FUA? “missing in-action”
Battute a parte, nonostante tutto il nostro impegno non siamo riusciti a trovare una spiegazione per il silenzio del Ministero della Giustizia sul “caso FUA”, scomparso da circa tre anni e di cui ancora non si ha nessuna traccia!
Nel frattempo i lavoratori fanno lavoro straordinario, vanno in udienza, mandano avanti nel migliore dei modi per sé e per la macchina giudiziaria e pagano le tasse. I sindacati chiedono, scrivono, sollecitano. L’Amministrazione sfugge.
La situazione emerge ancora più grave quando in altre Amministrazioni si firmano degli ottimi accordi per il 2015, quando ci si rende conto che in questa Italia, nello stesso Comparto, sotto lo stesso CCNL, gli stessi Organi di Controllo, qualcuno corre e qualcuno è fermo, qualcuno lavora bene e viene premiato e qualcun altro lavora benissimo e forse, nel migliore dei casi, gli viene detto un grazie.
Tutto questo non è giusto. Siamo o no il Ministero della Giustizia?
A dispetto del nome governa una profonda e silente ingiustizia.
Non vogliamo le conferenze stampa del Ministro, non vogliamo le riunioni programmatiche, non vogliamo tavoli tecnici senza conclusioni, vorremmo ricevere quello che ci spetta, come lavoratori.
Né più né meno. Vorremmo il pieno rispetto delle normative, le convocazioni puntuali, vorremmo che venissero fissati degli obiettivi, che venissero premiati i risultati.
Eppure siamo costretti a scrivere e chiedere, fino alla noia, le stesse cose, da anni.
Non ci stanchiamo di farlo solo perché crediamo che, prima o poi, le nostre parole vengano ascoltate, che prima o poi la legge ed i Contratti vengano applicati.
Siamo dipendenti del Ministero della Giustizia, vorremmo esserne orgogliosi.
Restiamo in attesa, tra l’altro, della convocazione del FUA.
Il Coordinatore Nazionale
(Claudia Ratti)
Mettiamo a disposizione:
- Prot 36_2015 -nota FUA 2015_depositato
- ccni 2015 – personale aree funzionali G.A.
- Flash 2015- n 18_ FUA 2015