TAVOLO TECNICO PER LA MOBILITA’ DEL PERSONALE: LA NOSTRA PROPOSTA

Non Attivo

Si è tenuto il  18 febbraio l’incontro programmato sulla mobilità del personale alla presenza del Direttore Generale del Personale e della Formazione dott. Leopizzi e del Capo Dipartimento, Barbara Fabbrini.

La nostra Federazione ha illustrato le sue osservazioni alla bozza dell’Amministrazione evidenziando i punti che il nuovo accordo di mobilità dovrebbe prevedere.

In particolare, ha evidenziato la necessità di far sì che… 

  1. La tipologia dell’interpello ordinario sia solo nazionale e di sede e la cadenza sia annuale e non triennale;
  2. Al fine di evitare il maggior numero di posti di risulta nelle sedi, anteporre l’interpello ordinario di sede (sede su sede) a quello nazionale. Così facendo si verrebbe incontro sia alle esigenze del personale che da anni è bloccato in un determinato “ufficio”, sia al personale che si vuole avvicinare alla città in quanto comunque la vacanza del posto rimarrebbe.
  3. Nell’interpello di assestamento non operi il vincolo biennale di permanenza nell’Ufficio di provenienza.
  4. Si riconosca un punteggio per ogni anno di effettivo servizio nella figura professionale e posizione economica attualmente rivestita prestato nella sede dalla quale si domanda il trasferimento, e un punteggio ulteriore se la stessa sia sede di prima destinazione a seguito di assunzione in servizio;
  5. Venga previsto il punteggio in base alla distanza chilometrica dalla sede di appartenenza alla sede in cui si intende chiedere il trasferimento;
  6. Nello scambio di sede non sia richiesta la valutazione dell’Amministrazione avvenendo questo tra pari qualifiche; così come il vincolo di sede che ne deriva debba essere mantenuto biennale e non triennale e non sia prevista la revoca dello scambio qualora il beneficiario passi ad altro ruolo dell’Amministrazione o transiti nei ruoli da altra amministrazione;
  7. Per quanto riguarda l’interpello straordinario e di assestamento, nella pubblicazione del bando si propone di inserire la possibilità per l’Amministrazione di derogare al limite quinquennale di permanenza nella sede di prima assegnazione esercitando il proprio potere organizzativo come già attuato da altre P.A..
  8. La conservazione dell’efficacia della graduatoria permanga fino alla pubblicazione della graduatoria del successivo interpello;

La nostra Federazione ritiene che sia indispensabile limitare il più possibile i distacchi temporanei laddove la norma preveda un trasferimento definitivo e ci riferiamo alla legge 104/92 art. 33 co. 3 e 5 (regolamentati dalla recente circolare in tema di mobilità individuale temporanea) in modo da evitare che lo stesso dipendente ricopra due posti e conseguentemente impedendo l’assegnazione del posto di provenienza a nuovi assunti, alla pubblicazione dello stesso in interpello o all’assegnazione temporanea ad altro dipendente.

Si osserva, infatti, che trasformare una precedenza al trasferimento in assegnazione temporanea per poi riconoscere una priorità in sede di interpello danneggerebbe comunque il personale che aspira anch’esso alla sede. Quest’ultimo sarebbe in ogni caso scavalcato da chi ha una priorità prescindendo dal punteggio ottenuto e non si risolverebbe in alcun modo la problematica delle scoperture maggiori nel nord-Italia.

I lavori sono stati aggiornati al prossimo 3 marzo con l’impegno da parte dell’Amministrazione di rivedere i punti della sua proposta sulla base delle osservazioni presentate dalle OO.SS.

 

Mettiamo a disposizione la nota  Prot 10_2020- Proposta modifica accordo mobilità

Flash 6 – la nostra proposta di accordo mobilità rivisto

 

IL SEGRETARIO GENERALE

 (Claudia Ratti)

Federica Greca

I commenti sono disabilitati.