Pubblicazione delle graduatorie con i nominativi per il passaggio in seconda area di 600 Ausiliari.

23rd Gen
2024
Non Attivo

Roma 23.01.2024 prot. 5

 

Al Capo del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria

dott. Gaetano Campo

capodipartimento.dog@giustiziacert.it

Al Direttore Generale dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi

Dr.ssa Maria Isabella Gandini

dgpersonale.dog@giustizia.it

 

A seguito della nostra del 27.12.20123 prot. 158, con la quale abbiamo espresso il dissenso della scrivente O.S. per la pubblicazione delle graduatorie relative alla selezione per l’attribuzione della fascia per vari profili professionali prive dei nominativi dei partecipanti, con l’avviso ministeriale del 9 gennaio u.s. si è appreso, con grande soddisfazione, che sarebbero state pubblicate nella intranet ministeriale tutte le graduatorie comprensive del nome e cognome di ogni concorrente e del relativo punteggio attribuito. È ora necessario che il Ministero intervenga in tal senso anche rispetto alla procedura concorsuale in oggetto atteso che sia l’elenco dei candidati ammessi alla prova d’esame pubblicato il 24.10.2023 sia la graduatoria preliminare degli ammessi ordinati in base al punteggio titoli, pubblicata il 17.11.2023, sono privi dei nominativi dei concorrenti.

Si ribadisce, anche in questa sede, che la pubblicazione dei nominativi è condizione necessaria per garantire l’adeguata e dovuta trasparenza delle graduatorie onde evitare che si crei il sospetto, a nostro avviso privo di fondamento, verso possibili ed ingiustificati vantaggi di alcuni lavoratori a danno di altri con la complicità dell’Amministrazione inducendo a presentare istanza di accesso agli atti di “ignoti” che, invece, potrebbero ben essere evitati o mirati. Ma non solo. Conoscendo i nominativi è anche possibile fare dei confronti tra i punteggi attribuiti ai concorrenti che abbiano gli stessi titoli così da rileva eventuali errori di valutazione.

Peraltro, la stessa Anac è intervenuta nell’annosa questione se sia possibile pubblicare gli esiti dei concorsi, indicando nella graduatoria finale i nomi ed i cognomi dei vincitori e degli idonei.

La delibera 15 novembre 2023, n. 525 libera le Amministrazioni dall’ “incubo” interpretativo: “le precisazioni del Garante della Privacy rese con parere del 23 marzo 2023, secondo cui le disposizioni normative che stabiliscono, in generale, la pubblicità dei provvedimenti finali e delle graduatorie nonché degli altri atti riguardanti i concorsi, le prove selettive e le progressioni di carriera e di altri procedimenti che si concludono con la formazione di graduatorie, nonché le altre specifiche forme di conoscibilità di tali atti previste dall’ordinamento, trovano la propria disciplina in disposizioni stratificatesi nel tempo (cfr. art. 7, d.P.R. 10 gennaio 1957, n. 3; art. 15, d.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, in particolare, commi 5, 6 e 6-bis; più in generale, sulla pubblicità delle procedure di reclutamento del personale delle pubbliche amministrazioni, cfr. art. 35, comma 3, d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165). Tali norme dispongono, inoltre, che siano pubblicate le sole graduatorie definitive dei vincitori di concorso e non anche gli esiti delle prove intermedie o i dati personali dei concorrenti non vincitori o non ammessi (cfr. art. 15, comma 6-bis, del d.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, “Regolamento recante norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi”). La suddetta impostazione è confermata nel decreto 14 marzo 2013, n. 33, laddove viene precisato che sono oggetto di pubblicazione le graduatorie finali aggiornate con l’eventuale scorrimento degli idonei non vincitori“.

Per quanto sopra si chiede:

  1. di provvedere alla pubblicazione delle graduatorie in oggetto con nomi visibili;
  2. concedere un termine al personale interessato per trasmettere le “osservazioni” che dovranno essere esaminate dalle rispettive commissioni.

Si auspica l’accoglimento della presente e si porgono Cordiali saluti.

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

INCENTIVI PER FUNZIONI TECNICHE: superato ogni limite per l’attesa

23rd Gen
2024
Non Attivo

Era l’ormai lontano 27 luglio 2023 quando si gioiva per la sottoscrizione dell’ accordo sulle modalità e ripartizione degli incentivi per funzioni tecniche ottenuto dopo una battaglia sindacale durata ben 17 anni che Confintesa FP ha iniziato sin dal 2006; una battaglia di lettere, diffide, messe in mora, dialogo con politici e Amministrazione per dar voce alle legittime aspettative riconosciute al personale.

Gioia sfumata in pochi mesi, quando ci siamo resi conto di essere di fronte all’ennesimo Accordo sottoscritto e non rispettato! Il 17 ottobre 2023 l’Amministrazione comunicava che erano in corso interlocuzioni con il MEF per poter procedere all’attuazione dell’Accordo e che le OO.SS., quindi i lavoratori, avrebbero avuto una risposta nella successiva riunione fissata a dicembre, rinviata a gennaio, a marzo e poi chissà…

Il nuovo codice degli appalti, operativo dal 1° luglio 2023, ha lasciato ampio margine alle singole stazioni appaltanti, senza la necessità di un regolamento e senza bisogno di contrattazione decentrata ma da un lato il Ministero della Giustizia dichiara di voler dare delle linee guida comuni a tutte le sue stazioni appaltanti dall’altro blocca sostanzialmente tutto con il silenzio e gli Uffici non si assumono la responsabilità di decidere, nel bel mezzo ci sono i lavoratori.

Chi viene puntualmente pagato ogni mese per prendere decisioni non le prende ed i colleghi aspettano da anni per vedersi riconoscere un compenso accessorio previsto dalla legge. Di fronte a tale assurdo immobilismo resta solo la strada giudiziale che l’Amministrazione si sa non teme neanche, tanto di certo, anche in caso di una sua condanna alle spese la condanna grava sui noi contribuenti perché chi l’ha provocata vede il suo stipendio immacolato! Ho un vuoto di memoria, qualcuno mi ricorda perché se sbaglia un lavoratore paga con il suo stipendio, se invece viene condannata alle spese l’Amministrazione non paga nessun dirigente che ha (o non ha) preso la decisione?

Per ora è così, purtroppo, a brevissimo daremo informazioni per il ricorso, nel frattempo, si invitano tutti i colleghi a raccogliere la documentazione necessaria (provvedimenti di nomina, contratti, ecc.…) e chiederemo oltre agli importi dovuti anche il risarcimento danni a carico di chi sta provocando il ritardo. Ogni limite è stato superato ma la scelta se aderire ed agire o semplicemente lamentarsi è nelle disponibilità di ciascuno di voi.

Segretario Generale
(Claudia Ratti)

FLASH 04 INCENTIVI TECNICI

m_dg.GAB.17-01-2024.0001775.U_1775

 

CASSA CANCELLIERI, È L’ORA DELLA RIFORMA

18th Gen
2024
Non Attivo

La “Cassa Mutua Nazionale tra i Cancellieri e i Segretari Giudiziari” è un’istituzione che risale al 1951 con lo scopo di fornire assistenza e previdenza ai suoi soci, che sono ex lege i Direttori e, su richiesta, i Dirigenti di seconda fascia del Ministero della Giustizia.

A nostro avviso ci sono diversi problemi che richiedono una riforma urgente e radicale, quali?

  • Il rapporto tra i contributi versati dai soci e i benefici ricevuti è sbilanciato e incerto. Molti soci pagano circa 30 euro al mese senza avere la garanzia di ricevere sussidi adeguati o liquidazioni eque.
  • Le spese di gestione della Cassa sono elevate e non trasparenti. Non ci sono relazioni ai bilanci, non ci sono atti di variazione tra preventivo e consuntivo.
  • Il sito web della Cassa è scarno e poco informativo, a differenza di altri enti mutualistici del settore pubblico che offrono maggiori informazioni e servizi ai propri iscritti.
  • La partecipazione dei soci alla vita della Cassa è scarsa e limitata. Non si conoscono formalmente, ad esempio, gli esiti delle azioni legali contro il Ministero della Giustizia … la stragrande maggior parte dei soci non hanno alcuna notizia della sentenza di dicembre 2023 con la quale il Tribunale di Roma, a seguito di una causa promossa dalla Cassa Mutua avrebbe condannato il Ministero della Giustizia al pagamento dell’importo di euro 4.022.569,25 (si quattro milioni di euro) per il contributo residuo spettante per gli anni dal 2012 al 2018, oltre a circa euro 55.000 per spese legali. Perché tanto silenzio su una notizia così?

Insomma, a nostro avviso, la Cassa non risponde alle esigenze attuali della maggioranza dei soci, motivo per cui Confintesa FP ha chiesto con forza una riforma della Cassa Mutua, che sia in grado di garantire maggiore equità, trasparenza, partecipazione e adeguamento alle nuove realtà.

Confintesa FP segue da tempo questa questione ed ora non intende più abbandonarla, la sta attenzionando da anni (ormai decenni) e, pur non parlandone, non vuol dire che l’ha dimenticata ma sappiamo che dobbiamo avere pazienza e costanza per arrivare al risultato che vorremmo. Così come non demordiamo sulle posizioni organizzative, non demordiamo sull’area delle Alte Professionalità e su tutte le nostre rivendicazioni.

Con queste premesse diamo il benvenuto ai neodirettori …!

FLASH 03 2024 CASSA MUTUA

Prot. 03 revisione Cassa Cancellieri

Prot 83_2014_Cassa Mutua Cancellieri maggio 2014

 

L’ASSENTEISMO DEI BUONI PASTO

15th Gen
2024
Non Attivo

Se i buoni pasto fossero stati dipendenti del Ministero della Giustizia, avrebbero dovuto rispettare le regole e le scadenze previste dal loro contratto di lavoro. Invece, sono un beneficio accessorio che i dipendenti del Ministero della Giustizia attendono da mesi senza ricevere alcuna comunicazione ufficiale.

Questa situazione è inaccettabile e dimostra la scarsa considerazione che l’Amministrazione ha nei confronti dei suoi lavoratori, soprattutto se confrontata con altre Amministrazioni del medesimo settore che erogano i buoni pasto in modo regolare.

Confintesa FP ha chiesto più volte spiegazioni e soluzioni, ma non ha ricevuto alcuna risposta, compromettendo il clima di dialogo e collaborazione sindacale.

Come aggravante va detto che la situazione è diversa a seconda delle regioni e degli uffici e non è possibile che a fronte dello stesso diritto ci siano situazioni così diverse.

Ricordiamo che l’erogazione dei buoni pasto, secondo l’art. 86 del CCNL Comparto Funzioni centrali, ha lo scopo di compensare il disagio economico e logistico che i lavoratori subiscono nel dover consumare il pranzo fuori casa, disagio aggravato dall’aumento del costo della vita e dal blocco degli stipendi.

Confintesa FP propone da tempo una soluzione semplice ed efficace: inserire il valore dei buoni pasto nella busta paga, rendendolo non imponibile ed adeguando l’importo alle esigenze attuali.

In attesa che questa proposta venga accolta, invitiamo tutti i colleghi, iscritti e non iscritti a Confintesa FP, ad inviare una diffida e messa in mora specificando i buoni pasto che spettano mettendo a disposizione di tutti un modello.

Solo a seguire si valuteranno idonee azioni giudiziarie.

modello diffida buoni pasto

FLASH 02 2024 BUONI PASTO

PROT. 143 BUONI PASTO TORINO

Circolare 10.02.1998 Ministero della Giustizia – Criteri per l’attribuzione dei buoni pasto o di indennità sostitutiva al personale dell’amministrazione della giustizia

PROGRESSIONI DA “OSSERVARE” ENTRO IL 19 GENNAIO

12th Gen
2024
Non Attivo

Finalmente accolta la richiesta di Confintesa FP di rendere visibili, per ragioni di giustizia e trasparenza, i nominativi nelle graduatorie delle progressioni economiche. PROT. 158 NOMINATIVI GRADUATORIE

Ed è così che sono rese evidenti quelle che si immaginavano essere le carenze di un sistema, forse, non era ancora pronto a supportare le migliaia di domande dei dipendenti elaborando dei calcoli corretti e prevedendo dei criteri di sbarramento temporale per accedere alle progressioni.

Certo è che risultano colleghi collocatisi utilmente in graduatoria con meno di 730 giorni di anzianità nella fascia retributiva, altri ai quali misteriosamente non risultano i giorni effettivamente svolti presso il Ministero della Giustizia.

Insomma, possiamo affermare senza timore di essere smentiti, che l’errata migrazione di alcuni dati nel sistema SUP sta creando scontento e panico tra gli esclusi che (in moltissimi casi) aspettano da decenni la progressione economica.

Ricordiamo che per ogni collega che ha fatto il tentativo di partecipare (senza titoli) ed è rientrato in graduatoria c’è qualcuno, con i titoli, che rimane escluso. Non è giusto.

Che fare? Possiamo dare qualche consiglio.

  • Mantenere la calma perché dietro un sistema che non funziona ci sono dei nostri colleghi che, con buona fede e buona volontà, ci stanno lavorando.
  • Mandare entro il 19 gennaio ’24 le proprie osservazioni all’indirizzo di posta elettronica progressionieconomiche.dog@giustizia.it spiegando le proprie ragioni.
  • Trasmettere copia dell’istanza alla nostra e-mail segnalazioni@confintesafp.it con i dati ed i recapiti telefonici, ci preoccuperemo che tutti i nostri iscritti ricevano adeguata assistenza e supporto.
  • Aspettare l’esito delle correzioni.
  • Solo come ultima possibilità consigliamo di rivolgersi ad un avvocato per far valere i propri diritti.

La soluzione più giusta non è quella di bloccare subito tutto ma di correggere le graduatorie.

Hai bisogno di aiuto?

I nostri iscritti potranno utilmente contattare la nostra segreteria a questi  recapiti: dal lunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle 14.00

tel. 3463075363 – 3894987615 – 3463044176

giustizia@confintesafp.it  – giustizia@pec.confintesafp.it

FLASH 01 2024

 

UPP: si faccia la mobilità prima delle nuove assunzioni

27th Dic
2023
Non Attivo

PROT. 158 NOMINATIVI GRADUATORIE

In riferimento all’avviso “riguardante il concorso per titoli ed esami, su base distrettuale, per il reclutamento a tempo determinato di 8.171 unità di personale non dirigenziale dell’Area funzionale terza, Fascia economica F1, con il profilo di Addetto all’Ufficio per il  (…) ” pubblicato sul sito del Ministero della Giustizia, considerato che:

  • si prevedono assunzioni nei distretti di Cagliari, Campobasso, Lecce, Messina, Palermo e Reggio Calabria;
  • numerosi Funzionari UPP hanno dovuto scegliere sedi (al nord Italia) al di fuori del distretto per il quale avevano concorso poiché il Ministero nel diramare l’avviso che “il mancato accesso alla piattaforma per la scelta della sede, è considerato come una dichiarazione di rinuncia alla sottoscrizione del contratto nella qualifica di Addetto all’Ufficio del processo” ha ingenerato in tutti gli interessati che l’avviso andava interpretato nel senso che la mancata scelta tramite accesso avrebbe determinato la decadenza dalla graduatoria, anche da quella distrettuale.

La scrivente O.S. aveva già chiesto di procedere alla mobilità del personale UPP prima di procedere alle nuove assunzioni per consentire a coloro che hanno preso servizio nel distretto diverso da quello per il quale ha concorso di rientrare nella sede desiderata e con la presente si insiste nella richiesta divenuta urgente proprio per le nuove assunzioni.

https://www.gnewsonline.it/ripam-upp-scorrimento-graduatorie-per-60-posti/

Confintesa FP chiede i nominativi in chiaro nelle graduatorie

27th Dic
2023
Non Attivo

La presente per significare la contrarietà della scrivente O.S. in riferimento alla pubblicazione delle graduatorie in oggetto prive dei nominativi dei concorrenti in chiaro e sostituite con i codici delle domande di partecipazione che, evidentemente, non garantiscono l’adeguata e dovuta trasparenza delle graduatorie. Tale modalità, attuata per la prima volta nel caso delle progressioni economiche del personale, oltre a indurre numerosi concorrenti ad effettuare l’accesso agli atti di “ignoti” che, invece, potrebbero ben essere evitati o mirati, crea un clima di sospetto verso possibili ed ingiustificati vantaggi di alcuni lavoratori a danno di altri con la complicità dell’Amministrazione.

A nostro avviso il miglior modo per sventare tali sospetti, che si ritiene non abbiano alcun reale fondamento, è quello di procedere alla pubblicazione di tutte le graduatorie con i nominativi in chiaro. Tale richiesta trova, peraltro, il fondamento giuridico nei documenti del Garante per la privacy e dell’ENAC che ad ogni buon fine si allegano.

Per quanto sopra si chiede:

  1. di provvedere ad una nuova pubblicazione delle graduatorie in oggetto con nomi visibili;
  2. concedere un termine al personale interessato per trasmettere le “osservazioni” che dovranno essere esaminate dalle rispettive commissioni.

Si auspica l’accoglimento della presente e si porgono Cordiali saluti.

PROT. 158 NOMINATIVI GRADUATORIE

Assunzione di 797 Assistenti amministrativi per il 21.12.2023. Problematiche connesse al turn over del personale.

15th Dic
2023
Non Attivo

Roma 15.12.2023 prot.152

Al Capo del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria

dott. Gaetano Campo

capodipartimento.dog@giustiziacert.it

 Al Direttore Generale personale e formazione DOG

dott.ssa Maria Isabella Gandini

dgpersonale.dog@giustizia.it

Al Direttore dell’Ufficio III – Concorsi e Inquadramenti

dr.ssa Maria Maddalena

uff3.dgpersonale.dog@giustiziacert.

È innegabile che il Ministero della Giustizia stia affrontando una grave crisi di personale: molti colleghi, giovani e preparati, stanno lasciando la nostra Amministrazione per andare altrove trovando maggiori riconoscimenti, economici e professionali, che soddisfano le loro aspettative economiche e di carriera.

Per tanti lasciare il nostro Ministero è una scelta sofferta quanto razionale, perché lasciano un datore di lavoro che non offre alcuna prospettive di crescita, di guadagno e spesso neanche di avvicinamento ai propri affetti (se non dopo decenni) a fronte di altre Amministrazioni che sono più elastiche (non applicano il vincolo quinquennale e procedono all’assestamento del personale in servizio prima di ogni nuova assunzione di personale), CCNI aggiornati, sviluppi economici costanti, un welfare che funziona e stabilizzazione del personale a tempo determinato solo per indicare pochi ma significativi punti di forza altrui.

Ed il Ministero della Giustizia che fa per trattenere ed essere competitivo, che prospettive offre per trattenere giovani (e diversamente giovani) qualificati, competitivi e volenterosi?

Concede un preavviso di meno di dieci giorni per prendere servizio mettendo in difficoltà tanti vincitori:

–       che hanno un posto di lavoro che li gratifica e li appassiona ma è a tempo determinato e che, ancora una volta, devono scegliere tra il lavoro che li appassiona moltissimo dal punto di vista professionale e la mediocre stabilità di un posto di lavoro a tempo indeterminato;

–       che lavorano presso aziende private (e devono rimetterci l’indennità per mancato preavviso);

–       che semplicemente devono fare una valigia per partire in città non conosciute senza alcun appoggio logistico in concomitanza alle vacanze natalizie, con i costi dei voli, treni, hotel e B&B alle stelle.

È certo un singolare esordio.

Vogliamo anche parlare dell’emorragia di personale che ci sarà a seguito dell’assunzione di funzionari dell’Agenzia delle Entrate?

Tra le nostre fila tra iscritti e dirigenti sindacali ne contiamo decine e decine ma non di questo siamo impensieriti perché la nostra unica preoccupazione è quella delle occasioni perse per il personale che resta, il nostro rammarico è di avere numerose possibilità previste da norme che non sono applicate (dal welfare, all’area delle elevate professionalità, alle posizioni organizzative e potremmo continuare con un lungo elenco), è quella di essere in un Ministero strategico e per nulla competitivo, è quella che oltre 30.000 lavoratori sono frustrati e senza aspettative di crescita e di riconoscimento economico.

È questione di soldi? Anche ma non solo. Così, il nostro personale diminuisce sempre di più, lasciando scoperti posti in un turn over senza precedenti.

La soluzione? La decisione è, certo, di chi ci governa ma come sindacato solidale e responsabile sentiamo il dovere di collaborare per proporre soluzioni.

1)    Concedere al personale assunto a tempo determinato presso il Ministero della Giustizia il differimento della presa di servizio come Assistenti Giudiziari fino alla fine del contratto a tempo determinato (giugno 2023) o, in alternativa, concedere la possibilità di conservare il posto di lavoro a tempo determinato.

2)    Estendere al personale amministrativo la disciplina delle sedi disagiate, già riconosciute con legge al personale di magistratura, con la finalità di garantire la produttività in tutte le sedi. Perché in fondo (e neanche tanto in fondo) che differenza c’è (oltre a quella economica) tra un magistrato che prende servizio in zone disagiate ed il personale giudiziario che va nelle stesse sedi?

3)    Piena applicazione di tutti gli istituti contrattuali che renderebbero competitivo il Ministero della Giustizia.

4)    Implementare il Fondo Risorse Decentrate (FRD) inserendo i proventi del Contributo Unificato, riappropriandoci delle competenze di Equitalia Giustizia ed affidando al personale (con titoli e professionalità) le funzioni paragiurisdizionali (a tal proposito rimandiamo l’approfondimento al documento allegato).

Accogliere questa proposta sarebbe una scelta saggia e vantaggiosa per il Ministero della Giustizia e per i lavoratori, eviteremmo di perdere personale qualificato e formato e offriremmo una speranza di cambiamento anche a chi da decenni lavora senza speranza e con un solo obiettivo: giungere alla pensione.

Sono convinta che questa Amministrazione abbia competenze e sensibilità per invertire la rotta valorizzando il personale rendendolo orgoglioso e deciso nella scelta.

Cordiali saluti

Segretario Generale

(Claudia Ratti)

 

Prot. 146 PROPOSTE FRD

CONFINTESA SVELA IL MISTERO SUI SUSSIDI

15th Dic
2023
Non Attivo

Confintesa è un sindacato trasparente e informativo, che vuole far conoscere ai suoi iscritti ed a tutti colleghi le opportunità a cui hanno diritto e come usufruirne. Sei un dipendente o un pensionato dell’Amministrazione giudiziaria? Hai diritto a dei sussidi per le spese mediche e funerarie che hai sostenuto nell’anno precedente, grazie al P.D.G. 5.10.2017 “Sussidi in favore dei dipendenti di ruolo dell’amministrazione giudiziaria”. 

È un’opportunità unica che in pochi conoscono e che solo Confintesa FP pubblicizza. 

CHI PUÒ RICHIEDERE I SUSSIDI? 

I dipendenti di ruolo dell’Amministrazione giudiziaria, sia in servizio che in pensione, ed i familiari del dipendente, in caso di decesso di quest’ultimo. 

QUALI SONO LE CONDIZIONI PER OTTENERE I SUSSIDI? 

Il reddito familiare non deve superare i 25.000 euro. Le spese sostenute devono essere almeno di 2.000 euro, si possono chiedere sussidi sia per le spese mediche che funerarie, ma non si possono sommare tra loro. 

COME RICHIEDERE I SUSSIDI? 

Compila il modulo che trovi in allegato, allega la certificazione ISEE valida che attesti la situazione reddituale del tuo nucleo familiare e consegna la domanda al tuo ufficio entro il 31 marzo 2024. Il tuo ufficio la invierà al Ministero entro il 10 aprile 2024. 

QUALI SONO LE SPESE CHE PUOI RIMBORSARE CON I SUSSIDI? 

Le spese mediche per il dipendente, il coniuge e i figli a carico. Si tratta di spese per operazioni, visite, esami, cure dentistiche, psicologiche e fisioterapiche, apparecchiature mediche e altre prestazioni sanitarie, a condizione che siano prescritte dal medico. Le spese funerarie per il decesso del dipendente, del coniuge, dei figli a carico o dei genitori (anche non a carico). 

QUALI SONO LE SPESE CHE NON PUOI RIMBORSARE CON I SUSSIDI? 

Le spese che non sono elencate sopra, come quelle per la bellezza, i farmaci, gli integratori, i cosmetici, ecc. oppure le spese che il SSN, assicurazioni private o da altri enti ti hanno già rimborsato. 

CHE IMPORTI RICONOSCONO? 

Per le spese mediche, il rimborso è del 20% fino a 2.000 euro per i dipendenti in servizio e fino a 1.000 euro per i pensionati.

Per le spese funerarie, il rimborso è del 20% fino a 700 euro per il decesso del dipendente, del coniuge o dei figli a carico, e del 10% fino a 250 euro per il decesso dei genitori (anche non a carico). 

CI SONO CASI IN CUI I SUSSIDI POSSONO ESSERE PIÙ ALTI? 

Sì, se ci sono delle risorse in più, i sussidi possono essere aumentati per i casi più gravi, in base alla spesa e al reddito del richiedente. 

CHI DECIDE SE HAI DIRITTO AI SUSSIDI? 

Le domande vengono esaminate da una Commissione che viene nominata ogni anno. La Commissione dà la precedenza a chi fa la richiesta per la prima volta. 

COME E QUANDO SAI SE HAI OTTENUTO I SUSSIDI? 

Ti mandiamo una mail all’indirizzo istituzionale che hai indicato nel modulo di domanda. Ti diciamo se hai ottenuto i sussidi e di quanto sono. 

I sussidi vengono pagati con un provvedimento del Direttore Generale, finché ci sono le risorse. 

 

Hai ancora dubbi su Confintesa FP?
Se vuoi saperne di più visita il sito di Confintesa FP o contatta i nostri rappresentanti, troverai tante altre ragioni per aderire a Confintesa FP e per essere orgogliosamente diversi.  

modulo richiesta sussidi

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