Gli informatici chiedono …

8th Lug
2020
Non Attivo

La nostra O.S. ha inteso raccogliere le giuste istanze del personale della DGSIA e dei CISIA,  al fine di rivendicare l’orgoglio di gestire la dorsale informatica del Ministero della Giustizia senza la quale poco o nulla, oggi, sarebbe possibile.

Ci siamo fatti così portavoce delle rivendicazioni del personale in particolare 

  1. assenza della sede rsu, ordini di servizio e valutazione della performance
  2. assenza di piante organiche
  3. incentivi tecnici ex art 113 d.l. vo 50/2016. accantonamento fondi
  4. tempo di viaggio e tempo di servizio per i dipendenti in missione
  5. Multi-Video Conferenza
  6. riorganizzazione DGSIA, CISIA e nomina di dirigenti informatici
  7. passaggio di area

Vi invitiamo a leggere per completezza la nota Prot 48 – 2020 rivendicazioni personale cisia dgsia

 

Smart Working: l’opportunità figlia della pandemia

6th Lug
2020
Non Attivo

Si è svolta oggi la riunione di attivazione del Tavolo Tecnico per la programmazione delle attività delle politiche per il personale dell’amministrazione giudiziaria, con focus sulle tematiche relative allo smart-working. Il Capo Dipartimento Barbara Fabbrini ha speso parole di merito ai lavoratori per tutto l’impegno profuso nel periodo difficile del COVID; Confintesa FP  ha chiesto che i ringraziamenti siano rivolti per iscritto direttamente ai lavoratori come avvenuto negli uffici giudiziari di Napoli. La dott.ssa Fabbrini si è resa disponibile. Confintesa FP ha poi aggiunto che nel futuro bisogna dare a tutti l’opportunità di utilizzare lo smart working, anche se alcuni preferiscono lavorare in presenza. L’amministrazione ha dichiarato che sono stati acquistati 10.000 personal computer, utili per strutturare lo Smart Working in modo che si possa cogliere un’occasione positiva sorta da una esperienza negativa (Covid).

I lavoratori pubblici si sono impegnati, ha rimarcato Confintesa FP, a lavorare oltremodo quando la tecnologia lo ha consentito, per cui bisogna andare avanti percorrendo questa strada.

Purtroppo abbiamo anche riscontrato che alcuni uffici, tra i quali la Procura di Bari, hanno deciso di revocare lo Smart Working improvvisamente a decorrere dal 13 luglio, peraltro senza previa informativa alle organizzazioni sindacali. Confintesa FP ha chiesto, quindi, un intervento dei vertici ministeriali per richiamare gli uffici che hanno intrapreso tali iniziative autonomamente ed il Capo Dipartimento ha dichiarato di voler prender nota delle segnalazioni per “sentire” direttamente gli uffici.
Infine il Capo Dipartimento ha richiamato il progetto “Emergenza Covid-19: solidarietà formativa che ha portato alla sigla di convenzioni con Università ed Enti per implementare la piattaforma di e-learning del Ministero con nuove iniziative formative.

Prossima riunione si svolgerà il 17 luglio, data in cui i vertici ministeriali dovrebbero render note altre iniziative sullo scorrimento previsto dall’art.21 quater.

Nuovi recapiti della segreteria

14th Giu
2020
Non Attivo

Il Coordinamento Giustizia triplica l’ascolto verso i colleghi dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 14.00, tre nuovi numeri di telefono per contattare la nostra segreteria 327.6151873 – 389.4987615 – 327.2834963- 06/64761170 o scrivi a giustizia@confintesafp.it per ogni informazione e suggerimento.

Campagna tesseramento 2020 giugno 

(in) Giustizia Informatica

https://confintesafp.my.webex.com/meet/c.ratti

Volantino Giustizia informatica

Prot. 38 MVC

incontro nel complesso mondo degli informatici del Ministero della Giustizia “(in) GIUSTIZIA INFORMATICA” Claudia Ratti, Segretario Generale Confintesa FP, interverrà e discuterà dei problemi, delle azioni e delle prospettive di cambiamento.

Abbiamo le idee chiare, siamo stati per anni una voce isolata nel panorama sindacale ma siamo andati avanti, a testa alta, instancabili. Dopo anni, ci ribelliamo ancora di fronte alle ingiustizie, senza improvvisare nulla perchè siamo sicuri di non poter essere smentiti dichiarando che conosciamo, meglio di chiunque altro Sindacato, il complesso mondo della DGSIA e dei CISIA.
A chi, tanti anni fa, non ha creduto in noi vedendoci piccoli piccoli, possiamo dire, con soddisfazione, che siamo diventati grandi e che di quei tempi conserviamo orgogliosamente gli ideali e gli obiettivi.

Attività di Multi-Video Conferenza, si diffida l’Amministrazione

4th Giu
2020
Non Attivo

Prot. 38 MVC

Roma 04/06/2020, prot. 38 – 2020

Al Direttore Generale Sistemi Informativi Automatizzati

Dott.ssa Alessandra Cataldi

Prot.dgsia.dog@giustiziacert.it

 

Al Direttore Generale del Personale e della Formazione

Dott. Alessandro Leopizzi

pec: dgpersonale.dog@giustiziacert.it

 

Ai dirigenti CISIA

 

p.c. Al Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria del personale e dei servizi

Dott.ssa Barbara Fabbrini

Prot.dog@giustiziacert.it

 

Oggetto: Attività di Multi-Video Conferenza, disposizione di servizio del 2 maggio 2020 Id 5208, Diffida.

 

La scrivente Organizzazione Sindacale è venuta a conoscenza del fatto che, nonostante nell’ordine di servizio Id. 5208 emesso il 2 maggio 2020, si indicasse come “opportuno” garantire agli uffici giudiziari che intendessero utilizzare il servizio di MVC, un supporto fino al 31 maggio 2020,  scaduto il termine indicato si prende atto che i  “Dirigenti CISIA” emettono ancora ordini di servizio per attività di supporto -si precisa non tecnico informatico- in aule MVC ubicate presso i Tribunali, le Corti d’Appello ed anche in aule Bunker presso le varie Case Circondariali, coinvolgendo il personale informatico per attività che di informatico non ha nulla.

Gli ordini di servizio sono illegittimi nella forma e nella sostanza, tanto è stato evidenziato nelle scorse settimane anche da dirigenti sindacali territoriali con note ufficiali alle quali non si è ricevuto alcun riscontro.

NELLA FORMA perché, come viene costantemente ribadito da moltissimi anni dalla scrivente, la DGSIA ed i CISIA non rispettano mai le regole delle relazioni sindacali in materia di contrattazione integrativa, informazione e confronto, previste dal CCNL in vigore quasi beneficiassero di un regime (peraltro consolidato) ad hoc. Tale assenza di relazioni sindacali rende antisindacale il comportamento ed illegittimo l’atto.

NELLA SOSTANZA perché le attività che devono svolgere gli assistenti e funzionari informatici sono ben precisate dal Contratto Collettivo Integrativo vigente e non hanno nulla a che vedere con le attività che si sta ordinando di svolgere.

Oltre al riportarci a quanto già evidenziato siamo a rappresentare situazioni critiche di presidi CISIA dove non è possibile effettuare alcuna turnazione per garantire il servizio di assistenza di MCV. Ci riferiamo a quei Presidi dove è presente una sola unità di personale informatico, che oltre a dover svolgere l’ordinario lavoro assegnato, si ritrova a gestire più di una videoconferenza al giorno, con evidenti ripercussioni negative sull’organizzazione del lavoro che già di per sé è gravosa.

Si evidenzia, inoltre, l’estrema difficoltà che riscontra il personale negli spostamenti per raggiungere i luoghi dove prestare assistenza che, se pur nel territorio di competenza del CISIA, molto spesso si trovano in comuni diversi rispetto alla effettiva sede di servizio.  In molte regioni questi territori sono estremamente vasti e non sempre facilmente raggiungibili.

A questi lavoratori non viene riconosciuta alcuna indennità di missione, né tantomeno il lavoro straordinario per il tempo di viaggio che spesso, unito all’attività svolta presso l’aula MVC, è di molto superiore alla propria giornata lavorativa prevista e, per finire, nessuna indennità di udienza.

Considerando che l’attività alla quale si sta adibendo il personale informatico dei Cisia non è una attività tecnica/informatica, e dunque esula da quanto previsto dal loro mansionario, i colleghi subiscono costantemente almeno due tipologie di danno:

1) economico: perché ove il percorso sia coperto con mezzo proprio, a causa di collegamenti pubblici inadeguati, il rimborso non viene riconosciuto, in quanto il provvedimento di missione con uso del mezzo proprio, è emesso a solo titolo puramente “assicurativo”.

 2) psicologico, considerato che le ore di viaggio sono a volte superiori all’ effettiva attività, si ribadisce non tecnico/informatica, e considerato anche il rischio di contagi elevato al quale si espongono posto che l’emergenza sanitaria non ancora cessata.

Si ricorda, inoltre, che nella nota di codesta DGSIA, nr. 33131 del 20 novembre 2019, diretta a tutti gli Uffici Giudiziari del Territorio Nazionale, in cui si descrivono le modalità operative all’ interno del servizio di multivideo conferenza, si parla sempre di “referente dell’ufficio giudiziario”, “personale dell’ufficio giudiziario”, ma mai di presenza in aula di personale informatico del Cisia, bensì di consueto supporto dei Cisia.

A tal riguardo si ricorda che, ove durante le MVC ci verificassero problemi tecnici collegati al malfunzionamento degli apparati, nessun tecnico informatico Cisia potrebbe intervenire, perché l’intervento è di esclusiva competenza dei tecnici delle ditte che hanno provveduto a fornire le varie apparecchiature regolarmente coperte da garanzia e relativo servizio di manutenzione. 

Si ritiene profondamente ingiusto che le inefficienze che scaturiscono da una errata/assente programmazione del rinnovo dei contratti vengano fatte ricadere sul personale informatico creando così un inevitabile quanto ingiusto contrasto con il personale giudiziario.

Per quanto sopra si

INVITA-DIFFIDA

a far cessare ogni attività NON INFORMATICA svolta dal personale informatico dei Cisia e relativi Presidi presenti su tutto il territorio nazionale in virtù di ordini di servizio emessi dal Direttore Generale SIA e dai Dirigenti CISIA, in mancanza la scrivente O.S. si vedrà costretta a porre in essere ogni azione a tutela dei lavoratori.

Cordiali saluti,

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

           

POLITICHE DEL PERSONALE WORK IN PROGRESS

27th Mag
2020
Non Attivo

L’approfondimento sullo smart working previsto il 26 maggio è stato rinviato al 23 giugno, l’Amministrazione ha chiarito che è una modalità che vorrebbe valorizzare ma che, di contro, viene vista con sfavore da una parte dell’avvocatura; sul punto abbiamo già espresso la nostra chiara opinione nella nota diffusa il 25 maggio, ritenendo che, accanto all’investimento tecnologico già in atto, e che va migliorato, occorra un grande investimento formativo al lavoro agile e più in generale ad un nuovo approccio organizzativo dei servizi e dei processi di lavoro.

La riunione è proseguita con un confronto sulla programmazione e sulle azioni che riguardano le politiche del personale, in particolare:

  • È previsto un ulteriore scorrimento della graduatoria per i funzionari giudiziari ex art. 21 quater L.132/15.
  • Sono in dirittura d’arrivo le graduatorie finali a seguito dei 50 bandi delle progressioni economiche (si stanno ultimando le regolarizzazioni).
  • L’Amministrazione auspica un veloce accordo sulla mobilità del personale.
  • Entro ottobre dovrebbe avvenire lo scorrimento integrale della graduatoria degli assistenti giudiziari (non si sa se uno o più momenti).

Noi di Confintesa FP abbiamo ricordato che …

  • L’Art. 252 del D.L. Rilancio ci vede fortemente contrari; l’Amministrazione ha ventilato la possibilità di modifiche che non penalizzino il personale già in servizio, onestamente non siamo ottimisti e siamo pronti a bloccare, con ogni azione sia giudiziale che politica, le assunzioni con queste modalità.
  • Bisogna procedere alle riqualificazioni giuridiche e non solo economiche di tutto il personale.
  • Bisogna dar seguito al passaggio degli ausiliari dalla I alla II area ed al “21 quater” degli informatici e dei contabili, entrambi previsti da accordo/legge ma finora senza seguito.
  • In tema di piante organiche si deve tenere in chiara considerazione il personale della DGSIA e dei CISIA, da decenni in attesa di una definitiva stabilizzazione e di riconoscimento, una situazione precaria incide anche sull’organizzazione del personale e sulle relazioni sindacali poiché è impossibile, ad esempio, anche avere una reale contrattazione per i problemi del personale.
  • È ancora fermo, per cause a noi ignote, il regolamento sugli incentivi previsti dal codice dei contratti pubblici che consentirebbe un riconoscimento economico al personale che da anni si occupa di contratti, senza peraltro gravare sul FUA essendo oneri contrattuali. Tantissimi sono i RUP ed i DEC che operano e gestiscono, da anni, con responsabilità diretta (e con assicurazioni a proprio carico), gare d’appalto di notevole valore economico.
  • Il personale apicale interno deve trovare uno sbocco nel ruolo dirigenziale che ha circa 150 posti vacanti, la legislazione d’emergenza può essere un’occasione per un’attenta valutazione di questa soluzione, in considerazione della capacità ed esperienza dimostrata per anni nell’esercizio, di fatto, delle funzioni dirigenziali.

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

NO allo scontro tra categorie di lavoratori

 

Roma, 25/05/2020, prot. 36

 

Al Ministro della Giustizia

Alfonso Bonafede

 

Al Ministro per la Pubblica Amministrazione

Fabiana Dadone

 

Al Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria

Barbara Fabbrini

 

Al Direttore dell’Ispettorato per la funzione pubblica

Michele Palma

 

Al Direttore generale S.I.A. Ministero della Giustizia

Alessandra Cataldi

 

Al Direttore generale del personale e della formazione Ministero della Giustizia

Alessandro Leopizzi

 

Al Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma

Antonino Galletti

 

Oggetto: Accessi da remoto e smart working

La scrivente O.S. sta assistendo da diversi giorni a polemiche ed attacchi da parte dell’Avvocatura al personale di cancelleria che, nel pieno rispetto della normativa vigente, è costretto a lavorare da casa per la piena salvaguardia della salute propria e di quella della collettività.

Pur comprendendo le ragioni dell’Avvocatura e prima di alimentare un inutile scontro tra categorie che non porterebbe ad alcun risultato utile per nessuno, vogliamo chiarire il punto di vista del personale di cancelleria, dei motivi per cui non è stato messo in condizioni di lavorare da casa e ciò che, oggi, impedisce la piena ripresa dell’attività giudiziaria.

Come tutti sappiamo siamo in emergenza Covid 19 con una dichiarazione di Pandemia dichiarata il 12 marzo 2020 dall’ Organizzazione mondiale della sanità.

Durante questi due mesi di lockdown, l’attività del sistema Giustizia e, in particolare, dei servizi cosiddetti “essenziali” (ed anche di altri) non si è mai interrotta, attualmente siamo approdati alla fase 2, con l’apertura dei Palazzi di Giustizia il 18 maggio 2020 e come già avevamo previsto, ogni ufficio giudiziario ha emesso i propri provvedimenti, purtroppo in autonomia stante l’assenza di un Accordo sottoscritto a livello centrale ed a volte difformi tra loro.

Il problema reale, a nostro avviso, non è lo smart working ma l’impossibilità del personale di utilizzare da remoto quegli applicativi del settore penale e civile del Ministero della Giustizia, che più incidono per l’utilità del lavoro dell’avvocatura.

Da informazioni assunte, gli unici applicativi al momento utilizzabili da remoto, anche se con qualche difficoltà, sono:

  • SCRIPT@ e CALLIOPE, entrambi protocollo documentale: il primo per gli Uffici Giudiziari, il secondo per Uffici amministrativi es. DGSIA
  • SICOGE (contabilità economica e finanziaria)
  • SIAMM (spese di giustizia)
  • SNT (Sistema notifiche telematiche penale)
  • OIV (piattaforma valutazione performance dei dirigenti)

A titolo meramente esemplificativo e non esaustivo si indicano alcuni degli applicativi non utilizzabili da remoto che, peraltro, rappresentano il “cuore pulsante” dell’attività giudiziaria:

  • Penale: SICP, TIAP, SIES, NDR- SIGE
  • Civile: SIGP- SIECIC- SICID
  • Amministrativi di gestione del personale: Perseo, Wtime. Time management ove già utilizzato

Perché non sono utilizzabili?

  • perché l’accesso agli applicativi è possibile solo con la Carta Multiservizi Giustizia (in breve CMG[1]), ma molti dipendenti non ne sono in possesso o perché non è mai stata rilasciata o perché non sono in corso di validità. Tale problema è stato già segnalato dalla scrivente O.S. ma, nonostante le “promesse”, non è partita nessuna nota ufficiale necessaria per far sì che le Corti d’Appello procedessero alle attività di rilascio con urgenza. Alcune Corti più “virtuose” hanno ripreso l’attività di rilascio e tra raccolta dati e ricezione delle carte in circa 15 giorni avevano concluso l’iter (segno che se si vuole, si può), contro i nomali 5/6 mesi o anche un anno.

Piacerebbe però comprendere perché sia indispensabile essere in possesso della CMG, alla quale, pur riconoscendo importanza  ai fini dell’utilizzo come firma digitale, potrebbe essere sostituita con lo Spid o altra metodologia di accesso (come avviene in altri Ministeri ed uffici pubblici es. accesso ai conti correnti, fascicolo sanitario),  vista l’emergenza sanitaria e visto che ad oggi il lavoro cosiddetto “Smart Working”, rimane anche se riproporzionato, la giusta misura per il distanziamento sociale ed il contenimento del flusso circolatorio su mezzi pubblici. 

  • perché il personale di cancelleria non ha in dotazione Pc portatili, a differenza del personale di magistratura, anche onoraria, che è stato dotato, da anni, di pc portatili personali e che permette di accedere da remoto con la “Consolle del magistrato” per il PCT. Questo comporta che il personale di magistratura può lavorare da remoto ma il personale di cancelleria, per l’espletamento delle proprie funzioni, deve necessariamente recarsi in cancelleria.

Sono due ostacoli, apparentemente “banali”, che necessariamente sì comportano spesa ed un po’ di impegno, ma che possono e devono essere superati affinché la salute e l’organizzazione e l’efficienza dei servizi giudiziari non ne siano compromessi.

Porgiamo la nostra attenzione a quanto scrivono:

  • il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone nella direttiva nr. 3/2020 art.2 punto 6: “Resta fermo che le attività che le amministrazioni sono chiamate a garantire possono essere svolte sia nella sede di lavoro – anche solo per alcune giornate, nei casi in cui il dipendente faccia parte del contingente minimo posto a presidio dell’ufficio – sia con modalità agile”.
  • la dott.ssa Fabbrini[2] ovvero che il lavoro agile continua ad essere definito “modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, ovvero fino ad una data antecedente stabilita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro per la Pubblica Amministrazione”;

La stessa Dr.ssa Fabbrini sottolinea l’importanza assunta dal lavoro agile durante la situazione emergenziale che tutti noi, all’improvviso, ci siamo trovati a vivere, ed i risultati definiti” incoraggianti” dallo stesso Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, come si può leggere nelle pagine dello stesso sito.  

Siamo fermamente convinti che questa triste contingenza ha forzato una scelta che, in passato, quasi tutti i “protagonisti del cambiamento” non volevano, per vari motivi, intraprendere, ponendo una troppo evidente resistenza all’evoluzione e al miglioramento sia della qualità sia della quantità del lavoro. Attualissimo è l’esempio della Multi-Video Conferenza, strumento utilissimo eppure fino a questo momento di emergenza, accantonato. In tutto ciò non è da sottovalutare l’assenza di una pianificazione formativa e di una formazione idonea da parte dell’Amministrazione, lasciata alla buona volontà ed allo spirito di iniziativa e di adattamento del personale, formazione che invece dovrebbe accompagnare il necessario cambiamento organizzativo e favorire un nuovo approccio al lavoro da parte del personale giudiziario.

Non vogliamo imbatterci e richiamare gli studi che hanno valutato un aumento della produttività durante il periodo di smart working, ma chiediamo a ciascuno per quanto di propria competenza:

  • di intervenire, con la massima urgenza, per garantire tra tutti gli uffici giudiziari uniforme comportamento ed una corretta applicazione di quanto previsto, in tema di Smart Working ed indicazioni univoche in tema di valutazione della performance.
  • di conoscere e rimuovere le cause ostative ad uno smart working efficiente ed efficace anche per il personale di cancelleria dotando il personale di PC portatili ed autorizzandolo all’accesso da remoto a tutti gli applicativi.

Chiediamo, in particolare, al Cons. Palma di verificare e di attuare ogni atto utile a consentire la prosecuzione di un efficace ed efficiente “lavoro agile” anche per il personale giudiziario che sia pienamente conciliata con la ripresa della macchina giustizia affinché nessuna categoria risulti inesorabilmente danneggiata.

Restiamo a completa disposizione per ogni ulteriore chiarimento.

Cordiali saluti

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

[1] da destinare a tutti i dipendenti dell’Amministrazione, inclusi i Magistrati, al fine di consentire accesso ai sistemi informatici tramite dispositivi elettronici per il riconoscimento, eventualmente anche biometrico, della persona che accede. La carta, tra le diverse funzionalità, include la Firma Digitale che consente la sottoscrizione di un documento informatico garantendo l’integrità dei dati contenuti e l’autenticità delle informazioni relative al sottoscrittore.

[2] nota del 7 Maggio 2020 a firma del Capo Dipartimento dr.ssa Barbara Fabbrini

TAVOLO TECNICO PER LA MOBILITA’ DEL PERSONALE rinvio al 22 maggio

Il 19 maggio si è discusso ancora di mobilità del personale e, come di consueto, abbiamo trasmesso le nostre puntuali osservazioni ma ancora non ci siamo. Alcune delle nostre richieste sono punti irrinunciabili per un nuovo accordo, in particolare:

  1. Devono essere pubblicati tutti i posti vacanti e non solo quelli da coprire secondo le esigenze dell’Amministrazione.
  2. Prima dell’interpello ordinario va bandito l’interpello di sede, in alternanza.
  3. D’accordo sulla cadenza biennale ma le graduatorie devono conservare la propria validità fino all’interpello successivo.
  4. Nessun punteggio ai fini del trasferimento per servizi prestati in altre amministrazioni.
  5. Nello scambio di sede non è accettabile la “valutazione da parte dell’Amministrazione in ordine alla funzionalità degli Uffici interessati” in quanto i dipendenti della medesima figura professionale sono a tutti gli effetti equivalenti ai fini di uno scambio di sede e, a seguito dello scambio, il provvedimento deve essere di trasferimento, pertanto irrevocabile.
  6. Lo scambio dei dipendenti soggetti a vincolo di nuova nomina ad oggi effettuato sotto forma di distacco deve tramutarsi in trasferimento definitivo al superamento del vincolo al di fuori delle procedure di interpello.
  7. Prima di qualsiasi nuova assunzione deve essere effettuato l’assestamento del personale già in servizio, con deroga anche al vincolo quinquennale.

La riunione è aggiornata a venerdì 22 maggio ore 10 per l’eventuale sottoscrizione di un nuovo accordo.

Il Segretario Generale

 (Claudia Ratti)

CONCORSO PER DIRIGENTI sono maturi i tempi per la nostra proposta

9th Mag
2020
Non Attivo

Prot.30 concorso dirigenti

FLASH N 15 DIRIGENTI

Sono circa 150 i posti vacanti di Dirigente Amministrativo, a cui vanno ad aggiungersi i ulteriori 10 posti previsti dall’art. 7 c. 1 del D.lgs. 240/06, come recentemente modificato dalla legge di bilancio 2020 (art. 1 c. 435 L. 160/19). Tale situazione sta creando non pochi problemi organizzativi e di gestione nelle sedi giudiziarie. Si ritiene pertanto che possa esserci lo spazio idoneo e la giusta tempistica per coprire tali vacanze indicendo un concorso per titoli di servizio professionali, di cultura, integrato da un colloquio, riservato al personale della III Area in possesso del diploma di laurea quinquennale in materie giuridiche, che abbiano un’anzianità di servizio da definirsi e che hanno avuto accesso mediante concorso pubblico.

A tal proposito riteniamo sia indispensabile riconoscere un punteggio diversificato in relazione all’anzianità di servizio sia nella qualifica di Direttore Amministrativo, sia ai Funzionari Giudiziari che hanno diretto le cancellerie e sia ai Funzionari UNEP che hanno diretto gli Uffici NEP.

Abbiamo ricordato ai vertici Ministeriali che al contrario di quanto è avvenuto in passato nel DAP con la Legge Meduri, nel Dipartimento Organizzazione Giudiziaria i Direttori Amministrativi non hanno mai avuto alcuna possibilità di progredire, che non sono mai state riconosciute le Posizioni Organizzative e che con la “Circolare Castelli” è stata anche loro tolta (arbitrariamente) la possibilità di assumere la reggenza in caso di assenza del Dirigente Amministrativo!

Siamo convinti che sia indispensabile garantire una selezione efficace e trasparente, effettuata individuando a monte i titoli valutabili ed assegnando a ciascuno di essi un punteggio prestabilito.

Devono superare la selezione, sempre e comunque i migliori e chi può meglio dirigere gli Uffici Giudiziari se non chi ha acquisito esperienza nel corso degli anni, svolgendo l’essenziale funzione di supporto, di affiancamento e, a volte, di sostituzione della dirigenza per l’ottimizzazione delle attività gestionali e di programmazione negli uffici giudiziari?

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

1 36 37 38 39 40 111