“valutazione individuale del personale giudiziario”, questa sconosciuta!

4th Mar
2019
Non Attivo

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

Al Direttore Generale del Personale e della Formazione

Dott. Alessandro Leopizzi

Sede

 

Ai Signori Dirigenti gli Uffici Giudiziari

Loro Sedi

 

Oggetto: Sistema di misurazione e valutazione della performance del Ministero della Giustizia D.M. 10.05.2018 –

 

Il 2019 vede un’importante novità nell’ambito della politica di gestione del personale, si tratta dell’introduzione del nuovo Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance (di seguito, per brevità SMVP), che impatta su tutti gli attori dell’organizzazione giudiziaria, dai Capi Dipartimento, ai dirigenti dei vari livelli, fino al personale giudiziario.

L’applicazione del sistema viene a colmare una lacuna propria del Ministero della Giustizia in riferimento alla c.d. “valutazione individuale del personale giudiziario” ai fini in particolare delle progressioni economiche (questa O.S. l’aveva già evidenziata con nota prot. n. 14  del …).

Ogni dipendente sarà valutato sia sul raggiungimento di specifici obiettivi, ma anche sui comportamenti organizzativi!

Dobbiamo purtroppo riscontrare da parte del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria l’ennesimo ritardo applicativo, dovuto al fatto che siamo già ai primi di marzo e non è stata ancora inviata una nota circolare interpretativa che contribuisca almeno a chiarire i dubbi e le incertezze che stanno emergendo negli uffici, circolare che invece è già stata elaborata ed inviata da parte degli altri dipartimenti.

Questa O.S. ritiene che il nuovo SMVP possa contribuire a portare ad un notevole cambiamento anche di carattere culturale nella realtà degli uffici, dando una prospettiva di valorizzazione del personale giudiziario, tuttavia c’è il rischio che tutto decada in una mera formalità, se non accompagnato da una graduale sensibilizzazione, ci risultano infatti a questo proposito un’insufficiente informazione e difficoltà di applicazione, in particolare negli uffici dove non è presente il dirigente amministrativo.

Segnaliamo infatti alcune criticità applicative:

  • nel caso in cui la negoziazione sugli obiettivi non porti ad una condivisione (ad es. per obiettivi troppo generici o
  • sul numero e peso degli obiettivi
  • sul voto/grado di raggiungimento degli obiettivi
  • sugli indicatori
  • sulla scheda di valutazione n. 8 per i comportamenti organizzativi (che richiederebbe una preventiva fase di informazione della dirigenza sui fattori di valutazione, per individuare condivisi strumenti e modalità di osservazione e valutazione dei comportamenti; si pensi ad esempio all’impatto organizzativo nei grandi uffici…)
  • sulla procedura di impugnazione

Il Ministero, in questo primo anno di sperimentazione (un efficiente management pubblico l’avrebbe già effettuata preventivamente …) avrebbe dovuto attivare una capillare azione formativa/informativa in particolare sul tema della “programmazione per obiettivi”, nello stesso SMVP al cap. 4.1 sottolinea infatti che la valutazione della performance individuale non può prescindere dalla programmazione delle attività, dove gli obiettivi sono esplicitati e “negoziati”, dove la sequenza delle attività è ragionata, dove le risorse sono allocate in funzione dei risultati attesi e dove i punti di controllo ed i parametri di misura sono evidenziati.

Rileviamo tuttavia un importante aspetto organizzativo in alcuni uffici giudiziari, in particolare quelli in cui è presente il dirigente amministrativo, laddove nella definizione degli obiettivi sono coinvolti non solo i direttori e funzionari apicali, ma a cascata tutto il personale, che risulta pertanto – finalmente – informato e  addirittura parte attiva nella funzione di programmazione.

Questa O.S. pertanto sollecita l’invio di una circolare agli uffici giudiziari e propone che nella programmazione formativa del personale per il 2019 e per gli anni successivi, si inserisca la tematica della programmazione per obiettivi collegandola all’approfondimento del nuovo Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance.

Cordiali saluti

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

Incentivi tecnici ex art 13 D.L.vo 50/2016: la Federazione sollecita l’accantonamento delle risorse!

22nd Feb
2019
Non Attivo

La presente per evidenziare che nonostante le richieste di informazioni e le numerose note di sollecito (che si allegano) della scrivente O.S. sull’emanando Regolamento avente ad oggetto le norme per la ripartizione degli incentivi per funzioni tecniche previsto dall’art. 113 del nuovo Codice degli Appalti, non si è ricevuto alcun cenno di riscontro dall’Amministrazione.

A fronte di tale “silenzio”, tramite una ricerca in rete, abbiamo appreso dell’esistenza di un parere interlocutorio con il quale il Consiglio di Stato (Adunanza Sezione Consuntiva per gli Atti Normativi del 20 settembre 2018, numero affare 01574/2018) ha rinviato il testo del Regolamento al Ministero della Giustizia con una richiesta di integrazione e di acquisizione di ulteriore documentazione.

Con interesse, curiosità e, non di meno, preoccupazione abbiamo preso atto delle osservazioni relative all’art.9 della bozza di Regolamento ove il Consiglio di Stato riconosce la possibilità di anticipare l’applicabilità della nuova disciplina agli appalti banditi dopo l’entrata in vigore del codice degli appalti anche se avviate prima dell’entrata in vigore del Regolamento a condizione che le stazioni appaltanti abbiano già provveduto ad accantonare le risorse economiche nel rispetto dell’art. 113 del decreto legislativo (cfr. “il presente regolamento trova applicazione per le attività riferibili ai nuovi contratti le cui procedure di affidamento sono state avviate successivamente alla data di entrata in vigore del presente regolamento, anche se avviate prima dell’entrata in vigore del presente regolamento, a condizione che le stazioni appaltanti abbiano già provveduto ad accantonare le risorse economiche nel rispetto dell’art. 113 del decreto legislativo”).

E’ noto a tutti che l’art. 113 , comma 1 e 2, D.L.vo 50/2016 prevede che gli incentivi siano imputati sugli stanziamenti previsti per gli appalti di lavoro servizi e forniture, cosicché devono essere ricomprese nel costo complessivo di spesa dell’appalto, ovvero devono essere imputati negli stanziamenti previsti per i predetti appalti (stesso capitolo di spesa dell’appalto) e il comma 5 bis individua come determinante, ai fini dell’esclusione degli incentivi tecnici dai tetti di spesa sopra citati, l’imputazione della relativa spesa di capitolo prevista per l’appalto (sul punto ed in tal senso si è espressa, in modo inequivocabile, la Corte dei Conti con deliberazione n.6/SEZAUT720187QMIG del 10 aprile 2018).

Da ciò ne deriva che qualora le stazioni appaltanti non abbiano, per mera disattenzione o per mancanza di conoscenza, effettuato gli accantonamenti con le modalità sopra citate, il personale coinvolto nelle attività incentivate, si vedrebbe defraudato di un riconoscimento economico, previsto dalla legge, configurandosi così una violazione, da parte della Pubblica Amministrazione, delle regole di correttezza, imparzialità e di buona amministrazione.

I lavoratori, in questo caso, potranno chiedere il risarcimento del danno subito, ex art. 1218 cc.

Da evidenziare che la Corte di Cassazione (cfr. Ordinanza n. 3779 del 2012) ha sì ribadito la necessità del regolamento per il diritto agli incentivi (già affermata nella Sentenza n.13384 del 2004 della stessa Cassazione), ma ha altresì chiarito che in assenza di Regolamento non si ha diritto all’incentivo ma “solo” al risarcimento del danno per inottemperanza all’obbligo di adozione del Regolamento da parte della Amministrazione aggiudicatrice.

È del tutto evidente pertanto la responsabilità delle singole stazioni appaltanti nel caso dell’eventuale pagamento di risarcimento danni, a prescindere dall’esistenza del Regolamento.

Nell’ottica di una fattiva collaborazione si invita pertanto il Superiore Ministero:

  • a fornire istruzioni alle stazioni appalti indicando le corrette modalità di accantonamento delle risorse economiche nel pieno rispetto dell’art. 113 del Codice degli Appalti;
  • a fornire alla scrivente O.S. compiuto riscontro sull’iter di approvazione del Regolamento.

Si invitano i Sig.ri Dirigenti, cui la presente è rivolta per conoscenza, di attivarsi affinché i lavoratori non subiscano ulteriori danni dall’applicazione di questa normativa nuova, farraginosa e complessa.

Si avvisa fin d’ora che in caso di inerzia protratta per ulteriori 30 giorni, questa Federazione attuerà ogni azione a tutela dei propri iscritti per il pieno rispetto della legge.

Cordiali saluti

Il Segretario Generale

Claudia Ratti

prot 8 – 2019 incentivi per funzioni tecniche

Parere consiglio di stato   

Corte dei Conti delibera_6_2018_qmig

corte_cassazione_09032012_3779 (1)

prot 51-2018 sollecito regolamenti incentivi

 

Vergogna di Stato

18th Feb
2019
Non Attivo

Cambiano i nomi ma i problemi restano ed aumentano ed è così che sono state pubblicate le nuove sedi a disposizione per coloro che verranno assunti ed avranno vinto vinto un posto di lavoro nel Lazio, Campania, Sicilia, Calabria, Puglia … nonostante si siano collocati a metà della graduatoria di merito.

Vecchi assunti pendolari da decenni ?

Un accordo sulla mobilità ripetutamente violato?

Vincitori di un concorso che hanno dovuto scegliere tra Milano (ed altre sedi scomode) e la rinuncia al posto?

La Vergogna di Stato si ripete … complimenti al Governo del Cambiamento.

A breve le nostre iniziative.

https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_16_1.page?contentId=NEW171231&previsiousPage=mg_1_6_1

FONDO DI SEDE MINISTERO: FINALMENTE LA CONVOCAZIONE!

Abbiamo ricevuto la convocazione per la discussione del Fondo di sede Ministero relativo agli anni 2016-2017. L’incontro è fissato per giovedì 21 febbraio 2019 alle ore 12.00 presso la sala “ Giovanni Falcone”.

Vi terremo aggiornati all’esito dell’incontro.

Pubblichiamo la convocazione:

m_dg.DOG.15-02-2019.0030091.U-Fondo di sede Ministero 2016-17

ART. 35….ANCORA FALSE INTERPRETAZIONI! CONFINTESAFP SCRIVE AL NUOVO DIRETTORE GENERALE

13th Feb
2019
Non Attivo

Roma, 13/02/2019 prot. 7

Ministero della Giustizia

Al Direttore generale della Direzione del personale e della formazione

Dott. Alessandro Leopizzi

 

Nell’augurarLe un ottimo lavoro per il Suo nuovo prestigioso incarico e riservandomi di trasmetterLe altra nota nella quale, compiutamente, Le descriviamo le priorità della Federazione che rappresento, Le sottopongo un documento a chiarimento dell’art. 35 del CCNL 12/2/2018 che, com’è noto, disciplina la materia delle “assenze per l’espletamento di visite, terapie, prestazioni specialistiche od esami diagnostici” (cfr.all.1).

Sono a specificare che nonostante l’ARAN abbia fornito un autorevole parere (cfr.all.2) moltissimi uffici giudiziari continuano a disattendere le indicazioni ivi contenute, a svantaggio del personale, per tale motivo si richiede un Suo immediato intervento al fine di evitare che i Capi degli Uffici giudiziari procedano in interpretazioni contrarie al CCNL sottoscritto in data 12/2/2018.

Al fine di fornire la miglior collaborazione si trasmettono in allegato due circolari di altre Amministrazioni sulla medesima questione.

Nel ringraziarLa per l’attenzione si porgono cordiali saluti,

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

Allegato n. 1

all 2 ARAN 11_06_2018. art 35

all.3 INL

art 35 corte dei conti Circolare-12-permessi-art35-CCNL

 

Inaugurazione anno giudiziario 2019 «Il sistema giudiziario funziona se si valorizza il personale»

25th Gen
2019
Non Attivo

«Nel giorno delle cerimonie di apertura dell’anno giudiziario nelle principali città italiane Confintesa pone al centro dell’operatività della macchina della Giustizia la valorizzazione e l’apporto del personale giudiziario». Lo dichiara Claudia Ratti Segretario Generale di Confintesa FP in occasione delle cerimonie di apertura dell’anno giudiziario in tutta Italia. «Confintesa Fp presenzierà alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario nelle principali Corti d’Appello, da Roma a Bari, Cagliari, Caltanissetta, Catania, Messina, Napoli, Palermo, Trieste, Venezia e chiederà, ancora una volta, un vero cambiamento per le politiche del personale prendendo spunto proprio dalla Relazione del Ministro che parla di riqualificazione del personale interno, di formazione, di progressioni economiche, di benessere del dipendente, di miglioramenti organizzativi e professionali, di politica di misurazione e valutazione della performance. Confintesa – continua Claudia Ratti – coglie positivamente questo approccio che parte, nelle intenzioni, dalla valorizzazione del personale, sperando che seguano passi concreti e coerenti. Chiediamo al Ministro di passare dalle parole ai fatti – conclude Claudia Ratti – facendo un’inversione di tendenza rispetto agli anni passati quando sono state attuate azioni incoerenti e prive di legittimità come, per esempio, la gestione della mobilità del personale».

Relazione inaugurazione anno giudiziario 2019

http://www.secoloditalia.it/2019/01/ecobonus-sconti-sulle-bollette-anche-nel-2019-tutto-quello-che-ce-da-sapere/

https://www.ilfattonisseno.it/2019/01/ratti-confintesa-fp-il-sistema-giudiziario-funziona-se-si-valorizza-il-personale-giudiziario/

 

 

Richiesta unitaria per Emendamento 4.12 al DDL S.989

22nd Gen
2019
Non Attivo

Roma 22 gennaio 2019

Al Ministro della Giustizia
On.le Alfonso Bonafede
e, p.c., :

Al Sottosegretario con delega al personale
On.le Vittorio Ferraresi

Al Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria
dr.ssa Barbara Fabbrini.

Oggetto: Emendamento 4.12 al DDL S.989 di conversione D.L. 135/2018.

Le scriventi organizzazioni sindacali esprimono la più viva preoccupazione per l’emendamento 4.12 al DDL S.989 di conversione del DL 135 del 14 dicembre 2018, al momento in discussione al Senato.
Detto emendamento mira ad introdurre un istituto ad oggi sconosciuto nel nostro ordinamento, ovvero la possibilità per la parte istante, tramite l’avvocato, di dare in proprio esecuzione diretta a un provvedimento giudiziale di rilascio immobile. La preoccupazione è anche dovuta al fatto che, malgrado la sua evidente improponibilità, lo stesso ha ricevuto parere non ostativo da parte della Commissione Giustizia.
Sono evidenti le distorsioni che si possono creare e i rischi di abuso, per lo più in danno di soggetti “deboli” (gli stessi soggetti che la modifica dell’art.560 c.p.c. in corso di elaborazione mira in qualche maniera a tutelare).
In una nota del 20 novembre 2008 l’Ufficio Legislativo di Codesto Ministero, esprimendo un autorevole parere su una vicenda diversa (la proposta di liberalizzazione della professione di ufficiale giudiziario), ma taluni profili di analogia con la situazione attuale, osservava: “Suscita perplessità la possibilità…di rimettere alle parti la scelta del libero professionista al quale rivolgersi per chiedere di esercitare poteri pubblici giurisdizionali e
paragiurisdizionali attinenti alla sfera della sovranità nazionale. Ciò senza che siano previste sufficienti garanzie di terzietà, di indipendenza e di trasparenza dell’operato del professionista medesimo”, aggiungendo che ciò sarebbe “difficilmente conciliabile con l’esercizio di funzioni
giurisdizionali o paragiurisdizionali, tanto più se si tiene conto dei pericoli, per le predette garanzie, derivanti dall’esercizio privato di siffatti pubblici poteri in delicati ambiti territoriali.”
Nel condividere appieno queste osservazioni e preoccupazioni per lo Stato di Diritto, crediamo che esse siano valide anche oggi per tutte le proposte orientate in direzione dell’esternalizzazione di pubbliche funzioni giurisdizionali e paragiurisdizionali, come quella citata o altre in attesa di discussione (ad esempio il DDL C. 1475, riguardo ai pignoramenti presso terzi).
Nell’ultimo periodo abbiamo aperto un confronto sindacale per l’ammodernamento e il potenziamento del ruolo dell’ufficiale giudiziario, nonché per l’applicazione concreta di leggi e strumenti già oggi esistenti, ma inattuati. Un tavolo tecnico è stato all’uopo istituito e sta procedendo nei i lavori con spirito collaborativo e costruttivo.

Appare evidente la discrasia delle sopra descritte iniziative legislative con tale percorso condiviso.

Chiediamo pertanto:
1) un chiarimento da parte del Ministro sulla tematica specifica e sui progetti di medio-lungo periodo per l’UNEP;
2) un intervento dell’Ufficio Legislativo coerente con gli orientamenti espressi in passato;
3) l’integrazione del tavolo tecnico in corso con un membro della segreteria del gabinetto, per raccordare il percorso tecnico con quello politico;
4) la piena attuazione dell’art.492 bis CPC.
Infine si deve rappresentare che un mancato intervento sulla vicenda in questione -assai urgente, stante la ristretta tempistica per la conversione del DL – non potrà che essere interpretato come una chiusura anticipata e forzata del tavolo di lavoro (vanificato di fatto dall’iniziativa legislativa) e condurre le scriventi alla valutazione delle conseguenti iniziative da intraprendere.
Nel restare in attesa di cortese riscontro si porgono distinti saluti.

Confsal- Unsa (Battaglia) FPCGIL (Meloni) CISL FP (Marra) UILPA (Amoroso) Confintesa FP (Ratti)

 

Lettera unitaria al Ministro su emendamento 4.1.2

È tempo di ….SUSSIDI

21st Gen
2019
Non Attivo

Ricordiamo ai colleghi che dal 1 gennaio al 31 marzo 2019 si può presentare la richiesta di Sussidio per le spese mediche e/o funerarie sostenute nell’anno 2018. La domanda, redatta su apposito modulo che alleghiamo, dovrà essere trasmessa tramite il proprio ufficio al Ministero.

I sussidi sono erogati sia per le spese funerarie che per le spese mediche ma le richieste verranno trattate separatamente. In entrambi i casi la spesa sostenuta non deve essere inferiore a 2.000 euro in quanto le spese funerarie e quelle mediche non sono cumulabili.

Per le spese funerarie del coniuge o figli a carico e per il dipendente è previsto un rimborso del 20% della spesa sostenuta fino ad un massimo di 700 euro mentre per i genitori il rimborso è del 10% fino ad un massimo di 250 euro. Il sussidio sarà concesso anche al coniuge superstite o ai figli del dipendente deceduto.

Per le spese mediche la percentuale di rimborso è del 20% e sono comprese  anche le spese sostenute per coniuge e figli fiscalmente a carico. Sono ammesse al sussidio le spese mediche relative a: interventi chirurgici, visite specialistiche ed esami diagnostici, prestazioni odontoiatriche per figli minorenni, prestazioni psicologiche, psicoterapeutiche e fisioterapiche; apparecchiature mediche acquistate dietro prescrizione medica, prestazioni sanitarie in genere effettuate con prescrizione medica Sono esclusi invece gli scontrini farmaceutici, la chirurgia estetica e le spese rimborsate per il 50% dal S.S.N. o rimborsate da altre assicurazioni o enti.

Il rimborso sarà fino ad un massimo di 2.000 Euro per i dipendenti in servizio e di 1.000 euro per i pensionati. E’ necessario allegare alla domanda la certificazione ISEE. L’indice ISEE non dovrà essere superiore a 25.000 Euro.

Pubblichiamo:

Richiesta Unitaria

16th Gen
2019
Non Attivo

Richiesta unitaria Ministero 15 gennaio 2019

Sottosegretario di Stato alla Giustizia

On.le Vittorio Ferraresi

e-mail: sottosegretario.ferraresi@giustizia.it

Al Sig. Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria

Dott.ssa Barbara Fabbrini

pec: prot.dog@giustiziacert.it 

 

Oggetto: Richiesta incontro urgente

Le 120 sedi messe a disposizione dei “vecchi” assistenti giudiziari, qualora confermate nel loro numero massimo, rappresentano l’ennesima beffa al personale giudiziario da parte dell’Amministrazione la quale aveva assicurato alle OO.SS. di aver congelato 600 posti, prevalentemente in Sud Italia; l’esiguità delle sedi messe a disposizione è pertanto, assolutamente inaccettabile.

Se è vero che con ben due interventi legislativi, art. 21 DL 83/15 e L. 161/16 art. 2 septies che ha convertito il DL. 117/16, sono stati superati gli accordi vigenti sulla mobilità interna, che doveva in ogni caso precedere ogni nuova assunzione, va pur detto che la deroga riguardava l’assunzione di 800 assistenti, i vincitori del concorso e non anche i circa 3000 che nel giro di un anno sono stati assunti, sempre in deroga all’accordo di mobilità e con grave danno nei riguardi di chi da anni aspetta di poter avere una sede vicina alla famiglia ed ai propri affetti. Nei circa 3000 non sono stati conteggiate, perché non se ne è avuta la possibilità, le ulteriori assunzioni di assistenti giudiziari mediante scorrimento di graduatorie di concorsi espletati per altre Amministrazioni e che hanno occupato ulteriori posti nel Centro Sud Italia.

Nel procedere alla successiva modifica degli accordi sulla mobilità del personale giudiziario, queste OO.SS. reiterano la richiesta di trasformazione del rapporto di lavoro part time in full time, ove il lavoratore lo richieda, e di valutare la possibilità di stabilizzare i “lungo distaccati” o in mobilità presso la nostra Amministrazione.

Per quanto riguarda lo scorrimento delle graduatorie ex art. 21 quater, L.132/2015, con riferimento alle tempistiche ed ai numeri previsti nel piano assunzioni definito negli ultimi provvedimenti di legge (legge di Stabilità per il 2019 e Legge cosiddetta “Concretezza”), in considerazione del rinvio di un anno dell’assunzione di 1000 unità nell’area III stabilito dalla legge finanziaria 2019 n. 145/2018 (tale rinvio porterebbero allo scadere dei termini nell’accordo recepito nel DM 9.11.2017 – che prevedeva l’inquadramento di tutti gli idonei entro il 30.6.2019) si chiede alla Parte Politica dell’Amministrazione di procedere allo scorrimento delle graduatorie sulla base dei provvedimenti disposti, così come previsto dal comma 2 del citato art. 21 quater, senza attendere l’emanazione dei relativi bandi ossia di procedere all’inquadramento di almeno 1000  idonei tra cancellieri ed ufficiali giudiziari  – già interamente finanziato e quindi senza ulteriori oneri per l’Erario –  rinviando l’assunzione degli ulteriori 1000 dall’esterno nel 2020, come previsto dalla L. 145/2018. Si chiede inoltre di dare corso a quanto previsto dall’art.1, co.498 L. di bilancio 2018 che prevede l’avvio delle procedure per la progressione giuridica in terza area delle figure tecniche ex B3, procedure anch’esse interamente finanziate. Con riferimento a tale ultima problematica è emerso, sulla base di uno studio dei Ruoli del Personale Giudiziario effettuato dalle OO.SS., che tra il 2018 e il 2019 sarebbero posti in quiescenza circa 1000 funzionari giudiziari, fatto che aggrava la già drammatica carenza di questa figura professionale nella nostra Amministrazione. Inoltre lo scorrimento delle graduatorie ex 21 quater consentirebbe l’avvio delle procedure di flessibilità del personale previste nel DM 9.11.2017, riequilibrando anche la consistenza dell’organico dei cancellieri esperti, scoperti per ulteriori 500 unità causa pensionamenti, che si sommano alle vacanze ed alla scopertura dovuta dalla progressione dei circa 1200 cancellieri transitati in terza area.

Resta nella preoccupazione delle OO.SS. firmatarie la mancata riqualificazione degli Ausiliari e si resta ancora in attesa di atti concreti in attuazione di quanto annunciato dall’Amministrazione nella riunione del 5 novembre u.s. (predisposizione dei bandi e aumento del numero di personale previsto per il passaggio di area).

Al fine di conoscere compiutamente le determinazioni di codesta amministrazione sulle materie sopra esposte le scriventi organizzazioni chiedo la convocazione con urgenza di un apposito incontro. In mancanza valuteranno e successivamente individueranno ogni utile azione a tutela di tutti i lavoratori della Giustizia.

Distinti saluti

 

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