TOC TOC… SI DORME ?

13th Ott
2022
Non Attivo

FLASH 21 SI DORME?

Ci scusiamo, non vorremmo interrompere un lungo ed ingiustificato silenzio ma, pur consapevoli che ci sono atti che necessitano della presenza di un Governo, sappiamo anche che ci sono delle attività che potrebbero essere avviate, quali?

A luglio è stato firmato l’accordo per le progressioni economiche, sia pure con un ritardo di anni ed a seguito di un provvedimento di condanna del Tribunale di Roma del 24 giugno 2022 ottenuto da Confintesa FP! Siamo in attesa di essere convocati per la sottoscrizione dell’Accordo definitivo certificato dagli organi di controllo che darebbe il via alle procedure.

IL CCNL firmato il 9 maggio 2022 pone a carico delle Amministrazioni l’onere di definire le famiglie professionali del nuovo ordinamento professionale entro il termine di cinque mesi dalla sottoscrizione, dunque entro il 9 ottobre. Un termine non perentorio ma finora non è stato comunicato NULLA eppure CONFINTESA FP, lo stesso giorno della firma del CCNL ha chiesto di avviare le procedure per il rinnovo del CCNI ma, evidentemente la nostra voce non conta abbastanza, per ora.

Sono stati assunti direttori, funzionari, cancellieri, operatori prima di dare alle professionalità interne un’opportunità di crescita, per anni è stata bloccata la mobilità del personale, non sono mai state riconosciute le posizioni organizzative, gli incentivi tecnici, il CUG, la banca delle ore, le mancate procedure per il passaggio di area dei profili “tecnici” e lo scorrimento delle graduatorie per i “21 quater”, l’elenco, purtroppo, potrebbe continuare a lungo.

Occorrerà gestire la situazione tra le uscite dei pensionamenti e le entrate del personale a tempo determinato che deve essere stabilizzato se lo merita (ovvero con delle reali valutazioni e/o procedure comparative) ma senza pregiudicare le aspettative del personale già in servizio che attende da anni.

Il nuovo Ministro della Giustizia ed il suo staff, chiunque siano, avranno l’onere di voltare pagina e di restituire dignità al personale giudiziario cambiando un sistema per troppo tempo gestito affrontando ciò che è urgente ma dimenticando ciò che è importante: la professionalità e la meritocrazia agganciate ad un reale sistema premiale, partendo dalla creazione dell’area delle Elevate Professionalità, sbocco naturale per chi già da troppi anni aspetta, fino allo svuotamento della I area in cui attualmente ci sono gli ausiliari.

CORSO DI PREPARAZIONE DIRIGENTI PA

10th Ott
2022
Non Attivo

Il corso è riservato a iscritti e familiari CONFINTESA.
Per il Concorso Dirigenti del Ministero della Difesa (e non solo).
Si approfondiranno materie ed argomenti che sono utili per la preparazione di tutti i percorsi di elevata professionalità (Dirigenti ed Elevate Professionalità della Pubblica Amministrazione).
L’inizio è previsto nel corrente mese di ottobre. La durata sarà di circa 80 ore, prevalentemente svolte in orario pomeridiano. La partecipazione potrà essere:
–             in presenza (presso l’aula magna della sede di Corso Vittorio Emanuele II n.326, Roma) per un numero massimo di 60 partecipanti;
–             in collegamento da remoto per chi non voglia accollarsi la spesa ed i tempi della trasferta.

La quota di partecipazione è di €. 150, contenuta grazie al supporto della Confintesa ma si richiede un minimo di 80 adesioni al corso.

Materie trattate e docenti:
– diritto amministrativo e diritto costituzionale: dott.ssa prof.ssa Biancofiore Piera Presidente di sezione Tar del Lazio  
– diritto civile, con particolare riferimento alle obbligazioni e ai contratti: avv. D’Aquino Fabio docente universitario nozioni di contabilità di stato e degli enti pubblici
– disciplina del lavoro pubblico: dott.ssa Travaglini Michela Dirigente FP
– legislazione in materia di trattamento dei dati personali e normativa in materia di Anticorruzione e Trasparenza: dott.ssa Buoninconti Gioia docente Sna e Università
– nozioni di diritto penale con particolare riferimento ai reati contro la P.A.
–  capacità organizzative e manageriali in rapporto a specifiche situazioni proprie del ruolo dirigenziale: dott.ssa Letizia Muzi 
– ordinamento istituzionale e organizzativo del Ministero della Difesa: dott. Mangani Massimo già direttore della scuola di formazione difesa.

È necessario procedere subito alla preadesione al corso (sia in presenza che da remoto) senza il pagamento della quota che, invece, verrà richiesta al momento dell’avvio del corso.

>>>>>>>PREISCRIZIONE CLICCA QUI

Per maggiori informazioni chiama il 3394269487 o scrivi a formazione@confintesa.it

Emergenza al Giudice di Pace di Larino

1st Ott
2022
Non Attivo

Provvedimento di applicazione ai senso dell’art. 20 dell’Accordo di mobilità del 15 luglio 2020-prot. Segretario Generale

 

Con il provvedimento in oggetto emarginato, la Corte d’Appello di Campobasso ha disposto l’applicazione d’ufficio, per due giorni a settimana, dell’unico Direttore in servizio presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Larino al Tribunale per i minorenni di Campobasso. La decisione, scaturita dalla mancata adesione all’interpello disposto ai sensi dell’art. 20 dell’Accordo di mobilità del 15 luglio 2020, troverebbe fondamento nel fatto che il Direttore  in servizio presso il GdP di Larino sarebbe una figura non compresa in pianta organica, pertanto in sovrannumero, e la sua applicazione per 2 giorni a settimana non comporterebbe pregiudizio all’Ufficio.

A parere della scrivente O.S. la decisione non è condivisibile in quanto non tiene in debita considerazione il carico di lavoro dell’Ufficio rispetto al personale ivi operante.

La situazione è semplicemente ed incontestabilmente drammatica.

Fino ad oggi, le 4 unità ivi operanti, comunque, in deficit risultando vacante al 50% la figura dell’Assistente (un’unità in servizio mentre l’altra trasferita definitivamente altrove e non  in comando così come specificato nel provvedimento di applicazione),   al 100% quella del cancelliere esperto, hanno garantito l’espletamento dei servizi con grande spirito di sacrificio e collaborazione, cercando di colmare le gravi scoperture.

 Con il venir meno della figura di Direttore amministrativo, i servizi graverebbero su solo tre figure ovvero un’assistente giudiziario e un funzionario i quali dovrebbero garantire tutti i servizi di udienza e post udienza, compreso lo sportello e un ausiliario il quale, per mansionario, ha poche possibilità “di intervento”, non potendo procedere alle iscrizioni, verbalizzare, depositare, istruire e curare le attività di post udienza.

In sostanza i servizi di ordinaria amministrazione relativi all’ istruzione delle cause, verbalizzazione e sportello graverebbero solo su 2 persone.

Ciò comporterebbe:

  1. l’innescarsi di effetti avversi sul benessere psico-fisico dei dipendenti;
  2. il non poter materialmente garantire l’espletamento dei servizi, con esonero di qualsivoglia responsabilità dei lavoratori per scadenza dei termini e gestione delle urgenze in quanto, semplicemente succubi di un provvedimento superiore ( ad impossibilia nemo tenetur);
  3. l’impossibilità per i lavoratori di poter fruire dei diritti riconosciuti normativamente, quali ferie e permessi, non essendo materialmente possibile alcuna turnazione o sostituzione;
  4. la declassificazione del personale che per garantire la completezza dei servizi è costretto a svolgere mansioni non appartenenti al proprio profilo professionale.

 

Alla luce delle pregresse osservazioni, la scrivente O.S.

CHIEDE

Che venga bloccata la procedura de qua ed avviarne una volta all’acquisizione di ulteriore personale.

In attesa di un tempestivo riscontro si porgono

Cordiali saluti.

(Claudia Ratti)

Prot. 63 Emergenza presso il GdP di Larino

Garage del Palazzo di Giustizia, segnalazione

30th Set
2022
Non Attivo

Il Segretario Generale, Claudia Ratti, scrive per attenzionare le autorità competenti sulla delicata questione del garage del Palazzo di Giustizia di Agrigento. 

 

La presente per significare che in occasione dell’assemblea sindacale svoltasi nel palazzo di giustizia l’8 settembre u.s. ho preso personalmente atto che i dipendenti hanno la possibilità di usufruire del parcheggio attiguo il Palazzo ad un costo mensile pari ad €. 26, somma che, per quanto possa sembrare conveniente, pesa nei bilanci di molte famiglie tanto da indurre alcuni lavoratori a parcheggiare più lontano perdendo tempo ed accollandosi il rischio in una strada a percorrenza veloce e non ben illuminata. Non solo … il parcheggio a pagamento è incustodito tanto che il personale della Società che lo gestisce è in servizio solo nelle prime ore della mattinata lavorativa (si paga in anticipo) e non per l’intera giornata.

Sono altresì venuta a conoscenza di fatti che, se fossero veri, sarebbero molto gravi, motivo per cui chiedo accurata verifica delle Autorità competenti in indirizzo. 

È noto che il Palazzo di Giustizia di Agrigento ha un parcheggio riservato alle auto di servizio da informazioni acquisite e da verificare risulta, invece, che viene consentito l’accesso ed il parcheggio ad auto e moto prive di permesso, di proprietà di alcuni (privilegiati) dipendenti degli Uffici Giudiziari ma anche ad alcuni (privilegiati) dipendenti del Comune e di altre ditte esterne, in aperta violazione del regolamento e delle disposizioni vigenti.

Orbene, delle due l’una:

  • L’accesso ed il parcheggio al garage del Palazzo di Giustizia sono consentiti a tutti i lavoratori del Palazzo di Giustizia ben identificati e, considerando lo spazio esiguo, dovrebbero stabilirsi dei turni o prevedere altri criteri noti e trasparenti.
  • L’accesso ed il parcheggio al garage del Palazzo di Giustizia NON sono consentiti a tutti i lavoratori del Palazzo di Giustizia ma solo ed esclusivamente alle auto di servizio ed allora non deve essere possibile alcuna discrezionalità di scegliere chi parcheggia e chi non parcheggia considerando che, se la scelta è questa, i motivi delle restrizioni sono di incolumità e di ordine pubblico e qualsiasi violazione della regola espone l’intero Palazzo di Giustizia, il personale e l’utenza, a seri pericoli.

Pensiamo ai possibili rischi di incendi per autocombustione di auto e moto abusivamente parcheggiate e, ancor peggio, a ipotetiche concepibili azioni criminali da parte di malviventi che potrebbero delinquere in danno di tutto il personale servendosi di detti mezzi a insaputa dei loro proprietari.

Per quanto sopra la scrivente,

CHIEDE

alle Autorità competenti di attivarsi affinché si scelga una soluzione e la si condivida con tutti e, nel caso in cui si opti per riservare l’accesso alle auto di servizio si chiede che vengano effettuati puntuali controlli e si eviti l’accesso non autorizzato senza alcuna eccezione.

Si resta a disposizione per ogni ulteriore approfondimento.

Cordiali saluti.

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

Prot. 61 segnalazioni garage palazzo giustizia Agrigento (1) (1)

MEGLIO FERITI CHE MORTI…CROLLANO GLI SCAFFALI AL TRIBUNALE DI BARI!!

29th Set
2022
Non Attivo

Riportiamo il Comunicato Stampa del nostro Segretario Regionale, Maria Pia Erriquez, dipendente della Corte d’Appello di Bari e rappresentante della sicurezza dei lavoratori a seguito dell’incidente accaduto ieri mattina, 28 settembre, nell’Aula Magna, a Palazzo di Giustizia di Piazza De Nicola di Bari.

COMUNICATO STAMPA


“E’ inconcepibile che nel 2022 possano accadere incidenti simili sul posto di lavoro e per di più nell’aula Magna di un Palazzo di Giustizia…”
Lo dichiara Maria Pia Erriquez, Segretario Regionale di Confintesa Funzione Pubblica e rappresentante dei lavoratori della Corte d’Appello di Bari.
“Sono ancora scioccata per quello che è successo ieri…” continua la Erriquez…”mi trovavo a lavoro in Corte d’Appello e mentre erano in corso le attività elettorali per le Elezioni Politiche ho sentito un forte boato proveniente dall’aula Magna e delle grida disperate dei colleghi e sono subito andata per verificare cosa fosse accaduto ed ho trovato il delirio…tutti nel panico ed il collega, sanguinante e con dolori lancinanti alla mano, che stava per svenire ed in attesa del 118, arrivato dopo interminabili 25 minuti…Arrivati i soccorsi, il collega è stato portato in ambulanza al Policlinico ed operato d’urgenza, riportando gravi conseguenza ad una mano. Anche altri colleghi infortunati sono stati portati al pronto soccorso per sicurezza, ma per fortuna non con gravi lesioni.”
I Carabinieri e le forze dell’ordine sono intervenuti prontamente e adesso attendiamo gli accertamenti da parte delle Autorità competenti.
Come Sigla da anni ci facciamo carico delle lamentele dei lavoratori e segnaliamo le tante, troppe, situazioni di rischio in cui versano i nostri Uffici Giudiziari, dall’inadeguatezza strutturale degli edifici ormai vetusti, con solai che non reggono al peso dei molteplici faldoni, collocati anche sui pavimenti, alle scaffalature ovunque piazzate, anche in locali non salubri, e spesso ( come è accaduto ieri) non adeguatamente fissate in sicurezza, a rischio concreto di crollo, o fotocopiatrici nei corridoi, o impianti di climatizzazione da sempre malfunzionanti, e potremmo continuare ancora…
Non possiamo più accettare che si continui a lavorare in queste condizioni…
Tutti noi potevamo esserci al posto del nostro collega…
Non siamo carne da macello! Chiediamo, Vogliamo sicurezza sul lavoro!!!

Bari 29/09/2022
Il Segretario Regionale
Maria Pia Erriquez

Trattative del CCNI. Il modello della Giustizia Amministrativa.

22nd Set
2022
Non Attivo

Esiste un ramo della Giustizia che dovrebbe essere emulato per l’attenzione e la tempestività con le quali si provvede a normare gli istituti relativi alla gestione del personale amministrativo.

Si tratta della Giustizia Amministrativa presso la quale, nel rispetto dei termini fissati dal CCNL, sono in corso le trattative per la sottoscrizione del nuovo CCNI del personale amministrativo.

Organizzare e gestire efficientemente la Giustizia con attenzione rivolta al personale, in una visione in cui la partecipazione ed il coinvolgimento di quest’ultimo diventano strumenti strategici per la produttività, è dunque possibile.

Ed è così che in ”quel ramo” le procedure per le progressioni economiche vengono puntualmente espletate, la remunerazione del fondo per la Performance organizzativa ed individuale avviene annualmente, addirittura con possibilità di anticipazioni grazie alla flessibilità organizzativa. In “quel ramo” da anni è stata introdotta l’indennità per “il miglioramento dell’efficienza organizzativa” e da anni ne chiediamo l’introduzione anche nel Ministero della Giustizia, nella disattenzione generale, dell’Amministrazione e non solo.

Nulla ancora è definito e tutto è perfettibile, ma ciò che emerge fin dalle prime battute e dalla lettura dell’ipotesi d’accordo, è che l’obiettivo è quello di ottenere il miglioramento e l’efficientamento dei servizi anche  attraverso l’adozione di soluzioni incentivanti, remunerative e non, per il personale, quali “il premio di eccellenza” ancorato a criteri oggettivi, le posizioni organizzative,  una serie di indennità connesse a responsabilità amministrative-contabili e l’attenzione alla conciliazione tra le esigenze di vita e di servizio tramite la regolamentazione del lavoro da remoto non di mera facciata.

Emerge, in sostanza, l’intenzione di valorizzare il personale amministrativo, senza alimentare inutili contrapposizioni con il personale di magistratura.

Si rimane in attesa della convocazione per l’avvio delle trattative per realizzare ciò che in altre Amministrazioni è, da tempo, possibile.

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

 

Contratto Integrativo, progressioni, passaggio di area, Alte Professionalità… quando?

Piattaforma COORD GIUSTIZIA SETTEMBRE 2022

PROT. 59 AVVIO TRATTATIVE CCNI

Prot.40 2022 avvio CCNI

Facendo seguito alla nostra richiesta trasmessa in data 9/5/2022, considerato che l’art.18 CCNL Comparto Funzioni Centrali, sottoscritto in data 9/5/22 “Norme di prima applicazione”, com’è noto, testualmente dispone:

“1. Al fine di consentire alle amministrazioni di procedere agli adempimenti necessari all’attuazione delle norme di cui al presente Titolo, lo stesso entra in vigore il giorno 1 del mese successivo ad un periodo dilatorio pari a cinque mesi dalla sottoscrizione definitiva del presente CCNL.

  1. Dall’entrata in vigore del presente CCNL ed entro il termine di cui al comma 1, l’amministrazione, in sede di contrattazione integrativa di cui all’art. 7 (Contrattazione collettiva integrativa: soggetti, livelli e materie), comma 6, lett. z), definisce le famiglie professionali del nuovo ordinamento professionale all’interno delle quali confluiscono, nel rispetto della tabella 2 di trasposizione automatica nel sistema di classificazione, i profili professionali definiti sulla base del precedente sistema ordinamentale”.

Considerato che il termine è prossimo alla scadenza e che ancora non si sono aperte le trattative.

Si chiede di procedere con urgenza all’avvio: 

  1. delle trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Integrativo del Ministero della Giustizia;
  2. delle procedure per le progressioni economiche all’interno delle aree ex art.14 CCNL 2019/2021;
  3. delle procedure per le progressioni tra le aree con procedure valutative cui sono ammessi i dipendenti in servizio in possesso dei requisiti ex art.18 co.6 (dunque per il passaggio I e II e II e III area);
  4. alla previsione dell’Area delle Area delle elevate professionalità.

Si coglie l’occasione per trasmettere la piattaforma Confintesa FP.

Restando a disposizione per ulteriori confronti ed approfondimenti si porgono Cordiali saluti,

L’amaro abbandono degli Uffici del Giudice di Pace.

14th Set
2022
Non Attivo

 

Al Ministro della Giustizia

Prof.ssa Marta Cartabia

 

Al Capo del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del personale e dei Servizi

Dr.ssa Barbara Fabbrini

 

Al Direttore Generale dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi

Dr. Alessandro Leopizzi

 

Oggetto: L’amaro abbandono degli Uffici del Giudice di Pace.

 

Carenza di organico, pesanti carichi di lavoro, declassificazione professionale, umiliazione economica, inadeguatezza infrastrutturale ed informatica, indifferenza dei vertici … sembrano siano queste le principali caratteristiche degli Uffici del Giudice di Pace, eppure il loro contributo all’Amministrazione Giudiziaria, seppur deputato a fattispecie per rilevanza “minori”, non deve essere considerato di secondo livello.

Il primo dei problemi che riteniamo debba essere risolto è quello della gravissima carenza di personale, oramai non più sostenibile.

Occorre, in primis, procedere ad una ricognizione della pianta organica che individui le unità effettivamente ivi operanti, al netto delle applicazioni, dei comandi, dei distacchi e dei prossimi pensionamenti e ad una successiva rivisitazione della stessa volta a rendere conforme il personale necessario rispetto al carico di lavoro.

Agli uffici del GdP sono state destinate pochissime unità anche dalle ultime assunzioni.

È pleonastico rimarcare come siffatta voragine rilevi sotto un triplice profilo:

  1. L’impossibilità per il personale effettivamente presente di garantire, in maniera efficiente ed efficace i servizi.
  2. La declassificazione del personale che per garantire la completezza dei servizi è costretto a svolgere mansioni non appartenenti al proprio profilo professionale.
  3. Innesca effetti avversi sul benessere psico-fisico dei lavoratori (fenomeno di burnout).

Tuttavia, non basta implementare il personale ma occorre agire anche sul piano delle tecnologie informatiche attraverso l’adozione sistematica ed obbligatoria, così come avviene presso gli uffici “superiori”, di strumenti volti alla agevolazione:

  • delle iscrizioni a ruolo essendo ancora esistenti uffici ove l’iscrizione degli atti introduttivi avviene manualmente, anche a discapito dell’automatica ed oggettiva assegnazione delle pratiche ai Giudici;
  • della verbalizzazione delle udienze.

Tali strumenti rappresentano l’occasione per modernizzare e rendere più efficienti tali uffici, in sintonia con la tanto declamata PA 2.0. Si perseguirebbe l’obiettivo di agevolare il servizio di assistenza alle udienze per l’operatore, di razionalizzare l’attività in termini temporali e di trasparenza, garantendo in tal modo anche la customer satisfaction.

Chiediamo, per quanto sopra, di restituire la dignità di Uffici Giudiziari anche ai “Giudici di Pace” e restiamo a disposizione per ogni possibile intervento.

Cordiali saluti

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

 

 

 

 

Interpello straordinario riservato

13th Set
2022
Non Attivo

Pubblichiamo, di seguito, la nota trasmessa in data odierna al Ministro della Giustizia, al Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria e alla Direzione Generale del personale e dei servizi in relazione al prossimo interpello straordinario.

Al Ministro della Giustizia

Prof.ssa Marta Cartabia

 

Al Capo del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del personale e dei Servizi

Dr.ssa Barbara Fabbrini

 

Al Direttore Generale dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi

Dr. Alessandro Leopizzi

 

 

OGGETTO: Interpello straordinario riservato.

 

L’Amministrazione ha comunicato la prossima pubblicazione di un interpello straordinario riservato ai dipendenti in posizione di distacco i cui requisiti per la partecipazione sono prescritti dall’art.23 ovvero essere in posizione di distacco presso un altro ufficio da almeno un anno dalla data del 1° giugno 2020 ed aver superato il vincolo quinquennale.

Tuttavia, considerando:

  1. che non si è mai proceduto ad una ricostruzione realistica della pianta organica che tenga conto della mole di lavoro, del personale comandato e dei prossimi pensionamenti;
  2. il ritardo di oltre un anno rispetto alla data del 01/06/2021, fissata dall’accordo di mobilità del 15 luglio 2020, con il quale l’Amministrazione sta procedendo all’interpello;
  3. l’orientamento espresso dal Ministero della Funzione Pubblica in tema di vincolo quinquennale che ha chiarito la non obbligatorietà per le PPAA e sulla cui non utilità Confintesa FP ha speso fiumi di parole (nota prot. 10/2020 e nota prot. 52/2022),

La scrivente

CHIEDE

Di convocare con ogni possibile urgenza le OO.SS. affinché si possa modificare l’art.23 dell’accordo sulla mobilità in questi termini:

  • eliminando il requisito del periodo di permanenza quinquennale nella sede di prima destinazione ai sensi dell’articolo 35, comma 5-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
  • legittimando la partecipazione dei dipendenti in posizione di distacco presso un altro Ufficio da almeno un anno alla data del 1° settembre 2022.

Si chiede altresì di eliminare il vincolo anche in tutti i futuri interpelli, ritenendo che sia di ostacolo sia al buon andamento dell’Amministrazione che al benessere dei lavoratori.

Cordiali saluti

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

prot. 58 Interpello straordinario settembre 2022

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