Protocolli? CCNL please
Avviato il tavolo tecnico sullo smart working nel DOG con l’intento e la necessità dichiarata dall’Amministrazione di definire un accordo entro settembre per organizzare le attività degli Uffici con criteri prestabiliti (e soprattutto univoci) fermo restando la necessità di un margine di elasticità, sia pur minimo, per adeguarsi alla realtà locale.
Entro il mese di settembre l’Amministrazione si è impegnata a procedere:
- Alla mappatura di alcune aree “smartabili”, da diffondersi agli uffici.
- Alla distribuzione delle apparecchiature informatiche al personale in modalità di lavoro agile, precisando che saranno assegnate ai lavoratori in base al progetto di smart working e non al singolo in quanto tale, per garantire il principio di rotazione del personale coinvolto.
- Alla formazione ai dirigenti sul lavoro agile.
Confintesa FP ha dichiarato di non riconoscere alcun valore al protocollo di intesa sottoscritto dalle altre OO.SS. (rappresentative e non) riconoscendo, invece, pieno valore alle norme previste dai CCNL, in particolare:
- 6 CCNL 2016/2018: Prevede l’istituzione dell’Organismo Paritetico per l’innovazione (mai costituito nel Ministero della Giustizia) con lo scopo di avviare “progetti di organizzazione e innovazione, miglioramento dei servizi, promozione della legalità, della qualità del lavoro e del benessere organizzativo – anche con riferimento alle politiche formative, al lavoro agile ed alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, alle misure di prevenzione dello stress lavoro-correlato e di fenomeni di burn-out – al fine di formulare proposte all’amministrazione o alle parti negoziali della contrattazione integrativa”.
- 7 lett. K: Sono oggetto di contrattazione integrativa: “le misure concernenti la salute e sicurezza del lavoro”.
Confintesa FP ha sottolineato che il vero problema è negli Uffici Giudiziari in cui hanno revocato (da settimane) la possibilità di lavorare in Smart Working considerandolo un mero privilegio anziché un vero cambio di organizzazione del modo di lavorare che potrebbe portare vantaggi ad ampio spettro, così come si sta rivelando sempre più spesso come realtà del settore privato, dove, i primi ad accorgersi della grande opportunità di tale modalità, sono stati proprio i datori di lavoro.
Il prossimo incontro si terrà l’11 settembre 2020 ore 11.00, Vi chiediamo di inviare a giustizia@confintesafp.it il vostro contributo con le attività che concretamente sono state possibili effettuare lavorando da casa, specificando anche quali gestionali sono stati utilizzati, o che si potrebbero utilizzare, anche in virtù dell’apertura dei registri del settore civile e della volontaria giurisdizione.