MISSIONI E REGOLAMENTI
L’ indennità di trasferta era destinata “a compensare tutte le situazioni di disagio che ne derivano al lavoratore” ma è stata abolita (per tutti i lavoratori) con la legge finanziaria del 2006 (salvo poi essere reintrodotta per qualcuno), ora occorre una regolamentazione interna per disciplinare i casi in cui l’utilizzo del mezzo proprio risulti economicamente più conveniente prevedendo forme di ristoro del dipendente dei costi sostenuti, come conferma il Ministero alla Corte d’Appello di Genova il 21/10/2011?
Facciamolo!
Ci farebbe piacere risolvere anche l’altro problema, sollevato da anni, ovvero considerare per tutti i lavoratori il tempo di viaggio come attività lavorativa.
Tutti i lavoratori inviati in missione per l’espletamento dei servizi istituzionali sono durante il viaggio al servizio per l’ Amministrazione anche se inevitabilmente (eccezion fatta per i conducenti di automezzi) non possono svolgere le funzioni specifiche del proprio profilo di appartenenza. Il paradosso al quale si assiste, in vigenza dell’ attuale previsione contrattuale (o meglio in assenza di una diversa regolamentazione) è che il lavoratore deve “recuperare” la differenza oraria.
Lo stesso Ministero della Giustizia, altro dipartimento, ormai da anni ha ritenuto dover considerare per tutti i lavoratori in servizio presso il DAP “attività lavorativa il tempo di viaggio impiegato dai dipendenti, per motivi di servizio, nell’ espletamento delle prestazioni che comportano il ricorso all’istituto della trasferta di durata non superiore alle 12 ore”.
E noi che aspettiamo?
Paola SARACENI Claudia RATTI
347.0662930 333.8653062
Mettiamo a disposizione la nota della nostra O.S prot.469 del 07.11.11 depositata presso il Ministero della Giustizia e il nostro comunicato Flash 2011 n. 289 -Missioni e regolamenti
….trovo lo sfogo di Marina molto pertinente… anche io sono anni che viaggio in treno per recarmi al lavoro…. ogni mese spendo circa 90 euro.
Ed a proposito dei solitio privilegiati (che poi sono gli stessi a cui si fa riferimento nella nota UGL INTESA) sui treni viaggiano con me tanti appartenenti alla forze dell’Ordine e…. completamente gratis!!! Questi sono polizziotti e carabinieri che si recano nei vari uffici di Roma (ministeri) senza pagare il biglietto. Insomma sono come gli zingari ed i cosidetti portoghesi…. non pagano il biglietto. Certo… c’è che paga per loro…. noi!
Loro dicono che sono sempre in servizio… allora perchè non hanno la divisa??? Semplicemente perchè non sono comandati nelle strade, nelle caserme o nei commissariati…. Sono semplicemente “imboscati” dietro le scrivanie… Ecco sarebbe giusto metter fine a questi privileggi odiosi tanto quanto quelli della classe politica.
Un saluto
Questo dovrebbe valere anche per chi, come me, lavora fuori sede da sempre. Vivo ad Andria (BT) e per ben 15 anni ho fatto la pendolare, utilizzando la mia auto, (con tutti i rischi e le spese che ne derivano!) da Andria a Rutigliano e viceversa ( 160 Km. totali al giorno). Ora sono a Bitonto e la storia continua,: 100 Km. al giorno, sempre con la mia auto!…, con i posti vacanti ad Andria e Trani! Non ci sono più parole! Almeno il recupero delle spese, che ben venga! Grazie e scusate lo sfogo, ma sono davvero stanca!