PRIORITA’ VACCINAZIONI ANCHE PER IL PERSONALE GIUDIZIARIO

18th Gen
2021
Non Attivo

E’ quanto abbiamo chiesto ai vertici ministeriali.
Prot. 3 2021 CAMPAGNA VACCINALE

Al Ministro Della Giustizia
Alfonso Bonafede

Al Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria
del Personale e dei Servizi
Barbara Fabbrini

Al Direttore Generale del Personale e della Formazione
Alessandro Leopizzi

Oggetto: campagna vaccinale Covid 19.

La scrivente O.S., nella costante attenzione mantenuta sulla emergenza sanitaria da Covid 19 a tutela dei lavoratori e delle loro famiglie, ritiene doveroso che, esaurita la campagna di vaccinazione del personale sanitario e delle Forze dell’Ordine, si riconosca la priorità ai dipendenti pubblici addetti al settore giustizia.

Spiace evidenziare non solo il numero di vite umane perse tra le fila del personale giudiziario, ma anche, e soprattutto, la circostanza per la quale se durante il primo lockdown vi è stata una doverosa e netta interruzione dei servizi giudiziari ed il conseguente incentivo al lavoro agile, durante la cosiddetta “seconda ondata”, non essendo intervenuta analoga sospensione, la più cospicua parte del personale (fatta salva la tutela dei lavoratori cd “fragili”) ha ripreso a svolgere le proprie mansioni prevalentemente in presenza, esponendosi a costanti e numerosi contatti con soggetti esterni (pensiamo agli utenti “pubblici” ma non solo … agli avvocati, al personale di polizia penitenziaria, detenuti, testimoni, consulenti tecnici, ecc.). Un richiamo particolare merita il personale UNEP considerando che accede in abitazioni private di sconosciuti, in cui il rispetto della dovuta distanza di sicurezza e l’uso dei DPI è molto difficile, in cui non si sa mai con certezza se c’è qualche soggetto positivo e, comunque, si è nell’impossibilità di misurare anche semplicemente la temperatura.

Quel che è certo è che l’esposizione elevata di contrarre il virus rende il personale giudiziario veicolo di rapida propagazione nei palazzi di Giustizia che diventano, inevitabilmente, veri e propri focolai come emerge dalle notizie che, ormai con regolare cadenza, apprendiamo da tutte le testate giornalistiche italiane.

Per tali motivi la scrivente, nella consapevolezza che le SS.LL. sono particolarmente sensibili alle problematicità sopra denunciate chiede che venga accordata priorità nel calendario delle vaccinazioni anche al personale giudiziario maggiormente esposto ai rischi di contagio.
Cordiali saluti

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

 

RICORSO CANCELLIERI

14th Gen
2021
Non Attivo

CONCORSO 2700 CANCELLIERI? RICORSO!

A rischio di apparire noiosi e ripetitivi ribadiamo quello che diciamo da molti mesi: il Ministero della Giustizia, forte di una previsione legislativa (dal sapore di incostituzionalità) pubblica un bando per assumere cancellieri esperti.

Se alla domanda che abbiamo fatto nei mesi scorsi in relazione al bando di concorso per assumere 400 Direttori “si vogliono mettere a tacere le ambizioni di stabilizzazione dei magistrati non togati?”  la risposta poteva essere infondata, provocatoria e aleatoria, dopo aver visto le graduatorie dei candidati ammessi alle prove orali abbiamo la certezza.

Evitando di pubblicare i cognomi (sia pur pubblici) perché poco interessanti, rileviamo che i “meno giovani” ammessi agli orali sono:

NOME

DATA DI NASCITA

CORTE APPELLO

ANNI

FILIPPO

24/01/1947

BOLOGNA

74

GIANCARLO

16/10/1951

PALERMO

70

MARGHERITA

19/06/1953

ROMA

68

GIOVANNA

28/11/1954

PALERMO

67

A seguire ritroviamo 10 candidati di 66 anni, 18 candidati di 65 ecc. ecc., per farla breve 2989 candidati hanno un’età compresa tra 50 e 74 anni (da compiere nel 2021) di cui 288 sono ultrasessantenni! Questo è il rinnovamento del quale il Ministero della Giustizia necessita?

La pandemia è stato il pretesto per bandire un concorso con un ingiustificato sbarramento agli innumerevoli e brillanti giovani ai quali è stato negato di partecipare ai concorsi da direttore, da funzionario e, ora, da cancelliere. Confintesa FP da anni (anche decenni) tutela attivamente i direttori amministrativi e non ha accettato un altro concorso BEFFA tanto da essersi fatto promotore di impugnativa al TAR Lazio.

Confintesa FP, accogliendo le numerosissime richieste per promuovere il ricorso per impugnare il bando per l’assunzione di 2700 cancellieri esperti, ha ritenuto il patrocinio un atto dovuto per chiedere giustizia.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

 

QUALCHE CHIARIMENTO

  • Possono partecipare al ricorso i dipendenti in servizio presso il Ministero della Giustizia in possesso del diploma di laurea che sono già inquadrati nella seconda area professionale anche se non hanno maturato i tre anni di servizio richiesti dal bando.
  • I tempi sono strettissimi: il 29 gennaio ’21 è il termine entro il quale deve pervenire l’originale della documentazione presso la Federazione.
  • È opportuno anticipare la documentazione per e-mail contenzioso@confintesafp.it.
  • Non ci sono costi perché sono interamente accollati dal Coordinamento Giustizia.
  • È riservato solo agli iscritti Confintesa FP, chi non è ancora iscritto può mandare l’adesione con la documentazione richiesta per il ricorso.
  • Chiederemo di annullare i concorsi sollevando la questione di legittimità costituzionale dell’art. 252 del decreto rilancio, eliminando lo sbarramento dei titoli e dell’anzianità.
  • I nuovi iscritti riceveranno i buoni di benvenuto (campagna tesseramento 2020/2021) e avranno diritto a tutte le agevolazioni previste da Confintesa FP.

COSA FARE?

È richiesta questa documentazione:

  1. scheda adesione debitamente compilata;
  2. procura alla lite, debitamente compilata e sottoscritta, attenzione: sono due (diverse) una per il primo grado ed uno per l’appello (se fosse necessario);
  3. fotocopia documento di identità in corso di validità;
  4. fotocopia codice fiscale.

Tutta la documentazione dovrà essere anticipata a mezzo e-mail contenzioso@confintesafp.it e, comunque, inviata in originale presso: Confintesa FP- Corso del Rinascimento n. 24 00186 – Roma.

QUALCOSA NON È ANCORA CHIARO?

Siamo a tua disposizione, dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 17.00, fino al 29 gennaio ’21 ai numeri: 3476361078, 3534172326, 3477523465.

Informazioni possono essere richieste anche per e-mail contenzioso@confintesafp.it.

FLASH 2021 N 01 RICORSO CANCELLIERI

MODULO ADESIONE ALL’INIZIATIVA CANCELLIERI

PROCURA ricorso cancellieri

modello-di-iscrizione-2020-1

Brochure Campagna tesseramento 2021

DGSIA E CISIA: PERSONE NON SOLO ACRONIMI

18th Dic
2020
Non Attivo

FLASH SPECIALE INFORMATICI

17 dicembre 2020: si parla, finalmente delle problematiche del personale informatico.

L’Amministrazione è stata rappresentata dal Sottosegretario Ferraresi, dal DG Leopizzi e dal DGSIA Cataldi. La breve premessa del Sottosegretario Ferraresi ci ha fatto comprendere lo scarso interesse per il personale della DGSIA e dei CISIA e, forse, anche scarsa conoscenza dei problemi specifici.

Abbiamo constatato con piacere che, dopo tanti anni di silenzi e di inerzia, anche le altre OO.SS. hanno iniziato a parlare dei problemi che noi solleviamo dal 2004… che dire? Meglio tardi che mai.

Vediamo il dettaglio.

  • ASSENZA DI PIANTE ORGANICHE

La patologica assenza di piante organiche della DGSIA e dei CISIA porta ad una serie di anomalie e discriminazioni tra il personale, prima tra tutte quella della precarietà della sede di servizio con distacchi prorogati di sei mesi in sei mesi, di anno in anno, che fanno vivere lavoratori (e famiglie) in bilico anche per molti anni, per non parlare della messa in modo di inutili procedure al Ministero, già oberato di lavoro.

L’accordo di mobilità del 2012 ha previsto la stabilizzazione del personale soggetto a distacco, un’operazione già completata da anni per il personale degli uffici giudiziari ma mai affrontata per il personale della DGSIA e CISIA.

E’ evidente che se non ci sono le piante organiche come e dove si trasferisce il personale?

Ma tutto il personale ha il sacrosanto diritto alla stabilizzazione e l’avrebbe avuto già dal 2012.

  • ASSENZA DELLA SEDE RSU

L’annoso problema della mappatura delle RSU che la scrivente O.S. solleva da moltissimo tempo (la prima comunicazione risale al 2004) negli ultimi anni sta assumendo una portata non più sottovalutabile, neanche dall’Amministrazione.

In conseguenza dell’attuale mappatura RSU finora, il personale tecnico ha eletto le RSU presso le sedi di vertice degli uffici giudiziari ove presta servizio per conto dei CISIA, di conseguenza il tavolo di contrattazione competente è quello presso il quale ha votato, si tratta di una elementare regola della rappresentanza democratica (cfr. nota  del vice Capo Dipartimento Gargani prot. 119/83/1287 del 5/10/2004). In tale contesto è un obbligo dell’amministrazione procedere alla contrattazione presso i tavoli previsti ove, finora, i dirigenti sono stati regolarmente assenti. 

Questa Federazione, ritenendo oggettivamente eccessiva la contrattazione anche a livello circondariale come prevista dall’attuale vincolo di rappresentanza, ritiene corretto comunque consentire una contrattazione decentrata presso ciascun CISIA, ritenendo sia l’unico modo per garantire l’uniformità di trattamento di tutto il personale della DGSIA nel rispetto delle specificità dei diritti dei lavoratori sul territorio.

Resta esclusa la condivisione di ogni ipotesi di contrattazione centralizzata per lavoratori che prestano costantemente la propria opera sul territorio con oggettive peculiarità di cui tenere conto.

Questo problema non è mai stato voluto affrontare da nessun’altra O.S. tanto vero che tutte le altre hanno sottoscritto senza batter ciglio i vecchi accordi sulla mappatura delle RSU.

Vedremo in occasione delle prossime se sarà solo Confintesa FP a non sottoscrivere o se, finalmente, si cambierà qualcosa.

  • PASSAGGIO DI AREA

L’art.21 quater della legge 132/15, come emendato dall’art.1 comma 498 della legge di bilancio 2018, ha previsto il transito nell’area non solo per cancellieri ed ufficiali giudiziari ma anche per contabili, assistenti informatici ed assistenti linguistici “(…) al fine di sanare i profili di nullità, per violazione delle disposizioni degli art.14 e 15 del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) comparto Ministeri 1998/2001 (….) e di definire i contenziosi giudiziari in corso”.

A tutt’oggi, nonostante le numerose richieste, l’amministrazione risulta totalmente inadempiente non avendo ancora nemmeno avviato le procedure.

  • INCENTIVI TECNICI EX ART 113 D.L. VO 50/2016

Pur prendendo atto di quanto dichiarato dal Direttore Generale S.I.A. dott.ssa Cataldi circa l’avvio già da qualche anno dell’esecuzione della norma con l’accantonamento delle somme, si rileva come, ancora una volta, l’amministrazione pronta a chiedere continuamente impegni straordinari al personale non provvede ad assumere doverosi provvedimenti previsti dalle norme con danno economico per il personale coinvolto.

  • TEMPO DI VIAGGIO E TEMPO DI SERVIZIO PER I DIPENDENTI IN MISSIONE

In ambito tecnico il personale è costretto a frequentissime missioni ed opera anche durante il viaggio medianti strumenti mobili di produttività forniti dalla stessa amministrazione. Il tempo di viaggio è già riconosciuto per gli autisti ritenendolo correttamente connesso alla prestazione d’opera  lo stesso principio può e deve valere per i tecnici) anche in questo caso l’amministrazione è inadempiente rispetto alla promessa di soluzione più volte enunciata.

  • PERSONALE INSUFFICIENTE, DISFUNZIONI E ATTIVITÀ.

Una sproporzione che ha portato a condizioni di lavoro insostenibili per i tecnici si originano enormi disfunzioni organizzative ed evidenti ingiustizie derivanti dall’assenza totale di analisi sui carichi di lavoro. Si assiste al conferimento di incarichi “a pioggia” senza alcuna considerazione per le responsabilità già assunte dagli interessati e, soprattutto, senza tenere in alcun conto delle competenze specifiche e dei mansionari. Tale approccio è tanto più grave in presenza di dirigenti tecnici che dovrebbero avere una competenza specifica per valutare l’impatto delle varie incombenze, nei fatti, sotto questo profilo, si stanno dimostrando abbondantemente meno efficaci dei precedenti dirigenti amministrativi;

Pur riscontrando l’affermazione della dott.ssa Cataldi circa il limite di 140.000 euro per Il conferimento degli incarichi di RUP e DEC ai funzionari, risulta che ci siano comunque casi di funzionari con incarichi di RUP per contratti dal valore molto più elevato;

Il Direttore Generale, con provvedimento del 7/12/2020, ha nominato numerosi tecnici nei vari ruoli previsti per le competenze del “consegnatario economo”.

La grave carenza di personale tecnico più volte denunciata dalla stessa DGSIA sembra poi essere totalmente dimenticata nei provvedimenti emessi.

Sottrarre il personale tecnico, già insufficiente, dai compiti squisitamente tecnici non può definirsi certamente una scelta illuminata. I veri e propri disastri tecnici che stanno avvenendo, anche e soprattutto in tempi recenti, con il fermo per intere settimane della sala server di Napoli, con i problemi gravi della sala server di Roma e con numerosissimi problemi verificatisi a macchia di leopardo sulle reti locali e geografiche e su vari sistemi a livello nazionale, sono indubbiamente figli di indirizzo organizzativo non coerente con la realtà e con le esigenze di conduzione delle infrastrutture informatiche. E’ innegabile dai riscontri quotidiani sul funzionamento dei sistemi come la qualità e la stabilità dei servizi sia sensibilmente peggiorata rispetto al passato.

IN CONCLUSIONE …

L’insoddisfazione diffusa di tutto il personale tecnico che sfocia spesso in rabbia, delusione, disaffezione, fino ad arrivare a forme di protesta palesi e partecipate, costituiscono un chiaro fallimento dell’approccio organizzativo degli ultimi anni. Nelle sessioni di formazione manageriale per tutti i livelli direttivi è chiaramente evidenziato come, pur essendo assodato che chi dirige non possa ottenere il consenso totale perché una percentuale di insoddisfatti è inevitabilmente connessa con le scelte che si devono operare, tuttavia, trovarsi di fronte a un dissenso totale, coeso e deciso non può che costituire un fallimento dell’approccio che va corretto immediatamente al fine di evitare danni irreversibili alla struttura. Purtroppo, non si intravedono segnali di cambio di indirizzo nella direzione corretta, l’Amministrazione deve riflettere su questa gestione pervicacemente chiusa e irragionevole che rischia di danneggiare in modo quasi irreversibile la DGSIA rispetto all’efficacia mostrata in passato.

Procedura pubblica per la selezione di 2700 cancellieri esperti – Confintesa FP scrive al Ministero

15th Dic
2020
Non Attivo

PROT. 80 – 2020

Se c’è qualcuno che pensa che il Ministero della Giustizia voglia rifondere le disagiate dotazioni organiche con delle selezioni pubbliche, costui merita di essere clamorosamente smentito.

Con la pubblicazione in Gazzetta del concorso per “cancellieri esperti” il Ministero completa una tripletta irripetibile e conclude la sceneggiatura di quel film, genere fantasy, di cui abbiamo già scritto nelle nostre comunicazioni.

Pare che quando c’è da sbeffeggiare il personale interno il patrigno Ministero non perde un’occasione e per la terza volta consecutiva in un mese il nobile principio della semplificazione e l’acclarata urgenza del COVID19, celano maldestramente il vero ed unico scopo di questi “fantaconcorsi”: stabilizzare alcune categorie che da anni svolgono alcune funzioni nell’ambito del Ministero della Giustizia.

Non sta a noi sostenere se ab origine la selezione per entrare nella magistratura onoraria sia stata la migliore, se l’assenza di una prova scritta e orale ma la mera selezione per titoli, risponde ai canoni di cui all’art. 97 Costituzione. Non interessa qui e ora quel che rileva è che il penultimo concorso per cancelliere, bandito nel ben lontano 1998, prevedeva come requisito di accesso il diploma e che l’esame consisteva in due prove scritte nelle materie più attinenti al profilo da ricoprire (ordinamento giudiziario, servizi di cancelleria e compiti istituzionale del profilo dell’assistente giudiziario) ed il successivo colloquio in 6 materie giuridiche.

Con il bando 2020, viene introdotto un sistema di assegnazione di punteggi che andrà a privilegiare inesorabilmente chi, oltre a possedere il prescritto diploma di istruzione secondaria (confermato in sede di rimodulazione dei profili con decreto del 9 novembre 20017) abbia maturato esperienza e titoli che richiedono percorsi di studi e, addirittura, lavorativi post universitari. Cosicché chi ha svolto le funzioni di magistrato onorario, chi sia stato iscritto all’albo degli avvocati, chi abbia svolto docenze di materie giuridiche e chi abbia svolto attività presso l’ufficio del processo o il tirocinio formativo, universitario, surclasserà per cumulo di punteggio il personale interno impedendo una qualsiasi selezione nel merito.

Una contraddizione difficilmente spiegabile con l’emergenza sanitaria così come difficilmente comprensibile è l’intenzione del Governo, prima, con il decreto rilancio e del Ministero, poi, di ignorare, escludendo di fatto dalla selezione, il personale interno pur in possesso del titolo di accesso previsto dalla contrattazione collettiva e, soprattutto, dell’insostituibile esperienza maturata sul campo.

Le professionalità, le competenze acquisite da chi da anni lavora onorevolmente e con abnegazione all’interno di uffici giudiziari disagiati, senza personale o con personale acquisito con procedure oscure, non solo sono stati dimenticati rinnegando i legittimi riconoscimenti professionali ed economici, ma addirittura mortificati da una “procedura” che richiede requisiti che nulla hanno a che fare con la gestione e l’amministrazione giudiziaria, i servizi di cancelleria e segreteria.

Una scelta che crea ingiustizie e lotte tra chi ha intrapreso gli studi e per crisi economica o problemi di stabilizzazione deve ripiegare ed il personale interno che da anni aspetta una gratificazione per la competenza e la professionalità con le quali ha saputo “mandare avanti la baracca”, anche espletando ed accollandosi responsabilità non conformi al proprio profilo.

Mancano le procedure oggettive, fondate su prove d’esame, manca il giudizio meritorio che consente a tutti, indistintamente e senza disuguaglianze in ingresso, di confrontarsi, manca la trasparenza e si apprezza sempre meno una discrezionalità illimitata.

Non volendo pensare che ci sia un intento esclusivamente persecutorio verso il personale interno privato di qualsiasi possibilità di confrontarsi seriamente, il dubbio che abbiamo è che il Governo voglia “azzittire” una pletora di persone che da anni svolgono un lavoro a tempo determinato continuamente rinnovato (come, tra l’altro, ben sapevano fin dall’inizio) fornendo loro la possibilità di un posto di lavoro a tempo indeterminato nell’ambito del Ministero della Giustizia.

E quindi, invece di trovare una giusta (che termine strano eh?) collocazione nell’ambito di una reale riorganizzazione dell’Amministrazione giudiziaria prevedendo una reale selezione, istituendo un ruolo specifico, il Governo con la complicità evidente di altri, decide di scatenare un’altra guerra tra poveri in cui nessuno ne esce soddisfatto.

Inutile aggiungere che, anche questa volta, Confintesa Fp sarà accanto al personale per tentare di riscrivere un finale che riteniamo degno della nostra Costituzione, patrocinando un’altra iniziativa giudiziale.

Cordiali saluti

Il Segretario Generale

Claudia Ratti

MOBILITÀ NEL DAP

10th Dic
2020
Non Attivo

CONFINTESA CONDIVIDE IL NUOVO ACCORDO

                  Si è svolta oggi presso la sala Minervini del Dipartimento, la sesta e ultima riunione sindacale per discutere del rinnovo dell’Accordo sui criteri di mobilità interna del personale Comparto Funzioni Centrali.

                   CONFINTESA ha condiviso e sottoscritto un accordo moderno, complesso e articolato in più parti: accanto agli interpelli – nazionale, di sede, di assestamento e straordinari – vengono disciplinati altri aspetti fondamentali per la vita professionale, personale e familiare del personale DAP, quali una nuova e innovativa gestione dei trasferimenti con scambi, la stabilizzazione dei distacchi, l’assegnazione delle sedi disponibili ai nuovi assunti, la possibilità di realizzare interpelli per il distacco per il personale soggetto a vincolo di legge quinquennale nelle ipotesi in cui gli interpelli andassero deserti per una o più sedi.

                   Il nuovo accordo, infatti, prevede lo snellimento delle procedure di mobilità in vista anche del piano assunzionale. È stato, altresì, stabilito l’aggiornamento dell’accordo con riferimento ai mutati contesti sociali con maggior attenzione alle fasce deboli.

                   Si apre oggi una nuova fase per il personale DAP, caratterizzata – auspichiamo – da una regolarità degli interpelli per la mobilità, grazie a procedure informatizzate.

                   Per giungere a questo risultato, CONFINTESA FP ha lavorato con obiettivi chiari, formalizzati in proposte sottoposte all’attenzione dell’Amministrazione durante l’intero iter delle trattative.

                   Riteniamo che la sottoscrizione di questo accordo deve essere considerata anche una guida per la realizzazione degli obiettivi qualificanti alla base della vertenza nazionale, quali la predisposizione di un nuovo accordo sullo Smart Working ordinario, la previsione di bandi di riqualificazione del personale, i passaggi giuridici interni alle aree, i bandi dalla prima alla seconda area e quelli per le qualifiche tecniche.

                   Su questo e sulle altre questioni summenzionate il Direttore Parisi ci ha anticipato che il prossimo 15 dicembre c.a. verrà pubblicata la selezione pubblica per 140 assistenti tecnici e nel corso del 2021 saranno bandite procedure per la selezione di Operatori, Assistenti informatici e contabili.

                   Vi terremo costantemente aggiornati.

Referente DAP CONFINTESA FP

Dr. Gabriele Capozzi

FLASH 36 – 2020 – MOBILITA’ DAP

Inventari nelle procedure fallimentari

3rd Dic
2020
Non Attivo

Cristoforo Alvich, Segretario Provinciale CONFINTESA FP Palermo, scrive ai vertici del Tribunale di Palermo chiedendo che vengano sospese le attività della redazione degli inventari con l’assistenza del personale giudiziario durante il periodo emergenziale.

CONFINTESA REDAZIONE INVENTARI FALLIMENTARI

CONCORSO FA RIMA CON RICORSO

3rd Dic
2020
Non Attivo

È il caso dei concorsi del Ministero della Giustizia

FLASH 2020 N 35 RICORSO FUNZIONARI

PROT. 78 concorsi riservati

MODULO ADESIONE ALL’INIZIATIVA FUNZIONARI

parere avv Genovese ricorso TAR concorso direttori e funzionari

Parere avv Genovese ricorso TAR concorso direttori

PROCURA ricorso funzionari

MODULO ADESIONE ALL’INIZIATIVA DIRETTORI

PROCURA ricorso direttori

Il Ministero della Giustizia, si ripete e, in virtù di una previsione legislativa dal vago sapore di incostituzionalità (art.252 del c.d. decreto “rilancio”) pubblica un concorso per assumere 150 funzionari giudiziari.

Qualche domanda sorge spontanea:

  • Da quanti anni non si fanno interpelli (seri) per la mobilità interna?
  • Si sono effettuati tutti i percorsi interni di carriera dando la possibilità di diventare funzionari?
  • Per caso si vogliono mettere a tacere le (giuste o sbagliate qui non importa) “ambizioni” di stabilizzazione dei magistrati non togati?

Ogni dipendente del Ministero della Giustizia (e per dipendenti intendo proprio tutti, di qs. carriera) conosce bene le risposte.

Confintesa FP da anni (anche decenni) tutela attivamente i direttori amministrativi e non può accettare un altro concorso BEFFA che tradisce non solo le aspettative ma la professionalità del personale interno che avrebbe avuto tutte le carte in regola per partecipare ad un concorso se fosse stato indetto anni fa.

La pandemia è diventato un pretesto per fare di peggio rispetto a quello che avremmo mai immaginato, ed è così che il legislatore prima ed il Ministero poi, bandiscono un concorso con un ingiustificato sbarramento impedendo ai giovani di partecipare ad un concorso da funzionario, com’è già accaduto per il concorso da direttore.

Nessuno ha mai pensato che il miglior concorso è quello che si fa sul campo e non con gli sbarramenti?

Confintesa FP, accogliendo le numerosissime richieste per promuovere un altro ricorso, ha ritenuto il patrocinio un atto dovuto.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

QUALCHE CHIARIMENTO PER LE INIZIATIVE IN CORSO

  1. I tempi sono strettissimi, le scadenze per aderire alle impugnazioni sono:

9 dicembre per il bando di direttore;

16 dicembre per il bando di funzionario.

  • Si può anticipare per e-mail sulla casella contenzioso@confintesafp.it.
  • Non ci sono costi perché sono interamente accollati dal Coordinamento Giustizia.
  • È riservato solo agli iscritti Confintesa FP, chi non è ancora iscritto può mandare l’adesione con la documentazione richiesta per il ricorso.
  • Chiederemo di annullare i concorsi sollevando la questione di legittimità costituzionale dell’art.252 del decreto rilancio, di eliminare lo sbarramento dei titoli e, in ogni caso, chiederemo l’ammissione con riserva dei ricorrenti.
  • I nuovi iscritti riceveranno i buoni di benvenuto (campagna tesseramento 2020/2021) e avranno diritto a tutte le agevolazioni previste da Confintesa FP.

COSA FARE?

È richiesta questa documentazione:

  1. scheda adesione debitamente compilata;
  2. procura alla lite, debitamente compilata e sottoscritta, attenzione: sono due (diverse) una per il primo grado ed uno per l’appello (se fosse necessario);
  3. fotocopia documento di identità in corso di validità;
  4. fotocopia codice fiscale;

Tutta la documentazione dovrà essere anticipata a mezzo e-mail contenzioso@confintesafp.it e, comunque, inviata in originale presso: Confintesa – Corso del Rinascimento n.24 00186 – Roma.

QUALCOSA NON È ANCORA CHIARO?

Siamo a tua disposizione, dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 17.00, dal 23 novembre al 6 dicembre ai numeri: 3534172326, 3389821255, 3477523465.

Informazioni possono essere richieste anche per e-mail contenzioso@confintesafp.it

“Caro Ministero patrigno

FLASH 2020 N 34 CONCORSO 400 DIRETTORI

Pubblichiamo volentieri una lettera ricevuta da un direttore*  che …condividiamo e facciamo nostra

cosa ti abbiamo fatto di male? Fior di laureati in giurisprudenza, un concorso di accesso per tre prove scritte a doppia materia e 13 materie orali (anche in lingua straniera), dai 25 ai 35 anni senza una possibilità di carriera, anzi con il taglio di ogni possibile sbocco e sviluppo, nonostante una costante crescita professionale sulla quale si è basato, per esempio, l’avvento della digitalizzazione e la nascita del processo telematico che ci ha visti pronti alla formazione, alla sperimentazione e alla trasmissione delle competenze a cascata verso tutti gli altri livelli e in tutti gli ambiti.

Anni senza mobilità (interna e men che mai esterna), anni senza avere il permesso di fare la libera professione, i giudici onorari e neppure la mediazione civile.

Anni senza vedersi mai riconosciute le posizioni organizzative. Costano troppo ed i soldi, pochi, meglio impegnarli altrove, ed è così che il DOG conserva il triste primato di non rispettare i contratti collettivi.

Anni nei quali la reggenza degli uffici (in caso di assenza o impedimento del dirigente) viene affidata ai Magistrati anche se, di fatto, lo sanno tutti, in trincea ci sono i direttori.

Poi la privatizzazione dell’impiego pubblico ma senza l’area quadri, che abbiamo spalle larghe per reggere uffici sempre con meno personale e con più sovraccarico di lavoro senza sosta, sempre sull’urgenza, sempre senza uniformità di prassi, sempre vassalli di feudatari dalle personali e molto spesso poco illuminate idee gestionali.

Poi ancora dopo 12 anni senza interpelli per il trasferimento di persone, che attendono di stabilizzare le proprie vite finché si sveglia qualche lobbista e decide che il Covid è una meravigliosa opportunità per una bella infornata di categorie da “sistemare” ed è così che arrivano 400 nuovi “Direttori” con le più disparate lauree titolo per l’accesso e un banale colloquio, nelle sedi vacanti che i direttori rottamati stanno aspettando da 25 anni bramando un interpello.  

Ministero patrigno, ma che ti abbiamo fatto??

Fa’ una cosa: appena arrivano i 400 fiammanti rimpiazzi e soprattutto MAGISTRATI ONORARI SCADUTI, sbloccaci almeno la mobilità verso le altre amministrazioni e noi leviamo definitivamente il disturbo”.

 

* negli anni ex funzionario di cancelleria, ex cancelliere, ex direttore di cancelleria

FLASH N. 33 – 2020 GIRA LA RUOTA

21st Nov
2020
Non Attivo

Ricorso per annullare il concorso per 400 direttori amministrativi

Il Ministero della Giustizia, non motu proprio ma in virtù di una previsione legislativa dal vago sapore di incostituzionalità (art. 252 del c.d. decreto “rilancio”) pubblica un concorso per assumere 400 direttori amministrativi.

Qualche domanda sorge spontanea sui direttori amministrativi:

  • Da quanti anni non si fanno interpelli (seri) per la mobilità interna?
  • Com’è stato riconosciuto il lavoro dei Direttori, posto che il Ministero non ha mai voluto prevedere (nel DOG) le posizioni organizzative, ha tolto loro le funzioni vicarie (con una Circolare) in caso di assenza o impedimento del dirigente e, quel che è peggio, non ha mai pensato per loro ad una progressione di carriera?
  • Si sono effettuati tutti i percorsi interni di carriera dando ai funzionari la possibilità di diventare direttori?
  • Per caso si vogliono mettere a tacere le (giuste o sbagliate qui non importa) “ambizioni” di stabilizzazione dei magistrati non togati?
  • Servono altri direttori amministrativi?

Ogni dipendente del Ministero della Giustizia (e per dipendenti intendo proprio tutti, di qs. carriera) conosce bene le risposte.

Confintesa FP da anni (anche decenni) tutela attivamente i direttori amministrativi e non può accettare un concorso BEFFA che tradisce non solo le aspettative ma la professionalità del personale interno che avrebbe avuto tutte le carte in regola per partecipare ad un concorso se fosse stato indetto anni fa.

La pandemia è diventata un pretesto per fare di peggio rispetto a quello che avremmo mai immaginato, ed è così che il legislatore prima ed il Ministero poi, bandiscono un concorso con un ingiustificato sbarramento impedendo ai giovani (nella funzione) ma brillanti funzionari di partecipare ad un concorso da direttore e dimenticando che esistono anche altri funzionari oltre ai giudiziari (pensiamo ai contabili, ai bibliotecari, …). Nessuno ha mai pensato che il miglior concorso è quello che si fa sul campo e non con gli sbarramenti?

Confintesa FP, accogliendo le numerosissime richieste per promuovere un ricorso ha ritenuto il patrocinio un atto dovuto.

QUALCHE CHIARIMENTO:

  • Possono partecipare sia i funzionari che non hanno maturato i 5 anni di anzianità, sia i funzionari non giudiziari (contabili, bibliotecari, ecc…).
  • I tempi sono strettissimi, la scadenza per mandare la documentazione è fissata al 6/12/2020. (si può anticipare per e-mail sulla casella contenzioso@confintesafp.it).
  • Non ci sono costi perché sono interamente accollati dal Coordinamento Giustizia.
  • È riservato solo agli iscritti Confintesa FP, chi non è ancora iscritto può mandare l’adesione con la documentazione richiesta per il ricorso.
  • Chiederemo di annullare il concorso sollevando la questione di legittimità costituzionale dell’art.252 del decreto rilancio e, in ogni caso, chiederemo l’ammissione con riserva dei ricorrenti.
  • I nuovi iscritti riceveranno i buoni di benvenuto (campagna tesseramento 2020/2021) e avranno diritto a tutte le agevolazioni previste da Confintesa FP.

COSA FARE?

Per aderire all’iniziativa che proponiamo c’è tempo sino al 6/12/2020.

È richiesta questa documentazione:

  • scheda adesione debitamente compilata;
  • procura alla lite, debitamente compilata e sottoscritta, attenzione: sono due (diverse) una per il primo grado ed uno per l’appello (se fosse necessario);
  • fotocopia documento di identità in corso di validità;
  • fotocopia codice fiscale;

Tutta la documentazione dovrà essere anticipata a mezzo e-mail contenzioso@confintesafp.it e, comunque, inviata in originale presso: Confintesa – Corso del Rinascimento n.24 00186 – Roma.

QUALCOSA NON È ANCORA CHIARO?

Siamo a tua disposizione, dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 17.00, dal 23 novembre al 6 dicembre ai numeri: 3534172326, 3389821255, 3477523465.

Informazioni possono essere richieste anche per e-mail contenzioso@confintesafp.it

Di seguito tutti i documenti da compilare per l’adesione al ricorso:

PROCURA ricorso direttori

MODULO ADESIONE ALL’INIZIATIVA

modello-di-iscrizione-2020-1

FLASH N. 33 DEL 2020 – RICORSO BANDO 400 DIRETTORI

Campagna-tesseramento-ottobre-2020 2

Locandina PEC

 

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