Il Governo eviti di innescare conflitti sociali e sospenda l’obbligatorietà del vaccino per gli ultracinquantenni

Non Attivo

Prot. 32 Lettera Draghi sospensione

Roma, 11 febbraio 2022 prot.32

Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Prof. Mario Draghi

Al Ministro per la Pubblica Amministrazione
On. Renato Brunetta

Al Ministro della Salute
On. Roberto Speranza

 

OGGETTO: Emergenza sanitaria nazionale Covid-19, sospensione obbligatorietà dei vaccini per i cittadini che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età.

La diffusione del COVID sembra essere in fase regressiva grazie alle misure sanitarie introdotte da questo Governo, tuttavia, un’altra emergenza si sta avvicinando, questa volta non sanitaria, ma sociale ed economica e coinvolge anche i lavoratori del pubblico impiego che rappresento e che, a nostro parere, potrebbe essere evitata con una soluzione meno drastica e più equilibrata che contemperi sia l’esigenza primaria di salvaguardare la salute collettiva, che la volontà di qualcuno (dai numeri sempre più bassi) di astenersi dall’effettuare un vaccino che diverrà obbligatorio dal 15 febbraio e fino al 15 giugno 2022 per “i cittadini italiani e di altri Stati membri dell’Unione europea residenti nel territorio dello Stato, nonché ai cittadini stranieri di cui agli articoli 34 e 35 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età, fermo restando quanto previsto dagli articoli 4, 4-bis e 4-ter”.

Qualche riflessione:

 – I dati sanitari che stiamo ricevendo in questi giorni sono incoraggianti, nonostante la mancanza dell’obbligo vaccinale in moltissime categorie di lavoratori.

– La V Sezione del TAR Lazio-Roma con i decreti cautelari nn. 721, 723 e 726 del 2 febbraio 2022, accoglie istanza cautelare ante causam in tema di obbligo vaccinale prendendo in considerazione profili rilevanti di costituzionalità dell’obbligo vaccinale e in ragione del pregiudizio grave e irreparabile della privazione dello stipendio subito.

– Un’articolata ordinanza del Consiglio di giustizia amministrativa della Sicilia in un giudizio contro il Ministero della Salute pone in discussione la questione di legittimità costituzionale dell’obbligo vaccinale, per un dipendente escluso dalla frequenza dell’azienda sanitaria.

– La Corte di giustizia europea dovrà decidere sulla compatibilità dell’obbligo vaccinale con il diritto comunitario per il personale sanitario italiano sollevato dal Tribunale del Lavoro di Padova.

Ora, a parte non comprendere, personalmente, il motivo scientifico per cui si correla l’obbligo vaccinale al cinquantesimo anno di età, constato che si sta avviando una guerra, anche giudiziale, a nostro parere inutile sia per le energie che si sprecano, quanto per i conflitti che si innescano e che andrebbero non solo evitati ma anche depotenziati, in una collettività già ampiamente provata da due anni di emergenza.

Per quanto sopra, la scrivente O.S. chiede l’immediata sospensione del D.L. 7 gennaio 2022, n.1 nella parte in cui stabilisce l’obbligatorietà dei vaccini per i cittadini che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età.

Restando a disposizione per ogni confronto porge Cordiali saluti.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

 

Claudia Ratti
Coordinatore Nazionale Ministero della Giustizia

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