21 QUATER, pronti all’azione?!

20th Giu
2022
Non Attivo

INIZIATIVA 21 QUATER

E’ noto, o dovrebbe esserlo, che l’art.21 quater D.L. n.83/2015 (convertito in L. n.132 del 6.8.2015) ha previsto che il Ministero della Giustizia avvii delle procedure interne per il passaggio alla terza area, riservandole ai cancellieri, ufficiali giudiziari, contabili, assistenti informatici e assistenti linguistici in servizio al 14 novembre 2009.
È noto, o dovrebbe esserlo, che il Ministero della Giustizia ha avviato la procedura per i cancellieri ed ufficiali giudiziari, disponendo lo scorrimento parziale delle graduatorie e che nulla, ad oggi, ha fatto per contabili, assistenti informatici e assistenti linguistici.
A nulla sono servite le numerosissime istanze di Confintesa FP (e per la verità anche di tutti gli altri sindacati) … il Ministero, nonostante la legge e le promesse, non ha provveduto.
A questo punto, dopo ben 7 anni di inattività abbiamo ritenuto dar voce ai numerosissimi lavoratori che chiedono giustizia, confidando nei tribunali.
Già nel 2022 il Tribunale di Roma si è pronunciato favorevolmente confermando il diritto dei ricorrenti “di essere assunti nella III Area Funzionale nel profilo di Funzionario UNEP-F1 ed al risarcimento del danno patrimoniale per il ritardato inquadramento a decorrere dal 1.7.2019, pari alla differenza tra il trattamento economico percepito e quello spettante quale Funzionario UNEP F1, sino alla data di effettivo inquadramento nella III Area Funzionale nel profilo di Funzionario UNEP-F1, nella misura, di cui ai conteggi contenuti in ricorso, pari ad € 2.876,06 all’anno quanto ai ricorrenti inquadrati quali Ufficiale Giudiziario F3 e pari ad € 1.545,93 all’anno quanto ai ricorrenti inquadrati quali Ufficiale Giudiziario F4”.
Ritenendo che sia nostro dovere tutelare i lavoratori anche promuovendo azioni giudiziali e volendo, in ogni caso, dare un’ultima chance all’Amministrazione abbiamo deciso di:
– depositare i tentativi di conciliazione (prima della chiusura estiva);
– avviare i ricorsi dal mese di ottobre (in caso di esito negativo).
Per motivi di trasparenza chiariamo fin d’ora che, come sempre, le nostre azioni giudiziarie saranno riservate solo agli iscritti.

Se hai bisogno di informazioni chiama i numeri (orario lavorativo)
3463075363 o 3272934963 o 3276151873

Aderisci entro il 15 luglio 2022 trasmettendo la documentazione per il tentativo di conciliazione, in caso di esito negativo, dal mese di settembre, ti chiederemo di integrare la documentazione.
La scelta resta solo tua.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

“Non sono le nostre capacità che dimostrano chi siamo davvero, sono le nostre scelte.”

FLASH N 14 per 21 QUATER

FAQ RICORSO 21 QUATER

01 MODULO ADESIONE INIZIATIVA altri

01 MODULO ADESIONE INIZIATIVA canc uffgiud

delega tentativo conciliazione

DGMC: Attuazione del lavoro agile

3rd Giu
2022
Non Attivo

Si è concluso il 31 maggio u.s. l’incontro tra la DG del personale del DGMC e le O.O.S.S. in tema di attuazione del lavoro agile presso il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità.

       In particolare Confintesa FP ha avanzato le seguenti proposte:

  • Introdurre la necessità di un diniego in forma scritta e in tempi certi, che contenga motivazioni puntuali e circostanziate, in luogo di formule generiche, al fine di disincentivare un rifiuto a priori delle richieste di lavoro agile.
  • Eliminare il limite di un unico giorno di lavoro agile a settimana, lasciando la scelta di consentire più giorni ad una successiva valutazione della dirigenza, ferma restando la prevalenza del lavoro in presenza;

Confintesa FP ha poi evidenziato l’importanza di una contrattazione integrativa e di un monitoraggio da parte della Direzione volta a verificare l’effettiva applicazione del lavoro agile nei singoli uffici.

A chiusura dell’incontro, il Direttore Generale, che ha accolto le proposte di Confintesa FP, ha precisato che l’Amministrazione per la Giustizia Minorile e di Comunità emanerà un provvedimento sul lavoro agile al fine di regolamentarne l’attuazione.

Il Coordinatore Nazionale

       Alice Arculeo

FLASH 13 DGMC ATTUAZIONE LAVORO AGILE

Commenti sull’interlocuzione del 13 maggio 2022 per la stabilizzazione degli operatori a tempo determinato.

20th Mag
2022
Non Attivo

Roma, 20 maggio ’22 prot. 43

Al Ministro della Giustizia

Prof. Marta Cartabia

segreteria.ministro@giustizia.it

 

Al Capo del Gabinetto del Ministero della Giustizia

dott. Raffaele Piccirillo

protocollo.gabinetto@giustizia.it

 

Al Sottosegretario di Stato

On. Avv. Anna Macina

sottosegretario.macina@giustizia.it

 

Per conoscenza Al Capo Dipartimento dell’organizzazione Giudiziaria

Dott.ssa Barbara Fabbrini

prot.dog@giustiziacert.it

 

Al Direttore Generale del personale e dei servizi

Dott. Alessandro Leopizzi

dgpersonale.dog@giustizia.it

 

Oggetto: commenti sull’interlocuzione del 13 maggio 2022 per la stabilizzazione degli operatori a tempo determinato.

Facendo seguito alle nostre precedenti lettere sul tema della “stabilizzazione degli operatori assunti a tempo determinato” (si veda la lettera prot. 81 del 16/11/2021 e la lettera prot. 42 del 17/05/2022), la scrivente O.S. vuole innanzitutto manifestare all’Amministrazione giudiziaria, ed in particolare al Capo del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, il proprio gradimento per la proposta di stabilizzazione degli operatori a tempo determinato.

L’interlocuzione del 13 maggio u.s., infatti, ha rapidamente fatto il giro degli uffici giudiziari mostrando il lato “umano” e “ragionevole” dell’amministrazione che, lodevolmente, ha accolto i solleciti e le richieste provenienti dagli uffici giudiziari e dalle OO.SS. affinché non siano “disperse le professionalità ormai acquisite” dal personale, attraverso una loro stabilizzazione.

La prima reazione alla lettura del testo è stata di sollievo, sia perché l’Amministrazione ha dimostrato di condividere le nostre preoccupazioni sia per aver scelto la strada della “stabilizzazione diretta”. Tuttavia, ad un esame più attento della bozza abbiamo rilevato una criticità non trascurabile.

Di fatto, la bozza attuale escluderebbe dalla procedura di stabilizzazione un numero cospicuo (circa 1/8 del totale) di operatori, entrati in graduatoria ai sensi dell’articolo 2 comma 1, alinea d, punto VI del Bando di concorso, che stabiliva come requisito di ammissione alternativo alle varie forme di tirocinio nell’Amministrazione giudiziaria l’“aver completato senza demerito, quali ufficiali di complemento in ferma biennale e ufficiali in ferma prefissata, la ferma contratta”. Nella bozza di articolato contenuta nell’interlocuzione del 13 maggio, tuttavia, tale requisito scompare, lasciando automaticamente scoperta una parte degli operatori a tempo determinato dalla misura che tutti ci auspichiamo.

Si tratta di 250 ex militari che, avendo concluso positivamente il periodo di ferma, sono stati ammessi a partecipare alla selezione alla pari con coloro che definiremo genericamente “ex tirocinanti”, sono stati assunti dal Ministero della Giustizia a marzo 2021 e verosimilmente scadranno nel marzo 2023, senza alcuna speranza – allo stato attuale dei fatti – di conservare il proprio stipendio e la professionalità sviluppata in questi anni.

Sappiamo bene che è proprio lo stesso Decreto Madia – che consente la tanto agognata “stabilizzazione dei precari” – a porre dei paletti in termini di requisiti di accesso. Infatti, l’articolo 20 comma 1, lettere a, b e c del decreto stabilisce che possono accedere alla procedura di stabilizzazione (entro il 31 dicembre 2023) i dipendenti che:

  • siano in servizio presso l’amministrazione che deve assumerli successivamente all’entrata in vigore della legge 124 del 2015;
  • siano stati reclutati a tempo determinato con procedure concorsuali (anche espletate presso PA diverse da quella che deve assumerli);
  • abbiano maturato, entro il 31 dicembre 2022, almeno 3 anni di servizio (anche non continuativi, purché negli ultimi 8 anni) alle dipendenze dell’amministrazione che deve assumerli.

Quest’ultimo requisito rileva nel caso degli ex militare di cui stiamo parlando.

Pur consapevoli dei limiti imposti dal vigente quadro normativo, vorremmo tuttavia far notare che un’ipotesi siffatta rappresenta in ogni caso un trattamento iniquo verso questa parte degli operatori precari, il cui unico “peccato” consisterebbe nell’aver servito (spesso lodevolmente e per ben più di 3 anni, tra l’altro) due Amministrazioni differenti.

D’altronde, volendo fare in quattro il capello, si potrebbe addirittura obiettare che l’articolato dell’interlocuzione si allontani abbastanza da quanto previsto dal Decreto Madia, proprio nel giusto intento di allargare il più possibile la platea dei destinatari della stabilizzazione.

Pertanto, la scrivente O.S. si chiede se non sia possibile fare un ulteriore sforzo di inclusione, con l’obiettivo di offrire a questi ex militari le stesse opportunità che sono state offerte agli altri operatori.

Restando a disposizione per ulteriori confronti ed approfondimenti si porgono Cordiali saluti,

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

Stabilizzazione operatori a tempo determinato e non solo …

17th Mag
2022
Non Attivo

Prot. 42 2022 sollecito operatori TD

Al Ministro della Giustizia
Prof. Marta Cartabia
segreteria.ministro@giustizia.it

Al Capo del Gabinetto del Ministero della Giustizia
dott. Raffaele Piccirillo
protocollo.gabinetto@giustizia.it

Al Sottosegretario di Stato
On. Avv. Anna Macina
sottosegretario.macina@giustizia.it

Per conoscenza Al Capo Dipartimento dell’organizzazione Giudiziaria
Dott.ssa Barbara Fabbrini
prot.dog@giustiziacert.it

Al Direttore Generale del personale e dei servizi
Dott. Alessandro Leopizzi
dgpersonale.dog@giustizia.it

Oggetto: Sollecito stabilizzazione personale a tempo determinato.

Facendo seguito alla richiesta di avvio confronto sulla stabilizzazione degli operatori a tempo determinato, già presentata nel novembre scorso (si veda la lettera prot. 81 del 16/11/2021), la scrivente O.S. rinnova la richiesta confronto sul tema che diventa sempre più urgente in considerazione della ormai imminente scadenza del primo gruppo di operatori.
Ricordo a me stessa che gli operatori assunti a tempo determinato sono complessivamente 2.080, con scadenze così ripartite:

SCADENZA

UNITÀ

DURATA CONTRATTO

giugno 2022

290

12 mesi

novembre 2022

240

12 mesi

gennaio 2023

550

12 mesi

marzo 2023

1.000

24 mesi

È del tutto evidente che l’Amministrazione avrebbe tutto l’interesse a trasformare il contratto di lavoro a tempo indeterminato per evitare la dispersione di risorse preziose e già formate, perfettamente integrate con il restante personale. Sarebbe dannoso, prima di tutto per il sistema giustizia, rispettare la scadenza del contratto salvo assumere nuovo personale da formare.
Nel contesto attuale, caratterizzato dall’evidente sforzo dell’Amministrazione giudiziaria di provvedere finalmente al potenziamento delle dotazioni strumentali e umane, rinunciare a queste risorse significherebbe di fatto disperdere un prezioso patrimonio di competenze, di formazione, di tempo e di risorse, a detrimento dell’efficienza del sistema giudiziario.
D’altro lato non si può, né deve sottovalutare, che dietro ogni numero di matricola c’è una persona e ci sono delle famiglie, talune monoreddito, che si vedrebbero sottrarre una importante fonte di sostentamento.
Chi scrive sa bene che il contratto è stato ben previsto a tempo determinato e che la trasformazione del contratto in indeterminato provocherebbe le ire del personale in servizio della prima area che da decenni attende il passaggio di area ma sa altrettanto bene che il Ministero della Giustizia ha un gran bisogno di personale e non solo di “generali” (considerando il numero elevatissimo di funzionari tra UPP e concorso RIPAM di imminente assunzione), sa bene che a fronte dei tantissimi pensionamenti è indispensabile assumere nuovo personale e ritiene miope e distruttiva una politica delle risorse umane basata sulle emergenze e sui fondi straordinari, occorre un piano di assunzioni a lungo termine che ponga le fondamenta per un Ministero della Giustizia del domani, giovane e rinnovato, che sappia mettere in equilibrio le energie dei giovani colleghi e l’esperienza dei meno giovani.
L’appello e la richiesta di Confintesa FP è quello di:
– stabilizzare tutto il personale assunto a tempo determinato trasformando il rapporto di lavoro in indeterminato;
– evitare ulteriori assunzioni a tempo determinato per non creare ulteriori aspettative;
– procedere celermente ai passaggi di area di tutto il personale interno che, finora, non ne ha avuto la possibilità beneficiando della possibilità prevista dal CCNL sottoscritto il 9 maggio ’22.
Non crediamo alle manifestazioni di piazza ed alle barricate ma invochiamo il buon senso e l’applicazione dei principi di giustizia ed equità che ben possono contemperarsi all’efficienza ed efficacia della Pubblica Amministrazione, lo si dimostri iniziando da subito con la stabilizzazione di 2080 famiglie.
Restando a disposizione per ulteriori confronti ed approfondimenti si porgono Cordiali saluti,


Segretario Generale
(Claudia Ratti)

RIPARTIAMO CON LE SELEZIONI

13th Mag
2022
Non Attivo

La conclusione delle procedure elettorali non è, per noi, un punto di arrivo ma la consideriamo un punto di partenza, pur avendo ottenuto, dove siamo presenti, risultati eccellenti.

Già, dove siamo presenti, perché la nostra giovane struttura, ampiamente rappresentativa nel Ministero della Giustizia, non è presente come vorremmo in alcune regioni.

Riapriamo le nostre anomale selezioni, come al solito all’insegna di una trasparenza inconsueta nel mondo sindacale, perché vogliamo crescere ancora ed offrire a chi lo vorrà ed ha i requisiti, la possibilità di “essere Confintesa” non delegando ai sindacalisti “di mestiere” le scelte sul posto di lavoro e di non dare la colpa a “quelli là” se le cose vanno come non ci piacciono.

Non temiamo l’arrivo di nuovi dirigenti sindacali che, anzi, auspichiamo per poter crescere e confrontarci, inserendoli nella nostra struttura se hanno tutte le caratteristiche.

Chiediamo: correttezza e lealtà, condivisione delle nostre idee e rispetto della nostra struttura, buona volontà e voglia di cambiare. Non occorre una preparazione specifica ed approfondita in campo sindacale.

Cosa offriamo?

  1. formazione per quadri sindacali;
  2. le prerogative necessarie per lo svolgimento dell’attività sindacale: in particolare, permessi e aspettative non retribuite. Come per ogni prerogativa la ratio dell’aspettativa è quella di consentire al singolo dirigente sindacale lo svolgimento dell’attività, motivo per cui offriamo la possibilità di svolgere attività sindacale in aspettativa ai nostri colleghi che hanno voglia ed entusiasmo di inserirsi nella nostra struttura e, in particolare, nelle regioni dove le nostre strutture sono più sofferenti: Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Lazio, Marche e Basilicata; chi fosse interessato ad altre regioni mandi, in ogni caso la propria candidatura.
  3. la possibilità di essere presenti ai tavoli di contrattazione (ove sia compatibile con la struttura già esistente);

Come? Scrivi una e-mail a tesseramento@confintesafp.it precisando l’ufficio in cui lavori e lasciando un recapito telefonico dove essere richiamato. Per informazioni telefoniche puoi contattare in orario di ufficio la nostra segreteria nazionale ai numeri: 06/83413586 e cell. 3476361078.

“Un albero il cui tronco si può a malapena abbracciare nasce da un minuscolo germoglio.

Una torre alta nove piani incomincia con un mucchietto di terra.

Un lungo viaggio di mille miglia si comincia col muovere un piede”

LAO TSE

FLASH 12 SELEZIONE DIRIGENTI COORD GIUSTIZIA

 

Si rinnovi subito il CCNI

9th Mag
2022
Non Attivo

Pubblichiamo, di seguito, la nota trasmessa in data odierna al Sottosegretario di Stato, al Capo Dipartimento e al Direttore Generale, per chiedere l’immediato avvio delle procedure per il rinnovo del CCNI, considerando ormai persa l’occasione per avviare le procedure con le vecchie regole, succede quando si gioca a fare i sindacalisti con la pelle dei lavoratori!

Pubblichiamo anche il CCNL 2019/2021 con la nostra nota a verbale nella quale abbiamo riassunto le posizioni di Confintesa FP per tutta la trattativa; se avessimo avuto l’appoggio di altri Sindacati probabilmente le regole sarebbero state diverse ma ogni lavoratore sceglie da che parte stare e la scelta, o la non scelta, di ciascuno determina il futuro di tutti. 

Noi di Confintesa FP continueremo a lavorare con la consueta serietà nella certezza che, nonostante le difficoltà, le nostre azioni saranno ricompensate.

Buona lettura

Prot.40 2022 avvio CCNI

CCNL e Frontespizio Comparto Funzioni Centrali 201_220509_145541

NOTA VERBALE CCNL 2022

Com’è noto in data odierna è stato sottoscritto il nuovo CCNL Comparto Funzioni Centrali che pone a carico delle Amministrazioni l’onere di definire “le famiglie professionali del nuovo ordinamento professionale all’interno delle quali confluiscono, nel rispetto della tabella 2 di trasposizione automatica nel sistema di classificazione, i profili professionali definiti sulla base del precedente sistema ordinamentale” entro il termine di cinque mesi dalla sottoscrizione.

La scrivente O.S. è stato l’unico soggetto sindacale che al tavolo delle trattative ha evidenziato numerosissime volte i problemi che le nuove denominazioni delle aree causeranno nel Ministero della Giustizia ove gli “Operatori” sono inquadrati nella II area, i Cancellieri saranno inquadrati nell’area “Assistenti” ed i “Direttori” nell’area funzionari, tutti percepiranno un “demansionamento” che, forse, potrebbe essere sanato solo nel prossimo Contratto Integrativo. Ulteriori problemi saranno provocati dalla disposizione prevista dall’art.13 co. 2 “all’interno dell’Area si ha equivalenza e fungibilità delle mansioni ed esigibilità d’organizzazione del lavoro” laddove attualmente nell’ambito della stessa area ci sono funzioni diverse e gerarchicamente sovraordinate.

A questo si aggiunga quanto accaduto nel corso della riunione dell’11 aprile, allorquando i rappresentanti della CGIL, CISL e UIL con le pregiudiziali poste, hanno impedito la sottoscrizione dell’accordo e, conseguentemente, l’avvio delle procedure per circa 9.000 lavoratori del Ministero della Giustizia che da decenni aspettano una progressione economica.

A nulla sono valse le due richieste della scrivente O.S. di procedere, in ogni caso, alla sottoscrizione delle procedure per le progressioni economiche che avrebbero consentito di invocare ed applicare l’art.18 co.5 CCNL 2019/2021 e che, ad ogni buon fine, si allegano alla presente.

Per quanto sopra si chiede l’immediato avvio delle procedure per:

  • il rinnovo del Contratto Collettivo Integrativo del Ministero della Giustizia che dovrà definire, ai sensi dell’art.18 co.2 CCNL 2019/2022, “le famiglie professionali del nuovo ordinamento professionale”;
  • le progressioni economiche all’interno delle aree ex art.14 CCNL 2019/2021;
  • la progressione tra le aree con procedure valutative cui sono ammessi i dipendenti in servizio in possesso dei requisiti ex art.18 co.6 (dunque per il passaggio I e II e II e III area);
  • la previsione dell’Area delle elevate professionalità.

Restando a disposizione per ogni confronto si porgono Cordiali saluti

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

 

FRD 2019: criteri di assegnazione somme a livello distrettuale.

9th Mag
2022
Non Attivo

Pubblichiamo, di seguito, la nota trasmessa in data odierna agli organi competenti per rivendicare, ancora una volta, una corretta distribuzione del Fondo Risorse Decentrate a livello distrettuale.

PROT. 39 2022-RIPARTIZIONE FUA

Oggetto: Ministero della Giustizia. FRD 2019. criteri di assegnazione somme a livello distrettuale.

La presente per rappresentare, ancora una volta, che a livello distrettuale la distribuzione delle somme in oggetto avviene con criteri in palese violazione di quanto previsto nell’accordo nazionale.

In particolare, le Corti d’Appello e le Procure Generali dividono l’importo pervenuto dal Ministero per il numero di lavoratori effettivamente presenti nel distretto, senza tenere in alcuna considerazione la dotazione organica dei singoli uffici.

Il testo dell’Accordo Nazionale è chiaro: “Le risorse vengono distribuite a livello distrettuale sulla base del personale in organico e divise tra le sedi di contrattazione proporzionalmente al presente  nell’ambito dei corrispondenti uffici”. È di solare evidenza che formulazione sia dettata dall’opportunità di operare una differenziazione di importi nell’attribuzione delle somme ai singoli uffici.

L’importo lordo dipendente viene ricavato dividendo la somma totale attribuita a livello distrettuale per il numero complessivo delle unità lavorative previste dalle dotazioni organiche di tutti gli uffici del distretto e non per il numero del personale effettivamente presente, invece, secondo l’interpretazione della scrivente O.S. ad ogni ufficio andrebbero attribuite tante quote lordo dipendente quante sono le unità lavorative previste dalla dotazione organica e poi divise proporzionalmente tra il personale presente. In buona sostanza chi lavora in uffici con maggiori scoperture (e dunque con un maggior carico di lavoro) avrebbe ben diritto ad un maggior riconoscimento.

Il Fondo Risorse Decentrate è un compenso accessorio di natura incentivante e premiante ed è considerato retribuzione a tutti gli effetti di legge, il cui scopo è gratificare maggiormente i lavoratori che operano in condizioni di maggior disagio a causa di una maggiore scopertura nella dotazione organica.

Anche la distribuzione delle risorse relative al 20% per premiare il significativo apporto individuale, in molte sedi è attribuito alla più ampia platea possibile di lavoratori tentando, pur maldestramente, di celare la “distribuzione c.d. a pioggia”, tutto ciò comporta la svalutazione del senso del fondo, con un appiattimento verso il basso dello spirito dell’accordo: premiare tutti per non premiare nessuno. Questo comportamento  disincentiva l’impegno e la diligenza nell’attività lavorativa, in quanto, il lavoratore non farà nulla per aumentare il proprio livello di efficienza, consapevole e scoraggiato del compenso che riceverà identico a chi si impegna molto meno e con un diverso carico di lavoro.

A mero titolo esemplificativo, si allega la ripartizione del FRD 2019 del Distretto di Roma. La scrivente ha inizialmente suddiviso la somma totale per gli oltre 3000 dipendenti in pianta nel Distretto. Nel prospetto è stato indicato: il personale presente (dati dell’Amministrazione), quello previsto in pianta organica (dal B.U.), la percentuale di scopertura della pianta organica, l’importo assegnato, quello effettivamente spettante seguendo la lettera dell’accordo e, infine, la differenza.

Si vedrà che al Tribunale di Roma (che opera con una carenza organica di oltre il 30%) vengono “sottratti” oltre 300.000 euro, all’UNEP di Roma (carenza organica del 38,25%)  oltre 160.000 euro, a vantaggio degli Uffici che operano a pianta organica quasi completa o, addirittura, in soprannumero.

Per quanto sopra si chiede un immediato intervento di codesti organi di controllo affinché venga ripristinata la corretta distribuzione di tali somme almeno dal 2019, permettendo ai lavoratori di vedersi riconoscere il giusto compenso correlato all’impegno profuso, altrimenti parole come meritocrazia e professionalità rimarranno parole vuote.

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti si porgono cordiali saluti.

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

 

DGMC, Incontro in tema di Procedure selettive per la progressione tra le aree

2nd Mag
2022
Non Attivo

         Si è tenuto lo scorso 28 aprile l’incontro tra la DG del personale del DGMC, il Dr.  Cacciapuoti e le O.O.S.S. in tema di procedure selettive per la progressione tra le aree riservato al personale del Comparto Funzioni Centrali. Presente anche la Dirigente dell’Ufficio del personale, Dottoressa Delle Chiaie.

       In particolare Confintesa FP, concordando in linea di massima con la proposta di accordo della DG, ha mostrato il proprio apprezzamento per l’equilibrio raggiunto in ordine alla valutazione dei titoli e dell’anzianità di servizio e ha avanzato le seguenti proposte:

  • Mantenimento della sede attraverso la rimodulazione delle piante organiche o attraverso una successiva dislocazione operativa;
  • Conservazione di eventuali differenziali retributivi nel passaggio tra le aree;
  • Svolgimento di un’unica prova selettiva nell’ambito delle prove di esame.

 

Confintesa FP ha poi sottolineato la necessità di concludere in tempi brevi la procedura in oggetto.

A chiusura dell’incontro, nell’ambito dell’adeguamento dell’indennità di amministrazione anche in favore dei dipendenti del DGMC, la DG ha precisato che l’amministrazione per la giustizia minorile e di comunità è già intervenuta presso il MEF per disporre suddetto adeguamento che verrà erogato tramite emissione di un cedolino straordinario.

 

       Seguirà a breve un ulteriore incontro per la definizione dell’accordo.

Il Coordinatore Nazionale

       Alice Arculeo

11 FLASH 2022 Incontro 28.04.2022 DGMC, Progressione tra le aree

                                                                                                                                          

Personale UNEP: solidarietà e richiesta tutele.

28th Apr
2022
Non Attivo

Di seguito pubblichiamo la nota trasmessa al Ministero per segnalare l’ennesimo “incidente” occorso ad un Ufficiale giudiziario nell’esercizio delle sue funzioni e, soprattutto, per chiedere un’effettiva tutela della sicurezza di tale categoria.

Prot. 37 Tutela UNEP

La presente per esprimere massima solidarietà alla dott.ssa Concetta Capuano, ufficiale giudiziario in servizio presso l’UNEP di Napoli Nord, per l’atto subìto durante l’esercizio delle sue funzioni in Afragola da ignoti che le sottraevano l’auto contenente non solo gli effetti personali ma anche atti dell’ufficio che dovevano essere notificati in giornata.

Ma la solidarietà non basta perché sono ormai troppe le denunce per aggressioni fisiche e morali, per danni a cose personali e dell’ufficio, che si ripetono a danno di questa categoria di colleghi.

La presenza di Concetta, e di tutti gli ufficiali giudiziari in prima linea, rappresenta lo Stato e garantisce alla macchina giudiziaria di concludere l’iter a tutela degli interessi dei cittadini, soprattutto di quelli che vivono in territori dove la “Giustizia” arriva con fatica.

Si ha l’impressione che troppo spesso ci si dimentichi che gli Ufficiali Giudiziari sono operatori del diritto irrinunciabili per l’organizzazione giudiziaria, che operano senza limiti temporali con assunzione di spese, rischi e con mezzi propri, ma senza tutela e sicurezza. È necessario tener conto delle reali differenze territoriali e del rischio che corrono nel recarsi in alcune zone.

Questa volta la vittima non ha subito aggressione fisica ma ingenti danni economici e psicologici,  tanti altri sono gli episodi che hanno visto invece altri colleghi riportare lesioni fisiche con necessità di ricovero in ospedale.

Basta ricordare le aggressioni … a Palermo (2.07.2021) che ha portato al ricovero in ospedale ed a  quaranta giorni di prognosi per l’ufficiale giudiziario intervenuto; a Casoria (11.03.2021) in cui la collega è stata violentemente aggredita prima verbalmente e poi buttata a terra riportando contusioni alla gamba e al braccio per aver chiesto semplicemente i documenti di riconoscimento per verificare la titolarità di un negozio da pignorare. 

Riteniamo sia giunto il momento di prevedere tutele serie ed adeguate alle criticità obiettive evidenziate per questi operatori del diritto che, con orgoglio e fierezza, rappresentano ogni giorno sul campo l’Amministrazione dello Stato ed il Ministero della Giustizia, restando a disposizione per ogni collaborazione anche attraverso l’istituzione di tavoli tecnici di confronto.

Cordiali saluti

(Segretario Generale)

Claudia Ratti

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