Il Welfare secondo Confintesa FP

12th Apr
2023
Non Attivo

Essere “diversamente sindacalisti” è un modo di essere, un impegno ed una sfida che richiede continuo rinnovamento, fantasia ed onestà.

Confintesa FP festeggerà il lavoro, dal primo maggio, con una nuova iniziativa riservata ai propri iscritti, anticipando il Welfare integrativo previsto dal CCNL del Comparto Funzioni Centrali e lo farà, ancora una volta, con le proprie risorse.

Confintesa FP metterà a disposizione per il 2023 contributi per benefici di natura assistenziale e sociale in favore dei propri iscritti, quali: spese relative a asili nido, all’acquisto di libri scolastici, di abbonamenti per mezzi pubblici, per i centri estivi dei figli, per polizze sanitarie integrative delle prestazioni erogate dal servizio sanitario nazionale, ecc. ecc.

Il Bando Welfare Integrativo, riservato agli iscritti, è già pronto ma per conoscerlo occorrerà aspettare il primo maggio.

Il conto alla rovescia è iniziato!

FLASH WELFARE 2023 CONFINTESA FP

ADDENDUM ACCORDO MOBILITA’, PROGRESSIONI ECONOMICHE E FRD

12th Apr
2023
Non Attivo

Si pubblicano gli Accordi aventi ad oggetto le Progressioni Economiche, il Fondo Risorse Decentrato 2020 e l’Addendum all’Accordo di Mobilità, sottoscritti il 22 marzo 2023.

FRD MINISTERO GIUSTIZIA 2020

ACCORDO SVILUPPI ECONOMICI INTERNI ALLE AREE

ADDENDUM MOBILITA 2023

LAVORO AGILE, SMART WORKING, COWORKING

29th Mar
2023
Non Attivo

Inutile negarlo, la dirigenza del Ministero della Giustizia non vuole “concedere” il lavoro agile quasi fosse una modalità per fermarsi un giorno in più a casa e non, come dovrebbe essere, una modalità di lavoro da remoto che, peraltro, come ha evidenziato l’esperienza pandemica, consente una maggiore produttività.

Ed allora a cosa serve il POLA? E’ solo un adempimento che il  Ministero deve formalmente  attendere   o può trasformarsi in qualcosa di meglio, di concreto, che riesce a conciliare le esigenze della migliore funzionalità dell’Amministrazione con la piena soddisfazione del lavoratore?

Il lavoro agile, abbiamo evidenziato durante il confronto, non viene concesso neanche quando è stato il Ministero, con la Circolare del 21 dicembre 2021 in tema di “Reclutamento, mansioni, formazione e modalità di lavoro dei primi 8.250 addetti all’ufficio per il processo assunti ai sensi del decreto-legge n.80 del 2021” ha chiarito che “la normativa primaria consente anche una più elastica modulazione degli orari del lavoro, così da armonizzare la presenza fisica in ufficio con le necessità di servizio”.

È sotto gli occhi di tutti che nello stesso Ministero a fronte di identiche attività con dirigenti diversi viene concesso o meno il lavoro agile.

CONFINTESA FP ha stigmatizzato:

  • che il documento sottoposto ai Sindacati ove sono espressi gli stessi concetti in modo diverso, più o meno chiaro, tra i vari dipartimenti, potrebbe lasciare spazio a diverse interpretazioni anche su questioni importanti (per tutti: trattamento giuridico-economico, orario di lavoro, tempo di riposo); CONFINTESA FP ha chiesto di prevedere un “cappello” unico, con la medesima nomenclatura e disciplina per tutto il Ministero della Giustizia, lasciando ai singoli dipartimenti solo la disciplina specifica peculiare che li contraddistingue.
  • la pessima abitudine di taluna dirigenza di non rispondere alla manifestazione d’interesse del dipendente interessato al lavoro agile o di non motivare il diniego;
  • l’assenza della disciplina del coworking e chiede di prevederlo;
  • la consuetudine di alcuni dirigenti di revocare lo smart working prima delle festività, non si comprende perché a Natale, Pasqua ed estate gli accordi vengono sospesi pur non essendo menzionato nell’accordo individuale e non essendo previsto nel CCNL.

Riconosciamo che tra le criticità dello smart working c’è la mancanza di socialità all’interno del luogo lavorativo perché si viene privati dello spazio per la socializzazione che pure è una parte importante della vita lavorativa che non dobbiamo dimenticare.

Come in tutte le situazioni occorre trovare il giusto equilibrio perché anche un eccessivo smart working (e nel Ministero della Giustizia non si corre questo rischio) può essere dannoso.

FLASH 11 POLA

PROT.32 INFO POLA

Informativa-POLA-OOSS-POLA_signed

POLA2023COMPLESSIVOSINDACATI_24_03_2023 (2)

 

UPP: lavoro agile e formazione

24th Mar
2023
Non Attivo

PROT.31 UPP Torino

Formazione_UPP_PNRR_diritto_sostanziale_signed

ODS 30_PNRR – Innovazione organizzativa del sistema giudiziario – Attività di formazione personale AUPP[1]

Oggetto: ordine di servizio 30/2023, attività di formazione.

In riferimento dell’O.d.s. in oggetto sono a rappresentare taluni aspetti non condivisibili in quanto penalizzanti per il personale e contrari sia alla disciplina vigente e sia, per fortuna, alla prassi adottata dalla maggioranza degli uffici giudiziari, con poche eccezioni che si andranno a segnalare.

Premetto che la Circolare del Ministero della Giustizia del 21 dicembre 2021, prot.m_dg.DOG.21/12/2021.0268670.U, “Reclutamento, mansioni, formazione e modalità di lavoro dei primi 8.250 addetti all’ufficio per il processo assunti ai sensi del decreto-legge n. 80 del 2021” chiarisce testualmente, a proposito di orario di lavoro e lavoro agile: “La normativa primaria consente anche una più elastica modulazione degli orari del lavoro, così da armonizzare la presenza fisica in ufficio con le necessità di servizio (ad esempio, imponendo, uno o più giorni alla settimana, una presenza pomeridiana, così da permettere un confronto con i magistrati al termine delle udienze oppure, alla luce di quanto detto, anche per consentire lo svolgimento di udienze nel pomeriggio senza incidere sulle ordinarie risorse umane; in altri casi potrà essere viceversa privilegiato il lavoro da remoto per le attività che lo consentano, anche tramite soluzioni di co-working)”.

Dall’ Ods 30/2023 emerge che “… attualmente nessun Addetto all’Ufficio per il Processo ha in attivo un progetto di lavoro agile, stante l’esigenza rappresentata dai Presidenti di Sezione che gli AUPP svolgano la loro attività in presenza per tutti i giorni della settimana lavorativa”  laddove consta alla scrivente che non solo non sia stata mai fornita alcuna informazione sulla possibilità di attivare, in generale, un progetto per eseguire la prestazione in modalità lavoro agile quanto anche a chi ha chiesto informazioni per accedere a tale modalità di lavoro non sia stata fornita alcuna risposta.

È da stigmatizzare peraltro il ritardo con il quale si è comunicato l’ordine di servizio anche per coloro che inizieranno la formazione il prossimo lunedì.

Il testo della comunicazione del Ministero è di una chiarezza non frequente laddove scrive “per la massima efficacia degli interventi formativi e per esigenze tecniche, gli addetti UPP dovranno partecipare agli eventi live a distanza obbligatoriamente in modalità di lavoro agile, nei giorni previsti di formazione per ciascun discente nella relativa classe, salvo indifferibili esigenze di servizio”.

Invece nell’Ods 30/2023 si invocano “… sussistenti esigenze di servizio ostative allo svolgimento della predetta attività formativa in modalità di lavoro agile, considerato che la durata programmata per i webinar è inferiore all’orario di servizio ordinario, mentre, diversamente, la presenza in sede degli addetti UPP consentirebbe di riprendere il normale svolgimento delle ordinarie attività dell’Ufficio per il processo…” senza specificare quali siano le esigenze ostative, peraltro generalizzate e non circostanziate posto che, eventualmente, dovrebbero essere diverse per ogni sezione (penale o civile) e senza considerare che se l’orario è inferiore si potrebbero affidare dei compiti da svolgere da remoto o, in alternativa, far recuperare l’orario in altra giornata in presenza.

Ed ancora nell’Ods 30/2023 si rassicura che “Laddove il collegamento alla piattaforma on-line, dedicata all’attività formativa, dovesse risultare comunque impossibile per i predetti motivi tecnici, i corsi, essendo registrati, potranno essere recuperati successivamente, con le modalità che verranno eventualmente definite attraverso ulteriori istruzioni operative”, sfumando di fatto, in tal modo, il diritto alla formazione!

Qualche dubbio sorge, in particolare:

  1. posto l’impossibilità di svolgere il servizio “nelle cancellerie” durante la formazione, cosa osta realmente allo svolgimento da remoto (a parte le comunicazioni di rito all’Ispettorato del Lavoro)?
  2. Considerato che quella che cambia è la modalità di frequenza del corso, l’Amministrazione può garantire che il personale che svolgerà, eventualmente, la formazione di presenza, riceverà le medesime attestazioni del personale che la svolgerà live in modalità lavoro agile?
  3. Come si intende garantire il diritto alla formazione, una volta tanto riconosciuto dall’Amministrazione centrale con un progetto che, si immagina, abbia comportato anche un impegno economico?

Ed infine non si comprende perché occorre sempre conquistare i propri diritti frapponendo ostacoli inutili, scoraggiando ed allontanando dal Ministero della Giustizia chi potrà, nel futuro, portare un valido contributo.

Per quanto sopra si chiede, melius re perpensa, di consentire ai Funzionari UPP la frequenza “agli eventi live a distanza obbligatoriamente in modalità di lavoro agile, nei giorni previsti di formazione per ciascun discente nella relativa classe”, nel pieno rispetto della comunicazione del 22/03/2023 a firma del dott. Bedetta.

Cordiali saluti

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

FUMATA GRIGIA

FLASH 10 FUMATA grigia

2021_ACCORDO_FONDO_RISORSE_DECENTRATE_bozza-21-03-2023

Nota_DFP_45796_03062022

Abbiamo definito con la firma (quasi) unanime di tutte le OO.SS. l’accordo per le progressioni economiche e del FRD 2020, con anni di ritardo, una condanna del Ministero della Giustizia per comportamento antisindacale a seguito di ricorso CONFINTESA FP, numerosissime missive, un cambio dei vertici.

Manca ancora la firma sull’accordo FRD 2021 fermo per rilievi del Dipartimento della Funzione Pubblica che potrebbe sbloccarsi subito dopo Pasqua. CONFINTESA FP ha chiesto l’immediato avvio delle trattative per il FRD 2022 e, pare, che la richiesta sia stata accolta.

La nostra è una firma su accordi che, sia pur non perfetti ma perfettibili, sbloccano la situazione putrefatta di anni in cui i lavoratori del Ministero della Giustizia non hanno percepito le indennità, i compensi per lavoro straordinario oltre ai “premi di produttività” sia pur di importi bassi.

CONFINTESA FP ha sollevato, ancora una volta, la necessità di rivedere i criteri di ripartizione delle risorse economiche per distretto, fino ad oggi basata sul personale in servizio e non sulla dotazione organica a discapito degli Uffici che soffrono di maggiori carenze di personale. L’Amministrazione ha mostrato particolare sensibilità e si è dichiarata disponibile a ricercare un criterio che sia bilanciato ed equo.

Abbiamo sottoscritto l’addendum all’accordo di mobilità del 15 luglio 2020 e denunciato, ancora una volta, che la sottoscrizione degli accordi non ne garantisce l’osservanza, prova ne è la prossima assunzione di 540 Funzionari giudiziari senza il preventivo assestamento a favore del personale già in servizio.

Alla richiesta dell’Amministrazione di ricevere una lista di “priorità” da trattare, CONFINTESA FP ha sottolineato che occorre avviare le trattative per la sottoscrizione del CCNI con particolare riferimento alle famiglie professionali (il cui termine è previsto dal CCNL), comprensivo della IV area ma è altrettanto importante dare attuazione all’accordo dell’aprile 2017 che prevede l’inquadramento (sussistendone i requisiti) dei funzionari in direttori, degli operatori in assistenti, dei conducenti di automezzi in operatori giudiziari, senza dimenticare l’accordo mai rispettato (e finanziato) del 2010 che prevede il passaggio degli ausiliari in II area Operatori, rispettando le legittime aspettative di carriera maturate dal personale già in servizio da decenni.

Tra i problemi da affrontare non dimentichiamo l’errato inquadramento (conclamato nella legge) dei Cancellieri nella II area e la stabilizzazione di tutto il personale a tempo determinato.

Il Vice Ministro Sisto ha rilevato la necessità di avviare dei confronti su temi specifici,  CONFINTESA FP si augura che questi incontri, da avviare il prima possibile, inaugurino una stagione in cui al personale vengano riconosciuti i meriti ed il Ministero della Giustizia sia “attraente” per le giovani leve che, al momento, preferiscono tante altre Amministrazioni che sanno riconoscere il merito, offrono serie prospettive di carriera e, non da ultimo, hanno un trattamento accessorio puntuale e di assoluto rispetto … come dare loro torto?

Se vogliamo veramente che la GIUSTIZIA funzioni dobbiamo partire dal cuore dell’organizzazione: il personale in servizio, diversamente proseguirà la fuga dei lavoratori e la giustizia “bucherà” l’obiettivo PNRR …

Oggetto: accordi di mobilità e vincoli

15th Mar
2023
Non Attivo

 

La mobilità è uno dei temi più spinosi e dolenti del personale del Ministero della Giustizia che incide sul loro benessere psico fisico e, direttamente, sulla produttività. CI rendiamo conto quanto sia  difficile trovare una valida soluzione in grado di contemperare le esigenze dell’Amministrazione di colmare gli Uffici maggiormente deficitari, quali quelli del Nord, con le aspettative di riavvicinamento del personale.

Questa Sigla ha sostenuto e, tutt’ora, sostiene i concorsi distrettuali nella prospettiva che la consapevolezza della futura sede di servizio possa fungere da disincentivo per i tanti che non intendono o non possono allontanarsi dalle “proprie origini” ma è pur vero, tuttavia, che nulla può escludere il verificarsi di sopravvenienze e difficoltà che rendono la sede di servizio, pur scelta, non più adeguata alle esigenze di vita del dipendente.

E quando questo accadimenti corrispondono, peraltro, a diritti garantiti dall’ordinamento giudiziario (legge 104 o qualsivoglia altra grave circostanza che rientri nell’alveo delle tutele giuridiche e siano soprattutto sopravvenute rispetto alla scelta) è dovere dell’Amministrazione saggiarne la fondatezza ed effettuare un bilanciamento, evitando di escludere a priori la mobilità per il solo fatto di essere stata la sede scelta frutto di una procedura concorsuale distrettuale. Circostanza quest’ultima, così come quella del vincolo quinquennale, che per legge non inficiano situazioni giuridiche “superiori”.

Ed i troppi giudizi instaurati ed in cui l’Amministrazione risulta essere soccombente sono la prova di un sistema non efficiente.  Il problema della mobilità soffre, in realtà, di altre importanti lacune, tra queste la mancata revisione della pianta organica che consentirebbe, se eseguita, di individuare in maniera più funzionale le reali esigenze degli Uffici Giudiziari.

Altrettanto grave, se non di più, è il mancato rispetto dell’accordo di mobilità ove le scadenze prescritte per gli interpelli rimangano puntualmente disattese e ad ogni nuove assunzioni si ripetono le stesse storture: il dare avvio a nuove assunzioni, senza consentire a chi attende da anni di tornare a casa di partecipare ad un interpello, ovvero sedi inesistenti che “per magia” escono dal cilindro con gli scorrimenti.

Ed è così che presto verranno assunti i nuovi funzionari con lo scorrimento della graduatoria RIPAM per la copertura di 2.133 posti, elevati a 2.736 e non vi è nessuna notizia dell’interpello pur confermato in uno degli ultimi incontri sindacali.

Le domande nascono spontanee:

  • perché si firmano gli accordi in due e nella stragrande maggioranza dei casi si applicano solo per la parte che interessa l’Amministrazione e si disapplica per la parte dei lavoratori?
  • Perché in altre amministrazioni (vedi INPS da ultimo) prima di fare nuove assunzioni assestano tutto il personale interno, a prescindere dal vincolo di sede e quinquennale?

Finora ciò che altrove è stato possibile nel Ministero della Giustizia è stato impossibile, ci auguriamo un cambio di gestione sostanziale perché le soluzioni tecniche rappresentano sicuramente la base di partenza, ma vanno accompagnate, oltre che dal rispetto degli accordi sindacali anche da un sano senso di ragionevolezza e proporzionalità dei provvedimenti.

Cordiali saluti,

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

TROVA LE DIFFERENZE

14th Mar
2023
Non Attivo

FLASH 09 LE DIFFERENZE

Questa volta vogliamo spendere pochissime parole e lasciamo parlare i documenti:

  1. nella prima immagine il dispositivo del provvedimento di condanna del Ministero della Giustizia a seguito del ricorso di Confintesa FP;
  2. la seconda immagine è l’ordine del giorno della convocazione per il 22 marzo 2023.

Il nostro contributo per arrivare al risultato non è evidente?

Ma non ci accontentiamo e, nell’immediato, vogliamo l’apertura del tavolo per il nuovo Contratto Integrativo con la previsione della IV area e delle famiglie professionali, il riconoscimento degli incentivi tecnici e la mobilità; a seguire (considerando le tempistiche più lunghe) occorrerà azzerare (stabilizzando) tutti i contratti a tempo determinato perché il Ministero della Giustizia non ha bisogno di precari ma di un progetto a lungo termine con risorse strutturali e riconoscimento dei meriti e delle professionalità interne.

“L’ovvio è quello che non si vede mai finché qualcuno non lo esprime con la massima semplicità”.

Kahlil Gibran

DECRETO CONDANNA EX ART.28 STATUTO LAVORATORI

accoglimento 28 confintesa

 

 

 

 

 

 

 

CONVOCAZIONE PER IL PROSSIMO 22 MARZO ’23

m_dg.GAB.08-03-2023.0008896.U_0008896

 

DGMC, Modello di riorganizzazione degli UEPE: esito incontro

13th Mar
2023
Non Attivo

 

Si è tenuto lo scorso 3 marzo l’incontro tra la DG, il Dr. Arena, la DG del personale del DGMC, il Dr. Cacciapuoti e le O.O.S.S. in tema di riorganizzazione degli uffici di esecuzione penale esterna.
Il direttore Generale Cacciapuoti ha aperto la riunione sottolinenado come questa transizione verso un nuovo modello di riorganizzazione in vista della riforma Cartabia, oltre a richiedere un grosso sforzo ai nostri uffici sicuramente dona a questi ultimi un ruolo di centrale importanza.
A seguire la relazione del Dr. Arena, il quale ha esposto dettagliatamente la proposta dell’amministrazione in relazione alle circolari n. 3 del 26.10 22 e n.1 del 3.01.23, emanate dalla DGEPE, le quali modificano il modello organizzativo degli uffici di esecuzione penale esterna. I punti salienti della proposta dell’Amministrazione sono: la rivisitazione profonda dei processi di lavoro all’interno dei nostri uffici; la presenza di un sostegno costante di tipo organizzativo, logistico e formativo agli uffici e.p.e., la costituzione di tavoli tecnici/gruppi di lavoro per accompagnare il processo di riorganizzazione.

Nel suo intervento Confintesa FP, in relazione alla mutazione genetica citata dal Dr. Arena, ha sottolineato che per quanto in linea teorica sia condivisibile l’apertura verso il potenziamento del sistema probation in linea con il modello europeo, è necessaria una guida verso il cambiamento, una cornice quadro in cui possano inserirsi le singole realtà territoriali. Uniformità degli indirizzi quindi, ma nel rispetto delle peculiarità dei diversi uffici a livello nazionale.
Altro tema supportato da Confintesa FP è relativo alla multiprofessionalità, in quanto si ritiene di fondamentale importanza, anche con l’introduzione del nuovo personale all’interno degli uffici, stabilire con precisione i compiti di ciascuna figura, nel rispetto delle diverse competenze.

Confintesa FP ha, inoltre, ribadito, come, nell’ambito di questa transizione, sia di fondamentale importanza dotare gli uffici di e.p.e. di adeguati strumenti informatici e il miglioramento dei sistemi informativi Calliope e Siepe, ad oggi inadeguati per l’implementazione dei nuovi processi.

A conclusione dell’incontro il Dr. Cacciapuoti si è mostrato concorde a impegnarsi a reperire nuove risorse al fine di poter fornire, come richiesto da tutte le O.O.S.S., un adeguato riconoscimento anche in termini economici in relazione all’impegno profuso e agli sforzi richiesti al personale del DGMC.

Seguiranno a breve aggiornamenti in merito alla definizione dei tavoli tecnici.

Dirigente Sindacale CONFINTESA FP DGMC

DAlice Arculeo

Dirigente Sindacale  CONFINTESA FP DGMC

 C
Onofria Mule’

 

 

492 bis cpc, INTERROMPI LA PRESCRIZIONE

10th Mar
2023
Non Attivo

FLASH 07 INTERROMPIAMO LA PRESCRIZIONE UNEP

ATTO INTERRUTTIVO DI PRESCRIZIONE E MESSA IN MORA EX ART 2943 E 1219 CC

Da 9 anni CONFINTESA FP chiede al Ministero della Giustizia di fornire ai propri dipendenti, nello specifico gli Ufficiali Giudiziari, gli strumenti necessari ad operare secondo le norme del Codice di procedura civile.

Tutte le richieste in merito al famigerato art 492bis cpc sono cadute inesorabilmente  nel nulla.

A questo punto, non solo per tutelare i diritti dei lavoratori, ma soprattutto per chiedere la corretta applicazione delle norme, CONFINTESA FP si vede costretta a proporre azioni giudiziarie aderendo alle richieste dei propri iscritti e di tutti gli ufficiali giudiziari.

Alleghiamo il primo atto interruttivo della prescrizione e messa in mora a cui seguiranno i ricorsi innanzi al Giudice del Lavoro, laddove dovessimo restare ancora una volta inascoltati,  nonostante le nostre richieste “bonarie”.

Il modulo lo mettiamo a disposizione di tutti i colleghi (iscritti e non iscritti Confintesa FP) e ciascuno dovrà trasmetterlo in autonomia possibilmente con pec.

Se hai voglia di confrontarvi su tematiche e questione specifiche degli Ufficiali Giudiziari in un gruppo WhatsApp “INTESA per l’Unep” entra con questo link https://chat.whatsapp.com/DTjV4PTVg5JERugDEwfgZg

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