La nostra risposta alla lettera del Ministro Cancellieri

cancellieri2Al Sig. Ministro della Giustizia

Annamaria Cancellieri

 

Ho letto con attenzione la Sua lettera e, nonostante cerco sempre e comunque di avere un atteggiamento costruttivo, ho delle perplessità che vado a spiegare.

Si richiedono al personale amministrativo “grandi sacrifici imposti dalla riduzioni delle sedi di lavoro”, e si invoca la professionalità e lo spirito di servizio che li contraddistingue.

Signor Ministro, ma è al corrente che il personale amministrativo, a differenza dei Signori Magistrati, non percepisce un centesimo per questi trasferimenti di ufficio?

È al corrente che stiamo aspettando da gennaio u.s. di firmare un accordo che consentirebbe al personale di percepire i pochi soldi del FUA degli anni 2011 e 2012? Il ritardo è dovuto, supponiamo, all’inerzia dei nostri uffici Ministeriali (per usare formule impersonali, in modo da non offendere nessuno).

E’ al corrente che nonostante siamo al termine del 2013 non siamo ancora stati convocati per discutere dell’Accordo del FUA 2013? Laddove in altre Amministrazioni dello stesso comparto Ministeri i colleghi stanno già prendendo i soldi.

E’ al corrente che il personale giudiziario è riuscito a fare una sola progressione economica e nessuna di carriera, a differenza di tutti gli altri lavoratori di altri Ministeri?

E’ al corrente che nel nostro Ministero (rectius: nel solo DOG) non sono mai state individuate le posizioni organizzative? Laddove nel DAP e nel DGM ci sono da anni!

E’ al corrente che il tempo di viaggio del personale inviato in missione non è considerato come attività di servizio? A differenza, per esempio, che nel DAP.

E’ al corrente che il personale giudiziario ha fatto a costo zero per anni lo stesso lavoro (ed in modo più professionale) che ora paghiamo profumatamente ad Equitalia? Non sarebbe meno oneroso riappropriarsi delle competenze ed incentivare il personale con i proventi?

E’ al corrente che gli organi della Cassa Mutua Cancellieri sono scaduti da mesi e per motivi che possiamo solo immaginare, nessuno convoca le nuove elezioni?

E’ al corrente che abbiamo firmato un accordo che nel 2010 prevedeva il passaggio dalla ex area A all’area B e che, nonostante la copertura finanziaria e le diffide di centinaia di lavoratori, non si dà seguito?

E’ al corrente che esiste una normativa sul telelavoro e che non viene applicata?

E’ al corrente che la legge prevede degli incentivi per i contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture e che la legge si applica ad esclusione del Ministero della Giustizia (DOG)?

Le consiglio, se mi consente, di approfondire quanto ho scritto perché il personale, professionale e dotato di tanto spirito di servizio, è anche tanto stanco di subire senza ricevere nulla in cambio e di non vedersi riconoscere, concretamente, i sacrifici che vengono loro imposti.

Resto personalmente a disposizione per ogni ulteriore approfondimento.

Cordiali saluti

Il coordinatore nazionale

Claudia Ratti

In allegato:

 

Claudia Ratti
Coordinatore Nazionale Ministero della Giustizia

Una Risposta a “La nostra risposta alla lettera del Ministro Cancellieri

  • Riccardo
    11 anni fa

    ricorderei al ministro che gli standard europei ai quali si riferisce dovrebbero essere applicati anche per ciò che concerne le RETRIBUZIONI PER I SIGNORI E SIGNORE DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO che sono sì “donne e uomini” ma non solo numeri. Il mio /nostro desiderio sarebbe quello di avere lo stesso trattamento economico riservato ai colleghi tedeschi, francesi, danesi, belgi, inglesi…però ci si appella ad un senso di responsabilità come sempre a”costo zero”, in una maniera molto medievale e dal sapore di presa per il c….per usare un eufemismo.
    Suggerirei al ministro anche nelle intestazioni delle lettere di usare un modo ancora più darwiniano per definire i lavoratori del personale amministrativo : anzichè “donne e uomini” usi “maschi e femmine appartenenti all’ordine dei Primati dal pollice opponibile”!
    Riccardo