8 NOVEMBRE: MOBILITA’ E CCNI

Non Attivo

L’Amministrazione ha sottoposto alle OO.SS. modifiche parziali dell’accordo di mobilità sottoscritto a luglio 2020, la più importante consisterebbe nell’inserimento dell’art. 23 bis con la finalità di consentire a coloro che desiderano la stabilizzazione e che non sono rientrati nel precedente interpello per pochi mesi o giorni di partecipare al prossimo, fissato per luglio 2023. Confintesa FP, al fine di estendere la stabilizzazione a tutto il personale in posizione di distacco ha proposto che venga riconosciuta la legittimazione a partecipare all’interpello straordinario di tutto il personale che si trovi in posizione di distacco e in assegnazione provvisoria ex art. 42 bis, da almeno un anno “nel periodo intercorrente tra la data di sottoscrizione dell’addendum all’accordo di mobilità e la pubblicazione del relativo bando”,  chiedendo che durante questo lasso temporale l’Amministrazione proceda al rinnovo automatico dei distacchi in essere al fine di consentire la partecipazione all’interpello. Nessuna apertura sulla possibilità di derogare al vincolo quinquennale, trattandosi di una prescrizione imposta dalla legge.

L’Amministrazione si è riservata per valutare le proposte di modifica.

Confintesa FP, come già dichiarato durante le trattative ARAN e nella nota a verbale del CCNL, ha evidenziato la complessità di adeguare l’Ordinamento Professionale all’organizzazione del Ministero della Giustizia, per la presenza di più profili nella stessa area con funzioni/responsabilità gerarchicamente sovraordinate.

Si è ribadita la contrarietà alla scelta dell’Amministrazione di assumere nuovi direttori prima di applicare l’Accordo del 26 aprile 2017, nella parte in cui, tra l’altro, era stata prevista “la rimodulazione della figura professionale del Direttore amministrativo, con nuova denominazione di Direttore, consentendone l’accesso al personale in servizio in tutti gli attuali profili di funzionario, con almeno 7 anni di servizio nella relativa qualifica”. La IV area delle Elevate Professionalità deve essere, dunque, lo sbocco naturale per tutti i Direttori che hanno dimostrato capacità, titoli ed esperienze (con modalità selettive da definire) e, a seguire, per i funzionari anziani che hanno le stesse caratteristiche.

Per i “vecchi B3” di tutti i profili professionali, occorre sanare quello che sia i giudici che il legislatore, hanno definito “profili di nullità, per violazione delle disposizioni degli articoli 14 e 15 del CCNL comparto Ministeri 1998/2001, delle norme di cui agli articoli 15 e 16 del contratto collettivo nazionale integrativo del personale non dirigenziale del Ministero della giustizia quadriennio 2006/2009 del 29 luglio 2010, assicurando l’attuazione dei provvedimenti giudiziari in cui  il  predetto Ministero è risultato soccombente, e di definire i contenziosi giudiziari in corso”, inquadrandoli nella terza area con procedure e modalità da definire.

Dunque, l’impegno che Confintesa FP ha chiesto all’Amministrazione è di cogliere l’opportunità del nuovo Contratto Integrativo per dare la possibilità di progredire a tutti i dipendenti, sia pur mediante procedura selettiva, sanando tutte le situazioni critiche che da troppo tempo aspettano giustizia.

È stata solo una prima riunione su un argomento strategico, ne sono state calendarizzate altre due (18 e 23 novembre) per poter arrivare quanto prima alla ridefinizione del Contratto Integrativo.

Ogni contributo è ben accetto, scrivetelo a giustizia@confintesaFP.it

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

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Claudia Ratti
Coordinatore Nazionale Ministero della Giustizia

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