L’amaro abbandono degli Uffici del Giudice di Pace.

Non Attivo

 

Al Ministro della Giustizia

Prof.ssa Marta Cartabia

 

Al Capo del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del personale e dei Servizi

Dr.ssa Barbara Fabbrini

 

Al Direttore Generale dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi

Dr. Alessandro Leopizzi

 

Oggetto: L’amaro abbandono degli Uffici del Giudice di Pace.

 

Carenza di organico, pesanti carichi di lavoro, declassificazione professionale, umiliazione economica, inadeguatezza infrastrutturale ed informatica, indifferenza dei vertici … sembrano siano queste le principali caratteristiche degli Uffici del Giudice di Pace, eppure il loro contributo all’Amministrazione Giudiziaria, seppur deputato a fattispecie per rilevanza “minori”, non deve essere considerato di secondo livello.

Il primo dei problemi che riteniamo debba essere risolto è quello della gravissima carenza di personale, oramai non più sostenibile.

Occorre, in primis, procedere ad una ricognizione della pianta organica che individui le unità effettivamente ivi operanti, al netto delle applicazioni, dei comandi, dei distacchi e dei prossimi pensionamenti e ad una successiva rivisitazione della stessa volta a rendere conforme il personale necessario rispetto al carico di lavoro.

Agli uffici del GdP sono state destinate pochissime unità anche dalle ultime assunzioni.

È pleonastico rimarcare come siffatta voragine rilevi sotto un triplice profilo:

  1. L’impossibilità per il personale effettivamente presente di garantire, in maniera efficiente ed efficace i servizi.
  2. La declassificazione del personale che per garantire la completezza dei servizi è costretto a svolgere mansioni non appartenenti al proprio profilo professionale.
  3. Innesca effetti avversi sul benessere psico-fisico dei lavoratori (fenomeno di burnout).

Tuttavia, non basta implementare il personale ma occorre agire anche sul piano delle tecnologie informatiche attraverso l’adozione sistematica ed obbligatoria, così come avviene presso gli uffici “superiori”, di strumenti volti alla agevolazione:

  • delle iscrizioni a ruolo essendo ancora esistenti uffici ove l’iscrizione degli atti introduttivi avviene manualmente, anche a discapito dell’automatica ed oggettiva assegnazione delle pratiche ai Giudici;
  • della verbalizzazione delle udienze.

Tali strumenti rappresentano l’occasione per modernizzare e rendere più efficienti tali uffici, in sintonia con la tanto declamata PA 2.0. Si perseguirebbe l’obiettivo di agevolare il servizio di assistenza alle udienze per l’operatore, di razionalizzare l’attività in termini temporali e di trasparenza, garantendo in tal modo anche la customer satisfaction.

Chiediamo, per quanto sopra, di restituire la dignità di Uffici Giudiziari anche ai “Giudici di Pace” e restiamo a disposizione per ogni possibile intervento.

Cordiali saluti

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

 

 

 

 

Maria Stella Reitano

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