Caro Babbo Natale, vorremmo delle risposte dal Ministro Orlando
Signor Ministro,
il rinvio della riunione è, ancora una dimostrazione, l’ennesima, dell’attenzione (scarsa) che dedica ai Suoi lavoratori.
Mio malgrado, ho dovuto constatare che l’atteggiamento assunto fin dal primo momento, è rimasto inalterato: a fronte dei proclami, dei comunicati stampa, dei lanci di agenzia, delle relazioni in Parlamento nelle quali si esalta l’attività che si sta svolgendo in favore del Ministero della Giustizia, le procedure che coinvolgono il personale di ruolo in servizio da decenni procedono a passi lentissimi e dei fondi assegnati al Ministero per il personale si conosce molto poco, nonostante le plurime richieste di informazioni.
La Federazione che rappresento ha sostenuto fin dalla prima occasione che il problema del Ministero della Giustizia non si può risolvere solo con nuove assunzioni di personale a prescindere dalla professionalità, i numeri fanno notizia sui giornali ma non mandano avanti la complessa macchina giudiziaria e, quel che è peggio, creano molto malcontento tra il personale interno formato, specializzato e … stanco dei continui soprusi.
Che la giustizia sia malata lo sappiamo tutti ma pensare di guarirla assumendo medici, infermieri, barellieri, capitani, sottufficiali, cuochi … sembra un paradosso che non merita ulteriori commenti! Con tutto il rispetto per i lavoratori coinvolti che vedono, d’altro canto, “sprecare” le loro professionalità negli Uffici Giudiziari.
Sono anni che la Federazione INTESA chiede di procedere alla revisione del CCNI, inadeguato per taluni aspetti fin dal primo momento (tanto da necessitare di una serie di interpretazioni che il Ministero ha deciso essere “unilaterali”!), sono anni che le richieste cadono nel vuoto.
Dopo anni le OO.SS. (tutte e non solo le sottoscrittrici) vengono convocate per una riforma o per un nuovo accordo non è dato sapere e L’Amministrazione ha sottoposto una proposta ritenuta inaccettabile e per alcuni versi offensiva la dignità del personale.
Il rinvio (il secondo) è una ulteriore dimostrazione dell’attenzione che si presta al personale, laddove ce ne fosse stato bisogno.
Dopo anni di comunicati stampa, di lanci di agenzie, di parole in ogni sede alle OO.SS. non è arrivato nessun segnale di serio cambiamento anche laddove le procedure potrebbero essere veloci e costanti.
Sig. Ministro,
Come crede, che gli ausiliari possano accettare i nuovi ingressi dall’esterno quando per ben 6 anni (gli ultimi 2 della Sua “gestione”) l’Amministrazione tace e non dà esecuzione ad un accordo (firmato e con tanto di fondi accantonati) per 270 ausiliari? Dopo 6 anni di colpevole silenzio tutti gli ausiliari hanno diritto di passare alla seconda area.
Come crede che tutti gli altri lavoratori giudiziari possano aver accettato l’ingresso degli altri colleghi di altre Amministrazioni, senza esperienza e professionalità specifica del settore, e purtuttavia collocati (anche in sovrannumero) in posizioni economiche anche elevate, nelle sedi ambite, sottraendo posti bramati per decenni dal personale interno?
Come crede che i profili tecnici (informatici, contabili, ecc. ecc) abbiano accettato la Sua primaria dimenticanza per garantire loro il passaggio dalla seconda alla terza area? Conosciamo bene gli esiti di ogni emendamento che ha cercato di porre rimedio all’errore imperdonabile da migliaia di lavoratori.
Come crede che i lavoratori giudiziari possano accettare un ritardo cronico anche per la semplice convocazione dei fondi del FUA che, per definizione, dovrebbero essere distribuiti conoscendo preventivamente i criteri all’inizio di ogni anno? [1]
Signor Ministro, è trascorso anche il 2016 e della convocazione del FUA 2016 non si conosce nulla … vogliamo scommettere che quando verrà sottoposta la proposta saremo costretti a giustificare un ritardo dell’Amministrazione pur di far pagare le somme (esigue) ai lavoratori?
Che Ministero è quello in cui ogni evento ordinario (quale può essere la convocazione del FUA) viene trattata come un’emergenza?
Il FUA deve essere contrattato ogni anno invece viene gestito come un evento straordinario, non conosciuto che coglie tutti di sorpresa!
Le norme, contrattuali e non, inapplicate sono tante nel Ministero della Giustizia.
Voglio ricordare, sempre a me stessa, che:
- l’art.2 dell’accordo sulla mobilità sottoscritto il 27 marzo 2007, tutt’ora vigente, dispone: “Il Ministero, previa informativa data alle OO.SS. almeno tre giorni prima, pubblica, con cadenza annuale entro e non oltre il mese di aprile, il bando nel quale sono indicati i posti vacanti da coprire mediante trasferimento del personale in servizio e sono fissati il termine e le modalità di presentazione delle domande degli aspiranti. Qualora il termine non potesse essere rispettato l’Amministrazione e le OO.SS. si incontreranno entro il successivo mese di maggio per l’analisi delle problematiche che l’hanno determinato”.
Superfluo aggiungere che le previsioni sono state ampiamente violate: nessun interpello annuale e nessuna informativa.
- L’art.15 del medesimo accordo prevede: “prima di assumere vincitori di pubblici concorsi l’Amministrazione procede all’assestamento del personale in servizio. L’assestamento del personale avviene a seguito di pubblico interpello straordinario”.
Violata anche questa previsione, con l’effetto immediato che il personale interno che ha superato un regolare concorso per essere assunto vede affievolirsi/annullare la propria aspirazione di essere trasferito, con evidenti danni sia economici che psicologici.
Abbiamo più volte chiesto, e non ci è mai stata data alcune risposta:
- Di conoscere la destinazione dei 7,5 milioni (per ogni anno) previsti dall’art.37 DECRETO-LEGGE 6 luglio 2011, n.98. Ricordo che il comma 11 testualmente dispone: “Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con i Ministri dell’economia e delle finanze e della giustizia, è stabilita la ripartizione in quote delle risorse confluite nel capitolo di cui al comma 10, primo periodo, per essere destinate, in via prioritaria, all’assunzione di personale di magistratura ordinaria, nonché, per il solo anno 2014, nella prospettiva di migliorare l’efficienza degli uffici giudiziari e per consentire a coloro che hanno completato il tirocinio formativo presso gli uffici giudiziari a norma dell’articolo 1, comma 25, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, lo svolgimento di un periodo di perfezionamento da completare entro il ((30 aprile 2015)), nel limite di spesa di 15 milioni di euro. La titolarità del relativo progetto formativo é assegnata al Ministero della Giustizia. A decorrere dall’anno 2015, una quota pari a 7,5 milioni di euro del predetto importo é destinata all’incentivazione del personale amministrativo appartenente agli uffici giudiziari che abbiano raggiunto gli obiettivi di cui al comma 12, anche in deroga alle disposizioni di cui all’articolo 9, comma 2-bis, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n.122, e alle spese di funzionamento degli uffici giudiziari. La riassegnazione prevista dal comma 10, primo periodo, é effettuata al netto delle risorse utilizzate per le assunzioni del personale di magistratura ordinaria.
- 11-bis. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, é stabilita la ripartizione in quote delle risorse confluite nel capitolo di cui al comma 10, secondo periodo, per essere destinate, per un terzo, all’assunzione di personale di magistratura amministrativa e, per la restante quota, nella misura del 50 per cento all’incentivazione del personale amministrativo appartenente agli uffici giudiziari che abbiano raggiunto gli obiettivi di cui al comma 12, anche in deroga alle disposizioni di cui all’articolo 9, comma 2-bis, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e nella misura del 50 per cento alle spese di funzionamento degli uffici La riassegnazione prevista dal comma 10, secondo periodo, é effettuata al netto delle risorse utilizzate per le assunzioni del personale di magistratura amministrativa.
Queste assegnazioni di fondi si pongono nell’ambito delle disposizioni urgenti per l’efficienza del sistema giudiziario e la celere definizione delle controversie, dall’art.37 c. 11 del D.L. 98/11 (legge conv. n. 111 15/7/11 smi). L’ incentivo è collegato ad uno strumento di programmazione che spetta ai capi degli uffici giudiziari, da effettuarsi entro il 31/01 di ogni anno, con la fissazione di obiettivi di riduzione della durata dei procedimenti e di rendimento dell’ufficio, sui quali gli stessi capi ufficio devono vigilare ed essere valutati ai fini della conferma dell’incarico direttivo (ex art. 45 D.Lgs. 160/06). Il Ministero, per la ripartizione di tale fondo, in base ai comma 11 e 11 bis, e per l’erogazione del premio, deve comunicare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e alla Ragioneria Generale dello Stato (MEF), entro il 30/04 di ogni anno, l’elenco degli uffici giudiziari presso i quali, al 31/12, risultano pendenti procedimenti civili in numero ridotto di almeno il 10% rispetto all’anno precedente.
Solo per il personale degli uffici che abbiano raggiunto questo obiettivo è previsto “il premio di produttività”, così come gli stessi uffici “sono premiati” con una assegnazione economica per le spese di funzionamento.
Non è dato sapere se il Ministero effettua questo monitoraggio.
Non sappiamo quali sono i programmi per la gestione dei procedimenti civili degli uffici del 2014 in vista di quelli del 2015 anche se sulla base del raggiungimento degli obiettivi prefissati il personale amministrativo potrebbe avere il riconoscimento economico previsto. La programmazione e il monitoraggio sono importanti considerando che per gli anni successivi al 2015 (comma 11 bis) la quantificazione dell’importo, e quindi del premio per il personale, sarebbe legata ad una ripartizione delle risorse derivanti dagli introiti del contributo unificato, a seguito degli aumenti previsti (comma 10).
Sono soldi stanziati appositamente per i lavoratori giudiziari, dove sono e, soprattutto, perché non se ne parla e non riceviamo risposte?
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Signor Ministro, anni fa ha accusato me e la Federazione che rappresento di assumere una “condotta corporativistica e regressiva“, glielo confermo ancora una volta: ne siamo orgogliosi!
Ne siamo orgogliosi perché non abbiamo appoggiato le Sue proposte, non abbiamo condiviso la Sua linea perché, forse, ha avuto la lungimiranza di capire che con le Sue azioni avrebbe inesorabilmente danneggiato il personale interno. Così è stato.
Le evidenzio che la valutazione della bontà delle azioni e delle proposte dell’Amministrazione e dei suoi rappresentanti è assolutamente scevra da qualsiasi influenza politica e partitica ma è assolutamente legata a quella che riteniamo essere la soluzione migliore per tutti i lavoratori, che risponde al concetto generale di giustizia, pertanto … nulla di personale.
Il tempo delle favole è concluso, i lavoratori del Ministero della Giustizia hanno superato regolari concorsi per ricoprire i loro posti, non può essere pregiudicato in alcun modo il diritto alla carriera, hanno tutto il diritto di ottenere delle risposte e la nostra Federazione andrà avanti con ogni mezzo ed in ogni sede per ottenere tutte le spiegazioni e soprattutto … giustizia!
Sig. Ministro,
siamo a fine anno e tra i miei desideri c’è quello di ricevere pronta smentita di tutte queste mie parole dai Suoi fatti, verrei a porgerLe le scuse mie e della Federazione che rappresento per tutto quello che ho pensato, detto e scritto e farei analoga diffusione dei suoi fatti.
Cordiali saluti
Il Segretario Generale
(Claudia Ratti)
Vi chiedo scusa ma ho letto sulla proposta dell’Amministrazione che ai Funzionari Giudiziari con più di cinque anni di servizio viene concesso “come riconoscimento” anche il servizio della gestione dei crediti erariali. Sono un Funzionario eternamente fermo ad F2 che svolge in autonomia questo servizio dal 1996…..compresa la rappresentanza dell’Erario nelle opposizioni a cartella esattoriale. Scopro adesso che non potevo svolgerlo…..oppure l’Amministrazione e Voi dormite. Ogni tanto vi risvegliate e fate la scoperta dell’acqua calda!