Prove tecniche di riqualificazioni!
Il 31 gennaio si è conclusa la fase formativa relativa alla procedura di riqualificazione per il passaggio ai profili professionali di funzionario giudiziario e di funzionario Unep.
E’ stata immediato l’avvicendarsi di notizie discordanti e alcune preoccupanti su data di esame, banca dati, sede di esame… un vortice di comunicazioni che desta preoccupazione ed aumenta il malcontento dei lavoratori.
La nostra Federazione, in attesa di una comunicazione ufficiale da parte del Ministero, ha inviato una nota nella quale ha richiesto all’Amministrazione di:
- pubblicare entro il 15 febbraio il DB di massimo 1000 domande (corrette!) ;
- decentrare lo svolgimento delle prove nelle Corti di Appello dotate di aule informatiche.
Ricordando che:
- la procedura è stata avviata per sanare i profili di nullità del CCNI del 29/07/2010 dichiarati da molteplici sentenze passate in giudicato, conseguentemente da un lato la limitazione dei posti non sanerà la suddetta nullità nei confronti dei Cancellieri che non si collocheranno in posizione utile in graduatoria e, dall’altro, non la sana nei confronti dei Cancellieri assunti nel 2009 il cui accesso alla procedura è stato precluso.
- Non è possibile avere un unico profilo professionale su due aree.
- La procedura selettiva riguarda personale la cui esperienza e professionalità è stata acquisita sul “campo” nel corso di decenni e che attende da tempo una riqualificazione che spetterebbe di diritto senza essere sottoposti ad un percorso formativo arduo e con uno sbarramento del punteggio acquisito. La pubblicazione di un ingente numero di quiz poco prima della data fissata impedirebbe al personale coinvolto una preparazione adeguata anche in considerazione del fatto che nella formazione e-learning il data-base delle domande era molto ristretto e ripetitivo.
- E’ stato consentito l’accesso nel Ministero della Giustizia a personale privo di qualsivoglia professionalità, esperienza e competenza e senza alcuna procedura concorsuale.
- La scelta di un’unica sede per lo svolgimento della prova finale, provocherà ingiusti ed evitabili disagi al personale coinvolto che dovrà affrontare una trasferta.
- La scelta di un’unica sede per lo svolgimento della prova finale comporterà inutili ed evitabili costi per l’Amministrazione e, conseguentemente, per la collettività. Ricordiamo a noi stessi che l’art. 208 del D.P.R. 10 gennaio 1957 che disciplina le ipotesi di attribuzione al rimborso delle spese di trasferta prevede il trattamento di missione in caso di partecipazione degli impiegati ad esami di promozione nell’ambito della carriera di appartenenza o in caso di passaggio da una ad altra carriera superiore, quando l’Amministrazione si determini ad occupare i posti mediante concorsi interni o concorsi pubblici, con riserva di posti per il personale già in servizio (cfr. nota a firma del Direttore Generale del Bilancio e della Contabilità del 04/03/2011 prot. 22162, All.1).
Mettiamo a disposizione la nota prot. n. 5 -2017