MOBILITA’ E NOI? Dichiariamo lo stato di agitazione
La nostra risposta alla pubblicazione dell’avviso del “bando per la mobilità volontaria esterna per la copertura di complessivi 1.031 posti vacanti di personale amministrativo destinato agli uffici giudiziari” non poteva che essere la dichiarazione dello stato di agitazione, peraltro anticipato nel corso dell’incontro al Ministero del 28 novembre.
Era scontato, e proprio non riusciamo a comprendere la “sorpresa” delle OO.SS. storiche e dai tanti numeri, che al Ministero si affrettassero ad acquisire personale dall’ esterno invece di portare a termine le procedure di riqualificazione del personale interno. Dov’è la sorpresa?
Quando con forza e gran chiarezza abbiamo sconcertato tutti con il nostro NO al Ministro, ci era troppo evidente il disegno dell’Amministrazione che ha voluto dare solo il “contentino” richiedendo ai Sindacati il nome di un rappresentante per i tavoli tecnici per la riqualificazione.
Preferiamo il dialogo allo scontro ma non crediamo alle parole che ci vengono dette e non vorremmo reagire quando sarebbe troppo tardi e il danno ormai irreparabile.
Non esitiamo a dichiarare lo stato di agitazione chiedendo, in nome dei lavoratori giudiziali, che:
- Si proceda immediatamente e prima di ogni assunzione di personale dall’esterno alle procedure di riqualificazioni interne.
- Si dia compiuta informativa sulla destinazione ed uso dei fondi di cui all’art.37 c. 11 del D.L.98/11 smi.
- Si convochi immediatamente per il FUA 2013, 2014 e 2015.
- Si istituisca la banca delle ore.
- Si stabilizzi il personale della DGSIA e dei CISIA.
Siamo convinti che cambiare si può ma per farlo abbiamo bisogno dell’aiuto di ciascuno di Voi.
Ricordiamo che ogni iscrizione al 31 dicembre 2014 è un modo per condividere o per dissociarsi dalle idee di un Sindacato. Pensaci!
Il Coordinatore Nazionale
Claudia Ratti