Inadempienze del Ministero della Giustizia. Segnalazioni.
Roma, 4 dicembre 2024 prot. 115
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Giorgia Meloni
Al Ministro della Funzione Pubblica
Paolo Zangrillo
Al Ministro della Giustizia
Carlo Nordio
Al Capo di Gabinetto
Giusi Bartolozzi
Al Vice Ministro e Sottosegretario di Stato
Francesco Paolo Sisto
Confintesa FP prende atto, con rabbia e rammarico, della gestione politica fallimentare di questo Governo nel Ministero della Giustizia.
Abbiamo appreso, per caso, che il Ministero della Giustizia ha aggiornato unilateralmente il PIAO senza effettuare l’informativa preventiva prevista dall’art. 4 comma 5 del CCNL 2019/2021. Questo comportamento non solo dimostra per l’ennesima volta disinteresse ma costituisce anche una violazione delle norme vigenti, ripetutamente perpetrata (l’avevamo già segnalato a maggio 2024 in occasione dell’approvazione del PIAO).
Confintesa FP sottolinea che le modifiche al Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO) ed ogni sua modifica, incidono direttamente sul personale. Attualmente, i lavoratori del Ministero della Giustizia sono gli unici nel Comparto Funzioni Centrali a non avere un ordinamento professionale aggiornato in base al CCNL del 9 maggio 2022 e sono disciplinati dal Contratto Collettivo Nazionale Integrativo del 29 luglio 2010. Questa situazione, che si protrae da 14 anni, è indicativa delle difficoltà che il personale continua ad affrontare.
Da molti mesi Confintesa FP chiede di trovare risorse per il personale di tutti i Dipartimenti, modificando il PIAO, prevedendo un’area delle Elevate Professionalità fornendo numeri che riflettano le competenze reali del personale (gli stessi numeri “ridicoli”, finora discussi, evidenziano la mancanza di serietà nell’affrontare le questioni del personale), una terza area che possa contenere tutti coloro che hanno titoli e professionalità, che si applichino gli accordi già sottoscritti e mai attuati, che si preveda la completa stabilizzazione di tutto il personale precario attualmente in servizio a vario titolo.
Le numerose proposte avanzate sono state considerate inaccettabili da Confintesa FP fin dal principio e, al momento della sottoscrizione, anche dalla maggioranza dei Sindacati. Non è sufficiente presentare una o cento proposte per adempiere ai propri doveri; è essenziale che siano almeno adeguate alla realtà (anche se da un Contratto integrativo ci si aspetta miglioramenti) e non comportino il demansionamento di gran parte del personale, come è stato tentato di fare.
La modifica unilaterale del PIAO, la mancanza di fondi per il personale, il rinvio sine die delle trattative sindacali, l’assenza di previsioni per la stabilizzazione del personale precario, sono sintomi preoccupanti di un Ministero della Giustizia alla deriva a fronte dell’impegno e dedizione di coloro che lavorano ogni giorno per mantenerla.
È fondamentale che i lavoratori ricevano il dovuto rispetto e che ai cittadini venga garantita l’efficienza.
Tuttavia, il Ministero della Giustizia non dedica la necessaria attenzione a una situazione che risulta in costante deterioramento, anche a causa dell’assenza di procedure chiare per sanzionare i responsabili.
Confintesa FP si dichiara disponibile a fornire documentazione a supporto delle affermazioni finora espresse. Tuttavia, è opportuno interrogarsi sulle aspettative nei confronti di un Ministro che risulta essere il primo a non rispettare le norme vigenti.
Si cambi passo o si cambi il Ministro ed il suo staff.
Cordiali saluti
Segretario Generale
(Claudia Ratti)