MOBILITA’, FUA E NON SOLO! Tanto tuonò che piovve …o solo pioggerellina?!

20th Dic
2018
Non Attivo

19 DICEMBRE: riunione in Via Arenula sugli aspetti tecnici per l’avvio dell’interpello di mobilità.

L’Amministrazione ha garantito che a gennaio 2019 procederà alla pubblicazione del bando per la sola qualifica di assistente giudiziario (considerate le assunzioni massive) e proseguirà anche con le altre qualifiche in particolare Operatori, Funzionari e tutte le altre. Pare che arriverà, entro la metà di gennaio, adeguata informativa sindacale sul prossimo interpello per poter aggiornare le vacanze organiche con i prossimi pensionamenti del 31 dicembre.

Dichiarato anche l’accantonamento dei posti sulla base anche delle richieste di distacchi pervenute. L’Amministrazione ha proposto di trasferire i possessori di Legge 104 personale (art. 21) a richiesta ed al di fuori dei posti messi ad interpello, richiesta condivisa.

Accolta la nostra richiesta di interpello “straordinario” al fine di escludere gli spostamenti “sede su sede” ma dedicandolo agli spostamenti reali, dei pendolari che da anni attendono. Non avranno invece la possibilità di partecipare all’interpello (ed era sottinteso) i dipendenti con vincolo quinquennale e con vincolo biennale alla sede, quest’ultima condizione in deroga all’accordo vigente. L’obiettivo dichiarato dall’Amministrazione è di sbloccare finalmente la mobilità all’interno del DOG ed è stata finalmente recepita, la più volte sollecitata richiesta della nostra O.S., di rivedere l’accordo del 2007, considerando la ripetuta violazione negli anni.

FUA: l’ipotesi di accordo sulle progressioni economiche per il 2018 sembra essere stato approvato dalla Funzione Pubblica e registrato dalla Corte dei Conti, si sottoscriverà l’accordo il 10 gennaio 2019 ed immediatamente dopo verranno pubblicati i nuovi bandi recependo l’unica osservazione della Funzione Pubblica ed aggiornando i criteri per la valutazione del personale, che per le progressioni economiche dell’anno 2017 erano relative alle valutazioni degli anni 2013-2014 e 2015, con i dati relativi alla performance del 2017. Il form della domanda conterrà dei quadri informativi aggiuntivi relativi a notizie ulteriori sulla formazione, esperienze e titoli conseguiti dal dipendente che seppur non valutabili con gli attuali criteri per le progressioni serviranno ad alimentare il fascicolo personale informatizzato del dipendente che si sta istituendo e che sostituirà nel futuro i vari programmi in uso alimentati manualmente dal cartaceo.

Pare che si riceverà l’informativa con qualche giorno di anticipo rispetto alla riunione.

Il 2018 si conclude con tante promesse anche sul fronte della mobilità, con un accordo che il Ministero della Giustizia viola puntualmente, ogni anno.

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

Flash 43-2018 – Mobilità

19 DICEMBRE: FOCUS SULLA D.G.S.I.A.

20th Dic
2018
Non Attivo

Abbiamo avuto occasione di chiarire, ancora una volta, la nostra posizione e chiedendo:

  1. LA VERIFICA DEI CARICHI DI LAVORO. Vi è una richiesta al personale tecnico di un impegno non più sostenibile, con la somma di responsabilità tecnico operative e responsabilità tecnico amministrative (RUP e DEC), con una evidente sottovalutazione, degli aspetti peculiari dei profili tecnici. L’informatica è un campo estremamente ampio di specializzazioni, anche molto distanti tra di loro sotto il profilo formativo e di know how; si sta assistendo all’ attribuzione di compiti tenendo conto delle sole esigenze dell’Amministrazione, con una visione generalista che mal si attaglia ai profili tecnici necessari per l’esecuzione e senza alcuna valutazione delle competenze specialistiche dei soggetti incaricati. Il tutto aggravato dalla mancanza di corsi di formazione ed approfondimento adeguati con conseguente aumento di stress del personale che non sempre è in grado di far fronte ai compiti che gli vengono richiesti.
  2. L’INTRODUZIONE DELLA REPERIBILITÀ. Al riguardo abbiamo segnalato che solo grazie ad una reperibilità extra orario e nei festivi non retribuita (solitamente “spontanea” per senso di responsabilità si è spesso intervenuti immediatamente a fronte di problemi tecnici urgenti.
  3. LE PIANTE ORGANICHE, promessa da oramai troppo tempo e sempre disattesa, per vedere finalmente stabilizzare il personale da anni in posizione di distacco.
  4. RICONOSCIMENTO DEL DISAGIO DEL PERSONALE INFORMATICO che svolge attività che richiedono frequenti ed anche improvvisi spostamenti. Personale che non viene retribuito adeguatamente per tale disagio costante e non può neanche fruire di mezzi dell’Amministrazione. Il personale tecnico è chiamato a spostamenti disagevoli, trasporto attrezzature, anticipazione di denaro per biglietti urgenti o pasti, mancato riconoscimento del tempo di viaggio come orario di lavoro. Tale orario è funzionale all’erogazione del servizio, peraltro i tecnici durante i viaggi più lunghi utilizzano ordinariamente i portatili o i cellulari di servizio per operare con continuità.

L’Amministrazione, che in questa sede ha solo ascoltato le problematiche esposte dalle OO.SS. intervenute, dando atto dell’evidente carenza di organico, si è mostrata propositiva in merito alla possibilità di inserire la reperibilità del personale per i giorni festivi e di impegnarsi a modificare il regime di missione, Si è inoltre impegnata a prevedere la costituzione di un tavolo tecnico al fine di avere un costante aggiornamento sulle attività realizzate dalla D.G.S.I.A.

Confidiamo che l’incontro che sia un preludio del dialogo e di atti concreti richiesti costantemente ma che non hanno, finora, portato ai giusti riconoscimenti al personale da parte dei Direttori Generali S.I.A. succedutisi negli anni.

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

 

Flash 42 Resoconto riunione DGSIA

TAVOLO TECNICO UNEP – L’inizio di un percorso?

14th Dic
2018
Non Attivo

Lo scorso 12 dicembre si è insediato il tavolo di lavoro tecnico per l’ Unep, segno evidente che l’amministrazione sta, finalmente, mostrando interesse per un settore troppo a lungo trascurato nonostante le profonde trasformazioni subite. Basti pensare all’informatizzazione del processo notificatorio, all’accorpamento degli uffici e al riposizionamento del personale per  l’applicazione dell’art. 21 quater L. 132/2015.

Stante l’impossibilità di trovare delle soluzioni immediate e adeguate all’esito di un’unica riunione, si è deciso di procedere ad una calendarizzazione di incontri e di analizzare i problemi dividendoli per macro aree generiche:

  1. informatizzazione e problemi connessi quali:
    1. diffusione dei software ministeriali e relativa assistenza;
    2. concreta attuazione e rimozione degli ostacoli inerenti la ricerca beni con modalità telematica (art. 492 bis c.p.c.);
    3. adeguamento dei sistemi informatici al protesto di titoli dematerializzati e trasmissione elenco protesti.
  2. Problematiche relative al personale con riferimento a:
    1. sblocco delle criticità relative alla percentuale prevista ex art.122 cc. 2 e 3 D.P.R. 1229/59;
    2. reinternalizzazione del recupero delle spese di giustizia;
    3. tutela delle posizioni degli assistenti giudiziari neoassunti destinati all’Unep, ma troppo spesso applicati nelle cancellerie dei Tribunali;
    4. analisi e soluzione del problema relativo ai contributi previdenziali che l’ INPS continua a non evidenziare.

I temi indicati rappresentano le criticità più forti emerse dal confronto tra le parti, nonostante, ovviamente, non ricomprendano la totalità delle problematiche in cui versano gli Unep.

La speranza, alimentata dalla concretezza manifestata dalla Dott.ssa Gandini e dalla vicinanza della data di conclusione dei lavori ( 31 gennaio 2019 ) è che veramente ci sia da parte pubblica quantomeno la volontà di comprendere meglio un settore che da troppo tempo vive in una situazione di marginalità all’interno del Ministero.

Auspichiamo, dunque, che questo sia solo l’inizio di un percorso virtuoso che, attraverso un dialogo efficace tra O.O.S.S. e Amministrazione, faccia luce sui punti che riteniamo costituiscano delle vere e proprie emergenze.

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

flash n. 41 – TAVOLO TECNICO UNEP

Art.32 CCNL … l’Amministrazione si rassegni!

12th Dic
2018
Non Attivo

Ci risiamo … continuano ad arrivare segnalazioni sull’applicazione scorretta dell’Art.32 CCNL 12/02/2018.

Una parola vogliamo dirla alle Amministrazioni: rassegnatevi.

La formulazione dell’articolo “non prevede più la necessità di documentare i motivi e le ragioni per le quali viene richiesto il permesso, anche se la motivazione, che consente di ricondurre tale tutela alle esigenze personali e familiari dell’ interessato, va comunque indicata nella richiesta avanzata dal dipendente, in quanto la stessa resta il presupposto legittimante per la concessione del permesso”, non lo diciamo noi (che pure abbiamo sottoscritto il Contratto e che sappiamo quello che abbiamo firmato) ma lo scrive l’ARAN, il Ministero della Giustizia chiarisce ancora una volta quanto è già molto chiaro: “conformemente a quanto disposto dal comma 2, lett. e), dell’art, 32 del sopracitato contratto, nel caso di specie ‘le ore di permesso da detrarre dal monte ore previsto sono state convenzionalmente fissate in ore 6, anche nell’ipotesi di giornata lavorativa con orario superiore, non comportando pertanto, per il dipendente alcun addebito orario”.

Perchè si vogliono sempre peggiorare le condizioni dei lavoratori? Perchè non si applicano le norme anche quando sono chiare?
Perchè Capi degli Uffici Giudiziari, quindi magistrati, vogliono assumersi responsabilità e poteri che non hanno?
Noi siamo sempre a disposizione dei lavoratori … norme alla mano.

 

https://www.aranagenzia.it/orientamenti-applicativi/comparti/funzioni-centrali/7558-funzioni-centrali-permessi-assenze-e-congedi/9084-cfc8.html

nota ministeriale art 32 CCNL

 

UNEP: dopo tutte le nostre richieste, finalmente il tavolo tecnico

30th Nov
2018
Non Attivo

Finalmente, dopo una serie di richieste della nostra O.S. nel corso degli ultimi anni, è stato convocato un tavolo tecnico per il personale UNEP per il 12 dicembre.
Come di consueto Vi terremo tempestivamente informati sugli esiti.

Per memoria di tutti riportiamo qualche nostro documento sul personale UNEP

Prot 11 – 2018

prot. 50 2018 informatizzazione unep

Prot. 76-2017

convocazione tavolo tecnico unep

 

MOBILITA’: FIGLI E FIGLIASTRI

30th Nov
2018
Non Attivo

La triste storia di un Ministero diversamente Giusto

DIPARTIMENTO ORGANIZZAZIONE GIUDIZIARIA

1) l’accordo sulla mobilità del 2007 prevede il “previo assestamento del personale in servizio” ed un interpello l’anno. MAI applicato.
2) Dicembre 2017: Il DOG assume e rende disponibili le sedi per 1400 Assistenti Giudiziari senza procedere agli interpelli tra il personale interno che, da anni, aspetta.
3) Marzo 2018: Il DOG assume ulteriori 1024 Assistenti Giudiziari e rende disponibili ulteriori sedi non conosciute ai precedenti 1400.
4) Luglio 2018: il DOG assume ulteriori 420 e rende disponibili ulteriori sedi, parte delle quali sono ambite dal personale già in servizio (vecchi e nuovi assunti) senza dare a questi ultimi alcuna “priorità” di scelta.
5) Il 15 novembre è stato firmato il D.P.C.M. per altre 200 nuove assunzioni (al visto della Corte dei Conti) nel Ministero della Giustizia.
6) Nel frattempo il DOG si ostina a non riconoscere neanche i benefici derivanti dalle leggi (L.104/92, art.4 bis …) e costringe i lavoratori ad un inutile contenzioso, molto spesso perdente con la condanna alle spese per l’Amministrazione (non ricordiamo… in questo caso chi le paga?)

DIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

Il 29 novembre ’18 giunge l’informativa a firma del Direttore Generale Pietro Buffa:

Ci complimentiamo con il Dipartimento diretto dal Dott. Buffa e diciamo a tutti gli altri … prendete esempio, i lavoratori hanno diritto, tutti, all’applicazione degli accordi.
Ci risiamo e non ci stancheremo di gridare finché non ci ascolteranno.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

Flash 40 figli e figliastri

Mobilità del personale e nuove assunzioni Comparto funzioni centrali

LA PERFORMANCE FANTASMA

30th Nov
2018
Non Attivo

Un fantasma ha iniziato ad aggirarsi tra le stanze degli uffici giudiziari, già da maggio 2018 ma in questi giorni di fine anno sta materializzandosi provocando non poco panico fra tutti gli addetti ai lavori.
Si tratta del “Sistema di misurazione e valutazione della performance” (che sostituisce quello precedente del 10/01/2011, mai applicato…), emanato con un decreto del 10/05/18 e diffuso con una nota del 21/05/18, privo tuttavia di una benché minima direttiva o spiegazione agli uffici giudiziari, né di una pianificazione formativa e informativa, nonostante sia prevista la sua applicazione a partire da gennaio 2019.
Con questo atto si colma una gravissima lacuna, già segnalata da questo Sindacato, che vedeva il personale degli uffici giudiziari del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, privi della valutazione individuale, obbligatoria e necessaria per garantire le progressioni economiche previste contrattualmente.
Emergono, tuttavia, da subito alcune importantissime problematiche, che rischiano, se non affrontate in modo coerente e con direttive specifiche, di provocare svariati contenziosi:
• Il problema dell’uniformità nell’assegnazione della votazione.
• Le schede allegate al documento, previste per la valutazione del personale, dovrebbero essere diversificate almeno per area.
• L’applicazione del sistema agli uffici giudiziari dove non è presente il dirigente amministrativo perché vacante il posto o comunque perché non previsto in pianta organica (si tratta della grande maggioranza degli uffici giudiziari). Questa criticità tocca un aspetto cruciale del sistema di valutazione, e cioè la stessa valutazione dei dirigenti ai fini dell’erogazione del premio di produttività. Infatti, mentre i dirigenti amministrativi degli uffici giudiziari “sono valutati anche sulla loro attività di valutatori”, e per questo motivo si stanno mobilitando, almeno alcuni, per informare i lavoratori, i magistrati capi degli uffici giudiziari privi del dirigente amministrativo, pur essendo chiamati a svolgere le funzioni di valutatori del personale giudiziario, per espressa previsione normativa (Decreto del Ministero della Giustizia n. 279 dell’8/06/98.) non sono valutabili (pag. 20 e 21 del S.M.V.P.)! A questo proposito peraltro viene inserita una “pericolosa” possibilità di delega ai “funzionari” delle attività istruttorie della valutazione. Si comprende benissimo come questa peculiarità dell’organizzazione giudiziaria fa venire meno uno dei presupposti fondamentali della corretta valutazione della performance!
Su queste problematiche riteniamo che vada riaperto il confronto di cui all’art. 5 del CCNL 12/02/18.
Intanto riteniamo importante ribadire, quanto già espresso più volte, e cioè che gli Uffici Giudiziari utilizzino, in modo attento e con una capillare informazione al personale, gli strumenti di programmazione a disposizione per inserirvi tutti i settori dell’Ufficio, dando così la possibilità a tutti i dipendenti di conoscere preventivamente e di raggiungere gli obiettivi programmati.

Flash 39 PERFORMANCE FANTASMA

LA TRISTE STORIA CONTINUA: 200 nuove assunzioni senza interpelli

20th Nov
2018
Non Attivo

Ci risiamo.
Il 15 novembre è stato firmato il D.P.C.M. per altre 200 nuove assunzioni nel Ministero della Giustizia ed ancora nessun atto concreto per gli interpelli del personale già in servizio.

Interpelli ordinari annuali ed interpelli straordinari nel caso di nuove assunzioni (“previo assestamento del personale in servizio”), entrambi espressamente previsti dall’Accordo sulla mobilità del 2007, entrambi disattesi dall’Amministrazione giudiziaria.

La nostra O.S.:
• da anni sollecita (inutilmente, visti i risultati) l’Amministrazione sulla necessità e sulla doverosità di procedere agli interpelli del personale;
• ha elaborato ed inviato già lo scorso anno una proposta di revisione dell’accordo in vigore;
• ha nuovamente scritto all’Amministrazione per evitare che le sedi ambite dal personale in servizio vengano offerte ai prossimi assistenti idonei collezionando ingiustizia su ingiustizia.
Ad oggi solo tante parole e nessun atto.

Speravamo che il cambiamento dei vertici politici comportasse anche il pieno rispetto degli accordi, una maggiore attenzione verso le politiche del personale ma, evidentemente, i fatti stanno deludendo le nostre speranze.
Ma non ci arrendiamo: abbiamo chiesto che si bandisca un interpello straordinario ai sensi dell’art. 15 dell’accordo 2007 sulla mobilità comprensivo di tutte le sedi con posti vacanti, per tutte le figure professionali di cui è prevista l’assunzione, al fine di evitare che le sedi siano occupate dai nuovi vincitori (come sta accadendo, impunemente, nell’ultimo anno).

Siamo disponibili a revisionare l’accordo del 2007 e renderlo più “smart” in modo da avere una più facile gestione e, conseguentemente, gli interpelli annuali ma vogliamo i fatti perché di parole e di promesse ne abbiamo ascoltate troppe.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

Flash 38_2018 – Interpelli DOG

dpcm_15_n

Prot 61-2018 interpelli

Allegato 1 -Prot 65_2017 interpelli richiesta modifica accordo 2007

Allegato 2 proposta di modifica accordo mobilita’ 2007

Allegato 3 -Prot 75-2017 – Riscontro nostra nota Prot 65_2017 -interpello straordinario

 

IL TEMPO DI VIAGGIO E’ TEMPO DI SERVIZIO

Quello che dicevamo da anni è vero!

Il D. Lgs. 66/2003 definisce l’orario di lavoro come “qualsiasi periodo in cui il lavoratore sia al lavoro, a disposizione del datore di lavoro e nell’esercizio della sua attività o delle sue funzioni” (art.1 c.2,lett. a),assumendo espresso rilievo non solo il tempo della “prestazione effettiva”, ma anche quello della “disponibilità del lavoratore” e quello della sua “presenza sui luoghi di lavoro”.

Partendo da tale assunto e sulla scorta della giurisprudenza comunitaria, la Cassazione, con la recente ordinanza n.24828 del 09.10.2018, ha sancito che il tempo di viaggio è anch’esso tempo di servizio in quanto funzionale all’orario di lavoro e va, dunque, retribuito nonostante vi possano essere momenti di temporanea inattività.

Ed allora ben può sorgere il diritto agli straordinari in capo al dipendente nel caso in cui, considerato il tempo che occorre al lavoratore per recarsi da un posto all’altro, la giornata lavorativa si protragga oltre l’ordinario orario di servizio.

Tale ultimo assunto risulta altresì confermato da un ormai consolidato orientamento giurisprudenziale, secondo cui il tempo impiegato per raggiungere il luogo di lavoro rientra nella normale attività lavorativa e va, quindi, sommato al normale orario come lavoro straordinario, risultando lo spostamento funzionale rispetto alla prestazione (cfr. Cass.lav. 11 aprile 2003 numero 5775, nonché 14 marzo 2006 n. 5496).

Pertanto, ad eccezione dei conducenti di automezzi, tutti i lavoratori “in missione” sono, durante il viaggio, da considerarsi in servizio, anche se non possono svolgere le funzioni specifiche del proprio profilo di appartenenza.

A conferma del fatto che i vari Dipartimenti del Ministero viaggiano su due binari diversi, il DAP da tempo considera come “attività lavorativa” il tempo di viaggio impiegato dai dipendenti che per motivi di servizio risultano in trasferta per non più di 12 ore.

Quello che auspichiamo è che anche il DOG dia applicazione a questo principio e, come al solito, noi non ci fermiamo qui!!!

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

Alleghiamo:

  1. Prot 55 tempo viaggio settembre 2015
  2. Prot 55 all 1 tempo viaggio settembre 2015
  3. Prot 55 all 2 tempo viaggio settembre 2015
  4. Prot 55 all 3 tempo viaggio settembre 2015
  5. Cass.-ord.-n.-24828-2018
  6. Flash 37 TEMPO DI VIAGGIO

 

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