Lavoro agile e progressioni economiche, due priorità

13th Apr
2022
Non Attivo

Lavoro agile: si è svolta la riunione per uno “scambio di idee” sul testo proposto dall’Amministrazione che entro fine mese dovrà emanare il regolamento sul lavoro agile.

Sarà un Regolamento che vedrà luce dopo il confronto con i Sindacati e non, in accordo con loro, tanto prevede il nuovo (non ancora sottoscritto) CCNL ed il Ministero per la Funzione Pubblica.

Pur riconoscendo lo scarso potere contrattuale sul Regolamento, abbiamo presentato una dettagliata serie di osservazioni (chi vuole può leggerle sul sito). 

I nostri obiettivi:

  • Garantire al lavoratore agile la giusta flessibilità nella scelta dei luoghi e degli orari, fermo restando il rispetto degli obblighi contrattuali.
  • Meccanismi di revisione delle attività smartabili, volti a favorirne l’ampliamento in prospettiva.
  • Tutti coloro che possono lavorare in smart working hanno diritto a farlo. Tuttavia, qualora si dovessero operare delle scelte sulla platea destinataria, è giusto dare priorità a particolari categorie di lavoratori (fragili; genitori nei 3 anni successivi al congedo di maternità/paternità; dipendenti con figli minori di 12 anni o che presentino particolari esigenze di cura; distanza dalla sede di lavoro).
  • Disincentivare il comportamento di alcuni dirigenti del rifiuto a priori delle richieste di lavoro agile, introducendo la necessità di un diniego in forma scritta e in tempi certi, che contenga motivazioni puntuali e circostanziate.
  • Introdurre strumenti per il monitoraggio (eliminando la possibilità di un “controllo costante”) soprattutto per evitare brutte sorprese in sede di valutazioni.

Come spesso ci capita, anche sul lavoro agile abbiamo provato a spostare l’asticella un po’ più in alto, nell’interesse di tutti. Ci auguriamo che, pur non essendo obbligata a farlo, l’Amministrazione prenda in seria considerazione le nostre proposte.

Progressioni economiche: abbiamo sollecitato l’Amministrazione a sottoscrivere l’ipotesi di accordo per scongiurare un altro blocco, per un tempo indefinito, delle procedure.

Tra la firma del nuovo CCNL ed i tagli di spesa all’orizzonte preferiremmo garantire la possibilità ad ulteriori 9000 colleghi di acquisire una nuova progressione economica che sfumerà grazie/a causa della posizione, a nostro avviso, troppo rigida da altre OO.SS.

Nel frattempo, domani si svolge un’altra udienza presso il Tribunale di Roma per le mancate progressioni.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

FLASH 10 regolamento lavoro agile

Prot. 34 OSSERVAZIONI LAVORO AGILE 13.04.2022

Prot. 35 2022 progressioni economiche

BOZZA DEFINITIVA ACCORDO Progressioni 2022 – 11 aprile_finale_2014

Prot. 36 2022 passaggi area

 

Avvio delle progressioni economiche e delle procedure ex art.21-quater del D.L. 27.06.2015, n. 83.

13th Apr
2022
Non Attivo

Di seguito pubblichiamo la nota trasmessa in data odierna al Sottosegretario di Stato, al Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria e alla Direzione generale del personale per chiedere, ancora una volta, la sottoscrizione dell’accordo relativo alle progressioni economiche e l’avvio delle procedure ex art. 21 quater per i profili finora esclusi. 

Prot. 35 2022 progressioni economiche

BOZZA DEFINITIVA ACCORDO Progressioni 2022 – 11 aprile_finale_2014

OGGETTO: Avvio delle progressioni economiche e delle procedure ex art.21-quater del D.L. 27.06.2015, n. 83.


In riferimento a quanto accaduto nel corso della riunione dell’11 u.s. sono a stigmatizzare il comportamento assunto dai rappresentanti della CGIL, CISL e UIL che, con le pregiudiziali poste, hanno impedito la sottoscrizione dell’accordo e, conseguentemente, l’avvio delle procedure per circa 9.000 lavoratori del Ministero della Giustizia che da decenni aspettano una progressione economica.

Premesso che:
– l’ipotesi di accordo sarebbe valida nonostante l’assenza della maggioranza dei soggetti sindacali legittimati (com’è già accaduto nel passato) che, tuttavia, potrebbero sottoscrivere anche successivamente, l’accordo definitivo.
– È in corso l’iter di certificazione per il prossimo CCNL che modifica le regole per le progressioni salvaguardando, tuttavia, quelle già avviate entro la firma del CCNL definitivo.
Per maggior precisione l’art.18 Ipotesi CCNL 2019/2021 dispone: “Le procedure per l’attribuzione di progressioni economiche definite dai contratti integrativi già sottoscritti alla data di entrata in vigore del nuovo ordinamento professionale sono portate a termine e concluse sulla base della previgente disciplina”.
– Il Tribunale Ordinario di Roma, sezione Lavoro, ha già stabilito l’illegittimità del ritardo imputabile alla parte datoriale, accertando il diritto dei ricorrenti ad essere assunti nella III area funzionale ed anche il diritto al risarcimento dei danni dal 30 giugno 2019.

– La scrivente O.S. ha citato in giudizio il Ministero della Giustizia, tra l’altro, per il mancato avvio delle procedure per le progressioni economiche del personale, la prossima udienza è fissata per domani, 14 aprile 2022.

Tanto premesso la scrivente O.S., per senso di responsabilità, di giustizia e correttezza verso tutti i lavoratori del Ministero della Giustizia,

CHIEDE

1. di sottoscrivere con ogni possibile urgenza, la proposta come modificata dall’Amministrazione nel corso della riunione dell’11 aprile, unitamente agli altri Sindacati che lo vogliano, in modo da poter avviare le procedure previste.
2. di sottoscrivere un documento programmatico contenente l’impegno dell’Amministrazione ad avviare le procedure ex art. 21 quater anche per tutti i profili finora esclusi, nonostante la previsione normativa e, comunque secondo le disposizioni più favorevoli dell’imminente CCNL.

Cordiali saluti

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

 

FUMATA NERA PER LE PROGRESSIONI

12th Apr
2022
Non Attivo

Si è svolta, l’11 aprile ’22, la riunione per le progressioni economiche nel Ministero della Giustizia prima dell’imminente firma del nuovo CCNL, diciamo subito, conclusasi con un “rinvio a data da destinarsi” che, tradotto, vorrà dire … non si fa più nulla.

La posizione espressa da CONFINTESA FP è stata, come cerchiamo di fare sempre, molto chiara.

  • La priorità deve essere quella di consentire ai lavoratori che non hanno mai beneficiato di una progressione di ottenere l’avanzamento che meritano.
  • Eliminare lo sbarramento dei 5 anni (nel CCNL vigente è di 2 anni) e valorizzare adeguatamente l’esperienza maturata.
  • Mettere a disposizione i posti da bandire per fasce economiche (e non per profili professionali), solo in tal modo si ha la certezza di poter soddisfare le attese prima degli “anziani”.
  • Firmare l’accordo sulle progressioni economiche prima che il nuovo CCNL intervenga (quindi in questi giorni) con nuovi criteri e soprattutto con un tempo indefinito per far ripartire prima il nuovo Contratto Integrativo e poi le procedure per le progressioni economiche.

Diamo atto della disponibilità dell’Amministrazione ad accogliere alcune delle nostre richieste, tanto che la nuova bozza di accordo, trasmessa in serata durante il confronto, ha previsto:

  • L’abbassamento del vincolo di permanenza nella fascia economica a 2 anni;
  • La riduzione della forbice dei punteggi attribuiti in base alle valutazioni della performance;
  • La valorizzazione di alcuni titoli di studio che non erano presenti nella bozza iniziale (scuola primaria, secondaria di 1° e istruzione professionale triennale).

Poiché siamo convinti che non esiste un accordo perfetto ma ritenendo la proposta accettabile e giusta perché avrebbe effettivamente premiato quei colleghi che non hanno mai beneficiato di alcuna progressione, abbiamo dato la nostra disponibilità alla firma ma non è bastato a fronte di condizioni e pregiudiziali inopportune e fuori luogo (nel senso vero del termine perché non era quello il contesto per porle) di alcune OO.SS. che, di fatto, con la mancata firma, hanno impedito che quasi 9.000 lavoratori del DOG potessero beneficiare di una progressione economica.

Grazie a loro, alla scarsa capacità di “vedere le cose in prospettiva”, e mettiamoci pure al tempo perso dall’Amministrazione per avviare i confronti, che quasi 10.000 dipendenti di tutto il Ministero della Giustizia la progressione economica resterà, per un tempo indefinito, un miraggio.

 Segretario Generale
(Claudia Ratti)

Richiesta di chiarimento su interferenza tra la graduatoria di scorrimento per 21 quater e le graduatorie di interpello Cancellieri

8th Apr
2022
Non Attivo

Roma, 7 aprile ’22 prot. 33

Al Capo del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria

dott.ssa Barbara Fabbrini

prot.dog.@giustiziacert.it

Al Direttore Generale del personale e della formazione

dott. Alessandro Leopizzi

 dgpersonale.dog@giustizia.it

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

 

Oggetto: Richiesta di chiarimento su interferenza tra la graduatoria di scorrimento per 21 quater e le graduatorie di interpello Cancellieri

La scrivente O.S. ha ricevuto da parte di alcuni iscritti richieste di chiarimenti sulla sovrapposizione, nella tempistica, della progressione ex art.21-quater e quella relativa alla procedura di mobilità in corso per 391 posti (profilo Cancelliere esperto Area II).

Difatti da un lato il Sottosegretario Anna Macina, in data 4/4/2022, ha fornito rassicurazioni circa lo scorrimento integrale della graduatoria ex art. 21-quater, che dovrebbe avvenire subito dopo l’estate e dall’altro lato il Direttore Generale Dott. Leopizzi ha comunicato che tutti i dipendenti utilmente collocati nelle graduatorie di interpello di assestamento prenderanno possesso nei nuovi uffici di assegnazione il 12 settembre 2022.

Potrebbe capitare, e capiterà, che ci siano dei Cancellieri che contemporaneamente saranno (finalmente) inquadrati come Funzionari giudiziari e che dovranno assumere servizio in una nuova sede, essendosi utilmente collocati nelle graduatorie di interpello.

La scrivente O.S. considera acquisito il diritto dei medesimi sia ad assumere servizio nella nuova sede che a progredire, purtuttavia attende conferma dalle SS.LL. al fine di poter rassicurare tutti i colleghi.

Cordiali saluti,

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

 

PROGRESSIONI, si corre contro il tempo?

5th Apr
2022
Non Attivo

Si è svolta il 4 aprile ’22, iniziata nel tardo pomeriggio con un buon ritardo, la riunione tra Amministrazione e Sindacati per discutere del futuro accordo sulle progressioni economiche nel Ministero della Giustizia, del quale è stata anche trasmessa la bozza alle OO.SS, questa volta con un buon preavviso.

Qualche premessa è necessaria. Confintesa FP …  

  • per ottenere un accordo per nuove progressioni economiche ha anche fatto un ricorso al Tribunale di Roma, praticamente un anno fa, ma i tempi della giustizia li conosciamo e tra un rinvio d’ufficio ed un tentativo (del Giudice) di arrivare ad una conclusione bonaria non abbiamo ancora nessun provvedimento (prossima udienza 14 aprile);
  • ha sottoscritto il protocollo di intesa del 26 aprile 2017 prevedendo le progressioni economiche per il personale;
  • ancora prima, nel 2010 (per la verità insieme solo a CISL e UNSA) ha sottoscritto l’accordo per ottenere il passaggio (che ancora aspettiamo) alla II area di 270 ausiliari;
  • volendo firmare un CCNL pregevole in alcuni punti ma assolutamente penalizzante in altri, ha inserito una nota a verbale evidenziando le criticità per il personale del Ministero della Giustizia;
  • e sempre noi abbiamo sottolineato, mesi fa, che dovevamo chiudere un accordo sulle progressioni economiche prima che il nuovo CCNL imponesse nuovi criteri, da quella data sono passati altri mesi.

Dopo tutto questo Confintesa FP non ha voluto firmare in tarda serata un accordo non discusso che avrebbe danneggiato ingiustamente parte del personale, ha focalizzato il proprio intervento sulla necessità di differenziare meglio i punteggi tra le varie aree, assicurando in particolare la valorizzazione del criterio dell’anzianità di servizio per l’Amministrazione giudiziaria e su una più equa ripartizione dei punteggi attribuiti ai vari titoli di studio e si è riservata di mandare le osservazioni prima dell’11 aprile (data della prossima riunione), sempre che non sia troppo tardi.

Nel corso della riunione il Sottosegretario ha assicurato che la prossima settimana disporrà lo scorrimento integrale della graduatoria (2.500 unità) dei soli cancellieri del 21 quater che dovrebbe avvenire dopo l’estate; nulla degli altri profili, il che ci porterà ad organizzare un contenzioso che avremmo voluto evitare.

I prossimi mesi saranno molto impegnativi, ci attende un nuovo Contratto Integrativo e sarà necessario avere da tutti i colleghi tanta forza contrattuale, la pazienza, costanza, lungimiranze e senso del dovere e della giustizia è già in Confintesa FP, sempre pronta ad accogliere nuovi colleghi nella nostra gran bella squadra.

                                                                                                             Segretario Generale
                                                                                                                 (Claudia Ratti)

 

LAVORO AGILE: QUALE FUTURO?

1st Apr
2022
Non Attivo

Si è svolta la riunione tra Amministrazione e Sindacati per il futuro del lavoro agile nel Ministero della Giustizia.
L’Amministrazione ha chiarito che:
1. il lavoro agile ordinario sarà oggetto di preventivo confronto con i Sindacati ma sarà disciplinato con Regolamento del Ministero della Giustizia e questo in applicazione del nuovo CCNL (in fase di sottoscrizione ma che certamente sarà in vigore al termine della procedura di confronto, previsto entro la fine di aprile, 2022);
2. nel frattempo si applicherà la circolare del 31 marzo u.s. che, adeguandosi a quanto già fatto da altre amministrazioni, estende il Lavoro Agile per la generalità dei dipendenti fino al 30 aprile 2022 e, contemporaneamente, esorta gli uffici giudiziari a “continuare ad adottare tutte le misure ritenute utili a garantire la tutela di tali lavoratori” fino al 30 giugno 2022 per i lavoratori fragili;
3. bisogna lavorare congiuntamente per potenziare gli strumenti del coworking e del telelavoro.
Confintesa FP si è detta già pronta a condividere immediatamente con l’Amministrazione le proprie osservazioni sul testo iniziale, anche sulla scorta dei regolamenti già adottati da altre amministrazioni “virtuose” che hanno già provveduto.
L’obiettivo è quello di rendere davvero fruibile il Lavoro Agile, pur nella salvaguardia dell’efficacia amministrativa e nel rispetto della piena funzionalità dei servizi, per i dipendenti che ne hanno bisogno per contemperare le esigenze personali, della famiglia e, in molti casi, della lontananza dall’ufficio, rispettando la primaria condizione che le attività siano effettivamente “smartabili”. Per poter arrivare al migliore dei risultati è “cruciale migliorare l’informatizzazione dei processi di lavoro e la disponibilità all’esterno degli uffici giudiziari degli applicativi necessari a svolgere le normali mansioni di lavoro”, in assenza di queste precondizioni, il Lavoro Agile non potrà mai davvero costituire una delle ordinarie modalità di lavoro nella Giustizia che avrà sprecato l’ennesima opportunità di avere dei dipendenti soddisfatti ed orgogliosi della propria Amministrazione.
La squadra Confintesa FP è già al lavoro per elaborare le osservazioni al testo proposto dall’Amministrazione ma tutti i colleghi che vorranno collaborare, potranno mandare le proprie alla email giustizia@confintesafp.it.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

 

FLASH 7 LAVORO AGILE

BOZZA Lavoro Agile

UFFICIO DEL PROCESSO: UN’OPPORTUNITÀ SPRECATA?

25th Mar
2022
Non Attivo

Nei giorni scorsi sono giunte a questa O.S. segnalazioni da vari uffici giudiziari: pare che l’affluenza massiccia di addetti UPP non sia stata accompagnata da un’adeguata organizzazione dei mezzi di lavoro, sorpresi? Purtroppo, no!

Direte “ma gli hanno dato i PC portatili”, “hanno avuto anche i router e le SIM, cosa vogliono di più?”. Non facciamo la guerra a nessuno e vediamo il rovescio della medaglia, il loro punto di vista.

La situazione sarebbe particolarmente avvilente nel Tribunale di Napoli, che ha ricevuto 300 funzionari UPP ma che non riesce materialmente a impiegarli. In parole povere, mancano gli indirizzi IP necessari senza i quali i nuovi assunti non possono accedere alla Rete Giustizia e senza Rete Giustizia non si possono configurare gli applicativi necessari a svolgere le attività a cui sono stati assegnati.

I responsabili degli uffici coinvolti pare abbiano già avanzato richieste di ampliamento degli indirizzi IP direttamente agli uffici del DGSIA, ma si sa, sono cose che richiedono tempo (specialmente se non si programma adeguatamente) e nel frattempo cosa fanno gli addetti UPP assegnati alle cancellerie e immessi in servizio con grandi aspettative oltre un mese fa? A quanto pare sono relegati ad attività di fotocopiatura e scansione (peraltro, rese assai difficili dalla nota scarsità di apparecchiature!) oppure devono elemosinare le postazioni altrui, approfittando delle assenze dei colleghi.

E così facendo, oltre ad umiliare la professionalità di questi nuovi colleghi, l’amministrazione giudiziaria sta sprecando l’occasione che il loro arrivo doveva rappresentare.

Verrebbe da chiedersi come sia potuto accadere di farsi trovare così impreparati difronte al repentino ingresso di oltre ben 8.000 unità di personale.

Possibile che nessuno si sia preoccupato di attrezzare sul serio gli uffici che dovevano riceverli?

La verità è che inizialmente gli addetti UPP dovevano svolgere esclusivamente attività di supporto ai magistrati, per cui bastava un portatile, la rete wi-fi (magari in smartworking, giusto per mettere il personale l’un contro l’altro) poi ci è resi conto, giustamente, che era necessario rafforzare parallelamente anche le cancellerie, ma non si è curato di creare le condizioni tecniche affinché gli addetti UPP potessero svolgere il loro lavoro.

Non è nel nostro stile recriminare senza fare proposte costruttive, per cui abbiamo chiesto alla DGSIA di procedere rapidamente ad aumentare gli indirizzi IP disponibili per gli addetti UPP altrimenti, il potenziamento dell’Ufficio per il processo sarà solo l’ennesima opportunità sprecata, e con l’opportunità andrebbero in fumo anche i soldi, nostri.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

FLASH 2022 POSTAZIONI UPP

Prot. 29 AMPLIAMENTO INDIRIZZI IP UPP

VOTA PER UN NUOVO ORDINAMENTO

22nd Mar
2022
Non Attivo

Prendiamo atto di 20 anni di una politica del personale fallimentare: passaggi economici riassorbiti dall’inflazione e dai ritardi dei rinnovi contrattuali, riqualificazioni non puntuali e neanche “professionalizzanti” e nella stragrande maggioranza dei casi, come risultato siamo diventati factotum dell’Amministrazione, senza una professionalità riconosciuta.

Nei prossimi mesi ci attende la discussione e delineamento di un nuovo ordinamento da disegnare insieme alle “Famiglie Professionali” e saranno il risultato della forza di ogni sigla sindacale sul tavolo nazionale di Amministrazione. E questa forza si esprime con il voto per le RSU.

Chi vi dice che votare per le RSU serve solo per eleggere il collega di Ufficio, mente sapendo di mentire!

Per il Ministero della Giustizia il nuovo Contratto Collettivo sarà fortemente penalizzante per la classificazione del personale ma ci chiediamo dov’erano gli altri Sindacati mentre CONFINTESA FP chiedeva a gran voce di non sottoscrivere un ordinamento professionale? Perché all’ARAN si giravano dall’altra parte e non hanno dato forza alle nostre richieste con il loro grandi numeri per non accettare le nuove denominazioni (e non solo) che creeranno scompiglio e che dovranno trovare una soluzione in sede di Contratto Integrativo?

L’unica nostra soluzione è stata quella di scrivere la nota a verbale “Non si è accolta l’osservazione, ripetuta numerosissime volte purtroppo solo da Confintesa FP, in riferimento ai problemi che le nuove denominazioni delle aree causeranno in alcune Amministrazioni (per tutte: il Ministero della Giustizia) nel quale gli “Operatori” sono attualmente inquadrati nella II area, i Cancellieri saranno inquadrati nell’area “Assistenti” ed i “Direttori” nell’area funzionari, tutti potrebbero percepire un “demansionamento” che, forse, potrebbe essere sanato solo nel prossimo Contratto Integrativo.

Ulteriori problemi saranno provocati dalla disposizione prevista dall’art.13 co. 2 “all’interno dell’Area si ha equivalenza e fungibilità delle mansioni ed esigibilità d’organizzazione del lavoro” laddove attualmente nell’ambito della stessa area ci sono funzioni diverse e gerarchicamente sovraordinate”.

Con il voto delle prossime RSU abbiamo la possibilità di rimettere le cose a posto, non limitare il tuo voto al collega di Ufficio, ricorda che nei prossimi 5 mesi la contrattazione integrativa nazionale riscriverà l’ordinamento, le aree, le famiglie professionali, non sprecare l’occasione, dai forza alle nostre idee, alla nostra sigla, ai nostri candidati e se nel tuo collegio non abbiamo presentato liste non dare forza ai Sindacati che le hanno presentate e ricorda che se ripetiamo le stesse azioni non possiamo aspettarci risultati diversi!

IL 5-6 E 7 APRILE VOTA CONFINTESA FP

“I problemi generano problemi, e la mancanza di metodo nel risolverli apertamente genera più problemi” Crosby Philip

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

FLASH-2022-N-5-VOTA-PER-UN-NUOVO-ORDINAMENTO

Criteri di individuazione dei “coordinatori esperti” per l’organizzazione e la gestione degli addetti all’ufficio del processo

7th Mar
2022
Non Attivo

Di seguito pubblichiamo la nota trasmessa in data odierna al Ministero avente ad oggetto i criteri di individuazione dei “coordinatori esperti” per l’organizzazione e la gestione degli addetti all’ufficio del processo.

Prot.24 Lettera coordinatori esperti

Negli ultimi giorni sono giunte a questa O.S. alcune segnalazioni circa l’esistenza di una nuova indennità da assegnare a 1.520 dipendenti di ruolo di Area III, scelti tra quelli con contratto a tempo indeterminato.

Sebbene la figura del “coordinatore esperto” fosse già prevista nei documenti esplicativi delle linee di progetto del PNRR (si veda ad esempio il documento della Camera dei deputati “Le misure per la Giustizia nel Piano nazionale di ripresa e resilienza” del 14 gennaio 2022) le segnalazioni ricevute si riferiscono principalmente ad alcuni articoli rinvenibili sul web, che riportano stralci, anche molto tecnici e dettagliati, di non meglio identificati “documenti” interni all’amministrazione giudiziaria.

Secondo quanto riportato da questi articoli, i “coordinatori esperti” dovrebbero gestire, oltre ai normali carichi di lavoro, funzioni separate e ulteriori legate all’organizzazione e al coordinamento degli addetti UPP assunti a tempo determinato, a fronte di questo impegno riceverebbero un’indennità molto significativa, pari a 7.000 euro lordi per ciascun anno di svolgimento del ruolo. Tale indennità dovrebbe partire da gennaio 2022 e avere una durata pari a 3 anni al massimo senza possibilità di ulteriori rinnovi, essendo strettamente legata al PNRR. In ogni caso, pur avendo una durata limitata del tempo, si tratterebbe di 21.000 euro lordi per ogni coordinatore esperto al termine dei 3 anni.

Risulterebbe altresì che in numerosi uffici i cosiddetti “coordinatori esperti” siano già stati nominati con ordine di servizio dei dirigenti, causando scompiglio e divisioni nella platea dei potenziali candidati della misura, che lamentano l’applicazione di criteri arbitrari e clientelari.

Se quanto riportato finora risultasse corrispondere al vero, qualche precisazione è doverosa.

  • Anche questa novità, come altre già introdotte nell’ambito del PNRR, è ammantata da un velo di mistero ed eccezionalità non confacente agli uffici pubblici, a maggior ragione del Ministero della Giustizia.
  • Pare altresì contestabile che una notizia così rilevante circoli nei siti di informazione prima ancora che negli uffici giudiziari, addirittura riportando stralci di documenti interni. Lo abbiamo già detto e non ci stancheremo di ripeterlo: l’implementazione urgente del PNRR non può costituire un alibi per aggirare le normali procedure e le OO.SS. non possono essere esautorate del proprio ruolo in nome dell’urgenza di un risultato.
  • Ci preoccupano le numerose segnalazioni che lamentano opacità nella scelta dei “coordinatori esperti”. Tra i documenti di dominio pubblico, solo la “Circolare 11 febbraio – Formazione del personale con la qualifica di addetto all’ufficio del processo” accenna – e molto vagamente tra l’altro, tanto che non è chiaro se ci si riferisca effettivamente ai “coordinatori esperti”! – al fatto che “i medesimi uffici (NDR giudiziari) vorranno altresì indicare, su appositi form rinvenibili sui gruppi di lavoro Teams già costituiti dal DOG, il nominativo di un referente per le attività di coordinamento nella formazione, anche individuato tra i referenti formazione distrettuali già presenti sul territorio“.
  • La rilevanza delle indennità corrisposte (si parla di 21 mila euro lordi in 3 anni a testa), l’importanza del ruolo che i “coordinatori esperti” e le divisioni che stanno già emergendo all’interno del personale di ruolo impongono a tutti una doverosa trasparenza sui criteri e le modalità di scelta dei destinatari.

In linea generale la scrivente accoglie molto favorevolmente l’introduzione di ogni incentivo ma deve rispettare delle regole di base: pubblicità, trasparenza e meritocrazia e, pare, che in questo caso una o tutte siano mancate.

Le domande che ci pongono e che vi rivolgiamo sono:

  1. Con quali criteri sono stati scelti i coordinatori esperti?
  2. Sono direttori o anche funzionari, considerato che la norma sembrerebbe richiamare la Area III?
  3. Sono previsti dei meccanismi di valutazione e controllo dell’impegno effettivamente speso oppure si pensa di distribuirli un po’ a caso e poi magari far ricadere l’onere dell’effettiva formazione e del coordinamento degli addetti UPP su altri dipendenti a cui nulla verrà assegnato?
  4. Perché si sceglie sempre la strada divisiva tra il personale senza coinvolgerlo al meglio per ottenere un risultato anche migliore?

Restando in attesa delle dovute risposte, alla scrivente ed al personale, si porgono cordiali saluti.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

 

1 19 20 21 22 23 107