MALATTIE, PERMESSI E … TAR!

Non Attivo

visite medicehQuasi un anno fa avevamo sollevato la questione dei permessi per malattia, ricordiamola:

1. Il D.lvo 165/2001 (modificato negli anni e, da ultimo, dalla L.125/2013) disponeva: “Nel caso in cui l’assenza per malattia abbia luogo per l’espletamento di visite, terapie, prestazioni specialistiche od esami diagnostici, il permesso è giustificato mediante la presentazione di attestazione, anche in ordine all’orario, rilasciata dal medico o dalla struttura, anche privati, che hanno svolto la visita o la prestazione o trasmesse da questi ultimi mediante posta elettronica

2. Il Dipartimento della Funzione Pubblica nella Circolare n.2 del 4/02/2014 interpretava le disposizioni sulle assenze per visite mediche dei dipendenti pubblici emanando disposizioni operative e, neanche a dirlo, sono in senso assolutamente sfavorevole al lavoratore, perché:

• Trasforma l’assenza per malattia in permesso. Per l’effettuazione di visite, terapie, prestazioni specialistiche od esami diagnostici, il dipendente deve fruire dei “permessi per documentati motivi personali”.

• Nell’attestazione di presenza deve risultare anche l’orario di visita.

 

Abbiamo chiesto alla nostra Amministrazione di disapplicare la circolare e, neanche a dirlo, non abbiamo ricevuto nessuna risposta. La questione è stata decisa dal TAR Lazio che ha dichiarato illegittima la Circolare con sentenza n.8500 del 17/04/2015 a seguito del ricorso di altra O.S. (onore al merito). A questo punto abbiamo scritto nuovamente al Ministero della Giustizia chiedendo immediate disposizioni per evitare ulteriori danni ai lavoratori meno fortunati che debbono assentarsi per visite mediche.

Considerato che “errare è umano, perseverare diabolico”, ci auguriamo di non essere costretti ad attendere ulteriori sentenze, a vederci opporre ulteriori cavilli giuridici o, peggio, al silenzio dell’Amministrazione che alla fin fine danneggiano i lavoratori ed intasano le aule di giustizia.

 

Il Coordinatore Nazionale

(Claudia Ratti)

Mettiamo a disposizione:

Claudia Ratti
Coordinatore Nazionale Ministero della Giustizia

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