problematiche del personale UPP
Al Sig. Presidente del Tribunale
presidenza.tribunale.tivoli@giustizia.it
Al Sig. Dirigente del Tribunale
dirigente.tribunale.tivoli@giustiziacert.it
Tivoli
Oggetto: problematiche del personale UPP, richiesta incontro.
La presente per significare che sono state segnalate alla scrivente O.S. alcune anomalie nella gestione del rapporto di lavoro del personale UPP che di seguito si vanno ad elencare.
LAVORO AGILE
Ricordo a me stessa che la Circolare del Ministero della Giustizia del 21 dicembre 2021, prot.m_dg.DOG.21/12/2021.0268670.U, “Reclutamento, mansioni, formazione e modalità di lavoro dei primi 8.250 addetti all’ufficio per il processo assunti ai sensi del decreto-legge n. 80 del 2021” chiarisce testualmente, a proposito di orario di lavoro e lavoro agile: “La normativa primaria consente anche una più elastica modulazione degli orari del lavoro, così da armonizzare la presenza fisica in ufficio con le necessità di servizio (ad esempio, imponendo, uno o più giorni alla settimana, una presenza pomeridiana, così da permettere un confronto con i magistrati al termine delle udienze oppure, alla luce di quanto detto, anche per consentire lo svolgimento di udienze nel pomeriggio senza incidere sulle ordinarie risorse umane; in altri casi potrà essere viceversa privilegiato il lavoro da remoto per le attività che lo consentano, anche tramite soluzioni di co-working)”.
Risulta altresì che nel 2022 siano stati sottoscritti accordi individuali per disciplinare il lavoro agile con i Funzionari UPP in servizio presso il Tribunale di Tivoli che prevedevano lo svolgimento dell’attività del magistrato da casa e da remoto per un giorno a settimana.
Tuttavia, pare che in data 23/11/2022, con ordine di servizio n.38/22, si disponeva la revoca degli accordi individuali sul presupposto che vi era “l’indicazione del 30.11.2022 come termine di scadenza dei progetti”.
La domanda sorge spontanea: perché revocare con ordine di servizio un accordo che ha in sé una scadenza?
Tutte le istanze successive, nonostante la dichiarata disponibilità e la menzionata Circolare Ministeriale, risultano essere state respinte.
POSTAZIONI DI LAVORO
Sembrerebbe che i funzionari UPP non abbiano tutt’ora una postazione fissa nel Tribunale e sono costretti a trovare soluzioni di comodo temporanee per poter esplicare i propri compiti, spesso delicati.
Se tale circostanza risponde al vero non si comprende il motivo per cui viene negata la possibilità di lavorare in smart working, posto che l’accordo individuale era espressamente motivato (tra l’altro) con la “necessità di razionalizzare del Tribunale di Tivoli, mediante l’ottimizzazione degli spazi di lavoro presso le cancellerie e negli uffici amministrativi con la gestione e pianificazione dello svolgimento in presenza della prestazione lavorativa da parte dei neoassunti Funzionari Giudiziari UPP”.
Quel che appare certo è che un datore di lavoro deve assicurare a tutti i lavoratori una postazione fissa oppure consentire una modalità di lavoro che concili gli spazi ridotti, l’operatività e l’efficacia delle attività ed il benessere organizzativo.
PRESIDIO DEL SABATO
Si chiede di ricevere copia degli accordi decentrati che lo disciplinano.
POSTO AUTO
Risulta alla scrivente O.S. che i posti auto siano sostanzialmente riservati ai dipendenti a tempo indeterminato e non accessibile ai funzionari UPP, esiste una norma che prevede tale disparità di trattamento tra i lavoratori?
È ineludibile che si applica il CCNL 2018/2021 (ed i precedenti) al cui art.1 testualmente dispone “si applica a tutto il personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e a tempo determinato dipendente da tutte le amministrazioni del comparto… “.
Principio peraltro ribadito dalla già menzionata circolare della quale riporto testualmente stralci:
“Ai pubblici dipendenti assunti con contratto a tempo determinato sono dunque pienamente riconosciuti tutti i diritti e le posizioni giuridiche favorevoli previsti dall’ordinamento vigente, in ambito sia non patrimoniale (assunzione concorsuale su base meritocratica; diritto all’inquadramento e alle mansioni; fruizione di tutele sociali, anche a salvaguardia della disabilità e del ruolo genitoriale; garanzie nel procedimento disciplinare; diritti sindacali), sia patrimoniale (trattamento economico fondamentale, accessorio e di fine rapporto, in particolare per quanto attiene ai livelli retributivi)”;
“…si ribadisce dunque con la massima nettezza di termini come in nessun modo la posizione giuridica e fattuale dei nuovi dipendenti assunti a tempo determinato nell’amministrazione giudiziaria nell’ambito del Progetto Capitale Umano PNRR possa essere qualificata come deteriore rispetto a quella spettante a qualsiasi altro lavoratore inquadrato a tempo indeterminato nei ruoli della medesima amministrazione”.
Non si comprende il motivo per cui il personale a tempo determinato deve assumersi gli oneri e non anche negli “onori”.
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Per quanto sopra la scrivente chiede un confronto sulle problematiche sopra indicate e contestualmente chiede di ricevere copia degli accordi decentrati, se esistenti, che disciplinano le relative materie.
Cordiali saluti