Personale UNEP: solidarietà e richiesta tutele.
Di seguito pubblichiamo la nota trasmessa al Ministero per segnalare l’ennesimo “incidente” occorso ad un Ufficiale giudiziario nell’esercizio delle sue funzioni e, soprattutto, per chiedere un’effettiva tutela della sicurezza di tale categoria.
La presente per esprimere massima solidarietà alla dott.ssa Concetta Capuano, ufficiale giudiziario in servizio presso l’UNEP di Napoli Nord, per l’atto subìto durante l’esercizio delle sue funzioni in Afragola da ignoti che le sottraevano l’auto contenente non solo gli effetti personali ma anche atti dell’ufficio che dovevano essere notificati in giornata.
Ma la solidarietà non basta perché sono ormai troppe le denunce per aggressioni fisiche e morali, per danni a cose personali e dell’ufficio, che si ripetono a danno di questa categoria di colleghi.
La presenza di Concetta, e di tutti gli ufficiali giudiziari in prima linea, rappresenta lo Stato e garantisce alla macchina giudiziaria di concludere l’iter a tutela degli interessi dei cittadini, soprattutto di quelli che vivono in territori dove la “Giustizia” arriva con fatica.
Si ha l’impressione che troppo spesso ci si dimentichi che gli Ufficiali Giudiziari sono operatori del diritto irrinunciabili per l’organizzazione giudiziaria, che operano senza limiti temporali con assunzione di spese, rischi e con mezzi propri, ma senza tutela e sicurezza. È necessario tener conto delle reali differenze territoriali e del rischio che corrono nel recarsi in alcune zone.
Questa volta la vittima non ha subito aggressione fisica ma ingenti danni economici e psicologici, tanti altri sono gli episodi che hanno visto invece altri colleghi riportare lesioni fisiche con necessità di ricovero in ospedale.
Basta ricordare le aggressioni … a Palermo (2.07.2021) che ha portato al ricovero in ospedale ed a quaranta giorni di prognosi per l’ufficiale giudiziario intervenuto; a Casoria (11.03.2021) in cui la collega è stata violentemente aggredita prima verbalmente e poi buttata a terra riportando contusioni alla gamba e al braccio per aver chiesto semplicemente i documenti di riconoscimento per verificare la titolarità di un negozio da pignorare.
Riteniamo sia giunto il momento di prevedere tutele serie ed adeguate alle criticità obiettive evidenziate per questi operatori del diritto che, con orgoglio e fierezza, rappresentano ogni giorno sul campo l’Amministrazione dello Stato ed il Ministero della Giustizia, restando a disposizione per ogni collaborazione anche attraverso l’istituzione di tavoli tecnici di confronto.
Cordiali saluti
(Segretario Generale)
Claudia Ratti