TAVOLO TECNICO AL DAP
Con la riunione di ieri (26/07/2023) sono iniziati i lavori del tavolo tecnico per il nuovo ordinamento professionale al DAP.
Confintesa Funzione Pubblica, pur ribadendo la specificità di alcune mansioni che sono proprie di questo dipartimento (prime fra tutte quelle dei funzionari tecnici), ha manifestato la necessità di ridurre quanto più possibile le eterogeneità con gli altri Dipartimenti di cui si compone il Ministero della Giustizia onde rendere possibile l’interscambiabilità dei profili all’interno della famiglia e la mobilità interna ed esterna.
In buona sostanza riteniamo necessario che la specificità della materia penitenziaria non precluda al personale la possibilità di diversificare il proprio lavoro nell’arco della carriera lavorativa nell’ottica di una più proficua crescita professionale ma anche soprattutto per il miglioramento del benessere organizzativo.
Trovare il corretto equilibrio tra specificità ed interfungibilità non sarà semplice per taluni profili ma è uno sforzo che tutto il personale penitenziario merita.
Sempre nell’ottica di un’organizzazione più innovativa e meritocratica, questa OO.SS. ha ribadito la necessità che venga garantita la progressione di carriera a coloro i quali svolgono da decenni ruoli di responsabilità assicurando servizi della massima importanza. È il caso dei Capo Area i quali svolgono mansioni e assicurano servizi in luogo del Dirigente nei settori di specifica competenza, cioè Area Giuridico – Pedagogica (Trattamentale), Area Amministrativo – Contabile, Area della Segreteria (Organizzazione Relazioni). La creazione della Quarta Area renderebbe possibile tutto questo. A tal proposito il dottore Parisi si è preso l’impegno di verificare la disponibilità di fondi derivanti da risparmi assunzionali al fine di rendere concreta l’Area delle Elevate professionalità.
Rispetto alla bozza di famiglie professionali proposta dalla Parte Pubblica, anche in questa sede, si è ribadita la necessità di collocare diversamente alcuni profili tra le AREE al fine di consentire una ripartizione dei profili professionali più rispondente alle famiglie professionali individuate.