Caro Ministro Le scrivo …
… ancora una volta per esprimere il disappunto nostro e quello di decine di migliaia di lavoratori giudiziari per la sua determinazione nel proseguire un percorso di apertura alla mobilità esterna senza aver prioritariamente soddisfatto le esigenze/aspettative dei lavoratori in servizio.
Abbiamo avuto occasione di chiarire di persona le nostre posizioni, divergenti.
L’informativa dell’imminente mobilità dall’esterno senza alcun atto concreto sul piano della riqualificazione del personale interno è un atto gravissimo di disattenzione verso il personale del Ministero della Giustizia, un atto che pregiudica le legittime aspettative di carriera e di trasferimento.
Non solo non riteniamo giusto quanto profondamente scorretto che:
1. si apra la mobilità dall’esterno, anche per qualifiche alte, prima di dare la possibilità al personale interno di riqualificarsi;
2. si apra la mobilità dall’esterno prima di fare l’assestamento interno di tutto (ma tutto) il personale assunto anni fa con un regolare concorso pubblico;
3. si stabilizzi del personale esterno che non ha mai fatto alcun concorso;
4. si debba aspettare anni per essere convocati per discutere del FUA laddove in altre amministrazioni il FUA viene discusso all’inizio di ogni anno.
Dicasi … Ministero della Giustizia!
La nostra Federazione ha scritto una lettera al Signor Ministro spiegando le ragioni dei lavoratori, ha dichiarato lo stato di agitazione e si renderà portavoce di tutte le istanze dei lavoratori, organizzando assemblee e ogni forma di protesta utile per bloccare questa ennesima ingiustizia se perdurerà il silenzio e la disattenzione dell’Amministrazione.
Il coordinatore nazionale
(Claudia Ratti)