Finalmente si comincia a parlare di smart – working

17th Feb
2020
Non Attivo

Nell’ambito delle riunioni dedicate al tavolo tecnico sulle politiche del personale si è ipotizzato di iniziare a sperimentare lo smart – working se ne parlerà nel dettaglio, unitamente alle ferie solidali nell’incontro fissato per il 25 febbraio 2020 alle ore 14.45  al Ministero 

Pubblichiamo la convocazione:

Tavolo Tecnico smart working 

Tavolo tecnico per la mobilità: bozza di accordo

13th Feb
2020
Non Attivo

In vista dell’incontro fissato per il 18 febbraio l’Amministrazione invia la bozza del nuovo accordo sulla mobilità del personale che mettiamo a disposizione.

Potete inviare le vostre osservazione all’ indirizzo e mail: giustizia@confintesafp.it.

Bozza di Accordo mobilità del personale DOG

 

 

Politiche del personale: proseguono gli incontri

5th Feb
2020
Non Attivo

Proseguono i lavori inerenti al tavolo tecnico iniziati  lo scorso 16 gennaio. 

L’amministrazione convoca le OO.SS. per il giorno 26 febbraio 2016 ore 11.00 presso il Ministero.

Vi terremo aggiornati

m_dg.DOG.05-02-2020.0024069.CONVOCAZIONE 26 FEBBRAIO

Valutazione 2019? Ministero NON adeguato!

1st Feb
2020
Non Attivo

Relazione Inaugurazione Anno Giudiziario 2020

Alla cerimonia di apertura dell’anno giudiziario Confintesa Funzione Pubblica dichiara il malcontento del personale o personalmente, tramite i propri dirigenti sindacali, o scegliendo la strada dell’astensione.

 Ci saremmo aspettati qualcosa di più e di diverso da coloro che si sono definiti appartenere al “Governo del cambiamento”, in realtà è cambiato molto poco … quello che è rimasto inalterato è la scarsa, scarsissima, attenzione al personale in servizio nonostante si sia parlato per anni di riqualificazione del personale interno, di formazione, di progressioni economiche, di benessere del dipendente, di miglioramenti organizzativi e professionali, di edilizia giudiziaria e di politica di misurazione e valutazione della performance. I tentativi di cambiare sono stati timidi e poco risolutivi … nel Ministero della Giustizia non tutti i contratti collettivi sono applicati (basti pensare agli accordi sulla mobilità, alle posizioni organizzative, alla banca delle ore, al passaggio in seconda area degli ausiliari, dei contabili, degli informatici, dei traduttori), si discute con costante ritardo dei premi di produttività per il personale.

Il personale è demotivato, è esasperato e pensa che se da un lato si rischia il licenziamento in caso di una valutazione negativa, sa bene che lo stesso rischio non esiste concretamente per l’Alta dirigenza che non raggiunge gli obiettivi e pensiamo agli obiettivi reali che portano al miglioramento della macchina giustizia e non di obiettivi fasulli posti per essere facilmente raggiunti.

Giudizio finale? “Non adeguatezza”

Scriviamo al Ministero per i … conducenti di automezzi

30th Gen
2020
Non Attivo

Prot.5 proposta conducenti automezzi

Oggetto: problematiche relative ai Conducenti di automezzi.

La scrivente O.S. ritiene necessario evidenziare la situazione nella quale attualmente versano i conducenti di automezzi in servizio presso l’Amministrazione Giudiziaria, perché si possano intraprendere tutte le iniziative opportune per tutelarne i diritti di questi lavoratori che, allo stato, appaiono essere fortemente pregiudicati.

Iscritti e simpatizzanti ci segnalano l’improprio utilizzo di personale appartenente alle Forze dell’Ordine per lo svolgimento del servizio di accompagnamento dei magistrati.

Tale prassi, ormai diffusa in quasi tutti gli uffici giudiziari, è in contrasto con una Direttiva del Ministro dell’Interno del 3/12/2012 s.m.i che testualmente dispone “Il personale con funzioni di conducente sia assegnato prioritariamente alle esigenze tutorie degli appartenenti all’Ordine Giudiziario”.

Considerando la riduzione del parco-auto in dotazione di quest’Amministrazione, in osservanza alle disposizioni di cui al DPCM del 25.9.2014, corre l’obbligo di evidenziare altri due aspetti di primaria importanza.

  1. la figura professionale del conducente di automezzi, pur avendo subìto un ampliamento delle mansioni sino a comprenderne alcune proprie del profilo professionale degli operatori giudiziari, ha mantenuto inequivocabilmente quale mansione principale la conduzione di automezzi adibite al trasporto di persone, ne consegue che il loro utilizzo in mansioni di carattere prettamente amministrativo non può che avere carattere residuale o volontario. Conseguentemente il mancato rispetto delle prerogative professionali, proprie del conducente di automezzi, si traduce sia in una violazione della normativa vigente che ne disciplina il profilo professionale, sia in un danno economico sotto il profilo stipendiale (la mancata possibilità di svolgere un orario di lavoro straordinario) che sotto il profilo contributivo.
  2. La novella introdotta con il CCNI del 26.6.2017 (che disciplina la mobilità interdipartimentale dei propri dipendenti) ha consentito la possibilità di far transitare il personale da un dipartimento all’altro, nella prospettiva di una migliore ottimizzazione delle risorse umane. Il mancato utilizzo di questo strumento, e il contemporaneo ricorso all’impiego di Forze dell’Ordine per la guida degli automezzi, si configura come una mancata occasione per l’amministrazione della Giustizia di conseguire dei risparmi di gestione organizzativa, anche in ossequio al principio del contenimento della spesa pubblica.

Oltre tali aspetti la scrivente O.S. non può sottacere la questione delle iniziative di taluni conducenti, condivisa ed appoggiata, costretti a ricorrere alla magistratura per ottenere giudizialmente il corrispettivo per le indennità di turnazione. Tali ricorsi per decreti ingiuntivi, accolti e spesso opposti dall’Amministrazione, comportano da un lato il decorso di tanto tempo affinché i conducenti possano ottenere quanto contrattualmente gli spetta, dall’altro l’evidente responsabilità dei dirigenti che con le scelte ed i ritardi procurano all’Amministrazione ripetute condanne alle spese legali che gravano sull’intera collettività e non anche sui singoli responsabili.

Questa O.S a fronte di questa situazione si riserva di ricorrere a tutti gli strumenti utili affinché alla figura del conducente di automezzi in servizio presso il Ministero della Giustizia possa essere riconosciuto il giusto ruolo e soprattutto il giusto trattamento economico, continuando, laddove fosse necessario, a percorrere la stessa strada già intrapresa che ad oggi vede vincenti la maggior parte dei ricorsi volti ad ottenere la remunerazione del lavoro svolto.

Si coglie l’occasione di chiedere un incontro con le SS.LL. al fine di meglio chiarire i termini della questione ed addivenire ad una soluzione.

Cordiali saluti,

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

                                                                                                                            

CATANIA CORTE DI APPELLO – Il confronto paga…meglio se preventivo!

28th Gen
2020
Non Attivo

In occasione della convocazione delle OO.SS. per il 27 gennaio u.s.  del Dirigente della Corte di Appello di Catania, riguardo la nota del 20 dicembre 2019 Prot. 1063  “Presidio di cancelleria al sabato e fruitori della legge 104-92”,  che tante polemiche e malumori tra il personale ha generato, nocive persino alla produttività, in direzione nettamente opposta all’intento della dirigenza, e in un’ottica di apertura al dialogo, il Dr. Russo, ha subito chiarito di non aver mai avuto intenzioni discriminatorie, ma solo di garantire efficienza dei servizi, anche nel giorno del sabato, in cui le presenze del personale sono notevolmente ridotte.

Di fronte al disappunto delle OO.SS. ed alle osservazioni sul rischio di discriminare chi già pativa un disagio per se o per familiari ed alla luce delle proposte delle stesse,  di una opportuna programmazione dei singoli uffici con presidio nel giorno del sabato, il Dirigente ha deciso di fare un passo indietro, chiedendo ed aspettandosi dai lavoratori, vigili i responsabili e le OO.SS., una migliore organizzazione degli uffici, con più senso di responsabilità e appartenenza all’amministrazione, nell’ottica di un giusto equilibrio fra diritti e doveri, finalizzato ad assicurare il buon funzionamento dell’ufficio, ma anche il rispetto delle esigenze e del benessere lavorativo del personale .

Il Dirigente, in ultimo, ha ritenuto valida la richiesta di Confintesa FP, come di altre OO.SS., di confrontarci in futuro preventivamente, qualora si dovessero apportare altre simili ed incisive modifiche, anche per evitare dissapori ed inutili contrapposizioni fra dirigenza e personale ed all’interno dello stesso.

Confintesa F.P., sempre al fianco dei lavoratori, a garanzia dei loro diritti, non può non apprezzare la ragionevolezza del Dirigente, nel suo difficile compito, di voler rivedere la propria posizione, come da nota Prot.1306 del 27 gennaio 2020,  e si rende disponibile sempre per ogni eventuale ed auspicabilmente produttivo confronto.

Il Segretario Provinciale

   Debora Caruso

16 GENNAIO: FOCUS SULLE POLITICHE DEL PERSONALE

16th Gen
2020
Non Attivo

Flash 1 – politiche del personale

Si è aperto ufficialmente il tavolo tecnico sulla programmazione delle attività politiche per il personale dell’Amministrazione giudiziaria, la nostra Federazione ha ribadito le sue priorità mettendo in evidenza:

  1. L’assoluta necessità di anteporre le esigenze del personale già in servizio alle procedure assunzionali, ovvero la necessità di arrivare ad un nuovo accordo sulla mobilità che renda possibile gli interpelli straordinari prima delle nuove assunzioni.
  2. il passaggio di area degli ausiliari che da troppo tempo attendono e che ad oggi ancora non hanno ricevuto alcuna risposta concreta sulla tempistica.
  3. la possibilità per i conducenti di automezzi (che ne abbiano volontà e requisiti) di effettuare il passaggio alla qualifica di operatore.
  4. l’applicazione del 21 quater ai profili tecnici.

L’Amministrazione si è espressa in questo modo …

MOBILITA’, confermando gli incontri già calendarizzati e l’interesse a concludere celermente l’accordo semplificando al massimo le procedure di mobilità per garantire gli interpelli straordinari in vista delle nuove assunzioni, salvo cadenzare a seguire gli interpelli ordinari.

La conclusione del concorso per l’assunzione dei funzionari giudiziari è prevista entro l’estate.

SCORRIMENTO 21 QUATER: c’è l’impegno ad effettuare un ulteriore scorrimento a fronte della pubblicazione del bando a cancelliere che, presumibilmente, dovrebbe avvenire dopo l’estate. Sul punto sono state già avviate le interlocuzioni con Funzione Pubblica e Formez.

Per gli Ufficiali giudiziari, non essendo previste assunzioni non si può procedere a scorrimento ma la questione dovrà essere affrontata (e, noi aggiungiamo, anche risolta) in fase di aggiornamento del piano assunzionale.

Per i profili tecnici si attende il concorso unico di Formez che curerà le procedure per le assunzioni dalle quali l’Amministrazione attingerà le unità necessarie e, in parallelo, per procedere al passaggio ex 21 quater.

PROGRESSIONE GIURIDICHE ORIZZONTALI: si procederà alle progressioni prioritariamente per la seconda area, individuando criteri semplici per il passaggio dando la priorità all’anzianità di servizio.

AUSILIARI: l’Amministrazione ipotizza uno scorrimento da ausiliari ad operatori con l’autorizzazione della Funzione Pubblica, in caso negativo si dovrà procedere applicando rigidamente la normativa per il passaggio di area.

APERTURA DI UN TAVOLO TECNICO PER SMART WORKING E FORMAZIONE

È stata già fissato un secondo incontro nel quale verrà affrontata la questione dei Fabbisogni, degli organici e delle cessazioni ed in parallelo verranno avviati i tavoli tecnici per lo Smart Working e per la Formazione.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

Lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte

18th Dic
2019
Non Attivo

Roma, Prot. n. 176/19 del 18/12/2019
Al Signor Presidente del Consiglio dei Ministri
Prof. Avv. Giuseppe Conte

 

 

Illustrissimo Presidente,

Le scrivo per rappresentare che il moto di indignazione della classe dell’avvocatura forense che in questi giorni sta animandosi per le numerose gaffe del Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, è un moto che da diverso tempo anima il personale del Ministero della Giustizia, in particolare del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, per la pessima gestione del personale.

Numerosissimi sono gli esempi di Accordi Sindacali sottoscritti e mai applicati e, ancor peggio, numerosi sono gli esempi di norme contrattuali che restano “lettera morta”, come se il Ministero della Giustizia fosse esente dal dover applicare le norme vigenti.

Il personale è frustato per il muro di gomma che ha di fronte a sé, per l’assoluta assenza di gratificazioni, per la mancanza di valutazioni reali, per l’impossibilità di progressioni e, da ultimo e non per ultimo, per l’impossibilità di una seria mobilità che resta una chimera sia tra i vecchi che tra i nuovi assunti, sia all’interno che verso l’esterno.

È solo l’abnegazione e lo spirito di servizio del personale che consentono di mandare avanti, nonostante le vessazioni che si subiscono, la macchina della giustizia. Non è un caso, e neanche un miracolo, se oggi al Tribunale di Roma, su una pianta organica di 1250 persone, sono in servizio effettivo 790 e si facciano udienze!

È cronaca di questi giorni la sottoscrizione del contratto di lavoro e la contestuale scelta della sede di brillanti giovani con la qualifica di assistente giudiziario ai quali rivolgo i miei più sentiti auguri e che, presto, si troveranno ad aver accettato un “posto fisso” rinunciando, però, ad ogni ulteriore sogno di affermazione professionale. Hanno subito una (doverosa) selezione che vedrebbe certo meritevoli di assunzione tutti gli idonei, sia per le loro capacità sia per colmare le croniche carenze di organico, eppure anche per loro il Governo sta ritenendo opportuno anticipare la scadenza delle graduatorie vanificando le speranze di assunzioni, assolutamente necessarie.

Come essere d’accordo? Impossibile, sia per assolvere al compito primario che riteniamo dover sempre espletare, di tutela dei lavoratori e sia per pensare al miglioramento (o sarebbe meglio dire… per evitare il crollo) del sistema giustizia.

È tuttavia immorale (saranno i numerosi giudizi in corso a valutare se sia anche illegittimo) che in una graduatoria concorsuale chi si è collocato al 3589 ed ai posti successivi posto scelga una sede migliore rispetto a molti vincitori o idonei che precedevano in graduatoria, con tutto il rispetto della neoassunta che è semplicemente stata “fortunata”, oltre che brava per aver superato la dura selezione, come tutti. Ma la scelta della sede, affiancata all’immobilità del Ministero della Giustizia, non deve essere solo questione di fortuna perché coinvolge e sconvolge la vita di numerose famiglie.

Il Ministero della Giustizia, ed il Suo rappresentante, deve essere GIUSTO ed invece, ancora una volta, ha dimostrato di non esserlo e di essere indifferente alle nostre numerose richieste di applicazione delle norme.

Per quanto sopra, interpretando i sentimenti dei lavoratori del Ministero della Giustizia, Le chiedo un autorevole intervento al fine di riportare nell’alveo delle norme il Ministro della Giustizia, l’Avv. Alfonso Bonafede.

Cordiali saluti,

Segretario Generale
(Avv. Claudia Ratti)

  Prot. 176 Presidente del Consiglio dei Ministri                                                                                                                          

MOBILITA’, pronti…?

10th Dic
2019
Non Attivo

Flash 39 – MOBILITA’

Prot 50_2019- Proposta modifica accordo mobilità

Prot 50 -2019 – Allegato 1-proposta modifica accordo mobilità

Ricevuta di consegna capo dipartimento -Prot 50-2019 Ricevuta di consegna dg personale – Prot 50-2019

Il tavolo tecnico sulla mobilità si è aperto ufficialmente il 10 dicembre 2019, come di consueto la nostra proposta è stata presentata all’Amministrazione ed abbiamo espresso anche alcune considerazioni sulla bozza di circolare in materia di applicazioni temporanee. Abbiamo, da anni, l’idea di mobilità del personale che si concretizza in un processo dinamico che da un lato permetta ai lavoratori di ottenere la sede desiderata, dall’altro all’Amministrazione di avere dei lavoratori soddisfatti, non stanchi, non delusi, non … arrabbiati per i continui ritardi e soprusi. La nostra idea si concretizza nei bandi annuali in cui vengano pubblicati tutti (ma proprio tutti) i posti vacanti sull’intero territorio nazionale.

Strano ma vero… è l’impegno che l’Amministrazione aveva assunto nel 2007 con la sottoscrizione dell’accordo sulla mobilità ed è quanto la nostra stessa Amministrazione fa puntualmente nel caso dei dirigenti e la stragrande maggioranza delle Amministrazioni con tutti i lavoratori.

Sempre nostra è l’idea di dover attuare la norma contrattuale che prevede “il preventivo assestamento del personale” in caso di nuove assunzioni e la possibilità di partecipare deve essere data a tutto il personale, a prescindere dal vincolo di sede che l’Amministrazione può superare applicando il proprio potere organizzativo come già avviene in altre P.A.

Non condividiamo invece la trasformazione dei trasferimenti previsti per legge in applicazioni temporanee, considerando che, così facendo, si penalizzano tutti, sia il personale che ha diritto al trasferimento per legge e sia il personale che, non avendo priorità previste dalla legge, attende da anni e puntualmente si vede scavalcato a prescindere dal punteggio. Laddove esista una norma che prevede una tutela non si deve trovare un espediente per derogarla ma si deve applicarla verificando accuratamente i requisiti del richiedente, quindi nessun problema a subire controlli e irrogare sanzioni, se meritati, ma l’Amministrazione fa il suo dovere?

Non si deve fare affidamento sulle percentuali di rischio che derivano da un contenzioso (inevitabile) perché è immorale che l’Amministrazione crei un danno ai lavoratori (che hanno tutti i diritti), li costringa a fare ricorso e, in caso di vittoria del lavoratore con condanna alle spese dell’Amministrazione, paga sempre la collettività. È un sistema malsano e sbilanciato di cui il Ministero della GIUSTIZIA non deve essere orgoglioso ed anzi, deve combattere.

Comprendiamo che la questione della mobilità è stata, da sempre, gestita male ed in continua emergenza ma siamo fermamente convinti che se nessuno riuscirà a mettere uno stop ed a rispondere alle esigenze (talvolta ultradecennali) dei lavoratori, a sanare tutte (ma proprio tutte) le situazioni pendenti, prima di procedere ad ulteriori assunzioni o ad ulteriori scorrimenti di graduatorie che creano ulteriori situazioni di attrito tra i lavoratori di cui non beneficia, in primis, l’Amministrazione. È un lavoro complesso ma siamo convinti che sia possibile realizzarlo, abbiamo il dovere di provarci e di riuscirci.

Il tavolo tecnico è stato rinviato al 18 febbraio 2020 e sono state fissate ulteriori date per la prosecuzione e, si spera, la sottoscrizione di un accordo che dia inizio ad una nuova era di mobilità.

A margine della riunione è stato comunicato che ci sarà, a brevissimo, un ulteriore scorrimento di ulteriori 313 assistenti giudiziari.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

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