FACILE CASSANDRA…TA

Non Attivo

Verifichiamo, aimè, che i lavoratori del Ministero della Giustizia si sono resi conto degli effetti di quanto scrivemmo mesi fa nella “nota a verbale” al Contratto Collettivo Nazionale di lavoro, dopo mesi di lunghe trattative con l’ARAN, comunicati, lettere ed ogni azione possibile e inimmaginabile.

Per memoria riportiamo testualmente: “Non si è accolta l’osservazione, ripetuta numerosissime volte purtroppo solo da Confintesa FP, sui problemi che le nuove denominazioni delle aree causeranno in alcune Amministrazioni (per tutte: il Ministero della Giustizia) nel quale gli “Operatori” sono attualmente inquadrati nella II area, i Cancellieri saranno inquadrati nell’area “Assistenti” ed i “Direttori” nell’area funzionari, tutti potrebbero percepire un “demansionamento” che, forse, potrebbe essere sanato solo nel prossimo Contratto Integrativo…”.

E per mettere al riparo i lavoratori dalle conseguenze dell’applicazione del CCNL il giorno stesso della sottoscrizione (9/5/22) CONFINTESA FP ha chiesto all’Amministrazione l’immediato avvio delle procedure per “il rinnovo del Contratto Collettivo Integrativo del Ministero della Giustizia che dovrà definire, ai sensi dell’art.18 co.2 CCNL 2019/2022, “le famiglie professionali del nuovo ordinamento professionale”, facendo seguire numerosi solleciti.

Tra crisi di Governo e pausa estiva siamo arrivati a novembre e sui cedolini stipendiali i lavoratori si sono visti attribuire un’altra qualifica e vogliono spiegazioni anche da Confintesa FP perché NoiPA ha adeguato la denominazione delle Aree sul cedolino, invece il Ministero della Giustizia non ha ancora la minima idea di come procedere con le “famiglie professionali” che sono (secondo il CCNL) gli “ambiti professionali omogenei caratterizzati da competenze similari o da una base professionale e di conoscenze comune” .

Ma nelle “Linee di indirizzo per l’individuazione dei nuovi fabbisogni professionali da parte delle amministrazioni pubbliche” pubblicate in GU il 14/9/22, “l’individuazione delle famiglie professionali è rilevante ai fini dell’inquadramento giuridico del personale e dell’esigibilità delle mansioni di cui all’art. 52 del decreto legislativo n. 165/20019. Nel contratto individuale occorre infatti indicare, oltre all’area di appartenenza, anche la specifica famiglia professionale attribuita” invece nel Ministero della Giustizia si procede per inerzia ed i lavoratori continueranno a svolgere le funzioni di sempre, in attesa del Contratto Integrativo.

Non solo: molti lavoratori lamentano a gran voce buste paga più leggere, sarà per colpa di un errore dei sistemi di NoiPA (mancato esonero contributivo del 2%), sarà perché essendo entrata in vigore la nuova struttura retributiva una parte dell’indennità di amministrazione (erogata su 12 mensilità) è confluita nel differenziale stipendiale (su 13). Dunque, se questo è vero, sarà recuperato nella tredicesima mensilità.

I prossimi mesi saranno molto impegnativi, ci attende un nuovo Contratto Integrativo e sarà necessario avere da tutti i colleghi forza contrattuale, pazienza, costanza e lungimiranza perché avremmo gradito non essere l’unico sindacato a sollevare durante la contrattazione con l’ARAN il problema del Ministero della Giustizia, considerato che altri Sindacati rappresentano la maggioranza dei lavoratori (per una precisa scelta dei lavoratori).

Noi ci assumiamo le nostre responsabilità ma ciascuno faccia lo stesso.

FLASH 29 GLI EFFETTI DEL NUOVO CCNL

NOTA-VERBALE-CCNL-2022

Prot.40 2022 avvio CCNI

 

Claudia Ratti
Coordinatore Nazionale Ministero della Giustizia

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