SBLOCCATI GLI INCENTIVI E NON SOLO. Solo promesse? Speriamo di no!
Non si è fatta attendere la risposta da parte del Ministero della Giustizia a Confintesa FP che ha denunciato la persistente procrastinazione nell’applicazione di leggi, CCNL ed Accordi dichiarando lo stato di agitazione ed avviato le procedure per lo sciopero del personale presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Si è svolto il tentativo di conciliazione alla presenza del Capo del Dipartimento dott. Gaetano Campo e del Direttore dell’Ufficio I – Affari Generali dott.ssa Maria Rosaria Donnici ai quali Confintesa FP ha ribadito, ancora una volta, come il Ministero della Giustizia sia incorso in molteplici ritardi scoraggianti e imbarazzanti per un’Amministrazione in molti ambiti, dagli incentivi tecnici contrattazione del Contratto integrativo e della previsione delle famiglie professionali (quest’ultima, secondo la previsione contrattuale, avrebbero dovuto essere definite entro novembre 2022).
Il Capo Dipartimento ha dichiarato che c’è piena volontà di pagare gli incentivi tecnici sia pregressi, che quelli maturati dopo luglio 2023 impegnandosi a convocare al più presto le OO.SS per risolvere la questione in modo soddisfacente per i lavoratori.
Quanto agli altri ritardi contestati l’Amministrazione ha chiarito che:
- le trattative per la contrattazione del Contratto integrativo e della previsione delle famiglie professionali non solo riprenderanno immediatamente dopo le festività pasquali quanto procederanno con speditezza essendo già pronto un documento per tutti i Dipartimenti;
- le OO.SS. saranno convocate per la contrattazione del Fondo Risorse Decentrato 2023 all’esito della pubblicazione delle graduatorie per le progressioni economiche, ormai prossima.
A seguito della piena disponibilità del Ministero della Giustizia a risolvere presto e bene tutte le questioni sollevate da Confintesa FP, è stata fissata una nuova riunione per il 15 aprile ore 11.00 innanzi il Ministero del lavoro con l’augurio che entro tale data si sia tutto risolto e non sia necessario proseguire con lo sciopero.
Ci auguriamo che la parte politica non ostacoli ulteriormente il percorso e che si arrivi ad una veloce definizione di tutte le questioni da fin troppo tempo pendenti.
Non vogliamo fare un elenco di problemi da risolvere ma sono tanti, troppi, ed attendono da anni una soluzione, garantiamo che il nostro impegno sarà il sempre massimo.