DGSIA E CISIA: PERSONE NON SOLO ACRONIMI
17 dicembre 2020: si parla, finalmente delle problematiche del personale informatico.
L’Amministrazione è stata rappresentata dal Sottosegretario Ferraresi, dal DG Leopizzi e dal DGSIA Cataldi. La breve premessa del Sottosegretario Ferraresi ci ha fatto comprendere lo scarso interesse per il personale della DGSIA e dei CISIA e, forse, anche scarsa conoscenza dei problemi specifici.
Abbiamo constatato con piacere che, dopo tanti anni di silenzi e di inerzia, anche le altre OO.SS. hanno iniziato a parlare dei problemi che noi solleviamo dal 2004… che dire? Meglio tardi che mai.
Vediamo il dettaglio.
- ASSENZA DI PIANTE ORGANICHE
La patologica assenza di piante organiche della DGSIA e dei CISIA porta ad una serie di anomalie e discriminazioni tra il personale, prima tra tutte quella della precarietà della sede di servizio con distacchi prorogati di sei mesi in sei mesi, di anno in anno, che fanno vivere lavoratori (e famiglie) in bilico anche per molti anni, per non parlare della messa in modo di inutili procedure al Ministero, già oberato di lavoro.
L’accordo di mobilità del 2012 ha previsto la stabilizzazione del personale soggetto a distacco, un’operazione già completata da anni per il personale degli uffici giudiziari ma mai affrontata per il personale della DGSIA e CISIA.
E’ evidente che se non ci sono le piante organiche come e dove si trasferisce il personale?
Ma tutto il personale ha il sacrosanto diritto alla stabilizzazione e l’avrebbe avuto già dal 2012.
- ASSENZA DELLA SEDE RSU
L’annoso problema della mappatura delle RSU che la scrivente O.S. solleva da moltissimo tempo (la prima comunicazione risale al 2004) negli ultimi anni sta assumendo una portata non più sottovalutabile, neanche dall’Amministrazione.
In conseguenza dell’attuale mappatura RSU finora, il personale tecnico ha eletto le RSU presso le sedi di vertice degli uffici giudiziari ove presta servizio per conto dei CISIA, di conseguenza il tavolo di contrattazione competente è quello presso il quale ha votato, si tratta di una elementare regola della rappresentanza democratica (cfr. nota del vice Capo Dipartimento Gargani prot. 119/83/1287 del 5/10/2004). In tale contesto è un obbligo dell’amministrazione procedere alla contrattazione presso i tavoli previsti ove, finora, i dirigenti sono stati regolarmente assenti.
Questa Federazione, ritenendo oggettivamente eccessiva la contrattazione anche a livello circondariale come prevista dall’attuale vincolo di rappresentanza, ritiene corretto comunque consentire una contrattazione decentrata presso ciascun CISIA, ritenendo sia l’unico modo per garantire l’uniformità di trattamento di tutto il personale della DGSIA nel rispetto delle specificità dei diritti dei lavoratori sul territorio.
Resta esclusa la condivisione di ogni ipotesi di contrattazione centralizzata per lavoratori che prestano costantemente la propria opera sul territorio con oggettive peculiarità di cui tenere conto.
Questo problema non è mai stato voluto affrontare da nessun’altra O.S. tanto vero che tutte le altre hanno sottoscritto senza batter ciglio i vecchi accordi sulla mappatura delle RSU.
Vedremo in occasione delle prossime se sarà solo Confintesa FP a non sottoscrivere o se, finalmente, si cambierà qualcosa.
- PASSAGGIO DI AREA
L’art.21 quater della legge 132/15, come emendato dall’art.1 comma 498 della legge di bilancio 2018, ha previsto il transito nell’area non solo per cancellieri ed ufficiali giudiziari ma anche per contabili, assistenti informatici ed assistenti linguistici “(…) al fine di sanare i profili di nullità, per violazione delle disposizioni degli art.14 e 15 del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) comparto Ministeri 1998/2001 (….) e di definire i contenziosi giudiziari in corso”.
A tutt’oggi, nonostante le numerose richieste, l’amministrazione risulta totalmente inadempiente non avendo ancora nemmeno avviato le procedure.
- INCENTIVI TECNICI EX ART 113 D.L. VO 50/2016
Pur prendendo atto di quanto dichiarato dal Direttore Generale S.I.A. dott.ssa Cataldi circa l’avvio già da qualche anno dell’esecuzione della norma con l’accantonamento delle somme, si rileva come, ancora una volta, l’amministrazione pronta a chiedere continuamente impegni straordinari al personale non provvede ad assumere doverosi provvedimenti previsti dalle norme con danno economico per il personale coinvolto.
- TEMPO DI VIAGGIO E TEMPO DI SERVIZIO PER I DIPENDENTI IN MISSIONE
In ambito tecnico il personale è costretto a frequentissime missioni ed opera anche durante il viaggio medianti strumenti mobili di produttività forniti dalla stessa amministrazione. Il tempo di viaggio è già riconosciuto per gli autisti ritenendolo correttamente connesso alla prestazione d’opera lo stesso principio può e deve valere per i tecnici) anche in questo caso l’amministrazione è inadempiente rispetto alla promessa di soluzione più volte enunciata.
- PERSONALE INSUFFICIENTE, DISFUNZIONI E ATTIVITÀ.
Una sproporzione che ha portato a condizioni di lavoro insostenibili per i tecnici si originano enormi disfunzioni organizzative ed evidenti ingiustizie derivanti dall’assenza totale di analisi sui carichi di lavoro. Si assiste al conferimento di incarichi “a pioggia” senza alcuna considerazione per le responsabilità già assunte dagli interessati e, soprattutto, senza tenere in alcun conto delle competenze specifiche e dei mansionari. Tale approccio è tanto più grave in presenza di dirigenti tecnici che dovrebbero avere una competenza specifica per valutare l’impatto delle varie incombenze, nei fatti, sotto questo profilo, si stanno dimostrando abbondantemente meno efficaci dei precedenti dirigenti amministrativi;
Pur riscontrando l’affermazione della dott.ssa Cataldi circa il limite di 140.000 euro per Il conferimento degli incarichi di RUP e DEC ai funzionari, risulta che ci siano comunque casi di funzionari con incarichi di RUP per contratti dal valore molto più elevato;
Il Direttore Generale, con provvedimento del 7/12/2020, ha nominato numerosi tecnici nei vari ruoli previsti per le competenze del “consegnatario economo”.
La grave carenza di personale tecnico più volte denunciata dalla stessa DGSIA sembra poi essere totalmente dimenticata nei provvedimenti emessi.
Sottrarre il personale tecnico, già insufficiente, dai compiti squisitamente tecnici non può definirsi certamente una scelta illuminata. I veri e propri disastri tecnici che stanno avvenendo, anche e soprattutto in tempi recenti, con il fermo per intere settimane della sala server di Napoli, con i problemi gravi della sala server di Roma e con numerosissimi problemi verificatisi a macchia di leopardo sulle reti locali e geografiche e su vari sistemi a livello nazionale, sono indubbiamente figli di indirizzo organizzativo non coerente con la realtà e con le esigenze di conduzione delle infrastrutture informatiche. E’ innegabile dai riscontri quotidiani sul funzionamento dei sistemi come la qualità e la stabilità dei servizi sia sensibilmente peggiorata rispetto al passato.
IN CONCLUSIONE …
L’insoddisfazione diffusa di tutto il personale tecnico che sfocia spesso in rabbia, delusione, disaffezione, fino ad arrivare a forme di protesta palesi e partecipate, costituiscono un chiaro fallimento dell’approccio organizzativo degli ultimi anni. Nelle sessioni di formazione manageriale per tutti i livelli direttivi è chiaramente evidenziato come, pur essendo assodato che chi dirige non possa ottenere il consenso totale perché una percentuale di insoddisfatti è inevitabilmente connessa con le scelte che si devono operare, tuttavia, trovarsi di fronte a un dissenso totale, coeso e deciso non può che costituire un fallimento dell’approccio che va corretto immediatamente al fine di evitare danni irreversibili alla struttura. Purtroppo, non si intravedono segnali di cambio di indirizzo nella direzione corretta, l’Amministrazione deve riflettere su questa gestione pervicacemente chiusa e irragionevole che rischia di danneggiare in modo quasi irreversibile la DGSIA rispetto all’efficacia mostrata in passato.