FIRMATA L’IPOTESI DI CCNL: PRO E CONTRO, ma la parola passa ai contratti integrativi
FLASH 27 – NOTA VERBALE CCNL 2021 giustizia
Dopo mesi di lunghe trattative è stata sottoscritta l’ipotesi di Contratto Comparto Funzioni Centrali che, ricordiamo, per essere efficace deve passare al vaglio degli organi di controllo.
CONTRO
Un Contratto che, se validato, introdurrà molti elementi, positivi, di novità ma che purtroppo potrebbe causare problemi ai dipendenti del Ministero della Giustizia se non si interviene presto con un buon Contratto Integrativo. Diciamo subito che siamo stati l’unico Sindacato a preoccuparsi, anche in sede ARAN, degli effetti che il nuovo Contratto Collettivo avrebbe avuto sul personale del Ministero della Giustizia, chiedendo dei correttivi … ma non avendo numeri importanti per decidere la nostra osservazione si è potuta tradurre solo nella nostra dichiarazione (di dissenso) a verbale:
“Non si è accolta l’osservazione, ripetuta numerosissime volte purtroppo solo da Confintesa FP, in riferimento ai problemi che le nuove denominazioni delle aree causeranno in alcune Amministrazioni (per tutte: il Ministero della Giustizia) nel quale gli “Operatori” sono attualmente inquadrati nella II area, i Cancellieri saranno inquadrati nell’area “Assistenti” ed i “Direttori” nell’area funzionari, tutti potrebbero percepire un “demansionamento” che, forse, potrebbe essere sanato solo nel prossimo Contratto Integrativo.
Ulteriori problemi saranno provocati dalla disposizione prevista dall’art.13 co. 2 “all’interno dell’Area si ha equivalenza e fungibilità delle mansioni ed esigibilità d’organizzazione del lavoro” laddove attualmente nell’ambito della stessa area ci sono funzioni diverse e gerarchicamente sovraordinate”.
Come il Ministero della Giustizia intenderà affrontare il problema lo scopriremo nei prossimi mesi, quel che è certo è che ora più che mai occorre rafforzare i Sindacati che rappresentano le nostre istanze altrimenti anche in sede di Contratto Integrativo avremo difficoltà a far valere le nostre posizioni.
PRO
Una particolare attenzione è stata dedicata alla retribuzione (che comprende altre voci che diventano pensionabili), ai passaggi tra le aree, alle progressioni economiche attraverso differenziali stipendiali che sostituiscono posizioni e fasce economiche; alla valutazione del personale e, non da ultimo, alla disciplina dell’area delle alte professionalità. Sono migliorate la fruibilità dei congedi dei genitori, le tutele in caso di gravi patologie richiedenti terapie salvavita, le tutele per le donne vittime di violenza, è stato ridotto a 10 giorni il periodo di malattia al di sotto del quale scatta la decurtazione del trattamento economico accessorio (ricordiamo che viene imposta da una norma e non può essere ulteriormente migliorata da un CCNL), per la prima volta viene compiutamente disciplinato il lavoro a distanza (sia come lavoro agile senza vincolo di tempo che come lavoro da remoto con vincolo di tempo).
A breve seguiranno approfondimenti tematici.