lavorative acquisite nei numerosi anni di servizio trascorsi nei vari Uffici.
Mi sembra ben chiaro che per noi, anche questa volta, ci sia ben poco da sperare…
Grazie, comunque, per il bel risultato che ci accingiamo ad ottenere!!!
Buon lavoro.
Gianfranco Vizzari (iscritto UGL intesa)
Ottima sintesi, situazione vergognosa.
L’amministrazione dice che non ci sono i soldi per finanziare le riqualificazioni ma si può solo ottenere la progressione economica all’interno delle aree. Ma, se per la progressione economica i fondi ci sono, perché questi non vengono utilizzati per la riqualificazione?
Perché non si è fortemente chiesto di avviare, intanto, la procedura per il passaggio dei 270 ausiliari dalla I alla II area, considerato che sono stati già finanziati e giacenti i 140.000 euro necessari per farlo?
Per gli ausiliari è prevista la progressione di fascia interna fino alla F3 e pertanto, gli ausiliari A1F3 non potranno più ottenere passaggi di fascia interna. Questa condizione sarà superata solo con il previsto passaggio tra le aree.