LAVORO AGILE: POLA in arrivo

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FLASH 15 RIUNIONE POLA 

POLA unificato 2022

il Ministero della Giustizia il 23 giugno ha incontrato i Sindacati “a cose fatte” esaurendo il dovuto confronto in un passaggio meramente formale. Il nuovo POLA è articolato in 4 sezioni distinte, ciascuna dedicata a una delle Direzioni Generali. Confintesa FP ha apprezzato lo sforzo di tenere in conto le peculiarità di ciascuno, tuttavia è preoccupata che si traduca in una eccessiva disparità di trattamento tra i dipendenti dello stesso Ministero della Giustizia, come già avviene in troppe occasioni.

I “dettagli” diversi nelle varie versioni del POLA, infatti, sono numerosi e vertono sui temi più “caldi”:

  • in alcuni casi le strumentazioni tecnologiche devono essere necessariamente fornite dall’Amministrazione, in altri invece possono appartenere al dipendente;
  • il significato della “fascia di contattabilità” sembra molto disomogeneo e non è chiaro se equivalga all’ “orario di lavoro” o se – più correttamente – indichi solo il periodo in cui si può essere contattati lasciando libertà nell’orario di svolgimento delle mansioni;
  • la frequenza del monitoraggio e della valutazione da parte dei dirigenti è troppo variabile tra le varie DG (addirittura in un caso si parla di “controllo quotidiano”);
  • non sono nemmeno chiari i criteri per l’accesso al lavoro agile dato che alcune DG fanno riferimento a criteri di priorità e altre a meccanismi di rotazione del personale.

A nostro parere, però, la disparità più rilevante è un’altra: tutte le altre Direzioni, a differenza della Direzione per l’Organizzazione Giudiziaria, hanno messo nero su bianco la necessità di un diniego in forma scritta da parte del dirigente in caso di rifiuto del lavoro agile.

Si trattava peraltro di una richiesta di Confintesa FP nella fase di confronto con la DOG, che avrebbe tutelato i richiedenti da comportamenti arbitrari e un po’ vigliacchi da parte di alcuni dirigenti (ce ne sono in tutte le categorie e riteniamo doverli isolare e “denunciare” per dare il giusto riconoscimento a quanti, invece, lavorano con serietà e correttezza). La richiesta, ahimè, non fu accolta e oramai già da molti colleghi ci giungono segnalazioni di domande lasciate agonizzare nella pila delle richieste da evadere dai Dirigenti degli uffici giudiziari che, mostrando sostanziale contrarietà, ignorano le richieste senza assumersi la responsabilità di firmare un provvedimento di diniego che, evidentemente, andrebbe pure motivato! A fronte di questo comportamento di parte della Dirigenza ci appare incoerente che i vertici della Giustizia si spendano in approfonditi documenti programmatici sui benefici del lavoro agile.

Segnalateci se la vostra richiesta è stata rifiutata (o ignorata), mettetevi in contatto con la nostra dirigente sindacale, Irene Di Nicola al 3463044176 o scriveteci a giustizia@confintesafp.it

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Claudia Ratti
Coordinatore Nazionale Ministero della Giustizia

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