SIG.MINISTRO…CI E’ O CI FA?
Qualsiasi domanda viene rivolta al Ministro della Giustizia, risponde che sta procedendo ad acquisire personale dall’esterno!
All’interrogazione presentata da DAMBRUOSO e MAZZIOTTI DI CELSO su “quali siano le modalità con cui l’amministrazione della giustizia intende svolgere, articolare e sviluppare le annunciate procedure di riqualificazione del personale giudiziario”, Lei risponde “…definire una strategia da realizzarsi, non solo attraverso la riqualificazione del personale attualmente in servizio, ma anche attraverso l’ingresso di nuove risorse, con l’avvio di percorsi di valorizzazione delle personalità mediante un’adeguata formazione”.
Signor Ministro Le do una notizia: l’abbiamo capito!
Per la verità l’abbiamo capito anche prima di altri, quando non abbiamo firmato l’accordo sulla mobilità, quando il 23 ottobre 2014 Le abbiamo detto che i percorsi paralleli non sarebbero mai stati tali perché il Ministero fa meno fatica ad assumere personale dall’esterno che non a fare le progressioni interne. Il nostro Ministero è sempre lo stesso che per motivi ignoti non convoca i Sindacati per il FUA dal 2013, troppo impegno?
Signor Ministro, abbiamo capito da tempo che a Lei non interessano i lavoratori del Ministero della Giustizia, non interessa riqualificarli e neanche avvicinarli alle loro famiglie.
Abbiamo visto il Suo bando per acquisire 1031 lavoratori, è arrivata altra informativa per ulteriori 96 funzionari giudiziari, ma si è chiesto se prima di far entrare tutti questi lavoratori il suo personale abbia avuto le stesse possibilità? Sta bloccando la crescita e la professionalità dei dipendenti giudiziari, sta bloccando il ricongiungimento delle famiglie.
E’ soddisfatto? Siamo un sindacato di lavoratori prima di tutto, non riceviamo ordini da partiti e decidiamo di firmare o non firmare un accordo leggendone solo il contenuto, a prescindere da chi ce lo propone. Sfidiamo chiunque a dimostrarci, con i fatti, il contrario.
E’ questa la nostra forza ed è per questo che ancora una volta, Signor Ministro Le diciamo un NO, la strada che sta percorrendo velocemente è una strada non condivisa dai lavoratori e noi faremo tutto quello che è nel nostro potere per ostacolarLa.
Da soli o in compagnia di altra Associazioni ancora non lo sappiamo. Abbiamo dato la nostra disponibilità ad una proposta congiunta sia ad un’O.S. che ce l’ha richiesto che ad un Comitato, al momento non abbiamo ricevuto nessun riscontro.
Ma noi andiamo avanti con gli unici che hanno forza: i nostri colleghi.
Il Coordinatore Nazionale
(Claudia Ratti)
La nostra iniziativa in corso viene modificata:
1) La scadenza del 21 febbraio è spostata al 15 marzo (è stato pubblicato un altro bando che ha spostato i termini del primo)
2) Possono partecipare tutti ma proprio tutti i colleghi (iscritti al nostro Sindacato, agli altri Sindacati, ai Comitati ed a nessuna Associazione) perché riteniamo assolutamente indispensabile la maggiore adesione possibile, è indispensabile che il Ministro si renda conto che i lavoratori vogliono che si cambi la strada. Dobbiamo dimostrare che la sua volontà è in forte minoranza, che la nostra posizione viene condivisa da centinaia e migliaia di lavoratori. Se non sarà così noi per primi faremo ogni riflessione e prenderemo atto che la difesa che facciamo da tempo è sbagliata.
CONTATTA per informazioni:
• i nostri coordinatori territoriali oppure
• le nostre segreterie ai numeri 06 87771761, 06 89827610, 06 83514752
INVIA tutta la documentazione ovvero il modulo adesione iniziativa, delega atto di diffida e documento di riconoscimento:
• alla nostra Segreteria Nazionale c/o Ministero della Giustizia Stanza n.152 I Piano Via Arenula n.70 00186 Roma
• per fax al numero 06 94816764
• per email giustizia@federazioneintesa.it
Ci accolliamo tutta l’organizzazione ma la battaglia deve continuare, Signor Ministro!
MODULO ADESIONE ALL’INIZIATIVA
Delega atto di diffida e messa in mora
TI SEI SPIEGATA BENE!!!!!
GRAZIE.