SCAMBIAMO SEDE?
E’, purtroppo, il desiderio di molti lavoratori e non per un “capriccio” ma perché molto spesso la sede di prima assegnazione è distante dai propri affetti e, nonostante il trascorrere degli anni ed un Accordo sulla mobilità che prevede che venga bandito un interpello l’anno, gli spostamenti sono difficilissimi.
Per ora non vogliamo interessarci degli spostamenti all’interno della stessa provincia, pur legittimi perché mirano a cambiare la propria attività lavorativa, accrescendo le proprie esperienze in altri uffici, ma prima di tutto vogliamo interessarci tantissimi colleghi che lavorano a centinaia di chilometri dalle proprie famiglie con inevitabile pregiudizio sulla propria salute, serenità e di certo anche al proprio portafoglio.
Purtroppo, è un vecchissimo problema che nessun Governo, finora, ha voluto o saputo risolvere come se il benessere dei lavoratori debba essere posto in secondo piano, come se le distanze dagli affetti non incidano anche sulla produttività … noi ci auguriamo che le cose cambino ma nel frattempo cerchiamo, ancora una volta, di dare il nostro piccolo contributo.
Ormai diversi anni fa siamo stati i primi ad aver ideato e realizzato la nostra “bacheca di scambi” per dare la possibilità ai colleghi di trovare altri colleghi disponibili allo scambio di sede, nel pieno rispetto della normativa sulla privacy.
La nostra O.S. ha chiesto costantemente interpelli ordinari e straordinari, ha proposto la modifica dell’accordo sulla mobilità (puntualmente disapplicato), ha invitato i lavoratori in servizio da anni (e costretti al pendolarismo) a presentare una domanda di trasferimento per le sedi che sono state proposte (ed accettate) ai nuovi assunti, ha supportato i nuovi assunti affinché vengano seguite le corrette procedure per l’assegnazione delle sedi. Impossibile tutto? No, perché non vogliamo alimentare ma sedare una “guerra tra poveri” in cui a farne le spese sono esclusivamente i lavoratori.
Ricordate che maggiori saranno le domande inserite e maggiore sarà la possibilità di trovare colleghi disponibili allo scambio di sede, quindi soluzioni.
Ci anche riserviamo di “usare”, nel pieno rispetto della privacy, i dati acquisiti per ricercare la migliore delle soluzioni, se possibile anche con l’Amministrazione.
Tutto questo e tanto altro lo facciamo perché vorremo che la Giustizia abbia un senso e non che sia un sostantivo scolpito sulla facciata del nostro Ministero!
Breve istruzione operativa: dopo aver compilato il modulo dal nostro sito, la richiesta sarà approvata (previa valutazione) dalla nostra segreteria che successivamente valuterà se ci sono possibilità di scambi sede e contatterà gli interessati per ogni ulteriore adempimento.