CATANIA CORTE DI APPELLO – Il confronto paga…meglio se preventivo!

28th Gen
2020
Non Attivo

In occasione della convocazione delle OO.SS. per il 27 gennaio u.s.  del Dirigente della Corte di Appello di Catania, riguardo la nota del 20 dicembre 2019 Prot. 1063  “Presidio di cancelleria al sabato e fruitori della legge 104-92”,  che tante polemiche e malumori tra il personale ha generato, nocive persino alla produttività, in direzione nettamente opposta all’intento della dirigenza, e in un’ottica di apertura al dialogo, il Dr. Russo, ha subito chiarito di non aver mai avuto intenzioni discriminatorie, ma solo di garantire efficienza dei servizi, anche nel giorno del sabato, in cui le presenze del personale sono notevolmente ridotte.

Di fronte al disappunto delle OO.SS. ed alle osservazioni sul rischio di discriminare chi già pativa un disagio per se o per familiari ed alla luce delle proposte delle stesse,  di una opportuna programmazione dei singoli uffici con presidio nel giorno del sabato, il Dirigente ha deciso di fare un passo indietro, chiedendo ed aspettandosi dai lavoratori, vigili i responsabili e le OO.SS., una migliore organizzazione degli uffici, con più senso di responsabilità e appartenenza all’amministrazione, nell’ottica di un giusto equilibrio fra diritti e doveri, finalizzato ad assicurare il buon funzionamento dell’ufficio, ma anche il rispetto delle esigenze e del benessere lavorativo del personale .

Il Dirigente, in ultimo, ha ritenuto valida la richiesta di Confintesa FP, come di altre OO.SS., di confrontarci in futuro preventivamente, qualora si dovessero apportare altre simili ed incisive modifiche, anche per evitare dissapori ed inutili contrapposizioni fra dirigenza e personale ed all’interno dello stesso.

Confintesa F.P., sempre al fianco dei lavoratori, a garanzia dei loro diritti, non può non apprezzare la ragionevolezza del Dirigente, nel suo difficile compito, di voler rivedere la propria posizione, come da nota Prot.1306 del 27 gennaio 2020,  e si rende disponibile sempre per ogni eventuale ed auspicabilmente produttivo confronto.

Il Segretario Provinciale

   Debora Caruso

16 GENNAIO: FOCUS SULLE POLITICHE DEL PERSONALE

16th Gen
2020
Non Attivo

Flash 1 – politiche del personale

Si è aperto ufficialmente il tavolo tecnico sulla programmazione delle attività politiche per il personale dell’Amministrazione giudiziaria, la nostra Federazione ha ribadito le sue priorità mettendo in evidenza:

  1. L’assoluta necessità di anteporre le esigenze del personale già in servizio alle procedure assunzionali, ovvero la necessità di arrivare ad un nuovo accordo sulla mobilità che renda possibile gli interpelli straordinari prima delle nuove assunzioni.
  2. il passaggio di area degli ausiliari che da troppo tempo attendono e che ad oggi ancora non hanno ricevuto alcuna risposta concreta sulla tempistica.
  3. la possibilità per i conducenti di automezzi (che ne abbiano volontà e requisiti) di effettuare il passaggio alla qualifica di operatore.
  4. l’applicazione del 21 quater ai profili tecnici.

L’Amministrazione si è espressa in questo modo …

MOBILITA’, confermando gli incontri già calendarizzati e l’interesse a concludere celermente l’accordo semplificando al massimo le procedure di mobilità per garantire gli interpelli straordinari in vista delle nuove assunzioni, salvo cadenzare a seguire gli interpelli ordinari.

La conclusione del concorso per l’assunzione dei funzionari giudiziari è prevista entro l’estate.

SCORRIMENTO 21 QUATER: c’è l’impegno ad effettuare un ulteriore scorrimento a fronte della pubblicazione del bando a cancelliere che, presumibilmente, dovrebbe avvenire dopo l’estate. Sul punto sono state già avviate le interlocuzioni con Funzione Pubblica e Formez.

Per gli Ufficiali giudiziari, non essendo previste assunzioni non si può procedere a scorrimento ma la questione dovrà essere affrontata (e, noi aggiungiamo, anche risolta) in fase di aggiornamento del piano assunzionale.

Per i profili tecnici si attende il concorso unico di Formez che curerà le procedure per le assunzioni dalle quali l’Amministrazione attingerà le unità necessarie e, in parallelo, per procedere al passaggio ex 21 quater.

PROGRESSIONE GIURIDICHE ORIZZONTALI: si procederà alle progressioni prioritariamente per la seconda area, individuando criteri semplici per il passaggio dando la priorità all’anzianità di servizio.

AUSILIARI: l’Amministrazione ipotizza uno scorrimento da ausiliari ad operatori con l’autorizzazione della Funzione Pubblica, in caso negativo si dovrà procedere applicando rigidamente la normativa per il passaggio di area.

APERTURA DI UN TAVOLO TECNICO PER SMART WORKING E FORMAZIONE

È stata già fissato un secondo incontro nel quale verrà affrontata la questione dei Fabbisogni, degli organici e delle cessazioni ed in parallelo verranno avviati i tavoli tecnici per lo Smart Working e per la Formazione.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

Lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte

18th Dic
2019
Non Attivo

Roma, Prot. n. 176/19 del 18/12/2019
Al Signor Presidente del Consiglio dei Ministri
Prof. Avv. Giuseppe Conte

 

 

Illustrissimo Presidente,

Le scrivo per rappresentare che il moto di indignazione della classe dell’avvocatura forense che in questi giorni sta animandosi per le numerose gaffe del Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, è un moto che da diverso tempo anima il personale del Ministero della Giustizia, in particolare del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, per la pessima gestione del personale.

Numerosissimi sono gli esempi di Accordi Sindacali sottoscritti e mai applicati e, ancor peggio, numerosi sono gli esempi di norme contrattuali che restano “lettera morta”, come se il Ministero della Giustizia fosse esente dal dover applicare le norme vigenti.

Il personale è frustato per il muro di gomma che ha di fronte a sé, per l’assoluta assenza di gratificazioni, per la mancanza di valutazioni reali, per l’impossibilità di progressioni e, da ultimo e non per ultimo, per l’impossibilità di una seria mobilità che resta una chimera sia tra i vecchi che tra i nuovi assunti, sia all’interno che verso l’esterno.

È solo l’abnegazione e lo spirito di servizio del personale che consentono di mandare avanti, nonostante le vessazioni che si subiscono, la macchina della giustizia. Non è un caso, e neanche un miracolo, se oggi al Tribunale di Roma, su una pianta organica di 1250 persone, sono in servizio effettivo 790 e si facciano udienze!

È cronaca di questi giorni la sottoscrizione del contratto di lavoro e la contestuale scelta della sede di brillanti giovani con la qualifica di assistente giudiziario ai quali rivolgo i miei più sentiti auguri e che, presto, si troveranno ad aver accettato un “posto fisso” rinunciando, però, ad ogni ulteriore sogno di affermazione professionale. Hanno subito una (doverosa) selezione che vedrebbe certo meritevoli di assunzione tutti gli idonei, sia per le loro capacità sia per colmare le croniche carenze di organico, eppure anche per loro il Governo sta ritenendo opportuno anticipare la scadenza delle graduatorie vanificando le speranze di assunzioni, assolutamente necessarie.

Come essere d’accordo? Impossibile, sia per assolvere al compito primario che riteniamo dover sempre espletare, di tutela dei lavoratori e sia per pensare al miglioramento (o sarebbe meglio dire… per evitare il crollo) del sistema giustizia.

È tuttavia immorale (saranno i numerosi giudizi in corso a valutare se sia anche illegittimo) che in una graduatoria concorsuale chi si è collocato al 3589 ed ai posti successivi posto scelga una sede migliore rispetto a molti vincitori o idonei che precedevano in graduatoria, con tutto il rispetto della neoassunta che è semplicemente stata “fortunata”, oltre che brava per aver superato la dura selezione, come tutti. Ma la scelta della sede, affiancata all’immobilità del Ministero della Giustizia, non deve essere solo questione di fortuna perché coinvolge e sconvolge la vita di numerose famiglie.

Il Ministero della Giustizia, ed il Suo rappresentante, deve essere GIUSTO ed invece, ancora una volta, ha dimostrato di non esserlo e di essere indifferente alle nostre numerose richieste di applicazione delle norme.

Per quanto sopra, interpretando i sentimenti dei lavoratori del Ministero della Giustizia, Le chiedo un autorevole intervento al fine di riportare nell’alveo delle norme il Ministro della Giustizia, l’Avv. Alfonso Bonafede.

Cordiali saluti,

Segretario Generale
(Avv. Claudia Ratti)

  Prot. 176 Presidente del Consiglio dei Ministri                                                                                                                          

MOBILITA’, pronti…?

10th Dic
2019
Non Attivo

Flash 39 – MOBILITA’

Prot 50_2019- Proposta modifica accordo mobilità

Prot 50 -2019 – Allegato 1-proposta modifica accordo mobilità

Ricevuta di consegna capo dipartimento -Prot 50-2019 Ricevuta di consegna dg personale – Prot 50-2019

Il tavolo tecnico sulla mobilità si è aperto ufficialmente il 10 dicembre 2019, come di consueto la nostra proposta è stata presentata all’Amministrazione ed abbiamo espresso anche alcune considerazioni sulla bozza di circolare in materia di applicazioni temporanee. Abbiamo, da anni, l’idea di mobilità del personale che si concretizza in un processo dinamico che da un lato permetta ai lavoratori di ottenere la sede desiderata, dall’altro all’Amministrazione di avere dei lavoratori soddisfatti, non stanchi, non delusi, non … arrabbiati per i continui ritardi e soprusi. La nostra idea si concretizza nei bandi annuali in cui vengano pubblicati tutti (ma proprio tutti) i posti vacanti sull’intero territorio nazionale.

Strano ma vero… è l’impegno che l’Amministrazione aveva assunto nel 2007 con la sottoscrizione dell’accordo sulla mobilità ed è quanto la nostra stessa Amministrazione fa puntualmente nel caso dei dirigenti e la stragrande maggioranza delle Amministrazioni con tutti i lavoratori.

Sempre nostra è l’idea di dover attuare la norma contrattuale che prevede “il preventivo assestamento del personale” in caso di nuove assunzioni e la possibilità di partecipare deve essere data a tutto il personale, a prescindere dal vincolo di sede che l’Amministrazione può superare applicando il proprio potere organizzativo come già avviene in altre P.A.

Non condividiamo invece la trasformazione dei trasferimenti previsti per legge in applicazioni temporanee, considerando che, così facendo, si penalizzano tutti, sia il personale che ha diritto al trasferimento per legge e sia il personale che, non avendo priorità previste dalla legge, attende da anni e puntualmente si vede scavalcato a prescindere dal punteggio. Laddove esista una norma che prevede una tutela non si deve trovare un espediente per derogarla ma si deve applicarla verificando accuratamente i requisiti del richiedente, quindi nessun problema a subire controlli e irrogare sanzioni, se meritati, ma l’Amministrazione fa il suo dovere?

Non si deve fare affidamento sulle percentuali di rischio che derivano da un contenzioso (inevitabile) perché è immorale che l’Amministrazione crei un danno ai lavoratori (che hanno tutti i diritti), li costringa a fare ricorso e, in caso di vittoria del lavoratore con condanna alle spese dell’Amministrazione, paga sempre la collettività. È un sistema malsano e sbilanciato di cui il Ministero della GIUSTIZIA non deve essere orgoglioso ed anzi, deve combattere.

Comprendiamo che la questione della mobilità è stata, da sempre, gestita male ed in continua emergenza ma siamo fermamente convinti che se nessuno riuscirà a mettere uno stop ed a rispondere alle esigenze (talvolta ultradecennali) dei lavoratori, a sanare tutte (ma proprio tutte) le situazioni pendenti, prima di procedere ad ulteriori assunzioni o ad ulteriori scorrimenti di graduatorie che creano ulteriori situazioni di attrito tra i lavoratori di cui non beneficia, in primis, l’Amministrazione. È un lavoro complesso ma siamo convinti che sia possibile realizzarlo, abbiamo il dovere di provarci e di riuscirci.

Il tavolo tecnico è stato rinviato al 18 febbraio 2020 e sono state fissate ulteriori date per la prosecuzione e, si spera, la sottoscrizione di un accordo che dia inizio ad una nuova era di mobilità.

A margine della riunione è stato comunicato che ci sarà, a brevissimo, un ulteriore scorrimento di ulteriori 313 assistenti giudiziari.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

FUA 2018, firmato l’accordo

ma senza CONFINTESA FP

Flash n. 38 FUA 2018

nota a verbale

Accordo sull’utilizzazione del Fondo Risorse Decentrate per l’Anno 2018

Anche l’accordo sul FUA 2018 è stato sottoscritto dalla maggioranza delle OO.SS. e noi abbiamo confermato la volontà di NON sottoscriverlo perché …
Non accettiamo i costanti e consolidati ritardi con i quali si discute l’accordo FUA.
Non accettiamo che non si voglia trovare un equilibrio tra titoli di studio ed anzianità nelle progressioni economiche e che, ogni volta, ci sia un eccessivo sbilanciamento per l’uno o per l’altro.
Non accettiamo di sottoscrivere gli accordi e non vederli applicati (pensiamo, ad esempio, all’accordo sulla mobilità del personale, all’accordo che prevedeva dal 2010 il passaggio degli ausiliari nella II area ed al protocollo d’intesa del 26 aprile 2017).
Non accettiamo di non veder applicati, da anni, i contratti collettivi (solo per fare due esempi citiamo la banca ore e le posizioni organizzative).
Non accettiamo che l’Amministrazione non applichi le leggi (e pensiamo, ad esempio, all’art.1 comma 498 L.205/2017) che prevede la possibilità delle procedure per il passaggio alla terza area anche per i contabili, assistenti informatici e assistenti linguistici.
Non accettiamo che l’Amministrazione modifichi, a proprio piacimento, la legge con le circolari.
Non accettiamo che le cose succedono (o non succedono) e nessuno ne sia responsabile.
Non accettiamo che per vedersi affermare un diritto il lavoratore deve fare ricorso ai giudici poi … se perde l’Amministrazione e viene condannata alle spese e nessun dirigente paga, se invece perde il lavoratore paga tutto.
Non accettiamo più il perder ed il prender tempo a danno dei lavoratori perché tutto ha il suo valore.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

TAVOLO TECNICO MOBILITA’ – Fissato un nuovo incontro!!

E’ stato fissato per il 10 dicembre il nuovo incontro fra Amministrazione e sindacati ai fini del proseguimento dell’iter dei lavori del tavolo tecnico per la revisione dell’accordo sulla mobilità del marzo 2007. 

Stiamo valutando la documentazione che ci è pervenuta dall’Amministrazione e stiamo lavorando ad una nuova proposta per la revisione dell’Accordo.

Chiunque volesse fornire il proprio contributo può far pervenire le sue osservazioni all’indirizzo giustizia@confintesafp.it

Alleghiamo la convocazione e la documentazione inviata dall’Amministrazione.

m_dg.DOG.28-11-2019.0216552.U

Allegato Mobilità 001

Regolamento Incentivi Tecnici… si riparte… forse…

28th Nov
2019
Non Attivo

C’è voluto più di un anno, tre solleciti della nostra O.S. il primo datato 3 agosto 2018, due pareri del Consigli di Stato, e da ultimo la richiesta in sede di riunione con il sottosegretario Ferraresi ed il Capo di Gabinetto tenutasi lo scorso 26 novembre, per conoscere lo stato dell’iter di approvazione del Regolamento ex art 113 D.lgs 50/2016 avente ad oggetto le norme per la ripartizione degli incentivi per funzioni tecniche.

Fa piacere sapere che il tavolo tecnico è stato riavviato, spiace scoprire che i componenti si sono riuniti per verificare i punti del regolamento che necessitano di ulteriori approfondimenti e modifiche solo il 20 novembre 2019, a distanza di ben 14 mesi dalle indicazioni fornite nel parere interlocutorio del Consiglio di Stato del 20 settembre 2018.

Se ci sono voluti 14 mesi per riavviare un tavolo che doveva essere già concluso… quanto ci vorrà per la conclusione dei lavori e l’emanazione del regolamento????

Alleghiamo la risposta del Gabinetto del Ministro e le nostre note di sollecito…

m_dg GAB 27-11-2019 0046904 U

prot 51-2018 sollecito regolamenti incentivi

prot 8 – 2019 incentivi per funzioni tecniche ex art 113 codice appalti-min

prot 48 – 2019 sollecito incentivi per funzioni tecniche

 

VOGLIAMO I FATTI, ORA

FLASH RESOCONTO RIUNIONE 26 NOVEMBRE 2019

26 novembre ’19: Corposo l’elenco del programma delle attività da fare, molto meno l’elenco delle cose fatte.

Banalmente verrebbe da pensare che i Sindacati ed i Lavoratori si lamentano “per ruolo”, forse nell’ immaginario collettivo è così ma noi non ci stiamo.

Sì, perché all’inizio per realizzare i programmi occorre esperienza, poi tempo, poi risorse, poi … non ci sono più scuse. Quello a cui noi assistiamo, ormai da anni, è un lungo elenco di buoni propositi a cui corrispondono pochi fatti. I fatti li vediamo in molte altre Amministrazioni, molto più virtuose e fattive.

I fatti li vediamo dalle altre Amministrazioni che trasmettono alle OO.SS. anche le osservazioni sugli accordi degli organi di controllo, nel Ministero della Giustizia tutto è coperto da “mistero” … sono atti endoprocedimentali, ci dicono. Già … perché quando si firma l’ipotesi di accordo è gradita la firma di tutti, quando bisogna rispondere e replicare alle osservazioni, gli atti sono coperti da segreto.

Ci viene detto che sono state appena pubblicate le graduatorie per il secondo “ciclo” di riqualificazioni che porterebbero vantaggi a ben il 50 % del personale, certo ma … in quanti anni? A che costo per tutti i lavoratori?

Ci viene anche detto che si sta procedendo celermente all’assunzioni dall’esterno … benissimo, ma … al personale interno è stato prima data la possibilità di far vedere quanto vale? È stata data loro la possibilità di scelta della sede?

Siamo monotoni, lo sappiamo. Sono anni che noi ripetiamo le stesse cose e, purtroppo, l’Amministrazione gli stessi errori.

Vogliamo ribadire che NOI nel 2010 abbiamo sottoscritto un accordo FUA per dare la possibilità agli ausiliari di passare nella II area ed invece oggi si sono avviate le procedure (tramite centri dell’impiego) per l’assunzione (ops … stabilizzazione) degli operatori giudiziari.

NOI, nel 2007, abbiamo sottoscritto un accordo per la mobilità dove si prevedeva un interpello all’anno per tutte le qualifiche e, comunque, il “preventivo assestamento del personale” prima delle assunzioni dall’esterno. Nessuno ha mai visto l’interpello annuale!

Pare che nel 2021 riusciranno a far scorrere tutta la graduatoria del 21 quater, pur tra le “resistenze” dei Capi degli Uffici che non avrebbero nessuno da mandare in udienza. Ogni commento è superfluo.

Pare che entro il 2020 assumeranno i nuovi funzionari giudiziari.

Pare che procederanno, a breve, all’assunzione di ulteriori 300 assistenti giudiziari. Pare …

Quello che a noi pare è che ci sono una serie di impegni che l’Amministrazione che, nonostante il tempo, l’esperienza e gli impegni assunti, non sono stati rispettati.

Non vogliamo altri “accordi programmatici” vogliamo che si dia piena attuazione a quanto abbiamo già concordato, anni fa. Partiamo da quello e poi si va avanti, di parole ne abbiamo sentite ed accettate tante, ora vogliamo i fatti.

Vogliamo il passaggio degli ausiliari dalla I alla II area, che sia data la possibilità (a domanda) agli operatori di fare il passaggio ad assistente giudiziario ed agli assistenti giudiziari di fare il passaggio (sempre a domanda) a cancelliere e vogliamo il pieno rispetto degli accordi firmati … troppo?

Vogliamo la piena attuazione della normativa vigente, non a caso abbiamo ricordato il mancato seguito al Regolamento per gli incentivi, dimenticato su qualche scrivania ministeriale, ma i casi, purtroppo, sono tanti.

Accettiamo, quindi, l’invito del Capo di Gabinetto di sottoporre alla loro attenzione tutte le richieste, inevase, nel corso degli anni.

A breve ulteriori aggiornamenti.

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

WANTED INCENTIVI

23rd Nov
2019
Non Attivo

Flash  n. 35 Incentivi per funzioni tecniche

prot 48 – 2019-sollecito emanazione regolamento incentivi tecnici

Continua il silenzio dell’Amministrazione nonostante le nostre numerose richieste di informazioni sull’emanando Regolamento avente ad oggetto “le norme per la ripartizione degli incentivi per funzioni tecniche previsto dall’art. 113 del nuovo Codice degli Appalti”.

Abbiamo “scoperto”, quasi per caso, che il Consiglio di Stato, nel parere del 5 settembre 2019 sullo schema di regolamento del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ha evidenziato che il Ministero della Giustizia non ha provveduto ad emanare il regolamento, nonostante le indicazioni fornite nel parere (interlocutorio) del 20 settembre 2018, ovvero più di un anno fa.

E’, difatti, da oltre un anno che stiamo sollecitando con ogni nostro mezzo il Ministero della Giustizia a procedere ma è evidente sia l’inerzia dell’Amministrazione sia il grave danno che sta provocando al personale coinvolto nelle attività incentivate, danno ancor più grave qualora le stazioni appaltanti non abbiano effettuato gli accantonamenti con le modalità indicate dall’art. 113; il personale viene  quotidianamente defraudato di un riconoscimento economico, espressamente previsto dalla legge, a fronte della violazione, da parte della Pubblica Amministrazione, delle regole di correttezza, imparzialità e di buona amministrazione.

Tutti sappiamo che se il Ministero non riconosce gli incentivi (non approvando il Regolamento), i lavoratori hanno diritto al corrispondente risarcimento del danno.

Abbiamo chiesto un ulteriore incontro ma, a fronte dell’eventuale perdurante silenzio, siamo pronti ad organizzare un’azione che porti ai lavoratori risultati concreti.

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

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