LA (FACILE) PROFEZIA DELLA VALUTAZIONE

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Flash 7 performance

Avevamo previsto l’impatto che avrebbe avuto il nuovo Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance sul personale degli uffici, lo dimostrano i nostri comunicati diffusi dal novembre 2018. Avevamo anche scritto ai vertici ministeriali le varie criticità riscontrate, come…

  • l’assenza o insufficiente comunicazione, informazione e formazione sul nuovo SMVP, anche per l’impatto sulla retribuzione del personale;
  • la mancata o ritardata assegnazione degli obiettivi;
  • la mancata negoziazione e/o condivisione degli obiettivi;
  • l’assegnazione di obiettivi troppo generici e non misurabili;
  • l’assenza di informazione preventiva sui fattori di valutazione per individuare condivisi strumenti e modalità di osservazione e valutazione dei comportamenti;
  • l’assenza o insufficiente organizzazione dell’attività istruttoria da parte dei direttori e/o funzionari apicali, privi di adeguata informazione e formazione sia sotto l’aspetto del monitoraggio degli obiettivi che dell’osservazione dei comportamenti organizzativi;
  • l’assenza o insufficiente monitoraggio dell’andamento degli obiettivi;
  • la non uniformità della valutazione;
  • la valutazione troppo discrezionale del raggiungimento degli obiettivi da parte della dirigenza;
  • l’incertezza delle conseguenze a carico della dirigenza, anche per i magistrati, in caso di inerzia o mancata attuazione del SMVP;
  • l’incertezza applicativa della fase dell’impugnazione.

La situazione diventa ancora più critica negli uffici giudiziari dove non è presente il dirigente amministrativo, perché vacante il posto o comunque perché non è previsto in pianta organica (si tratta della grande maggioranza degli uffici). Infatti, mentre i dirigenti amministrativi degli uffici giudiziari “sono valutati anche sulla loro attività di valutatori”, i magistrati capi degli uffici giudiziari privi del dirigente amministrativo, pur essendo chiamati a svolgere le funzioni di valutatori del personale giudiziario, per espressa previsione normativa non sono valutabili (cap. 2.2. del S.M.V.P.).

Su questa criticità va poi ad inserirsi la delega delle attività istruttorie della valutazione ai “direttori o funzionari”, i quali, spesso privi di adeguata formazione e preparazione (non certo per colpa loro) diventano i primi destinatari delle lamentele dei lavoratori.

Abbiamo chiesto un tavolo tecnico urgente per un confronto con le OO.SS. su tutte queste criticità perché venga al più presto attivata “una capillare e permanente azione informativa e formativa”.

Il Segretario Generale

(Claudia Ratti)

Claudia Ratti
Coordinatore Nazionale Ministero della Giustizia

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