ACCORPAMENTO? NI! Causa? Locali inidonei!

stopLocali riconosciuti non idonei per accogliere gli uffici accorpanti.

E’ stato dichiarato dal Responsabile della Sicurezza degli Uffici Giudiziari del palazzo di giustizia di Lecce a seguito di specifica richiesta di Aldo Petrelli, Funzionario Dirigente l’Ufficio Nep presso la Corte d’Appello di Lecce: “Si può concludere (dichiara l’ing. Morciano) che il trasferimento di ulteriori 40 unità presso il piano primo dell’immobile di Via Brenta porterebbe ad una verifica negativa dei parametri previsti sia nel D.L. 6 luglio 2012 n.95, che secondo il D.P.R. 151/2011”.

Questa certificazione ha evidenziato l’assoluta invivibilità ed agibilità degli uffici accorpanti ed ha indotto il TAR di Lecce a concedere la sospensiva che blocca l’accorpamento del personale in attesa che il Comune di Lecce reperisca nuovi locali idonei a contenere gli Ufficiali giudiziari in unico ambiente lavorativo.

Ma i Capi Ufficio non avevano dichiarato che le strutture consentivano di ricevere nuovo personale, evidentemente con scrivania, pc e quanto altro occorre per la postazione di lavoro? Il giorno X è ormai passato, la riforma è entrata in vigore (nonostante il “giallo” della data di entrata in vigore), i trasferimenti sono avvenuti, ora occorre verificare che tutto il personale lavori in condizioni (non ottimali, non chiederemmo tanto) ma almeno idonee a garantire la propria salute.

E vorremmo ricordare che da numerosi anni l’edificio della Procura di Bari è stato “sequestrato con facoltà d’uso” (sempre per questioni legate all’inagibilità ed alla sicurezza), e chissà quanti edifici giudiziari sono inidonei a fronte di altri nuovi ma abbandonati a seguito di questa riforma epocale.

Questa Federazione resta a disposizione per ricevere ogni utile segnalazione.

E non finisce qui…

Il coordinatore nazionale

(Claudia Ratti)

Mettiamo a disposizione:

Claudia Ratti
Coordinatore Nazionale Ministero della Giustizia

2 Risposte a “ACCORPAMENTO? NI! Causa? Locali inidonei!

  • Daniela non mi dici niente di nuovo…è il solito scandalo della Giustizia…pretendono i miracoli da chi non puo’ farli…..Fanno le riforme senza coboscere le realta’ dei singoli uffici…..gia’ Busto era in difficolta’ per via della Malpensa adesso è sull’orlo dell’abisso con quesgti accorpamenti…per fortuna che me ne sono andato appena in tempo. In bocca al lupo

  • Daniela
    11 anni fa

    Medesima situazione si verifica presso l’Unep del Tribunale di Busto Arsizio con l’accorpamento delle sedi distaccate di Gallarate, Saronno, Legnano e Rho! Ci troviamo in una situazione a dir poco umiliante… Oltre alla carenza di personale del 50% ci ritroviamo tutti ammassati in un’ex aula udienza con un bancone “arrangiato” per la ricezione atti e 5 scrivanie poste in mezzo al locale quale deposito richieste dopo aver provveduto al carico degli atti e due delle stesse in uso agli Ufficiali Giudiziari giá appartenenti alla sede centrale. Gli Ufficiali Giudiziari delle sedi accorpate non dispongono di sedie o scrivanie e sono costretti a prendere gli atti per procedere poi alla lavorazione delle stesse presso la propria sede abitativa. Il dirigente Unep dispone di un ufficio ormai diventato un viavai di Ufficiali Giudiziari che cercano “silenzio” per poter provvedere a qualche telefonata agli studi di avvocati per chiarimenti od accordi e suddivisione delle carte. Non ci sono prese disponibili per poter collegare calcolatrici o altri macchinari indispensabili per l’attivitá di sportello. Siamo costretti a sopperire alla carenza di personale con ore di straordinario non autorizzate in locali a certamente non idonei! Che vergogna! … E dire che Busto Arsizio é stato denominato ormai il “supertribunale 9′ in Italia” … e noi chi saremmo??? I Superdipendenti?? Vergogna!!!!
    Daniela Benini