Contestazione disposizione di servizio “periodo feriale”Tribunale di Santa Maria Capua Vetere

20th Giu
2024
Non Attivo

 Roma, 20 Giugno 2024, prot. 53    

 

Al Capo del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria 

Dott. Gaetano Campo 

Al Direttore Generale Organizzazione Giudiziaria 

Dr.ssa Maria Isabella Gandini  

Ufficio I Affari Generali – Relazioni sindacali 

Dr.ssa Mariarosaria Donnici  

E, p.c.                                                                                 Alla Presidente del Tribunale di S. Maria C.V. 

Dr.ssa Gabriella Maria Casella 

 

La presente al fine di segnalare che con ordine di servizio del 27 maggio 2024 il Presidente del Tribunale di S. Maria C.V. ha predisposto la pianificazione delle ferie relative all’annualità 2024 invitando (…) il personale a voler programmare, dal 01/07/2024 al 30/09/2024, il godimento di un congruo numero di giorni di congedo, non inferiore a 21 giorni lavorativi, avendo cura in ogni caso di assicurare la copertura dei servizi.”. Tale pianificazione troverebbe motivazione nella necessità di contemperare “il diritto di ciascuno al legittimo riposo psico – fisico con la necessità di garantire la continuità dei servizi” nel periodo di “sospensione delle attività giudiziarie normalmente coincidente con il periodo estivo”.  

La scrivente Sigla, con nota che si allega ha rilevato, in primis, come la disposizione in esame non tenga in alcuna considerazione le esigenze del lavoratore e violi le disposizioni contrattuali operanti in materia per le ragioni di seguito esposte.  

Il vigente art. 23 del CCNL del comparto Funzioni Centrali testualmente dispone “Compatibilmente con le esigenze del servizio, il dipendente può frazionare le ferie in più periodi. Esse sono fruite nel rispetto dei turni di ferie prestabiliti, assicurando comunque, al dipendente che ne abbia fatto richiesta, il godimento di almeno due settimane continuative nel periodo 1° giugno – 30 settembre”.  

Va detto che il “godimento di almeno due settimane continuative” sono un diritto del lavoratore che il datore di lavoro è obbligato a concedere su espressa richiesta e non certo un’imposizione del datore di lavoro.  

E’ noto che a sancire il diritto alle ferie è la Costituzione stessa, allo scopo di tutelare lo stato di salute fisica e mentale di ogni lavoratore tramite un riposo adeguato. Pertanto, la disposizione citata prevede che l’Amministrazione, pur dovendo tener conto delle esigenze di servizio, è tenuta a valutare le preferenze del lavoratore in quanto strettamente collegate alla finalità cui le ferie sono deputate. Tale preferenza può essere declinata nel caso di rilevanti esigenze che, nel caso di specie, non rilevano essendo palese che scopo dell’ordine di servizio sia quello di fra fruire la maggior parte numero del numero giorni contrattualmente concessi nel periodo di sospensione dell’attività giudiziaria.  

Non solo, non c’è da sottovalutare la circostanza che frequentemente i dipendenti sono costretti a dover utilizzare le ferie per sopperire ad eventi imprevisti e imprevedibili non rientranti nelle tipologie degli ulteriori permessi (retribuiti e non) contrattualmente previsti o sol perché non numericamente sufficienti. 

Ma v’è di più! A parere della scrivente Sigla, tale ordine di servizio non rappresenta la migliore soluzione per l’Ufficio in quanto dal punto di vista organizzativo è evidente che l’obbligatoria fruizione continuativa di 21 giorni di ferie determinerebbe l’assenza di personale per quasi un mese e, conseguentemente, la probabile interruzione di servizi per l’elevata e contemporanea assenza di personale in un periodo di tempo particolarmente ristretto. 

Nonostante la nostra segnalazione con argomentazioni che riteniamo essere non solo ragionevoli ma, soprattutto, conformi alle norme contrattuali collettive, il Presente del Tribunale di SMCV con e-mail diramata in data odierna, ha intimato al personale a provvedere conformemente all’ordine di servizio entro e non oltre il 21 giugno (domani).  

Per quanto precede, si chiede un tempestivo intervento del Superiore Ministero affinchè l’Ufficio provveda a rettificare il provvedimento in esame nel pieno rispetto dei CCNL vigenti.  

Si porgono Cordiali saluti 

Segretario Generale 

(Claudia Ratti)

PROT.49 TRIBUNALE SMCV FERIE (2) 

Concorso UPP si chiede Trasparenza

18th Giu
2024
Non Attivo

       Roma, 18 Giugno 2024, prot. 52

                                                                                       

                                                                                                 Al Ministro della Funzione Pubblica

                                                                                                                               On. Paolo Zangrillo

Al Dirigente responsabile della Direzione Reclutamento Personale PA Formez

Dott. A. Benzia

                                                                                                                 Per conoscenza Al Capo del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria

Dott. Gaetano Campo

Al Direttore Generale Organizzazione Giudiziaria

Dr.ssa Maria Isabella Gandini

OGGETTO: Concorso pubblico, per il reclutamento di 3.946 unità di personale con il profilo di Addetto all’Ufficio per il processo, da inquadrare tra il personale del Ministero della giustizia. Richiesta pubblicazione graduatoria vincitori e idonei.

Con la presente, esprimiamo stupore e sconcerto, sia da parte nostra che di numerosi candidati, riguardo alla pubblicazione dei soli nominativi dei vincitori del concorso. In particolare, notiamo che la graduatoria manca delle specifiche necessarie riguardanti i criteri utilizzati per assegnare il punteggio complessivo ottenuto nella valutazione dei titoli, nella prova scritta e nei titoli di riserva.

Questa mancanza di trasparenza impedisce agli interessati di verificare correttamente l’intera procedura, violando, tra l’altro, il diritto all’impugnativa garantito dalle norme vigenti.

Questo approccio pregiudica sia i diritti dei vincitori (che scelgono la sede di lavoro all’interno del distretto selezionato durante la domanda di partecipazione al concorso) che quelli dei candidati idonei. Senza conoscere la loro posizione effettiva in graduatoria, non possono verificare l’accuratezza del punteggio assegnato e non sanno se la “distanza” rispetto alla possibilità di scorrimento è di una, cento o mille posizioni!

Inoltre, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) si è già pronunciata sulla questione della pubblicazione degli esiti dei concorsi, raccomandando di indicare i nomi e i cognomi dei vincitori e degli idonei nella graduatoria finale. La delibera 15 novembre 2023, n.525 libera le Amministrazioni dall’ “incubo” interpretativo: “le precisazioni del Garante della Privacy rese con parere del 23 marzo 2023, secondo cui le disposizioni normative che stabiliscono, in generale, la pubblicità dei provvedimenti finali e delle graduatorie nonché degli altri atti riguardanti i concorsi, le prove selettive e le progressioni di carriera e di altri procedimenti che si concludono con la formazione di graduatorie, nonché le altre specifiche forme di conoscibilità di tali atti previste dall’ordinamento, trovano la propria disciplina in disposizioni stratificatesi nel tempo (cfr. art. 7, d.P.R. 10 gennaio 1957, n. 3; art. 15, d.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, in particolare, commi 5, 6 e 6-bis; più in generale, sulla pubblicità delle procedure di reclutamento del personale delle pubbliche amministrazioni, cfr. art. 35, comma 3, d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165). Tali norme dispongono, inoltre, che siano pubblicate le sole graduatorie definitive dei vincitori di concorso e non anche gli esiti delle prove intermedie o i dati personali dei concorrenti non vincitori o non ammessi (cfr. art. 15, comma 6-bis, del d.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, “Regolamento recante norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi”). La suddetta impostazione è confermata nel decreto 14 marzo 2013, n. 33, laddove viene precisato che sono oggetto di pubblicazione le graduatorie finali aggiornate con l’eventuale scorrimento degli idonei non vincitori”.

Per quanto sopra si chiede:

  1. di provvedere alla pubblicazione delle graduatorie in oggetto con nomi visibili o, in subordine, all’indicazione degli idonei tramite codice identificativo;
  2. di indicare le singole voci che hanno determinato il punteggio complessivo come da bando.

Si porgono Cordiali saluti

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

Richiesta di immediata pubblicazione del bando per la stabilizzazione del personale ex art.23-bis addendum del 22/03/2022 all’accordo di mobilità del 15/07/2020

17th Giu
2024
Non Attivo

Roma, 16/06/2024 prot. 51

Ministero della Giustizia

Al Capo del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria

Dott. Gaetano Campo

Al Direttore Generale Organizzazione Giudiziaria

Dr.ssa Maria Isabella Gandini

PEC: prot.dog@giustiziacert.it

Con la presente la scrivente O.S., firmataria degli atti in oggetto, rappresenta quanto segue.

Nell’art.23 bis dell’addendum del 22/03/2022 è stato previsto che l’interpello straordinario riservato ai dipendenti in posizione di distacco venisse pubblicato entro il 1° luglio 2023 e, comunque,  successivamente all’interpello ordinario nazionale previsto entro il 1° dicembre 2020.

D’altro canto, ricordo a me stessa che l’accordo di mobilità prevede interpelli nazionali e di sede, a cadenza biennale alternata, stabilendo (art.22 co.2) la pubblicazione del primo nazionale.

A tal proposito occorre ricordare che in fase di trattativa sul punto l’Amministrazione era neutrale, le altre OO.SS. erano tutte favorevoli ad eccezione di Confintesa FP che, invece, riteneva che l’interpello di sede, liberando i posti nella stessa sede, sarebbe stato più veloce e non avrebbe scontentato nessuno.

Purtroppo, si è facilmente verificato che il timore si è trasformato in certezza perché i posti sono stati occupati dal personale proveniente da altre sedi che, non fidandosi del rispetto dei tempi e neanche  della stabilizzazione, ha partecipato all’interpello, vincendolo e precludendo al personale in sede la possibilità di cambiare ufficio dopo anni di immobilismo.

È noto che l’interpello nazionale si è concluso di recente per un ritardo dell’Amministrazione nella pubblicazione, dovuto sì ad un sottodimensionamento dello stesso personale Ministeriale occupato su più fronti ma è sempre ritardo!

Quel che è peggio è che, ad oggi, non si ha alcuna notizia della tempistica della pubblicazione dell’interpello straordinario previsto dall’art.23 bis: “Sono legittimati a partecipare all’interpello straordinario di cui al comma 1 i soli dipendenti in mobilità temporanea presso un altro Ufficio da almeno un anno alla data della firma dell’addendum all’accordo sulla mobilità del 15 luglio 2020 ovvero che risultino comunque in analoga posizione da almeno un anno alla data di pubblicazione dell’interpello medesimo, ad eccezione di coloro che, alla scadenza del termine per la presentazione della domanda, non abbiano ancora superato il periodo di permanenza quinquennale nella sede di prima destinazione ai sensi dell’articolo 35, comma 5-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.”

Conseguentemente l’Amministrazione sta prorogando i distacchi che avrebbero avuto diritto alla stabilizzazione al 1° luglio 2023, tutti quelli che hanno raggiunto l’anno di permanenza successivamente a tale data e dovranno parimenti essere prorogati tutti quelli che lo raggiungeranno fino alla pubblicazione del bando.

Ricordiamo che la ratio dell’addendum era di eliminare definitivamente l’istituto del distacco, (istituto inesistente presso le altre amministrazioni del Comparto) in quanto non si sarebbe reso necessario concedere nuovi distacchi se ci fossero pubblicati gli interpelli nazionali e di sede ogni anno e se si fosse proceduto al trasferimento nei casi previsti dalla legge.

Il ritardo nella pubblicazione dell’interpello straordinario (che solo apparentemente è a favore del personale) sostanzialmente sta creando problemi sia al personale che alla stessa Amministrazione perché il personale in posizione di distacco occupa due posti: uno nell’organico di provenienza e l’altro in quello di destinazione e conseguentemente:

  • il crescente numero dei distaccati rende impossibile destinare all’Ufficio di provenienza nuovo personale in quanto non viene effettuata la compensazione tra i distacchi in entrata e quelli in uscita; dunque, a breve sarà impossibile concedere nuovi distacchi (anche sussistendo condizioni di gravità e presupposti di legge) per posti formalmente indisponibili ma sostanzialmente esistenti;
  • in caso di nuove assunzioni non sarà possibile destinare il nuovo personale alle sedi su cui gravano dei distacchi in uscita.

Si osserva inoltre che il punto n. 4 dell’art. 23 bis dispone: “Dalla definizione della procedura non potranno derivare posizioni sovrannumerarie rispetto alla pianta organica vigente dei singoli Uffici, fermo restando quanto disposto dall’articolo 21-quater del decreto-legge 27 giugno 2015, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2015, n. 132, e dall’Accordo del 26 aprile 2017.”

Non si ravvisa al riguardo una problematica di carenza di posti in organico necessari a stabilizzare le persone in posizione di distacco in quanto l’Amministrazione non ha concesso e non concede l’assegnazione temporanea in assenza di posti liberi.

L’unico caso di sovrannumero può essere determinato dallo scorrimento dell’intera graduatoria degli idonei al 21 quater con ultima presa di possesso il 15/12/2022 ma si ritiene non possa ledere un diritto che era già stato acquisito in precedenza.

La revisione delle piante organiche (il 21 quater ha liberato posti da cancelliere esperto) ora più che mai è necessaria ma subordinata al nuovo CCNI, ancora in fase di contrattazione ed allo stato attuale rischia di determinare l’immobilismo e l’impossibilità di pubblicare qualsiasi interpello straordinario e ordinario.

Per quanto sopra, si

CHIEDE

l’immediata pubblicazione dell’interpello in oggetto con il diritto alla stabilizzazione di tutto il personale in distacco da almeno un anno alla data della pubblicazione anche in condizione di sovrannumero in modo da sbloccare l’immobilismo verificatosi. Nelle more della pubblicazione si chiede di considerare disponibili anche i posti negli organici di provenienza degli aventi diritto.

Si rinnova, inoltre, la richiesta di procedere ai trasferimenti nei casi previsti dalla legge e da accordi a prescindere dal vincolo dei cinque anni (che si ricorda essere una norma a garanzia dell’Amministrazione che si sta rivelando bloccante) come già accade in tante altre Amministrazioni dello stesso comparto.

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

Contestazione disposizione di servizio “periodo feriale” tribunale di Santa Maria Capua Vetere del 27 maggio 2024

17th Giu
2024
Non Attivo

Roma, 13 Giugno 2024, prot. 49   

Alla Presidente del Tribunale di S.Maria C.V.

Dr.ssa Gabriella Maria Casella

E, p.c. Al Capo del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria

Dott. Gaetano Campo

Al Direttore Generale Organizzazione Giudiziaria

Dr.ssa Maria Isabella Gandini

  

Alla scrivente OO.SS. è stato segnalato l’ordine di servizio in oggetto con il quale la Presidente del Tribunale di S. Maria C.V. ha predisposto la pianificazione delle ferie relative all’annualità 2024 invitando (…) il personale a voler programmare, dal 01/07/2024 al 30/09/2024, il godimento di un congruo numero di giorni di congedo, non inferiore a 21 giorni lavorativi, avendo cura in ogni caso di assicurare la copertura dei servizi.”.

Tale pianificazione troverebbe motivazione nella necessità di contemperare “ il diritto di ciascuno al legittimo riposo psico – fisico con la necessità di garantire la continuità dei servizi” nel periodo di “sospensione delle attività giudiziarie normalmente coincidente con il periodo estivo”.

Si ritiene, invece, che la disposizione non tenga in alcuna considerazione le esigenze del lavoratore e si dubita fortemente che sia la migliore soluzione anche per l’Amministrazione, difatti:

Dal punto di vista del personale il vigente art. 23 del CCNL del comparto Funzioni Centrali testualmente dispone “Compatibilmente con le esigenze del servizio, il dipendente può frazionare le ferie in più periodi. Esse sono fruite nel rispetto dei turni di ferie prestabiliti, assicurando comunque, al dipendente che ne abbia fatto richiesta, il godimento di almeno due settimane continuative nel periodo 1° giugno – 30 settembre”.

Va detto che il “godimento di almeno due settimane continuative” sono un diritto del lavoratore che il datore di lavoro è obbligato a concedere  ma non un’imposizione del datore di lavoro.

E’ noto che a sancire il diritto alle ferie è la Costituzione stessa, allo scopo di tutelare lo stato di salute fisica e mentale di ogni lavoratore tramite un riposo adeguato.

Non solo, vi è un ulteriore aspetto pratico da valutare: frequentemente i dipendenti sono costretti a dover utilizzare le ferie per sopperire ad eventi imprevisti e imprevedibili non rientranti nelle tipologie degli ulteriori permessi (retribuiti e non) contrattualmente previsti o sol perché non numericamente sufficienti.

Dal punto di vista organizzativo, si evidenzia che l’obbligatoria fruizione continuativa di 21 giorni di ferie determinerebbe l’assenza di personale per quasi un mese e, conseguentemente, la probabile interruzione di servizi per l’elevata e contemporanea assenza di personale in un periodo di tempo particolarmente ristretto.

Per quanto precede, si chiede una tempestiva rettifica del provvedimento in esame nel pieno rispetto dei CCNL vigenti.

Si porgono Cordiali saluti

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

RIFORME E RISORSE: TRA SOGNI E REALIZZAZIONI

11th Giu
2024
Non Attivo

Il Viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, ha fatto importanti annunci riguardanti l’Amministrazione giudiziaria: possibile aumento delle somme destinate al personale a seguito di discussioni con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), e l’allocazione di ulteriori risorse, tra i 10 e i 12 milioni di euro, nel Fondo per le Risorse Decentrate (FRD), con un provvedimento che sarà discusso entro la fine di giugno. Queste mosse sono solo un primo passo con le richieste storiche di Confintesa FP, che da anni sollecita fondi aggiuntivi per valorizzare il personale e migliorare la competitività del Ministero della Giustizia.

INCENTIVI TECNICI: sottoscritto l’accordo riconoscendo la complessità del lavoro dei dipendenti che gestiscono la contrattualistica e garantendo loro una remunerazione legittima e attesa. È una nostra battaglia storica, con leggi che si sono susseguite ampliando, come chiedevamo, gli incentivi anche sulle forniture di beni e servizi e non solo sui lavori pubblici. Ancora nulla, invece, per gli incentivi già maturati e non pagati, l’Amministrazione sta facendo un’attenta ricognizione sul territorio, e garantirà anche l’assicurazione, obbligatoria, prevista dal Codice degli Appalti.

PROGRESSIONI ECONOMICHE: finalmente una tempistica precisa. In questa settimana dovrebbe esserci la comunicazione delle posizioni rettificate.

UPP: Confintesa FP ha chiesto informazioni circa la possibilità degli UPP già in servizio e vincitori del nuovo concorso, di cumulare l’anzianità pregressa al fine della possibile stabilizzazione. Poiché formalmente si firma un nuovo contratto di lavoro ed è prevista una procedura comparativa (della quale non si conoscono ulteriori dettagli). La logica suggerisce che i periodi lavorativi dovrebbero essere cumulabili ma  manca una conferma ufficiale da parte dell’Amministrazione.

FAMIGLIE PROFESSIONALI: discussione rimandata in attesa di un consenso più ampio. Per Confintesa FP l’ultima bozza è passi indietro rispetto alle aspettative dei lavoratori ed alle stesse necessità di un Ministero della Giustizia moderno e funzionale. Vogliamo un contratto che guardi al futuro e valorizzi il personale.

Ci hanno accusato di sognare, a coloro rispondiamo con le parole di P. Coelho “Credo che solo una cosa renda impossibile la realizzazione di un sogno: la paura di fallire!” Chi è con noi?

FLASH 19 INCENTIVI TECNICI & ALTRO

Accordo sulle modalità e i criteri di ripartizione dell’incentivo

proposta Amministrazione 10 giugno

CCNI, SI FACCIA UNA RIFORMA EPOCALE

22nd Mag
2024
Non Attivo

 

Confintesa FP farà le sue osservazioni sulla proposta ricevuta dall’Amministrazione, come sempre, MA non firmerà alcun testo per le famiglie professionali se la Parte Politica non si impegnerà ad approvare una vera riforma del personale della Giustizia. Stiamo andando verso la firma di un Contratto Integrativo che varrà diversi anni (l’ultimo è del29luglio 2010ed il precedente era del5 aprile 2000), quindi dobbiamo pensare ad un ordinamento professionale per il futuro per un Ministero che deve tornare ad essere concorrenziale; per farlo occorre avere il coraggio e la forza, politica, di stravolgere la situazione esistente, senza piccoli correttivi, senza toppe, ma con il coraggio e la follìa tipica di chi fa grandi cose. Partiamo dalla storia più recente: per uscire dall’immobilismo ultradecennale è stato sottoscritto nel2017 un Protocollo di Intesa che prevedeva il passaggio giuridico (dunque di qualifica)di tutti coloro che a quella data avevano 7 anni di servizio(dunque che erano in servizio alla data del CCNI del2010), dunque dei Funzionari in Direttori, degli Assistenti in Cancellieri, degli Operatori in Assistenti, degli Ausiliari in Operatori. Sono passati anni e quell’impegno non solo non è stato mantenuto quanto si sono assunti nuovi colleghi in qualifiche più elevate, bloccando ulteriormente la situazione e non lasciando alcuno spazio di “manovra” all’Amministrazione che, di fatto, ha le mani legate.  Cambi di nomenclatura e nuove  declinazioni (corrette o errate che siano) di mansioni non saranno sufficienti per firmare, almeno per noi, che abbiamo chiesto alla Parte Politica il coraggio di una riforma, invertendo completamente i numeri tra le aree allineandoci, non solo alle altre Amministrazioni dello stesso comparto, quanto agli altri Dipartimenti dello stesso Ministero. Che vuol dire? In terza area, ci dicono, non c’è più posto perché il PIAO non lo prevede, come non prevede numeri della IV Area, dunque una vera riforma deve partire dalla modifica del PIAO ovvero da una ridistribuzione dei numeri tra le aree, azzerando/riducendo al minimo i posti della prima area(evitiamo la nuova denominazione per capirci meglio), facendo transitare i nostri Ausiliari nella seconda area e spingere tutti verso l’alto, gli assistenti giudiziari ed i cancellieri esperti in terza area dove, con le dovute distinzioni di profilo di ruolo (previste dal CCNL) conviverebbero in un periodo transitorio con i Funzionari Giudiziari che diventerebbero Direttori (o Coordinatori di Amministrazione, o Esperti di Amministrazione o il nome che si individuerà), creando una vera quarta area nella quale potrebbero confluire gli attuali direttori ed a seguire, con la capienza di posti, per tutte le qualifiche che hanno specifiche e reali responsabilità (dai Contabili, agli Informatici, agli UNEP, statistici ecc….e gli stessi Funzionari Giudiziari che hanno titoli di studio ed esperienze indispensabili per accedere alla IV area e già previste dalla legge e dal CCNL).È chiaro ed evidente che vogliamo che questi passaggi siano fatti sia su istanza e con selezione ma c’è poco da selezionare se, a monte, non si cambia la dotazione organica e se ci vengono prospettati60 posti per la IV area! Non sarebbe una selezione ma una dichiarazione di guerra. Occorre invertire la piramide e Confintesa FP ha…dato i numeri (evidentemente a spanna ma per rendere l’idea) traducendo il concetto espresso e facendo il parallelo con quanto è già realtà in altre Amministrazioni. Siamo convinti che una seria politica del personale deve passare da scelte coraggiose e noi, come sindacato, non solo abbiamo il coraggio di esprimere sempre e comunque la nostra opinione quanto di renderla manifesta con comunicati, e non solo, nonostante i possibili dissensi che accetteremo e ci faranno crescere e riflettere. Se la politica avrà il coraggio di osare e di imporsi noi saremo al suo fianco ma non ci accontenteremo di una soluzione che…”toglie da un lato e mette dall’altro, ad invarianza di spesa”.  Vogliamo puntare ad un nuovo modello organizzativo senza compromessi perché le Riforme della Giustizia devono partire dalla Riforma del personale senza passare da una inutile guerra tra poveri ,perché nel Ministero ci sono tante “belle teste” che dobbiamo rendere orgogliosi della loro appartenenza dando un motivo per restare e non la voglia di fuggire. Prossimo incontro l’11giugno,anche per gli Incentivi tecnici.

Vi invitiamo a consultare la tabella che troverete nel pdf qui sotto.

FLASH 18 famiglie professionali

LE NOSTRE OSSERVAZIONI SUGLI INCENTIVI TECNICI.

20th Mag
2024
Non Attivo

Si pubblica in allegato il documento trasmesso all’Amministrazione il 22 aprile contenente le nostre osservazioni sugli incentivi tecnici.

Prot. 34 osservazioni LINEE GUIDA incentivi per funzioni tecniche (1)

“ERRARE HUMANUM EST”

16th Mag
2024
Non Attivo

2022: eravamo in piena campagna RSU e, si sa, i toni sono sempre molto alti perché il maggior risultato determina una migliore rappresentatività e, dunque un “peso” ai tavoli sindacali che per Confintesa FP si è concluso con un 5,92% , non moltissimo ma certo più di tanti piccolissimi sindacati che sono inferiori, per numeri, a circoli bocciofili e che per la visione e la gestione non sono destinati a crescere. Siamo in democrazia, pieno rispetto per tutti però, mi permetto di aggiungere, rispetto solo gli onesti, coloro che non millantano e non prendono in giro.

Però in quel periodo si concludevano anche le trattative all’ARAN per il rinnovo del Contratto Collettivo, una faccenda seria che incide sui lavoratori, sull’organizzazione del lavoro, sulla classificazione del personale.

Confintesa FP è stato l’unico sindacato a far presente il problema che avrebbe avuto il Ministero della Giustizia con la nuova denominazione delle Aree e proponeva altri nomi che non creassero confusione  oltre che malcontento tra i giudiziari. Siamo rimasti soli e la nostra proposta non è stata presa neanche in considerazione, la responsabilità di chi è? Dei Sindacati ma non sottovalutiamo il fatto che ai Sindacati, il “potere” di decidere lo danno i lavoratori, con le iscrizioni e con il voto RSU.

2024: Nel Ministero della Giustizia la situazione è complicatissima, i problemi da risolvere sono tanti, il personale è scontento e demoralizzato e tutti cercano di fuggire. Si continua a discutere del nuovo Contratto Integrativo, non sarà possibile rispettare in pieno il CCNL perché, per esempio, è impossibile pensare che nell’ambito delle aree ci possa esserci equivalenza delle funzioni.

Confintesa FP continuerà a fare la sua parte nell’esclusivo interesse dei colleghi ma quest’anno ci contano e la tua iscrizione, con quella di altri colleghi, può fare la differenza e ricorda…

“PERSEVERARE AUTEM DIABOLICUM”

La tua iscrizione entro il 30 settembre 2024 rafforza i nostri numeri e, quindi, le nostre idee. Non perdere l’occasione di cambiare: ti aspettano anche i bonus di benvenuto e la copertura assicurativa.

flash ERRARE HUMANUM EST

Commissari ad acta: incarichi insostenibili ed inconciliabili con i carichi di lavoro.

15th Mag
2024
Non Attivo

Confintesa FP ha avanzato una richiesta ufficiale per affrontare e trovare una soluzione alla questione degli incarichi di “Commissario ad acta”, che sta creando notevoli difficoltà alla Dirigenza Amministrativa, che deve accollarsi oneri aggiuntivi oltre ai propri doveri istituzionali, senza che le siano state fornite risorse supplementari.

Prima di procedere con azioni legali, riteniamo sia essenziale esplorare tutte le possibili vie per una risoluzione pacifica del problema.

Siamo aperti al dialogo e pronti a discutere di questa ed altre tematiche importanti che riguardano la Dirigenza amministrativa del Ministero della Giustizia, con l’intento di affrontarle con serietà e impegno che, ci auguriamo, ci contraddistingue.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

Prot.55 Dirigenti Giustizia

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