Federazione INTESA scrive al Presidente del Consiglio: Orlando è il Ministro delle promesse (disattese)!

Non Attivo

Signor Presidente,
La coinvolgo per rappresentarLe la situazione, ormai degenerata, nel Ministero della Giustizia.
Dopo ormai quasi tre anni dal suo insediamento il Ministro Orlando ha mantenuto inalterato il suo atteggiamento: a fronte dei proclami, dei comunicati stampa, dei lanci di agenzia, delle relazioni in Parlamento nelle quali si esalta l’attività che si sta svolgendo in favore del Ministero della Giustizia, le procedure che coinvolgono il personale di ruolo in servizio da decenni procedono a passi lentissimi e dei fondi assegnati al Ministero per il personale si conosce molto poco, nonostante le plurime richieste di informazioni.
Tanto si è evidenziato costantemente in comunicati e lettere ufficiali (trasmettiamo in allegato l’ultima in ordine cronologico), in avvio di procedure di conciliazione presso il Ministero del Lavoro che si sono puntualmente concluse con promesse.
Promesse sempre disattese.


La novità che mi induce rivolgermi a Lei sono le dichiarazioni del Presidente dell’ANM delle ultime ore circa l’astensione dell’ANM dalla ormai rituale cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2017 (alle quali puntualmente il Ministro Orlando si è dimostrato pronto al confronto …).
La Federazione che rappresento ha sostenuto fin dalla prima occasione che il problema del Ministero della Giustizia non si può risolvere solo con nuove assunzioni di personale a prescindere dalla professionalità, i numeri fanno notizia sui giornali ma non mandano avanti la complessa macchina giudiziaria e, quel che è peggio, creano molto malcontento tra il personale interno formato, specializzato e … stanco dei continui soprusi.
Che la giustizia sia malata lo sappiamo tutti ma pensare di guarirla assumendo medici, infermieri, barellieri, capitani, sottufficiali, cuochi … sembra un paradosso che non merita ulteriori commenti! Con tutto il rispetto per i lavoratori coinvolti che vedono, d’altro canto, “sprecare” le loro professionalità negli Uffici Giudiziari.
Sono anni che la Federazione INTESA chiede di procedere alla revisione del CCNI, inadeguato per taluni aspetti fin dal primo momento (tanto da necessitare di una serie di interpretazioni che il Ministero ha deciso essere “unilaterali”!), sono anni che le richieste cadono nel vuoto.
Dopo anni in cui le OO.SS. vengono convocate l’Amministrazione ha finalmente predisposto e sottoposto una proposta ritenuta inaccettabile e per alcuni versi offensiva la dignità del personale. Siamo ancora in attesa di una nuova proposta.
Signor Presidente, il Ministro Orlando all’inizio del mandato nel corso di una riunione presso il Ministero, si è contrariato per il comportamento mio e della Federazione che rappresento per aver assunto, a suo dire, una “condotta corporativistica e regressiva”, quella che poteva essere un’accusa l’ho considerato come un complimento. Difendere il personale giudiziario è la nostra mission e ne siamo orgogliosi!
Ma tutto il personale del Ministero della Giustizia (tutto: sia Magistrati che personale amministrativo) è bloccato da anni e nessuna forma di protesta si è dimostrata efficace e risolutiva dei problemi.
La nostra Federazione chiederà di essere presente all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario del 27 gennaio ’17 ed esprimerà, ancora una volta, il proprio disappunto per la gestione del Ministero della Giustizia, per i ritardi, per le mancate promesse e per le continue disapplicazione di leggi in quello che dovrebbe essere il Ministero che, per eccellenza, dovrebbe applicare le normative.
Le chiedo attenzione verso i problemi dell’Amministrazione Giudiziaria e rendo la mia disponibilità per ogni ulteriore approfondimento.
Cordiali saluti

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

Prot. 1_2017 – Lettera Presidente Gentiloni

Claudia Ratti
Coordinatore Nazionale Ministero della Giustizia

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